Creato da mister_leonardo il 06/03/2008
“The charms of the passing woman are generally in direct proportion to the swiftness of her passing (Marcel Proust)

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Il mito di Tiresia

Post n°10 pubblicato il 08 Marzo 2008 da mister_leonardo
Foto di mister_leonardo

Tiresia è una figura mitologica greca che presiede alla nascita del segno zodiacale della Bilancia e del mito della bisessualtià.
Il celebre indovino era figlio di Evereo (della stirpe degli Sparti) e della ninfa Cariclo. Tiresia ebbe una figlia, Manta, anche lei undovina.

La leggenda racconta che passeggiando sul monte Cillene (o forse era il monte
Citerone ... questo particolare si perde nella nebbia della leggenda), vide due serpenti che copulavano, ne uccise la femmina perché quella scena lo infastidì. Nello stesso momento Tiresia fu tramutato da uomo a donna e vsse in questa condizione per sette anni, provando tutti i piaceri che una donna potesse provare.

Passato questo periodo, passeggiando venne a trovarsi di fronte alla stessa scena dei serpenti. Questa volta uccise il serpente maschio e nello stesso istante ritornò uomo.

Narra ancora il mito che un giorno Zeus ed Era (Giove e Giunone) si trovarono divisi da una controversia: chi potesse provare in amore più piacere: l’uomo o la donna.
Non riuscendo a giungere ad una conclusione, dato che Zeus sosteneva che fosse la donna mentre Era sosteneva che fosse l’uomo, decisero di chiamare in causa Tiresia, considerato l'unico che avrebbe potuto risolvere la disputa essendo stato sia uomo che donna.
Interpellato dagli dei, rispose che il piacere sessuale si compone di dieci parti: l’uomo ne prova solo una e la donna nove, quindi una donna prova un piacere nove volte più grande di quello di un uomo.
La dea, infuriata perché l’indovino aveva svelato un tale segreto, lo fece diventare cieco, ma Zeus, per ricompensarlo del danno subito (ma anche perchè un dio non poteva mai annullare ciò che un altro dio ha fatto), gli concesse il dono di prevedere il futuro e di poter vivere per sette generazioni.

Tiresia, prima di tutto, deve essere considerato un mediatore: in qualità di indovino, egli stabilisce un legame tra il mondo degli dei e quello degli uomini, e tra passato, presente e futuro.
Egli comprende il comportamento e il linguaggio degli uccelli, messaggeri degli dei, e qundi congiunge in qualche modo il cielo alla terra.
Avendo avuto esperienza dei due sessi, conosce la condizione maschile e quella femminile. Ed ecco perché Zeus ed Era lo interpellano come giudice, funzione mediatrice per eccellenza, a proposito della loro controversia.
Infine Tiresia, pur rimanendo mortale, partecipa dell’immortalità che caratterizza gli dei.
Avendo sperimentato entrambi i sessi, Tiresia occupa una posizione al vertice delle coppie di opposti che caratterizzano il BDSM. Egli fu un bisessuale successivo.
La bisessualità simultanea è appannaggio degli androgini, ma avere l’uno e l’altro sesso (per i Greci) equivaleva a non avere né l’uno né l’altro.
La bisessualità successiva caratterizza gli esseri essenzialmente  mediatori, perchè partecipano dell'uno e dell'altro dei poli opposti.

 
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