Creato da sandykan il 22/02/2008

FIBROMIALGIA TERAPIA

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fibromialgia che fare ?

Post n°62 pubblicato il 09 Marzo 2008 da sandykan
 

A cura di Dott.ssa Fiamma Ferraro

Pubblicato il 03/04/2006

Di fronte a questa malattia, non grave ma che limita fortemente la qualità della vita, con dolori diffusi in tutto il corpo, la medicina tradizionale, non conoscendo le cause, si limita a curare i sintomi, che non raramente provocano effetti collaterali. Vi sono tuttavia anche degli interventi "alternativi" con i quali non raramente è possibile migliorare o risolvere la situazione.

Si tratta di una malattia in forte aumento, caratterizzata da dolori diffusi in buona parte dei muscoli e giunture, ai quali si possono aggiungere altri disturbi come rigidità, depressione, stanchezza, allergia, emicrania ed altri. Dal 2 al 4% della popolazione dei paesi industrializzati dell’occidente ne soffre, e l’80-90% dei colpiti è di sesso femminile. Poiché i sintomi della fibromialgia sono comuni anche ad altre malattie è necessaria una diagnosi iniziale approfondita per escludere l’esistenza delle altre malattie con le quali la fibromialgia potrebbe essere confusa.
Inizio tuttavia con una nota positiva:   si tratta di una malattia di durata prolungata, ma non necessariamente permanente.Le statistiche dimostrano infatti che metà dei colpiti, anche senza far nulla di speciale, guarisce comunque nel lasso di due anni. 
Le cause della fibromialgia sono sconosciute e sono state formulate varie ipotesi. Il fatto che colpisca quasi esclusivamente le donne induce a ritenere che entrino sicuramente in gioco dei fattori ormonali. Le ricerche più recenti si sono peraltro concentrate sul sistema nervoso centrale. Secondo gli ultimi studi (Bennett R 2005; Gerwin RD 2005) si tratterebbe di una malattia caratterizzata da una sensibilizzazione del midollo       spinale e del sistema nervoso centrale. Questa sensibilizzazione potrebbe verificarsi perché delle citochine infiammatorie scatenano  un fattore chiamato INOS (inducible nitric oxide synthase) nei muscoli; ciò provocherebbe una stimolazione eccessiva dei recettori del dolore ed un aumento dei fattori ossidanti e radicali liberi.
Le forme di fibromialgia si associano pertanto in genere ad uno stato infiammatorio generalizzato; altri fattori che possono scatenare o aggravare gli squilibri ormonali femminili e la sensibilizzazione del sistema nervoso centrale sono: una potenziale (ma probabile) disbiosi intestinale caratterizzata dalla presenza di Candida Albicans; la presenza di metalli tossici (mercurio, piombo, alluminio ed altri). In certi casi, vi può essere una componente infettiva -uno studio fa riferimento alla presenza del Mycoplasma Tuberculosis, altri alla Borreliosi.
Il trattamento. Poiché la causa non è conosciuta, la medicina classica si concentra sulla lotta ai sintomi, prescrivendo antidolorifici e a volte antidepressivi  ed antinfiammatori.  Senza soffermarmi su questi trattamenti classici già abbastanza noti, vorrei indicare alcuni approcci diversi.
Il fatto che la fibromialgia colpisca quasi esclusivamente le donne rende innanzitutto importante effettuare un’analisi della situazione ormonale, per verificare se vi siano eventuali  carenza o eccessi da correggere.
In vari siti iternet vengono riferiti dei successi ottenuti con integratori alimentari:
indipendentemente dal nome commerciale dei vari preparati esistenti, le seguenti sono regole importanti, in linea generale e non solo per la fibromialgia, per un uso appropriato degli integratori. Gli integratori non devono essere presi “a casaccio”, per un “sentito dire”, come a volte capita. Nel corpo umano vi sono migliaia e migliaia di processi metabolici interconnessi ed interdipendenti. Ogni integratore influisce ad un determinato livello biochimico; questo è il motivo per cui  occorre effettuarne una selezione accurata per ogni paziente. Un ulteriore errore consiste nel prescrivere dosi minime (un’analogia: come assumere 1/100 dell’aspirina) -dosaggi minimi non determinano in genere un effetto metabolico.
E’ opportuno ordinare i prodotti presso ditte serie
INTEGRATORI SPECIFICI PER LA FIBROMIALGIA:
Melatonina -forte antiossidante; favorisce anche il miglioramento del ciclo sonno-veglia, spesso disturbato nei pazienti affetti da fibromialgia. Si trova nelle farmacie, 3-6mg prima di andare a letto.
S-adenosilmetionina (SAME), L-tiamina, Acido Malico, Cetil Miristoleato
Complesso Vit. B,Vitamina D3,Carnosina
In particolare il D- ribosio (un semplice zucchero),  ha dimostrato risultati positivi in una recente sperimentazione   (non del tutto attendibile perché non in doppio cieco) condotta presso il Centro terapeutico per la Fibromialgia e la Sindrome di Stanchezza cronica di Annapolis, su 41 pazienti  il 70% dei quali ha  indicato, dopo 28 giorni, rilevanti miglioramenti.
Volendo, si possono assumere questi prodotti tutti insieme, oppure in cicli di 2-4 alla volta, alternando. E cercando di accertare quale sia il più efficace .
PER LA COMPONENTE INFIAMMATORIA:
Omega 3 -EPA, 2g al giorno . Ciclo di 2-3 mesi.
Boswellia carteri 400mg. Fitoterapico specifico per affezioni autoimmuni ed infiammatorie. 
Enzimi; hanno un effetto benefico in molte patologie infiammatorie, sempre ad alte dosi e su prescrizione medica. Ciò vale anche per gli altri integratori sopraelencati che, per quanto naturali, se assunti (nelle elevate dosi necessarie per procurare un effetto benefico) senza la consulenza di un medico esperto in questa tematica, possono provocare problemi (ad es. la melatonina non deve essere presa da chi soffre di depressioni o sta cercando di avere un figlio,  l’Omega 3 non va preso da chi soffre di problemi nella coagulazione del sangue e comunqueq prima di operazioni, il magnesio è controindicato per chi ha problemi ai reni, il D-Ribosio `non va preso da chi ha livelli elevati di acido urico, ecc.)
DISBIOSI INTESTINALE/CANDIDOSI
E' importante ripristinare l'integrità della mucosa intestinale. Vi e' infatti una connessione tra numerose malattie e la "leaky gut syndrome" (sindrome dell'intestino permeabile), in cui la mucosa intestinale danneggiata e non perfettamente integra, permette a varie particelle di cibo non  completamente digerite, di passare nel circolo sanguigno, dove provocano vari effetti dannosi (allergie ed altri). Per ripristinare l'integrita' della mucosa intestinale:
1. Se non è stato effettuato,  e' consigliabile un test per le intolleranze alimentari. Un test serio dovrebbe misurare le IgG   nel sangue. Evitare poi i cibi ai quali si è intolleranti.
2. Evitare zuccheri, coloranti artificiali, aspartame, tartrazina, glutammato monosodico. Leggere le etichette dei prodotti alimentari.
3. Consiglio LA DIETA A ROTAZIONE e LA DIETA DISSOCIATA DI HAY. Informarsi su queste diete e cercare di abbinarle il più possibile.
4. Si può effettuare 3-5 trattamenti di IDROCOLONTERAPIA; (purtroppo non tanto gradevole!).
5. Cura omotossicologica: offre possibilità interessanti.
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RESPIRAZIONE BUTEYKO
Fondamentale per 2 motivi:
1. La componente ansiogena.
2. Se è presente una componente ansiogena, è quasi impossibile che non vi sia un'iperventilazione. L'iperventilazione cronica provoca una lieve acidosi metabolica, la quale causa la perdita di elementi e minerali fondamentali, un fattore importante nel contesto di un'osteoporosi.
IL FERRO
Vari studi dimostrano che livelli di ferro considerati "normali", ma tendenzialmente alti peggiorano molti stati di malattie croniche. Il ferro è un elemento ambiguo, in quanto è necessario per l'emoglobina, ma se in eccesso, è tossico per le cellule. Non per niente in passato si trattavano molte malattie con i salassi! Ci sono istituti in Europa che tutt'ora praticano salassi, il problema è che non è facile farli da soli. Assicurarsi che non vi sia ferro nei vari integratori.
OSSIGENO-OZONO-TERAPIA (Auto-emo)
Vi è una vasta letteratura in merito. Utile nel contesto della fibromialgia in quanto è uno stimolo potente per l'organismo ed i processi metabolici a livello cellulare. Inoltre, se è presente una componente infettiva, (microbi, parassiti o funghi) l'ozono riesce in genere ad eliminarla.
METALLI PESANTI
Vale la pena di effettuare l'analisi del capello per assicurarsi che non vi siano livelli tossici di metalli pesanti nell'organismo

 
 
 

SINTOMI

Post n°61 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
 

SINTOMI 
 
 
· dolori muscolari senza causa (da più di tre mesi)  
· colon irritabile con distensione addominale 
· insonnia o sonno non riposante  
· stanchezza, facile affaticabilità 
· rigidità e impaccio nel movimento al mattino alzandosi dal letto 
· crampi (soprattutto notturni) 
· sensazioni (parestesie) come formicolii, stilettate, intorpidimento 
· mal di testa 
· dolori al volto (confusi con patologie dell'articolazione mandibolare) 
· dolori al torace 
· forti dolori alle braccia, ai polsi ed alle mani 
· ansia, depressione 
· alterazioni dell'equilibrio (senso di instabilità, di 'sbandamento') 
· senso di confusione o di stordimento 
· secchezza degli occhi, della bocca, della pelle  
· visione sfocata 
· temperatura alterata oppure alterata percezione di caldo e freddo 
· intolleranza al freddo oppure al caldo umido o tutti e due 
· ipersensibilità della pelle, della vista, dell'olfatto, dell'udito 
· vestibolite (infiammazione cronica del vestibolo vulvare) 
  • intolleranza ai segnali luminosi tipo: monitor del pc, televisione etc 
  • ricerca di posti ombreggiati 
  • il dolore non passa con gli antidolorifici 
  • il dolore è diverso da quello a cui si era abituati, 
  • i cambiamenti di stagione e del tempo innescano i sintomi 
  • stress emozionali innescano o peggiorano i sintomi 
  • disturbi del sonno (risvegli) o insonnia 
  • attacchi di panico 
  • Spasmofilia 
  • Cistite interstiziale e/o recidivanti 
  • Prostatite abatterica
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    CONSIGLI GINNICI

    Post n°60 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    Consigli
    Abitudini corrette
    Di norma, l'approccio dei malati di fibromialgia ai farmaci e' piuttosto problematico, spedalmente in chi ha alla base un forte conflitto nevrotico, cioe', secondo i dati, circa il 25 percento delle persone interessate. E' fondamentale, invece, la partecipazione del malato, per cui e' di solito necessario che il medico lo istruisca e insieme rassicuri. Escluse le forme secondarie, da curare in modo specifico tenendo conto della singola malattia, la cura tende al rilassamento dell'apparato muscolare, attraverso bagni in acqua calda prima di dormire, l'assunzione di antinfiammatori e antidepressivi leggeri a piccole dosi. E' anche importante eseguire esercizi muscolari in scarico, vale a dire sul tappeto, in piscina o con la cyclette. L'esercizio aerobico, cioe' la ginnastica aerobica, da' benefici duraturi anche se non immediati: il programma ideale puo' essere una sessione di 20 minuti di marcia sul posti in acqua alta fino al torace, per tre giorni alla settimana.
    CONSIGLIATO:
    analisi del sangue, esami strumentali, ginnastica, psicoterapia, farmaci
    SCONSIGLIATO: posizioni scorrette e stress
    PER ALLEVIARE TENSIONE E RIGIDITA'
    Ecco 8 esempi di esercizi utili e semplici da effettuare ideali per sciogliere i muscoli. Ognuno di essi deve essere ripetutto per 10 volte.
    8 esercizi a casa
    Es. 1: sdraiati, ginocchia flesse, mani dietro il capo, portare il mento verso il torace.
    Es. 2: sdraiati sul dorso, ginocchia flesse e un poco divaricate, le mani dietro il capo, ruotare la testa, flettendo il collo in avanti.
    Es. 3: in piedi, inclinare a destra e sinistra la testa. Aiutarsi premendo dolcemente la mano sulla testa.
    ES. 4: seduti, piedi, ginocchia e braccia come nell'illustrazione; piegarsi in avanti e tornare indietro.
    ES. 5: seduti con ginocchia flesse e mani che le afferrano, dondolarsi avanti e indietro.
    ES. 6: sdraiati, ruotare i piedi prima verso l'esterno e poi verso l'interno.
    ES. 7: sdraiati, ginocchia flesse, portarle verso l'esterno e l'interno.
    ES. 8: sdraiati sul dorso, poirtare gradualmente verso l'esterno e verso l'alto prima una gamba poi l'altra.

     
     
     

    METODO BUTEYKO

    Post n°59 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    FIBROMIALGIA

    A cura di CARLO CARLESI

    Pubblicato il 13/03/2006

    UN ESERCITO DI 4.000.000 DI FANTASMI CHE SI "AGGIRANO" INTORNO A NOI . . . . E NOI FACCIAMO DI TUTTO PER NON VEDERLI !

    foto intervento

     

     

     

    La Fibromialgia è considerata dalla medicina convenzionale (allopatica) una delle malattie reumatiche in assoluto più diffuse: solo in Italia si calcola che ne siano affetti oltre 4.000.000 di individui, di cui la maggior parte purtroppo sono donne. Molte volte,questa malattia viene raramente riconosciuta, in quanto la fibromialgia non provoca alterazioni degli esami di laboratorio e non causa danni che si possano evidenziare radiologicamente .

     

     

    Le persone affette da questa vera e propria sindrome sono "piene" di dolori in molte parti del corpo ed accusano anche malattie importanti come l'asma o altre che minano ancor di più una situazione che è già veramente dolorosa.

     

     

     

    Pare che esistano vari livelli di Fibromialgia che danno la misura di quanto sia colpita la persona dalla malattia.

     

     

    "

    Soprattutto dove il malato di Fibromialgia subisce questa mancata comprensione è sul suo lavoro e spesso è preda di vere e proprie vessazioni e di mobbing da parte di colleghi e superiori i quali non riscontrando a parer loro che questa persona soffra e stia male veramente cercano di fare di tutto per rendere loro la vita ancor più difficile come se gia' con tutti i dolori che hanno non lo fosse! :........... per questo motivo la fibromialgia è stata definita la "malattia invisibile".

     

    Questo spiega perché le persone colpite da questa malattia hanno tutte in comune una storia pluriennale di visite ed esami di tutti i tipi e sono già state sottoposte a numerose terapie, compresi interventi chirurgici a volte senza alcun esito.

     

     

    Il malato di Fibromialgia è spesso preso da vere crisi di disperazione a causa del dolore che anche se piccolo persistendo nel tempo sfiacca anche le migliori resistenze umane.

     

     

    Pare che il malato di questa sindrome abbia subito anche un abbassamento della soglia del dolore,quella "soglia di resistenza" che consente all'essere umano di resistere ad improvvisi o continui dolori.

     

     

    Oltre a ciò, trattandosi di una malattia cronica che "a volte" lentamente tende a peggiorare nel tempo, è frequente che chi è affetto da fibromialgia sviluppi una reazione ansiosa o depressiva: questo è spesso causa di un ulteriore errore diagnostico, in quanto i medici che non riconoscono la malattia, di fronte ad un soggetto che riferisce intenso dolore e stanchezza ed ha esami perfettamente normali, lo etichettano come "depresso" o come "malato immaginario"...... ipocondriaco !

     

     

    Dal punto di vista del metodo Buteyko ci si è accorti che questi malati hanno in comune che il loro quadro respiratorio risulta modificato negativamente a causa di sicure iperventilazioni che "potrebbero"essere le cause o le concause dei dolori che come Buteyko spiegava sono spesso frutto di vasocostrizione!

     

     

    Spesso i Fibromialgici accusano "bocca asciutta al mattino al risveglio" chiaro ed evidente segno di iperventilazioni notturne !

    Dopo periodi di stress dichiarano di sentire i dolori amplificarsi .....

    e come si sa secondo Buteyko, lo stress fa da innesco ad ulteriori fasi di iperventilazione con grosse perdite di CO2 e conseguenti reazioni da parte dell'organismo il quale per riorganizzare il suo squilibrato quadro generale cerca di mettere in moto reazioni di risposta che non sono altro che vere e proprie patologie alle quali solitamente i medici rispondono solamente con farmaci che inibiscono i sintomi ma che non curano a fondo il vero problema che le ha generate.

    Essendo spesso la Fibromialgia simile almeno in alcune sue manifestazioni alla CFS (sindrome da stanchezza cronica) la quale a sua volta è molto sensibile al metodo, c'è una forte convinzione che il metodo possa veramente aiutare gli ammalati grazie alla sua capacità di generare risposte equilibranti da parte del sistema "parasimpatico",che spesso nella Fibromialgia non risponde più bene ai suoi compiti di equilibratore nella funzione vitale giornaliera.

     

     

     

     

    Se portiamo la nostra attenzione all'interno del sistema nervoso centrale e periferico c'è un tipo di sistema nervoso responsabile delle funzioni involontarie, chiamato sistema nervoso autonomo.

     

     

    E’ un sistema di controllo del corpo che si corregge da sé. E’ responsabile dell'omeóstasi, "l'equilibrio mantenuto dall'innata intelligenza del corpo".

     

     

    Questo sistema regola la temperatura del corpo, il livello degli zuccheri nel sangue, il battito cardiaco, e tutti quegli aspetti della nostra salute che ogni giorno diamo per scontati. Per esempio, il sistema cardiovascolare e quello digestivo per funzionare non richiedono uno sforzo consapevole da parte nostra: non controlliamo consapevolmente il battito cardiaco, né il gran numero di enzimi prodotti per digerire l'ultimo pasto.

     

    Così anche gli atti respiratori sono garantiti da un sistema di controllo e di monitoraggio che innesca o riduce gli atti respiratori in qualsiasi momento della nostra vita e questo in base a parametri ben precisi che Buteyko ha individuato e che sono responsabili delle reazioni(patologie) che l'organismo innesca per difendersi da una qualsiasi aggressione che abbia modificato nel profondo le sue giuste regole.

     

     

     

    Puo' darsi che proprio questo sistema autonomo abbia subito a causa di stress particolari una vera e prorpia modificazione tale da innescare un forte  squilibrio che evidentemente porta a sua volta a una reazione "domino" in cui si evidenziano poi in seguito molte patologie che si possono riassumere in una parola  la FIBROMIALGIA.

     

     

    Il metodo Buteyko quindi è sicuramente una importante risposta per coloro che soffrono di questa sindrome .

    Da non trascurare è sicuramente il tipo di metodologia Buteyko da applicare su i Fibromialgici, dovra' essere una metodologia speciale, fatta apposta per questo speciale gruppo di "pazienti"dove l'approccio a gli esercizi dovrà essere leggero e costante ....per far si che i valori di riferimento (pausa controllo) abbiano ad incrementarsi sempre lentamente ma con continuità .

     

     

    Infatti è molto importante che il lavoro di omeostasi possa procedere costantemente senza rallentamenti e senza sforzo.....i progressi poi saranno sicuri , costanti e nel tempo si potranno ottenere grossi vantaggi.

     

    PER COLORO CHE "GRAZIE A DIO" NON HANNO QUESTA SINDROME UN SOLO MESSAGGIO .

     

     

    CERCHIAMO DI COMPRENDERE CHE AL MONDO CI SONO MOLTE, TROPPE ,PERSONE CHE REALMENTE GIORNO PER GIORNO SOFFRONO ANCHE SOLAMENTE PER VIVERE  .

     

    CERCHIAMO DI NON ESSERE STOLTI  E CIECHI DI FRONTE ALLE RICHIESTE DI AIUTO CHE DA QUALSIASI PARTE CI ARRIVINO. . . .

     

     

     A VOLTE ANCHE SOLO UNA PAROLA PUO' LENIRE SOFFERENZE

     

     

    CERCHIAMO NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI DI COMPRENDERE CHI HA BISOGNO ,SENZA BISOGNO CHE QUALCUNO CE LO CHIEDA ,DANDO ALMENO UN PO' DI NOI SENZA RISERVE . . . . .

     

     

    IMPARIAMO A VEDERE NEGLI OCCHI DEL FRATELLO,DELL'AMICO,DEL COMPAGNO DI LAVORO , RIFLESSI COME IN UNO SPECCHIO I NOSTRI OCCHI  , E DISTINGUIAMO IL DOLORE IN QUEGLI OCCHI CHE MAGARI NEI NOSTRI NON C'E'.. . . . . .  E    P O R T I A M O L I    R I S P E T T O  !!!!! 

     

    Chi è affetto da fibromialgia in apparenza non sembra ammalato", ha un aspetto sano e quindi è difficilmente creduto sia dai familiari che dagli amici anche il medico che dovrebbe essere il primo a comprendere i sintomi che il malato dichiara spesso non capisce la portata del male che questi ha.

    UN ESERCITO INVISIBILE !

     
     
     

    SECONDA PARTE CONSIGLI UTILI BY IVANO VAILATI

    Post n°58 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    LE POSSIBILE CAUSE IN DISCUSSIONE in parte ACCERTATE ma NON in tutti i pazienti SONO, o POSSONO ESSERE:

     1)NEUROLOGICA-(disturbi del sonno –growth Hormon ridotto-squilibrio serotoninergico-alterazioni nella neurotrasmissione-aumento sostanza P nel liquido Cerebrospinale)

    Diciamo per chiarezza uno squilibrio ormonale del cervello (non pericoloso) NON siete PAZZI

    Che porta IPERALGESIA cioe’ aumento della percezione del DOLORE.

     2)AUTOIMMUNE- sospette cause immunologiche non conosciute allo stato attuale.

    Il “journal Rheumatology” ha pubblicato un risultato nel 1999 di un test su pazienti con FM severa

    In cui risulta il 70% positivo agli Anticorpi ANTIPOLIMERI  APA test.

    Non disponibile allo stato attuale (sfugge il 30% dei pazienti)

     3)PREGRESSO TRAUMA o FORTE STRESS, che puo’ aver alterato l’equilibrio Neurologico

    (importante Storia Clinica)-PISICO-NEUROENDOCRINOLOGIA?cioe’ rapporto della psiche

    e cervello disturbi neurologici.(NON ipocondria!!!)

     4)PREGRESSE infezioni trauma infetivo ,malattia virale, Mycoplasma etc, possibile accertamento

     

     

    L A FIBROMIALGIA

     

    (V puntata)

     

     a cura di Ivano Vailati

     

     

    Cosi cari amici e amiche approdiamo alla spiegazione della complessita’ terapeutica della NOSTRA

    FM;  e’ doveroso consigliarvi di usare un metodo di valutazione terapeutico che e’ costituito dalla mappa dei Nostri TRIGGER POINTS da uno studio della  A.C.R. emerge che la mappatura dei Tender Points presenti nel soggetto fibromialgico NON si altera negli anni nella loro ubicazione distribuzione corporea.

    Inoltre e’ importante il linguaggio analogico visivo cioe’ un metodo di valutazione del DOLORE

    Fibromialgico per capire la risposta terapeutica e valutare il paziente, in quanto dovete sapere che in tutta la Storia della Medicina IL DOLORE e’ sempre stato un elemento di difficile valutazione e assume carattere soggettivo e difficile misurazione ,quantificazione, in quanto coinvolge la sfera psichica e individuale di PERCEZIONE di SOGLIA dolorifica cioe’ esempio: (per una persona un MAL di TESTA importante magari lo costringe a Letto ad un altro NO!).

    Vi disegno un ESEMPIO valutativo della LEVEL PAIN SCALE cioe’ scala valutazione DOLORE:

    Basta scrivere una riga su un Foglio e misurare intensita’ e livello giornaliero del NOSTRO dolore

    0------1------2------3-------4-----5--------6--------7------8-------9--------10!!

     

    Assente             moderato          abbastanza forte       Molto forte      Fortissimo

     

     Usatela  con Il medico o con chi Vi chiede come state e come NOSTRO linguaggio.

     

    Poi potete Misurare la DEPRESSIONE;

     

    0------1-------2------3-------4-----5-------6-------7-------8-------9--------10!!

     

    Assente            moderata            abbastanza forte        Grave  depressione (NON sottovalutare)

     

    Pertanto l’approccio terapeutico e’ INDIVIDUALE e Multidisciplinare, e comprende TERAPIA

     

    ANTALGICA FARMACOLOGICA E NON FARMACOLOGICA

     

     

     

    VADEMECUM TERAPEUTICO RIASSUNTIVO

     

                    

     

     

    Il primo passo si compie nella testa: occorre rendersi conto di alcune realtà e di prendere atto della malattia.

     

    È importante sapere che:

    Soffrite di una malattia ben precisa, non è colpa vostra se è ancora poco conosciuta.

     

    Nonostante vi sentiate giù di morale, non significa che siete matti. Il vostro abbattimento è sostanzialmente una delle conseguenze della malattia.

    La fibromialgia è una malattia che influisce pesantemente sulla vita del paziente, senza provocare alcuna alterazione alla sua struttura corporea. Non ha conseguenze a lungo termine, non deforma le articolazioni, non ingobbisce eccetera. E soprattutto non finirete mai sulla sedia a rotelle.

    dal medico di base (vedi: “Informazioni per il medico”).

     

    Imparate ad accettare che questa malattia non porta alterazioni corporee visibili: più vi fate visitare, avrete risultati significativi; è più facile che ne otteniate invece maggiore confusione e più diagnosi sbagliate. Per riprendere un esempio già citato: se si forma un ingorgo, è del tutto inutile fare la piò accurata ispezione meccanica a ogni singola auto, non dipende da loro!

     

    A lungo termine si dovrebbe verificare un miglioramento; possono volerci molti anni, ma nella maggior parte dei casi i sintomi si alleviano molto.

     

    Potete fare voi stessi qualcosa per migliorare: quanto più attivamente vi ponete nei confronti della malattia, tanto maggiori sono le vostre possibilità di guarigione.

     

    All’inizio, però, non ponetevi traguardi irrealistici: a seconda dello stadio in cui si trova la malattia ci vuole più o meno tempo per ottenere un miglioramento. Con la fretta non raggiungerete niente: datevi il tempo di compiere un passo dopo l’altro.

     

     Non siete soli con la vostra malattia:

    ne soffrono in molti (v. “casistica”). Cercate di mettervi in contatto con altri fibromialgici. Sarebbe anche augurabile che foste seguiti da un medico che vi comprenda e vi dia le spiegazioni che chiedete e sia disposto a informarsi.

     

    In Italia non esistono ancora gruppi di auto-aiuto come in molti altri Paesi del mondo. Questo sito vuole essere anche un punto di partenza per aprire l’argomento a livello divulgativo e pratico, e insieme un punto di contatto per i pazienti già diagnosticati o per coloro che si riconoscono nella descrizione della malattia. Sono questi ad avere più che mai bisogno di informazioni per sé e per il proprio medico.

     

     

    Distendersi e non prendere la malattia “di punta”

    Nella terapia della fibromialgia si cerca di influenzare i circoli viziosi che la favoriscono. È  importante interrompere  il circolo vizioso „dolore-tensione-paura-nuovo dolore“. LA MALATTIA NON È IL NEMICO. Si tratta di cominciare  facendo un passo dentro di sé: provate ad accettare che in questo periodo la malattia è più forte di voi e non si lascia combattere con la violenza. Forse questo vi sconcerà; dato che  vi ho appena consigliato di comportarvi in maniera attiva verso la malattia. È vero,  ma non si tratta affatto di combattere. La malattia in questo periodo fa parte di voi e costituisce una parte della vostra personalità, proprio come le parti del vostro carattere che apprezzate di meno: ci faranno arrabbiare, magari, ma non le possiamo cancellare. Al contrario, tanto più combatterete tanto maggiori saranno la tensione e i disturbi. Le cose cambiano solo in maniera graduale e dolce: formate un team col vostro corpo e cercate insieme una via d’uscita dalla situazione attuale.

     

     

     

    Formare un team

     

     Lo stesso vale per l’aiuto dall’esterno: non potrete trovare alcun esperto in grado di liberarvi di colpo dei vostri problemi. Se andate dal medico con questa speranza, ne uscirete sempre amaramente delusi: il tentativo di attaccare la malattia con mezzi sempre più duri lascerà tutti sconfitti e delusi. Questa escalation aggressiva è frequente nei trattamenti della fibromialgia: i pazienti fibromialgici vengono operati tre volte più spesso dei corrispondenti pazienti con altre patologie. La maggior parte di quelle operazioni è del tutto insensata e corrisponde a una dichiarazione di impotenza e di ignoranza della malattia. Formate un team, un gruppo di lavoro con il medico, l’istruttore di ginnastica, l’eventuale fisioterapista o massaggiatore e così via, e collaborate tutti insieme nella ricerca di una via d’uscita percorribile, in cui ognuno sostiene il lavoro dell’altro ma nessuno è onnisciente. 

     

     

    In molti Paesi europei e americani esistono ormai gruppi di auto-aiuto ben avviati, con o senza supporto medico. In Italia il paziente fibromialgico non può ancora contare su una rete di sostegno così importante, utilissima sia per scambiare informazioni, esperienze e trucchi pratici per migliorare la qualità della vita con altre persone nella medesima condizione, sia  per non sentirsi soli con i propri problemi.

     

    Come già detto nella presentazione, oltre ad offrire informazione, questo sito vuole essere anche un’opportunità per costituire un punto di contatto per i pazienti, sia quelli già diagnosticati sia quelli che si riconoscono nella descrizione della malattia e sospettano di averla contratta.

    Potete consultare il sito www.weiss.de per informazioni utili alla terapia

     

    E trattamenti.(si sta’ creando AISF associazione italiana sindrome fibromialgica)

     

    CONSULTATE IL MEDICO PER I FARMACI (il sottoscritto non si assume nessuna responsabilita’ dell’uso e/o abuso di farmaci segnalati).

     

     

     

    I PUNTI CENTRALI PER UNA CORRETTA TERAPIA per TUTTA la VITA sono:

     

     -Educazione del paziente e supporto.

     

    -Curare il sonno, dormire un numero adeguato di ore.

     

    -Evitate stress psico –fisici o limitateli molto, riordinate la vostra giornata ed i Ritmi.

     

    -Non pretendete che gli altri Vi capiscono, la malattia e’ invisibile.

     

    -Eseguite con costanza esercizio fisico distensivo rilassante almeno 3-4 volte a settimana

     

    (nuoto-acqua gym-schiatzu-tai chi-esercizi di consapevolezza corporea e coordinamento-)

     

    -quando possibile Distrarsi “cambiare aria”  vacanze- o riposi riabilitativi nelle acuzie.

     

    -un lavoro a rotazione sedentario e non. Meglio turno pomeridiano.

     

     

     

    I farmaci usateli per periodi BREVI (consultate il medico assolutamente !!)

     

    I piu’ usati sono:

     

    Gli antidepressivi triciclici

     

    Laroxyl amytrpitilina gtt (Alla sera)

     

    Oppure serotoninergici:

     

    Xanax – oppure seroxat paroxetina-o zoloft sertralina. (Alla sera)

     

    I FANS antinfiammatori usarli MOLTO limitatamente a Volte inefficaci i migliori sono:

     

    Tachipirina Paracetamolo

     

    Orudis Ketoprofene                   > a dosaggi medi per periodi di max 1 settimana

     

    Aspirina acetilsalicilico.    

     

     

    Le cosiddette  TERAPIE ALTERNATIVE a volte non consigliate dai medici tradizionali.

     

    TIPO:

     

    -Osteopatia-

     

    -Elettroagupuntura stagionale

     

    -massaggi leggeri antistress

     

    Terapie con ERBE:

     

    Escholzia aiuta il sonno

     

    Uncaria tormentosa erba ad azione antireumatica immunomodulatrice

     

    Ginko Biloba per circolazione cerebrale e memoria

     

    Hypericum perforatum per effetto di increzione naturale serotonina

     

    Vitamine complesso B magnesio integratori metabolismo neurologico e muscolare

     

    Acido malico Ricco nei limoni e mele acide (aiuta nella stanchezza)

     

     

     

    Ognuno nel tempo trovera’ la forma il modo che piu si aggrada senza troppo caricarsi di farmaci e soprattutto ,evitando nocive intossicazioni.

     

     

     

    Se vi saranno novita’ve lo comunichero’.

     

     

     

    Vi ringrazio della Vostra attenzione                                Un saluto ivano vailati

     

     
     
     

    CONSIGLI UTILI DI IVANO VAILATI PRIMA PARTE

    Post n°57 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    FIBROMYALGIA     Aggiornamento

    (Proviamo a capirla e curarla e impariamo a convivere con essa)

     

    a cura di Ivano Vailati

    (Infermiere Professionale)

    Per maggiori informazioni:  ivano_333@yahoo.it  

     

    PREMESSA:

     Con questa rubrica l’intento dell’autore e’ di spiegare in maniera semplice, possibilmente,cosa e’ o può essere la Fibromialgia (FM), vuole essere un contributo per meglio conoscere questa diffusa e spesso penosa e a volte gravemente disabilitante ma REALE patologia molto diffusa nei paesi industrializzati.

    Il sottoscritto sofferente da 10 anni di FM primaria, ha avuto modo di sperimentare a volte con successo, diverse terapie, privilegiando terapie Dolci e possibilmente NON farmacologiche.

    L’intento e’ di rendere più VISIBILE questa INVISIBILE DISABILITA’ a volte male interpretata

    A volte addirittura ignorata, non attentamente diagnosticata, e soprattutto NON supportata anche nell’ambito familiare o nell’ambiente di lavoro.

    Come per ogni malattia cronica la NOSTRA Sindrome Fibromialgica accomuna tre-quattro sintomi

    Comuni in cui TUTTI noi pazienti fibromialgici, correttamente diagnosticati, ovvero;

    DOLORE-DISTURBI DEL SONNO-AFFATICABILITA’-DEPRESSIONE.

    Non dimentichiamo che nel passato anche recente e’ stata spesso “Bollata” come malattia depressiva e/o psichiatrica, anche se la casistica ad ogni buon conto riconosce che una parte di pazienti abbia una FM ad origine Psicosomatica ma può essere accertata facilmente.

     Alla prossima puntata.

    FIBROMYALGIA

    ( II puntata)

    a cura di Ivano Vailati

     Cari amici ,

     

     Proseguiamo, dopo la doverosa premessa, addentrandoci nella conoscenza della NOSTRA sofferenza.

    Oggi parliamo, accennando, su cosa e’ questo o questi DOLORI che ci accompagnano GIORNO dopo GIORNO e ANNO dopo ANNO, che ci fanno dormire male, e spesso ci irritano e sopratutto non ci capiscono, anzi diciamo la verità spesso ci lamentiamo sempre. Avendo le nostre ragioni!!.

     FIBROMYALGIA:   FIBRO - dolore che interessa le guaine, quel tessuto che più si avvicina al muscolo nelle vicinanze delle articolazioni e che ricopre i tendini nella schiena, lungo la colonna vertebrale (quella importante impalcatura dal fondo della schiena fino su al collo). Quante volte ABBIAMO dolore lì?

    E poi, ancora, vicino alle Ginocchia, lateralmente, sede di punti dolorosi li chiamano TRIGGER POINTS.

    Questi punti dolorosi li abbiamo un po’ in giro nel corpo (ne abbiamo da 11 a 18). Li schiacci …..che male!!….il medico lo fa per capire e’ un CRITERIO di DIAGNOSI.

    La nostra storia clinica, raccontata al medico (reumatologo e/o Fisiatra), si riassume nel fatto che ABBIAMO DOLORE, generalmente da più di sei mesi, e che abbiamo fatto tanti esami (tutti negativi i test infiammatori-autoimmuni), che siamo stati da tutti, spaventati da chissà che (magari pensiamo a un male oscuro). Lamentiamo di dormire male……una vacanza ci rilassa (perché ci distraiamo, facciamo cose piacevoli e allontaniamo lo STRESS) …..abbiamo usato di tutto senza risultato!!

    Al mattino ti alzi e ti senti ROTTO……in inglese dicono MORNING STIFNESS—affaticabilità,

    sopratutto perché dormi male, insomma ABBIAMO LA FIBROMIALGIA.

     SI, SI semplice ma che DOLORI……………proseguiamo.

     FIBROMIALGIA: MIALGIA-dolore che interessa i muscoli. Le cosce, per esempio, le braccia , i muscoli della schiena. Si è identificato che una insufficiente produzione di un GROWTH HORMON, un ormone che produciamo nel sonno profondo (fase REM del sonno), può provocare cattiva crescita del muscolo, dolore e affaticabilità. Noi malati di Fibromialgia, ricordiamo, DORMIAMO male e a fatica raggiungiamo il SONNO PROFONDO.

     

    Pensate, hanno provato con dei Volontari sani a privarli del sonno per giorni e giorni. Il risultato? DOLORI DIFFUSI E AFFATICABILITA’ … i NOSTRI SINTOMI. 

     

    Quindi un punto centrale e’ il sonno e i suoi disturbi. Ne riparleremo e …. NON SOLO…..

     

     Grazie per l’attenzione alla prossima puntata                                      

    FIBROMYALGIA

    (III puntata)

     

     

    Continuiamo, cari amici, abbiamo brevemente descritto il significato della Parola FIBROMYALGIA (FM).

    Voi direte, si abbiamo capito ma che fare?…..io vi dico la PRIMA cosa e’ conoscerla

    E’ gia un primo passo per CURARLA….seguitemi.

    Ora ci addentriamo un po’ di più sulle possibili cause e sul suo riconoscimento ufficiale; una domanda sorge spontanea e crea anche dei dubbi o perlomeno stimola la ricerca….e’ molto DIFFUSA dicono: HIGHT IMPACT cioè alto impatto circa 5%-7% della popolazione.

     

    In prevalenza donne il 90%……ma gli uomini non sono esclusi,  e anche i bambini in cui la prognosi e’ migliore.

    1)      siamo TUTTI ipocondriaci?……quante volte ve lo siete sentito dire?..anche dal medico.

    2)      La risposta chiara e’ NO!

    3)      E’ riconosciuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanita’ (O.M.S.)classificata nel nomenclatore delle patologie con il codice   ICD-9 M- N°729.0 (Fibromialgia e reumatismi extrarticolari non specificati)

    4)      Esiste una DICHIARAZIONE DI COPENAGHEN firmata da un Panel di reumatologi che

    Riconosce la FMS ed e’ una ottima Chance per il riconoscimento.

    5)      La S.S.A. (Social Security americana ) la riconosce ufficialmente tra le disabilta’ dal 1999

    Elencando i criteri assieme alla C.F.S. ( peggiore della Fibromyalgia) ovvero Sindrome da Stanchezza Cronica.

       Gli elementi sopra identificati sono utili nel caso di riconoscimento Medico Legale.

     

     

    I SINTOMI PREVALENTI IN TERMINI PERCENTUALI SONO:

     

     99% =  PAIN cioè DOLORE Muscoloscheletrico

    90% =  FATIGUE cioè AFFATICABILITA’ (nella giornata, al mattino)

    80% =  SLEEP DESTURBANCE  cioè DISTURBI DEL SONNO (sonno poco riposante)

    60% =  MEMORY and COGNITIVE IMPAIREMENT cioe’ disturbi della memoria e concentr.

     

    40% =  DISTURBI vari (minzione frequente-fenomeno Raynaud- disturbi addominali)

    30% =  DEPRESSIONE a volte anche MAGGIORE ( a cui porre attenzione).

     

     

    FIBROMYALGIA

    (IV puntata)

    Cari amici, a questo punto e’ utile e doveroso precisare per tranquillizzarvi, che;

          1)      LA FIBROMYALGIA e’ BENIGNA, NON e’ MORTALE.

     

    2)      NON INFIAMMATORIA

     

    3)      NON DEGENERATIVA

     

    4)      NON PROGRESSIVA (in questo caso i dati non sono certi, puo’  peggiorare nel tempo)

     

     

     

    La PROGNOSI e’ variabile da individuo a individuo, e’ a volte lieve o severa soggetta a riacutizzazioni specie se non e’ trattata adeguatamente e supportata., a volte ha remissioni spontanee.

    Oppure piu’ facilmente cronicizza se il soggetto e’ PASSIVO e non ATTIVO allora la prognosi puo’ essere in Inglese POOR=  MISERA, ovvero falliscono gli obbiettivi di riabilitazione.

    E’ IMPORTANTE l’EDUCAZIONE la CONOSCENZA, La COSTANZA DI CURA e l’impiego

    Dei FARMACI LIMITARLI OCCASIONALMENTE. (avremo modo di parlarne).

    Alcuni cambiano LAVORO altri se possono Faticano a Lavorare le assenze sono di solito ELEVATE.

     

     

    L’EZIOLOGIA e’ in Inglese = UNKNOW cioe’ non conosciuta.

    E’ doveroso ribadire che ha MULTIPLE CAUSE alcune conosciute altre NO!

    NON ESISTE allo stato attuale UN MARCATORE specifico che riveli con precisione la malattia

    UN TEST di laboratorio o altro.(identico per ogni paziente)

    Ma SOLO un attento esame e storia clinica come sopra accennato e i CRITERI dell’AMERICAN COLLEGE REUMATOLOGY.

    E’ necessario distinguere nella DIAGNOSI se il paziente e’ affetto da una FM primaria o secondaria cioe’ a volte si accompagna  a altre malattie cui il paziente e’ portatore.

    BISOGNA distinguere situazioni cliniche che MIMANO la fibromyalgia (artrite-artrosi-polimialgia

    Ipotiroidismo) con opportuni accertamenti (test autoimmuni esame obbiettivo etc).

     

     

     
     
     

    Il Metodo Solère

    Post n°56 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    Fibromialgia

    Il Metodo Solère - Reequilibration fonctionnelle®: un'originale proposta terapeutica nel trattamento della fibromialgia

    Fibromialgia, la storia...Trascurata per molto tempo, la fibromialgia ha iniziato a beneficiare di una migliore considerazione da parte della medicina solo nell'ultimo ventennio:
    • Dal 1990 alcuni criteri diagnostici e dati clinici proposti dall'American College of Rheumatology compensano la difficoltà diagnostica nella misura in cui nessun marcatore biologico può essere individualizzato.
    • Dal 1992 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) ha riconosciuto la fibromialgia e fa comparire la patologia nell'elenco ICD-10 sotto la rubrica M.790 con la denominazione « reumatismo non specificato » .
    • In agosto 1992, la dichiarazione di Copenaghen ha riconosciuto l'autenticità del fibromialgia.

     

    Ancora oggi la fibromialgia (o sindrome fibromialgica) rappresenta un'entità dolorosa cronica ancora controversa che associa dolori diffusi, astenia e affaticabilità da più di tre mesi.

    Le persone affette da fibromialgia (3 su 100) manifestano sonno difficoltoso e stanchezza costante; la fibromialgia colpisce principalmente soggetti con un'ètà superiore ai 35 anni, di sesso femminile piuttosto che maschile (il rapporto è di 4 a 1) e si manifesta con dolore generalizzato a muscoli, tendini, capsule articolari ed legamenti: coloro che soffrono di tale sindrome raccontano sintomi apparentemente bizzarri, poiché gli esami clinici non mostrano alcuna anomalia. Per questo motivo, prima che fossero individuati i criteri diagnostici nel 1990, poteva accadere che l'individuo venisse mal compreso dall'interlocutore medico quando esprimeva sintomi privi di riscontro a qualsiasi esame.

    Oggi sappiamo che il problema va interpretato sul piano funzionale, decodificando la risultante sintomatica attraverso una valutazione della bio-dinamica dei sistemi, linea guida che Il Metodo Solère® segue da numerosi anni proponendo una metodologia in grado di chiarire alcune zone d'ombra in medicina: nel caso della fibromialgia, l'apporto di un'esperienza differente, mirata al trattamento di una sindrome dolorosa particolarmente ribelle alle cure, sta portando i primi risultati dal punto di vista scientifico.

    Si è infatti svolta il 4 marzo 2006 a Biarritz (F) l'Assemblea generale dell'Associazione per la Ricerca nelle Terapie sulle Fibromialgie, dove la Presidentessa onoraria dell'ARTF, Dott.ssa M.O. SOYER-GOBILLARD - Direttore Emerito Onorario di Ricerca presso il C.N.R.S. francese e consulente scientifico del Centro di Ricerca in Terapie Alternative, ha parlato alla platea. Sono state illustrate le prerogative dello studio in corso nonchè i principi del metodo di cura, esposti direttamente dal Prof. Dr. Roland Solère, Presidente dell'A.R.T.F. e Direttore del C.R.T.A.

    I risultati preliminari sono confortanti e lo studio prosegue in collaborazione con gli opertori abilitati al Metodo (fisioterapisti e medici) presenti sia in Francia che in Belgio e Svizzera. Ulteriori approfondimenti sull'attività dell' Association pour la Recherche en Thérapies sur les Fibromyalgies (A.R.T.F.) qui

    In Italia gli operatori abilitati ad applicare il Metodo Solère - Reequilibration fonctionnelle® nel trattamento della fibromialgia non sono ancora numerosi, ma il programma di cura rapido ed originale permette eventualmente di seguire il trattamento anche se non si risiede vicino ad un centro.

    In estrema sintesi i modelli terapeutici non farmacologici (quindi privi di qualsiasi effetto collaterale) utilizzati nel Metodo Solère per il trattamento della fibromialgia, o meglio dei pazienti fibromialgici, si avvalgono della stimolazione di determinate aree reflessogene codificate anche nella cartografia della medicina tradizionale cinese: l'apparecchio appositamente studiato è denominato AMPi.sm® e, senza presentare particolari controindicazioni od effetti iatrogeni, permette il massaggio puntiforme inverso di aree cutanee utilizzate anche in agopuntura. Pur ispirandosi ai concetti dell'agopuntura, la tecnica e la logica insite nel trattamento di cura per la fibromialgia proposto dal Prof. Dr. Roland Solère, sono molto differenti da quanto comunemente conosciuto attraverso la medicina tradizionale cinese.

    Normalmente sono sufficienti 6 sedute per apportare un sensibile miglioramento al polimorfo quadro clinico che i numerosi pazienti fibromialgici accusano, con sintomi apparentemente anche bizzarri ma analizzabili con criteri logici se inquadrati in un terreno al di fuori dei comuni disturbi della meccanica articolare.

    Nelle foto che seguono i particolari relativi alla stimolazione delle aree utilizzate anche in agopuntura, zone reflessogene sulle quali il Metodo Solère apporta una stimolazione terapeutica:

    • senza ago,
    • con una metodologia innovativa e originale.

    (immagini pubblicate per gentile concessione di Normaref S.r.l.: GESTIONE-PROTEZIONE-DIFFUSIONE-PROMOZIONE DEI DIRITTI DI MARCHIO E BREVETTI SUL METODO SOLERE REEQUILIBRATION FONCTIONNELLE®)

    Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche (e tempi di cura) della terapia per la fibromialgia proposta dal Metodo Solère - Reequilibration fonctionnelle® scrivete a:fisioarea@fisioarea.com

    Dr. Danilo Casali - dottore in fisioterapia e in osteopatia

    • Marzabotto (Bo), via Lama di Reno 60/2
    • Rep.San Marino - Borgo Maggiore, via A.Lincoln 40

    per informazioni 338 913 0805

    Centri fibromialgia

    Recapiti e indirizzi degli operatori abilitati al Metodo Solère® nel trattamento della fibromialgia, eventuali info per terapia e caratteristiche della cura

     
     
     

    GIORNATA MONDIALE SFM

    Post n°55 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    12 MAGGIO 2006: GIORNATA MONDIALE SFM
    Un esperimento di successo
     
     
    Il 12 maggio si è svolta la Giornata Mondiale del Paziente Fibromialgico. Nel centro di Milano, in L.go Cairoli vista Castello Sforzesco, è stato allestito il primo banchetto dell' AISF e tre Consiglieri Nazionali si sono adoperati tutto il giorno per la buona riuscita dell'evento. L'esperimento pilota aveva lo scopo di individuare le strategie organizzative e le modalità di informazione da adottare nelle prossime edizioni.

    L'intenzione è, infatti, sostenere l'anno prossimo i volontari delle delegazioni regionali e tutti i volontari che desiderino (con entusiasmo) fare propria l'iniziativa nelle singole città, nei paesi o nei rioni.

    Da un punto di vista puramente didattico, le difficoltà operative affrontate sono state:
    1. trovare un luogo di grande passaggio
    2. ottenere il permesso dai vigili
    3. realizzare il banco
    4. approcciare il passante
    5. cosa dire agli interlocutori
    6. quale documentazione rilasciare
    Se i primi quatto punti sono stati puramente pratici, gli ultimi due hanno messo in luce aspetti molto, molto delicati, su cui vale la pena riflettere.

    Per comprendere quali strategie siano vincenti si deve partire dallo scopo che l'iniziativa si propone:
    • far conoscere l'associazione
    • illustrare la sfm in modo semplice ed esauriente
    • adottare un codice deontologicio uniforme
    Far conoscere l'associazione non è solo esibire il logo (la piuma) e la sigla che la contraddistingue, ma soprattutto:
    1. Preparare un documento che consenta di individuare con esattezza l'associazione da un punto di vista organizzativo. Un foglio A4 completo di tutte le coordinate dell'Associazione evidenziate in modo semplice e corretto. Il passante potrà così valutare, caso per caso, come mettersi in contatto: telefonicamente, via mail, direttamente con la struttura ospedaliera o scegliendo il primo approccio con i responsabili delle sedi regionali.
    2. Preparare un breve documento divulgativo utile a far conoscere cosa sia la sfm in modo chiaro ed esaustivo.
    3. Avere delle frasi strutturate al momento dell'approccio (1); sapere cosa comunicare nel colloquio (2); sapere cosa rilasciare al commiato (3). È questa la procedura più delicata perché prevede di individuare con precisione anche la tipologia della persona avvicinata. Poche frasi brevi e ben organizzate, gesti ripetitivi strutturati. Stabilire il criterio che indichi quando sia idoneo consegnare più ampia documentazione (per esempio il pieghevole o altro).
    Da qui scaturisce la necessità di un protocollo per ciascuno dei tre momenti. Tutti i volontari in loco dovranno quindi impegnarsi per seguire i principi di questa convenzione, per dare un'informazione uniforme a conferma della serietà degli intenti, degli impegni e del rigore verso l'utente.

     
     
     

    CENTRI DI REUMATOLOGIA IN ITALIA

    Post n°54 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    NORD-OVEST: Valle d'Aosta - Piemonte - Liguria - Lombardia

    Brescia Ospedali Civili, reparto di Reumatologia, dr. Roberto Gorla
    030/95951
    gorla@bresciareumatologia.it
    www.bresciareumatologia.it

    Cremona
    Casa di Cura Figlie di S. Camillo, Ambulatorio di Reumatologia, dr. Pierangelo Tenca
    0372.421181
    tenca@figliedisancamillo.it

    Orbassano (TO)
    Ospedale San Luigi, Reparto di Reumatologia, dr. Renato Carignola
    011/90.26.330
    cariren@tiscali.it

    Pavia Policlinico S. Matteo, Dipartimento Medicina Interna e Nefrologia, Unità Operativa di Reumatologia, Prof. Montecucco, dr. Caporali
    0382/5011
    www.sanmatteo.org NORD-EST: Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli

    Conegliano Veneto (TV) dr. Flavio Badii (spec. in anestesia e terapia del dolore), via Francesco Gera 6
    0438/412.914

    Pergine Valsugana (TN) Ospedale 'Villa Rosa', dr.ssa Nunzia Mazzini (primario Fisiatra)
    0461/501513 - 0461/501525 (dal lunedi al venerdi, dalle 9.00 alle 12.00)


    CENTRO-NORD: Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria


    Bologna Ospedale Maggiore, Largo Nigrisoli 2 - Reparto di Reumatologia, dr. Massimo Reta,
    051/6478649

    Modena
    dr. Marco Ghini, via Berengario 1
    059/244.444
    info@fibromyalgia.it www.fibromyalgia.it Parma Azienda Ospedaliera Università di Parma, Poliambulatorio Spallanzani - Reumatologia e medicina interna, dr. Gianni
    Buticchi
    0521/287178
    http://www.ao.pr.it/salute/reparti/reumato...ina_interna.htm

    Reggio Emilia Arcispedale S. Maria Nuova, Reparto di Reumatologia, dr. Bruno Tumiati
    0522-296677
    informazioni@asmn.re.it http://www.asmn.re.it/

    Siena Azienda Ospedaliera Universitaria Senese - Policlinico Santa Maria alle Scotte, REPARTO di: Reumatologia, primario prof. Roberto Marcolongo
    0577 585858 visita ambulatoriale (prenotabile attraverso il CUP)
    0577 586771 – 233393 visita privata
    0577 586770 per informazioni

    Stiava (LU)
    dr. Pierlorenzo Franceschi, via della Misericordia 86
    0584/92503
    plfranceschi@tiscalinet.it Jesi (AN) Ospedale Augusto Murri, Clinica Reumatologica, prof. Walter Grassi 0731/534132

    CENTRO-SUD: Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Sardegna

    Roma Policlinico Umberto I, I Clinica Medica - Divisione di Reumatologia, dr. Fabrizio Conti.
    06/4997.4685 visita ambulatoriale Policlinico Umberto I - Roma -
    06/4423.1221 visita privata Studio Diagnosi Medica- Viale Regina Margherita 270

    Roma
    d.ssa M.Sole Chimenti specialista in Reumatologia, presso il policlinico Umberto I di Roma, Università degli studi di Roma "La Sapienza"
    06/4997.4685 visita ambulatoriale Policlinico Umberto I -Roma -
    06/8557820 visita privata - Associazione Medica SRL - via Arbia 27 Roma -

    Roma
    Ospedale S. Filippo Neri, Reparto di Reumatologia, prof. Mauro Granata.
    06/3500.0453 visita ambulatoriale
    06/9784.0455 studio privato (Viale Mazzini 146)
    m.granata@sanfilipponeri.roma.it
    http://www.medicitalia.it/maurogranata

    Napoli Clinica Universitaria - Facoltà di Medicina del II Ateneo, Reparto di Reumatologia, prof. Gabriele Valentini
    081/566.67.35

    Matera
    Ospedale Civile, Servizio di Reumatologia, Dr. Giovanni Ciancio
    0835/243262
    geppocia@libero.it


    Inoltre:


    Dal sito dell'Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica - Onlus (A.I.S.F.)
    http://www.sindromefibromialgica.it/centri.php


    Elenco Centri di Reumatologia in Italia

    clicca qui:
    http://www.sindromefibromialgica.it/centri.php

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    --------------------
    "Il senso della vita
    è dare senso alla vita”

    (R.Steiner)


    "Il Forum ha carattere divulgativo e le informazioni contenute non devono sostituirsi alle visite e alle diagnosi mediche. Ricordate che l'autodiagnosi e l'autoterapia possono essere pericolose"

     
     
     

    intervista D.SSA MARIA SOLE E CHIARIMENTI SULLA FIBRO

    Post n°53 pubblicato il 05 Marzo 2008 da sandykan
     

    LE INTERVISTE DI CFSITALIA.IT

    Intervista alla D.ssa Maria Sole Chimenti sulla Fibromialgia.

    La d.ssa Chimenti è medico specialista in Reumatologia, presso il policlinico Umberto I di Roma, Università degli studi di Roma "La Sapienza" e visita per diagnosi ed il trattamento dei pazienti affetti da reumatismi
    infiammatori ed extra-articolari. Parla italiano, inglese, francese.

    La dottoressa ha accettato di rispondere ad alcune mie domande di tipo generale sulla fibromialgia, in futuro potremmo gentilmente chiedere di nuovo la sua disponibilità per un’altra intervista; potete scrivere le domande che vorreste porre in questa discussione “Vorremmo fare un'intervista ai medici.... .....collabora anche tu...." che trovate qui
    http://www.cfsitalia.it/public/CFSForum/in...p?showtopic=404



    1.Gentile dottoressa, la fibromialgia è una malattia reumatica? E’ degenerativa? E’ cronica? E’ frequente la guarigione totale?


    Si tratta di una patologia reumatica molto frequente e spesso sottovalutata in ambito non specialistico.
    E’ una patologia cronica che presenta periodi di remissione clinica anche se è rara la remissione totale spontanea. Si assiste a remissione totale successivamente a terapia farmacologia e soprattutto dopo risoluzione della patologia di base nelle forme secondarie.

    2.La diagnosi avviene come nel caso della Cfs per esclusione? Quali sono gli esami principali che di solito vengono richiesti? Voi presso il Policlinico Umberto I di Roma effettuate ricerche specifiche?

    Vanno escluse le altre forme di artromialgie diffuse. La diagnosi è sicuramente clinica in quanto non esistono per ora indagini strumentali o di laboratorio specifiche. Tali esami servono per escludere altre patologie: esami di laboratorio e di radiologia per la valutazione di reumatismi infiammatori, connettiviti ed altre patologie di tipo internistico. Presso il policlinico Umberto I si eseguono continue ricerche per lo studio dell’eziopatogenesi della fms, nello specifico, nella valutazione di un eventuale coinvolgimento del sistema immunitario nello sviluppo della patologia.

    3.La fibromialgia colpisce in prevalenza donne o uomini o indifferentemente? C’è un fascia d’età più soggetta alla Fms?

    La fibromialgia è una patologia che colpisce prevalentemente le donne (85% dei casi) di mezza età, in particolare nelle due fasce da 25 a 35 e da 45 a 50 anni. Non si può escludere la diagnosi in anziani e bambini.

    4.Quale e quanta attività fisica è consigliata a quei malati di Fms che si trovano ad un livello tale che si sentono affaticati già solo dopo un lieve sforzo, ma per i quali l’immobilità è altrettanto deleteria?

    E’ consigliata un attività fisica lieve, aerobica, come lo stretching associata a terapia farmacologica.

    5.La fisioterapia può essere indicata per i fibromialgici? Esiste un tipo di trattamento fisioterapico particolare? I fisiatri che non conoscono direttamente la Cfs e la Fms sono in grado di aiutare comunque i malati di questa patologia o può essere pericoloso?

    Vanno pianificati piani terapeutici specifici per ogni singolo paziente. L’approccio multidisciplinare è il metodo più efficace e la kinesiterapia più indicata è il fitness training, la massoterapia ed i TENS.

    6.Secondo la sua esperienza, possono essere utili tecniche di rilassamento e di respirazione per alleviare i sintomi in pazienti fibromialgici? E i massaggi, linfodrenaggio, agopuntura?

    Sicuramente tali metodi sono utile, ma vanno eseguiti da personale altamente specialistico per non risultare dannosi. L’agopuntura (con azione di riequilibrio neurofisiologico) determina risultati favorevoli spesso di lunga durata a differenza della massoterapia e del linfodrenaggio che danno risultati spesso deludenti.

    7.Come mai spesso i malati di Fms soffrono di insonnia?

    E’ ormai accertato che un sonno qualitativamente carente è presente nei pazienti affetti da fms. Gli stati III e IV del sonno non-REM risultano alterati impedendo una normale attività ipnica con conseguente diminuzione sia qualitativa che quantitativa del sonno con astenia già al risveglio.

    8.La Fms è una malattia ereditaria?

    Non è una patologia ereditaria, non sono descritte forme familiari, mentre è importante valutare la presenza di altre patologie reumatiche nei parenti di primo grado.

    Grazie da parte di Cfsitalia.it per la sua partecipazione e a presto.


     
     
     
     

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