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Post N° 142

Post n°142 pubblicato il 28 Settembre 2007 da ste262

Alcuni occidentali credono di poter esportare la democrazia con le bombe e progettano guerre preventive....

In oriente ci sono luoghi dove ancora si combatte con la non-violenza e la non collaborazione.

Quale modello vogliamo seguire ?
Siamo abbastanza coraggiosi per la non-violenza o abbiamo ancora bisogno di impugnare un'arma per sentirci più forti?

Ghandi sosteneva che:

"La religione della non-violenza non è intesa soltanto per i rishi [saggi indù] e per i santi. È intesa anche per la gente comune. La non-violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito giace in letargo, nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della possanza fisica. La dignità umana richiede che si obbedisca a una legge più alta: alla forza dello spirito.
Mi son quindi azzardato a proporre all'India l'antica legge del sacrificio-di-sé. Poiché il satyagraha e le sue diramazioni - la non-collaborazione e la resistenza civile - non sono altro che nuovi nomi per la legge della sofferenza. Quei rishi che scoprirono la legge della non-violenza nel bel mezzo della violenza eran dei geni più grandi di Newton. Ed eran guerrieri più grandi di Wellington. Benché esperti nell'uso delle armi, essi ne compresero l'inutilità e insegnarono a un mondo affranto che la sua salvezza non poteva venire dalla violenza, bensì dalla non-violenza".

 
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