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Post N° 84

Post n°84 pubblicato il 17 Luglio 2008 da scintilla.divina

Perché le eresie?

In quella preghiera sublime Cristo ha chiesto al Padre, con una specie di angoscia, che i suoi discepoli conservino per sempre l'unità: "Padre santo", diceva, "custodisci nel nome tuo quelli che mi hai affidati, perché siano una cosa sola come noi... Né soltanto per questi prego; ma prego ma anche per quelli che crederanno in me, per la loro parola che siano tutti una sola cosa come tu sei in me, o Padre, ed io in te; che siano anch'essi una sola cosa in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato" (Giov. 17, 11. 20-24).

Egli conosceva quindi il valore e insieme la difficoltà dell'unità.

Questa sarebbe stata la caratteristica principale della vera Chiesa. Ma vi sarebbero state divisioni, rotture, divergenze di opinione, in una parola eresie. E' infatti questo il significato di tale termine, derivato dal greco, passato nel latino e che, poco conosciuto nella lingua classica doveva essere tanto spesso usato in quella dei Padri della Chiesa.

Donde provengono dunque le eresie?

Dalla diversità degli animi, dei caratteri, dei temperamenti, e in definitiva dal fatto della libertà umana. La fede nella parola di Dio è libera. Dio non forza nessuno.
Ma è inevitabile che la fede esiga da parte dell'uomo uno sforzo di sottomissione e di obbedienza. Questa obbedienza è una scelta. E il compito dell'eresia è di mettere in rilievo tale scelta. Perciò S. Paolo ha potuto dire: "E' necessario che ci siano anche delle eresie, affinché tra voi si possa conoscere quelli di virtù provata" (1 Cor. 11, 19).

E Tertulliano, 150 anni più tardi, scriveva: "La condizione del nostro tempo ci costringe ad avvertire che non ci si deve stupire, a proposito delle eresie, né della loro esistenza che è stata predetta, né dal fatto che esse guastino la fede in parecchi, poiché hanno come ragion d'essere quella di provare la fede con il tentarla". Se si cerca di considerare questa legge della prova necessaria della fede, si costata che essa fa parte delle leggi essenziali che reggono gli spiriti...

Dal punto di vista filosofico, l'eresia nasce dal conflitto o dal contrasto tra la verità rivelata e i vari sistemi filosofici già radicati nelle menti sulle quali cade tale rivelazione. La fede infatti non cade mai su menti perfettamente preparate a riceverlo. Cristo aveva scelto degli apostoli senza istruzione. Ma quegli apostoli stessi avevano le loro idee, le loro tradizioni, le loro concezioni del regno messianico. Gli scribi e i farisei, da parte loro, si ritenevano molto più illuminati degli umili pescatori del lago di Galilea. In tutti la fede incontrava ostacoli, in tutti aveva pregiudizi da superare. E passando dai giudei ai pagani, i conflitti di carattere filosofico tra la fede e i sistemi in voga saranno ancora più aspri.

E così sarà alla fine dei tempi.

Tra le filosofie umane e la verità rivelata non è stato sempre facile l'accordo.

I pensatori cristiani dovranno sempre compiere un immenso lavoro di adattamento tra la ragione e la fede. Da questo aspetto filosofico delle eresie si passa inevitabilmente al loro aspetto paradossale. Intendiamo dire con ciò che la verità rivelata, per il fatto stesso della sua origine divina, non può fare a meno di presentare alla ragione ombre che essa non riuscirà a penetrare. E' quanto esprimiamo dicendo che la fede comporta dei misteri. Riflettendovi, si comprende come una religione senza misteri non possa essere una religione divina. Di fronte alla fede venuta da Dio, bisogna che la ragione confessi la propria impotenza. Ed è appunto questo che dà all'eresia il suo aspetto paradossale. Essa fa apparire la realtà antinomica e paradossale del mistero della fede. Infine, nell'eresia va considerato ancora il suo aspetto positivo.

Non tutto è falso infatti nell'eresia. Essa contiene sempre una intuizione giusta, ma che si trova falsata dall'interferenza di un sistema filosofico che è in contraddizione con la fede, o dal rifiuto esplicito o implicito del mistero della fede.
In ogni eresia appare dunque una ribellione contro la verità rivelata, ed è qui che si manifesta il senso profondamente anticristiano di ogni eresia. Questo modo di intendere l'eresia è tradizionale nella Chiesa.

Ma si è sempre insistito anche sul bene che può derivare da quel gran male che essa è; ciascuna eresia è stata l'occasione di un progresso nell'intelligenza della fede e di un rafforzamento dell'unità in seno alla Chiesa...
 
da www.miliziadisanmichelearcangelo.org

 
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La tua fede ti ha guarito

Preghiera di guarigione

Abbandoniamoci all'azione dello Spirito di Dio, che ci ha creati e ci vuole sani, e riconosciamo in Cristo Gesù il vero medico
delle anime e dei corpi.
Gesù, Figlio del Dio vivente,
abbi pietà di noi.
 

San Michele arcangelo


Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia. Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. Si, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui. Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’ eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità la Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa. Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.
 

Maria Rosa Mistica

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