ledonnenonraccontano

Primo incontro/i in chat.

 Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi, Albert Einstein 

Conosco la Chat da moltissimi anni oramai,ho iniziato a chattare che ancora non avevo una email,ricordo precisamente di essere entrata in una pagina mentre facevo delle ricerche su internet per i miei studi,si chiamava neppure a dirlo Monella.
Su Monella era facile scambiare due chiacchere anche senza essere registrati ed e' cosi' che iniziai a parlare con uno sconosciuto,il caso mi porto' nel dominio di Libero perche' lo usava lui,mi spiego' passo dopo passo come si creava una email,un nickname e come entrare in Chat.
Libero era molto diverso da com'e' oggi,molto elementare la chat che assomigliava piu' o meno alla finestrella di facebook attuale.
Il mio nickname era un nomignolo con il quale firmavo le mie prime poesie,direi abbastanza fantasioso per allora;molti entravano con nome e cognome,spesso con l'anno di nascita,la fantasia lasciava molto a desiderare per quel che riguardava i nomi ma non essendoci profili il resto lo facevamo noi.
Non era molto complicato,se il tuo nick era un nome femminile o finiva con la a probabilmente eri una donna,al maschile un uomo.
Quasi tutti alle prime armi,era la novita' del momento in Italia e molti entravano per curiosita'.Non si pensava a nulla era puro chiaccherare vivacemente con uno sconosciuto per passare il tempo,si cadeva spesso perche'la connessione era lentissima e costosa.
Erano molto pulite le prime chattate,non era un problema raccontarsi,non ci si nascondeva come si fa adesso e si sapeva che probabilmente sarebbe stato molto difficile ritrovare la stessa persona per piu' di una volta,anche quando questa valeva.
Eravamo pochissimi,molti sono ancora qua,tutti uguali a tutti,non c'erano le gelosie e c'erano i messaggi privati,la pubblica all'inizio quasi non esisteva e si adattava solo a quelli che sapevano scrivere velocemente,molto pochi.
Conoscevi delle belle persone con un po' di intuito e selezione,a volte passavano le ore senza accorgersi,se eri coraggioso o davvero ci tenevi a riesentire quella persona al massimo ci si scambiava il numero di telefono per una volta e finiva cosi'.
Quasi nessuno raccontava della chat fuori da questo contesto,era solo un gioco divertente e non se ne andava fieri,passare momenti vuoti davanti ad un pc era per persone sfigate o poco espansive (in realta' trovavi anche delle bellissime persone e pensavi sempre di essere stato fortunato).
Non mi collegavo spesso ma lo facevo volentieri quando potevo e avevo voglia di una chiacchierata diversa dal solito.
Iniziarono ad apparire le prime foto e di conseguenza la selezione era naturale,o avevi un profilo interessante e ci sapevi fare con le parole oppure eri carino e di conseguenza ricercato.
Non mi e' mai balenata in testa l'idea di incontrare qualcuno dal vivo all'inizio ma piu' passavo il tempo con queste persone e piu' pensavo che non c'era niente di male a vedersi dal vivo,d'altronde un po' ci conosciamo e se telefonicamente erano equilibrati un po' iniziavi a pensarci.
Passano gli anni e Libero si evolve di parecchio,quindi anche la chat,io entro a seconda del tempo che ho a disposizione ma non spessisismo,in quel periodo sentivo spesso due ragazzi in chat,non c'era msn (del quale parlero' in un altro post) ma ci si sentiva volentieri anche al telefono e ci si poteva scambiare anche le prime foto.
Con la complicita' di una mia amica durante un viaggio di piacere decisi di incontrare queste due  persone,non ero da sola e potevo anche permettermi di rischiare una conoscenza.
Allora riuscivo ancora ad affezzionarmi alle persone,ad una voce,non mi sembrava una cosa strana anche se un po' mi vergognavo.
Uno dei due ci volle venire a prendere all'arrivo,con l'altro decidemmo di incontrarci la stessa sera in un locale della citta',non da soli ma in quattro.
A. era un ragazzo molto carino e gentile,c'eravamo sentiti per mesi e credevo di aver capito che persona fosse,ricordo perfettamente la sua voce tremante e l'imbarazzo scritto in faccia,nonostante questo mi abbraccio' con mio grande stupore e mi disse "sei proprio bella".
Ci fece fare il giro della citta' in macchina spiegandoci per filo e per segno la storia,i monumenti e le cose che potevamo fare in quei giorni,io ero sempre piu' zitta accanto a lui e come sempre mi chiedevo perche' mi venissero queste idee per la testa e ringraziavo il cielo di avere la mia amica accanto,ogni tanto mi giravo e le leggevo qualcosa come "ti strozzerei",aveva finito per rispondere alle domande che lui faceva a me e si se avesse potuto mi avrebbe lanciato una bomba a mano ricoperta di super attak a presa rapida.
Dopo la visita guidata con Cicerone finalmente ci faccemmo accompagnare in albergo,provai a dirgli che ci saremmo visti in quei giorni per aggiustare la situazione e per non fare la superficiale ma lui aveva capito che non sarebbe successo e dopo aver congedato la mia amica,mi disse "addio,mi dispiace di non essere come avresti voluto" .
Non dissi piu' nulla e lo ringraziai per il passaggio e la sua gentilezza.
Dopo la doccia e tantissime risate con la mia amica,ecco che mi ricordo dell'altro incontro,anche se lei non era piu' d'accordo programammo con gli altri due per la sera:
"Vedrai che andra' meglio,peggio di cosi' non puo' andare".
Non ci credevo neppure io ma mi era sembrata la cosa piu' sensata da dire perche' lei non mi abbandonasse.



G.e amico vennero a prenderci,ridevamo sempre di piu' mentre li raggiungevamo verso la macchina erano sempre piu' brutti di quello che potevamo immaginare,anche se per un attimo volevo tornare indietro lei mi ha fatto capire che sarebbe stata la mia punizione da parte sua per avermi detto che era tutta una pessima idea...
Stessa sorte.Oltre a non essere affatto belli erano anche antipatici e si atteggiavano a ragazzi vissuti,dopo la prima ora passata in un pub di periferia a sopportare Dimmelo e Dammelo,decidemmo di averne abbastanza e di liquidarli dopo l'ennesimo attacco idiota al quale avevamo resistito non so neppure io come.
Ci siamo alzate dal tavolo senza dire piu' nulla solo guardandoci negli occhi,lasciando i due sotto shock e ridendo a crepapelle.
Decisi che non avrei mai conosciuto piu' nessuno attraverso la Chat anche se poi le cose andarono diversamente: A. ed io non ci siamo piu' sentiti dopo quel giorno, G. mando' diversi messaggi insultando sia me che lei...non risposi mai,nonostante tutto questo quella fu una delle vacanze piu' belle della mia vita,ero anche riuscita ad incontrare Mister Big (le donne sanno a cosa mi riferisco) e mi ero quasi innamorata in pochi giorni,ma come tutte le cose nate durante le vacanze fu breve quanto intensa.
                                                                           ledonnenonraccontano