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Art.18

Post n°1012 pubblicato il 23 Settembre 2014 da goldkampa

 

 

Leggo nel sempre stimolante blog dell'amica Marion,un post che parla di lavoro..
Non volendo rubare spazio e tempo,dò qui la mia opinione..

Mi sa tanto che sia arrivata la resa dei conti.
L'assunto che citavi,è esattamente ciò che tutti gli "giuslavoristi",nonchè i guru alla Marchionne,vorrebbero realizzato,perchè la totale mancanza di regole(deregulation intesa non come teoria economica,ma bensì organizzativa),pare la panacea di tutti i mali.
Leggo che Re Giorgio ha dato la sua benedizione...Ti pareva.
Mi viene alla mente di quando,tanto tempo fa,il buon Enrico Berlinguer cercava una evoluzione democratica,per quello che volente o no,era il partito di riferimento della classe operaia...
Avete presente l'operaio no?Quello che sovente paga le tasse,talvolta condivide la fede sindacale con il suo dirigente(ebbene si,anche i dirigenti,spesso e volentieri hanno un patronato sindacale,oltre che,of course politico)e che dal medesimo si fa anche licenziare,magari a causa della incapacità e della disonestà dello stesso,che causa danni all'azienda e non solo.
Forse in giro non se ne vedono più perchè non sono glamour,ma posso garantire che esistono ancora !
Li riconosci dal manager abbastanza facilmente:Quasi mai vanno al lavoro con l'auto aziendale ,prefericono acquistarne una a rate,anche perchè con un bel 1200 euri al mese fa più chic pagarla.
Uno timbra su tre turni,l'altro timbra...Se crede.
Uno guadagna in modo smisurato e immeritato al più delle volte,secondo i dettami del CNL;l'Altro si accontenta di ciò che giustamente la grazia divina e talvolta la stoltezza di un CDA gli concedono.
Il datore di lavoro(se e quando lo da),se ne frega;Lui la mattina apre i cancelli e già ci rimette,quindi lo fa per puro spirito olimpico.Alcuni piuttosto che guadagnare preferiscono fallire!!
Inoltre l'operaio al lavoro,generalmente fa quel cavolo che gli pare,mentre solo pochi manager possono farlo...Rarissimi i datori di lavoro che si concedono tale lusso.
Infatti quando Un titolare fa scelte sbagliate,non necessariamente truffaldine,chiude i battenti.
Il manager con profonda contrizione,generalmente scarica le colpe su altri e se ne va con una buonuscita milionaria perlopiù,tipo quello che seppellì l'Alitalia o le ferrovie dello stato ecc ecc eccc...
L'operaio,dannatamente snob,se ne va per mesi se non anni in vacanza.
Questo naturalmente solo in caso di"giusta causa"...
Ad oggi,"l'ingiusta causa" prevede tutele,tipo la riassunzione obbligatoria,se sancita da un giudice.
Che poi si sa,se un lavoratore viene licenziato a torto,spende (se li ha),tempo e denaro per il processo,vince la causa e poi torna a lavorare dov'era come se niente fosse...
Re Giorgio,dice che è roba da retrogradi,che è ora di finirla con tutti sti privilegi;
Lo diceva anche allora,quando ancora non sapeva di pensarlo,infatti,non per niente,nell'ultimo quinquennio ha realizzato l'apoteosi del compromesso storico.
Il guaio è che nella fretta ha dimenticato qualcosina:Per esempio che Enrico,teorizzava un ingresso al governo con la Dc.Di fatto la ex Dc è al goveno...Con qualcuno degli ex altri...
Quanto meno fisilogico che a qualcuno(parecchi)girino le scatole...

Che il sindacato maggiormente rappresentativo(di tutte le categorie,specie e corporazioni,non dimentichiamolo,)faceva e continua a fare il suo sporco lavoro.

Se così non fosse stato e non fosse,quel GALANTUOMOdi Luciano Lama,avrebbe preso il posto che fu di Berlinguer e Landini,sarebbe giustamente ricordato come persona seria e degna della massima  considerazione...

L'asse portante del compromesso era la "moralizzazione" della società,avete presente quella faccenda permeatadi rispettabilità,trasparenza,senso del dovere e rigore intellettuale?In pratica ciò che latita in ogni dove...Capirete che un posto di lavoro,magari a tempo indeterminato,non può essere  vincolato da leggi tutele e cazzate varie.Ci manca solo che diamo da lavorare ai giovani,che poi si montano la testa e tra cinquant'anni pretenderanno la pensione!
Mi sa che mio nonno aveva ragione:In pensione fino a trent'anni e poi tutti a lavorare!!...Se dura.
Insomma voglio dire:Non che i sindacati e i loro rappresentanti mi vadano propriamente a genio a todo modo,ma trovo puerile la reazione del Re e la stizza del suo pupillo.
Ma mica pensava sul serio di combinare un patatrac in quatto e quattr'otto!?Con tutta quella corte di buffoni esaltimbanchi che si ritrova...

Già la prima stagione se ne va e siamo ancorchè lontanucci ad aver centrato uno solo obbiettivo di quelli,tanti e troppi promessi,(anche gli 80 euri pare abbiano purtroppo vita corta),aspetto sempre una legge elettorale,

anche se si direbbe che in questo paese,una elezione non serva più,la maggiore azienda nazionale ha sede legale,direzione amministrativa e manageriale,per non parlare del grosso della produzione,ovunque fuorchè in Italy e non per niente è l'antesignana del disconoscimento della rappresentitività sindacale...

Mi pare che parlare di Job act (Dio strafulmini coloro che non parlano nella loro lingua) parta con le basidiscretamente poggianti sulla melma,che l'ottimismo a tutti i costi non sia così salubre e che magari Re Giorgio e la sua corte si ispirino a coloro che ogni mattina vanno al lavoro,magari con il timore di perderlo...
Fare del proprio meglio e stare zitti...


Mi scuso per la lunghezza del post e per le oscenità in esso contenuto.Re Giorgio e il suo pupillo sono
personaggi nati dal delirio della ragione e per nulla opera della mia fantasia.La più grande azienda Italiana
non ha nulla a che fare con Detroit,Londra e Amsterdam e G.Landini è una seppur simpatica canaglia.
Sono invenzioni fantastiche e per nulla rispondenti alla realtà:Gli operai,i lavoratori,le tutel,l'articolo
18 e quello indeterminativo,salario,buoneuscite o manager ancorchè di stato.
Nulla ha a che fare la politica con il lavoro,se dovesse andare applicata la riforma del suddetto,si riconosce fin da ora
che l'idea è stata del compagno Berlusconi,ma che serviva un Boy scout a metterla in atto.
I giovani non esistono e inoltre tendono a invecchiare,quindi inutile perdere tempo...
Berlinguer è il personaggio di una canzone di G.Gaber,lo sfortunato marito di O.Colli.
Giuslavoristi,l'inglese dove basterebbe l'italiano,fallimenti fittizzi,truffe erariali e accomodamenti esistono
davvero e si possono reperire ovunque,non così moralità è rettitudine.
Le rate e mio nonno sono coperte da copyright(il diritto d'autore)
Buone cose.

 

 

 

 
 
 
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