"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nel guardare con nuovi occhi." - M. Proust
Io sostengo che il senso dell'essere (e quindi della nostra vita) è la relazione, la relazione armoniosa, concetto per esprimere il quale il pensiero greco ha coniato la categoria di logos. Quando il quarto vangelo afferma nel suo incipit: "In principio era il Logos" fa un'affermazione decisiva: fisica, prima che metafisica. Sostiene che il senso dell'essere è la relazione. Per questo, tutto nella nostra vita dipende dalla qualità delle nostre relazioni; per questo il senso della vita è amare, essendo l'amore il vertice della relazionalità.
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You are Elizabeth Bennet of Pride & Prejudice! You are intelligent, witty, and tremendously attractive. You have a good head on your shoulders, and oftentimes find yourself the lone beacon of reason in a sea of ridiculousness. You take great pleasure in many things. You are proficient in nearly all of them, though you will never own it. Lest you seem too perfect, you have a tendency toward prejudgement that serves you very ill indeed.
"Scrivere un diario è come guardarsi in uno specchio di fiducia, addestrato a trasformare in bellezza il semplice bell'aspetto o, nel peggiore dei casi, a rendere sopportabile la bruttezza massima. Nessuno scrive un diario per dire chi è. In altre parole, un diario è un romanzo con un personaggio solo."
Una cosa è certa: io, come molti altri, continueremo a raccontare. Userò la parola come un modo per condividere, per aggiustare il mondo, per capire. Sono nato, caro Presidente, in una terra meravigliosa e purtroppo devastata, la cui bellezza però continua a darmi forza per sognare la possibilità di una Italia diversa. Una Italia che può cambiare solo se il sud può cambiare. Lo giuro Presidente, anche a nome degli italiani che considerano i propri morti tutti coloro che sono caduti combattendo le organizzazioni criminali, che non ci sarà giorno in cui taceremo. Questo lo prometto. A voce alta.
Premessa: mi scuseranno i non baresi perché forse non potranno comprendere fino in fondo il senso del post. E soprattutto per la lunghezza. Ma lo dovevo! E' un ringraziamento fatto con il cuore all'amica Ilike, che mi ha voluto carinamente ricordare Bari. Cara Annalisa, non sai com'è vero che ciò che più manca, è non poter condividere modi di espressione e usanze. Mi hai chiesto di continuare la lista delle cose che non posso dire senza passare per pazza e ostrogota. Per far capire ciò che intendo però, partirei dalla prima frase del video di propaganda per le primarie pugliesi del PD.
Se non fosse per le due z di troppo, tipicamente baresi, si potrebbe affermare che la frase è detta in italiano. Eppure i nostri comuni amici che da te hanno commentato, non hanno capito cosa significa. Ed è giusto così, perché certe frasi presuppongono tutto il vissuto di una città. Mo' glielo spiego io con un esempio.
Poniamo che all'età di tredici anni, lo zio del cognato del collega dell'amico di tua mamma, ti regala un biglietto di ingresso gratuito per la Fiera. Che i baresi alla fiera ci vanno "a gratis" o non ci vanno Tu, che non ci sei mai stata prima, chissà che ti immagini di trovare. Entri con i tuoi amici piena di entusiasmo e dopo pochi passi cosa vedi? Un enorme trattore giallo oro. Sarà un caso, pensi. E invece accanto al trattore c'è la trebbiatrice, poi le macchine edili e per finire un bel centro di lavoro CNC non te lo toglie nessuno! Dopo tutta questa cultura, stanca e piuttosto delusa, ti fermi un attimo a riposare. E ti accorgi che l'aria è pervasa di un odore dolciastro che stuzzica decisamente l'appetito. Sono le merendine dell'Aida! Una pasticceria che ha la sua sede principale nel centro città, ma anche un laboratorio che lavora appositamente durante il periodo fieristico. Niente di che intendiamoci, sono semplici briochine stile buondì Motta. Ma non resisti a comprare il pacchetto da tre e porterai quell'odore per tutta la vita dentro di te, simbolo di appartenenza a una città. Finalmente qualcuno ti ricorda che la parte più interessante della Fiera è la Galleria delle Nazioni. Entri, in un corridoio buio, e cominci a leggere le scritte in alto: Togo. Speri che non si tratti ancora di biscotti e, facendoti largo tra la folla disumana, perché ... ebbene si ... sono proprio tutti lì i baresi ... ti avvicini e scopri un'incredibile varietà di oggetti africani. E' un luogo un po' magico la galleria. Sono rappresentati tutti i paesi del mondo attraverso il loro artigianato. Oggi non credo possa produrre lo stesso stupore, tra mercatini etnici e negozi solidali ormai diffusi ovunque. Ma negli anni ottanta, quando non incontravi neanche il senegalese con le borse contraffatte di Vuitton, ti sembrava di poter fare il giro del mondo in due ore. Quindi penza Annalisa, a cosa sarebbe stata la Fiera senza la Galleria delle Nazzioni … una rottura di scatole indicibile!
Ma tu mi avevi chiesto dei modi di dire e io mi sono dilungata con i ricordi. Che dirti? Io abito in centro e potrei darti un appuntamento "a corso Cávour sotto all'Upím". Penza, poter sbagliare due accenti in un colpo solo se si abita in un posto simile! Ma non posso e poi chi ce l'ha il tempo di spiegare che non intendo incontrarmi nel seminterrato dei grandi magazzini, ma che dire "ci vediamo sotto a", significa "ci vediamo all'ingresso di". Ogni tanto mi verrebbe di esortare mio figlio, che non si accorge mai di ciò che ha davanti agli occhi, con un significativo: "Sanda Lecì!" Ma lui sa che, a Lodi, Santa Lucia, un po' come San Nicola a Molfetta,porta i doni ai bambini con il suo asinello e quindi che glielo dico a fare? In ogni caso con loro mi diverto molto. Se fanno capricci sono pronta con un: "Te i'auuandà!" (Ti devo prendere prima o poi!). O anche con un: "De ià dà le sckaffe a ddù a ddù fìne a quànne non devèndene dìspere!" (Ti tiro i ceffoni a due alla volta fino a quando non diventano dispari!). Però loro non capiscono e ridono! E lì finisce tutto l'intento dell'opera educativa Soprattutto ride la piccolina. Che è amante delle lingue e allora mi risponde: "Mamma non parlare in inglese. Cosa hai detto?" E poi prova a ripetere con gran diletto di tutti.
Ce ne sarebbero ancora tante di espressioni. I vari: Naaaah (che sorpresa!), Auuand (attento!), Auèèèè! (Ehi?), Ca cì! (e che pensavi?)… ma le tengo per me. Sei stata dolcissima a fotografare per me il lungomare. Da voi c'era il sole. Da noi invece la giornata ieri è stata sempre così
E nessuno avrebbe avuto da ridire se mi fosse sorto spontaneo un poco elegante: "Mocchê a cchi t'è bbìve!" Non lo traduco, tanto ci siamo intese Devo in tutta onestà dire però che il posto dove vivo adesso, mi piace davvero. Abbiamo il lungofiume
e le barche nella neve hanno la loro indubbia poesia
così come le bacche rosse sui rami ghiacciati
E poi, la cosa più bella sai qual è? Che non dormo su un divano a casa di mia madre con accanto un lettino da campeggio e una bimba appena nata. E nemmeno in un letto vuoto di un'elegante e romantica camera in mansarda, circondata da legno, pietra e paure. Ma in un'anonima stanza di una casa in affitto, accanto ad un marito contento. E questo è sufficiente a cancellare qualsiasi nostalgia.
O chiòve o ammène u vìinde, a nnù nn nge ne frèche nìinde! GRAZIE!
Aggiornamento del 09/02 Gentilmente segnalato da Ilike, gruppo musicale OESAIS; un altro gioco di autoironia
madò.... mo soc j che rire e chiange!!! Grandiosa la mia amica Carla!!! lo vedi che il mio post sfigura? ;-P mo passo a commentare passo per passo: Che i baresi alla fiera ci vanno "a gratis" o non ci vanno è una sacrosanta verità! si, perché, poi, detto tra noi per andare a vedere il trattore giallo oro, il centro CNC o il Folletto, non è che valga la pena di pagare il biglietto... ;-P devo confessare che non ho mai assaggiato le mere ndine dell'AIDA.... ma un paninazzo farcito con non so bene cosa, si... ;-) e anche lo zucchero filato... per le merendine, rimedierò... non è mai troppo tardi ;-) La galleria, in effetti, aveva un grande fascino nel passato... ricordo un anello che mi portò mia madre, quando avevo circa 10 anni, preso non so bene in quale stand... ero felicissima :) Senti, ma... mo c' vìine a Bbari, invece che "sotto" all'Upìm, ci possiamo vedere pure "sopra" a tua madre ;-PPP per gli schiaffi, invece, io ricordo la versione: "mo tea dà june jì e june la frabbic" (lo traduci tu per i nati al di sopra di Napoli?;-)) e poi tua figlia penZa che parlo inglese pure io ;-) I vari: Naaaah, Auuand, Auèèèè!, Ca cì! sono davvero belli :) quanto al "Mocchê a cchi t'è bbìve!" credo che io l'avrei detto eccome con un tempo così... madò e ci è... u polonordd... bbrrr ;-) e le barche nella neve e le bacche sui rami hanno la loro indubbia poesia, ma io preferisco coglierla in foto la poesia ;-) infine... sono felice per te che possa dormire accanto a tuo marito anche se lontana dalla tua terra e dalle cose che hai descritto... e, del resto, "O chiòve o ammène u vìinde, a nnù nn nge ne frèche nìinde!" grazie a te delle lacrimucce sorridenti. ti voglio bene :)
Uff lo dico io, ma la vuoi finire con sta storia del post che sfigura??? Risposta esatta! E però se non vai ogni settembre alla campionaria come se non mangi gli allievi ogni domenica, non sei proprio barese doc :) Io infatti non sono doc! E nemmeno tu! Ma come non hai mai mangiato le merendine dell'Aida?? Ma se ho visto che hanno fatto pure quelle estive con il gelato? Su, su, prossima volta assaggia. Dopo un panino "completo" scendono che è una bellezza :)) Io invece ho comprato una volta un gilet moldavo o giù di lì. Una roba immettibile, di panno rosso, tutto ricamato con fili multicolor e con i profili dorati. Ma a me piaceva da matti, perchè ce l'avevo solo io. E ca cì! :)) E mo' l'acchiavi un'altra matta così! Ecco si, pure sopra a mia madre mi sembra un'ottima idea :))) Me l'ero scordata questa! Ehm...sai che non l'ho capito? Nel senso non ho capito frabbic! Chiedo prima a mio marito, che è il vero barese della famiglia! E oggi nebbia arrete! Uff, uff.... Grazie a te per aver ispirato questo post, per i ricordi che ha generato il tuo e per avermi ricordato le cose importanti! Ti voglio bene anch'io :) Baciottoli!
ok chiedi a tuo marito se conosce il detto, però la "frabbic" sta per il "muro". Nel senso che se stai per dare un ceffone a qualcuno che sta tra te e un muro, il tuo ceffone, per l'esattezza un manrovescio, gli farà prendere un altro ceffone dal muro stesso :)))) (frabbic= ciò che è fabbricato, costruito)
P.S. ieri ho visto il film di Checco Zalone.... è tutto barese... mi sono fatta due belle risate (che poi, forse, anche il nome di Checco dovremmo spiegare ai nordici ih ih ih )
Infatti lo conosceva. Vedi, si imparano sempre cose nuove :) Anche loro hanno da spiegare a noi. E' solo una questione di stili di vita diversi. Prima o poi il film lo vedo anch'io :) Bacione!
Post campanilistico, evvica il campanile! Si però ci dovete spiegare il perchè scrivono le cose con la zeta... per me si tratta di ignoranza, non di contaminazione dialettale della lingua ufficiale! Da noi ci è capitato di ascoltare il radiogiornale in friulano ebbene, abbiamo riso tre ore...:)) Sull'ultima esclamazione Mocchè ecc., esiste anche in napoletano, circa uguale, perciò l'ho capita :) E anch'io quando sgrido i ragazzi mi viene da farlo nella madrelingua (post di stasera).. ah, che bellezza il nostro paese.... bazioni! ;)))
I Baresi, quando scrivono la parola "pensa", la scrivono con la S... il guaio è che l'inflessione dialettale porta a pronunciare quasi tutte le S e le Z accompagnate dalla lettera N come delle zeta dolci. Io e Carla, non abbiamo fatto altro che sottolineare questa caratteristica :)
Per Marion: ti ha risposto perfettamente Ilike. Anche perchè il barese, come tutti i dialetti, è prevalentemente una lingua orale. Siete voi che spendete i soldi dei contribuenti per far tradurre in friulano le opere letterarie famose :)) Il post non era campanilistico. Era una presa in giro. Io il dialetto l'ho imparato dagli amici e dai bambini della scuola popolare. In casa si parlava solo italiano e anche i miei nonni parlavano soprattutto italiano. E infatti non ho mai detto corso Cavour con l'accento sulla a, ma dicendolo giusto, qualcuno non mi capiva :) E' questione di ignoranza se non ti rendi conto che è solo un modo familiare di usare la lingua. Lo sai che sostengo che l'unica vera lingua è l'italiano! Passo a leggere il post. Speriamo che oggi sia meno freddo! Bacione!
Ma guarda che per me le tradizioni, lingua compresa, son importanti :) Io depreco lo "spreco" di denaro pubblico, da noi si sono stanziate cifre enormi per questo friulano, e poi non sanno nemmeno come impiegare i soldi, ergo, sono sprecati; tuttavia io non rinnego i nostri modi di essere, forse il modo giusto è prorprio prenderli in giro... Oggi è indeciso se fioccare o no, ma il tempo è da neve.. ho visto che da te la neve viene spesso.. bello per i bimbi :) Un saluto anche ad Ilike :)
Era quello che volevo dire. Non bisogna nè rinnegare, nè esaltare. Non si può proporre di insegnare il dialetto a scuola perchè siamo tutti italiani e l'italiano ci unifica. E poi quale dialetto? In Puglia chissà quanti se ne contano. Come ho detto a santinove, il rispetto verso l'altro che non è della tua stessa città prevede che gli si parli in italiano. E il dialetto va riservato alla famiglia, agli amici e soprattutto per trovare dei modi di dire rapidi ed efficaci che passano più facilmente i concetti. Le tradizioni vanno conservate perchè sono storia. Ma l'ignoranza va sempre e comunque combattuta, anche attraverso l'ironia. Nevica ... pure i piccoli si sono scocciati! Ciao :)
qui a Varese, parlo in dialetto dalla mattina alla sera, una mia conterranea mi ha ripreso ...chi ti capisce? ed io... tutti tranne ..quelli come te..l'importante è entrare in casa altrui..in punta di piedi..senza pretendere amicizie o integrazioni fasulle..rispettando le loro tradizioni, non calpesteranno le tue radici..anche se a volte ti viene da dire che l'ignoranza umana supera la misericordia divina
Che ti abbia ripreso una conterranea è assurdo! Il dialetto è una lingua familiare, che va appunto usata un po' per gioco, un po' per tradizione con i conterranei e gli amici. A volte le espressioni dialettali e i proverbi, che sono sempre molto ironici, spiegano meglio e più direttamente i concetti che vuoi esprimere. Ma usare il dialetto con chi non ti capisce è mancanza di rispetto. Io ho vissuto pesantemente questa cosa quando ho abitato in Veneto. Lì tutti, dal fruttivendolo al direttore di banca, avevano l'abitudine di parlare prevalentemente in dialetto ed era pesante. Non capivi e ti sentivi esclusa. Integrazione è un termine che non mi è mai piaciuto. Siamo italiani, siamo europei, meglio ancora siamo uomini. Ove possibile e se possibile meglio l'amicizia dell'integrazione. Pur mantenendo le proprie diversità e peculiarità territoriali. Perchè dalla ricchezza di diversità si può solo imparare.
condivido..ed aggiungo che l'uso del dialetto spesso è stimolante anche per chi non lo conosce ed illuminante anche perchè molti proverbi e molti detti sono interculturali..grazie.. seguirà post..già mi sono occupato dell'argomento e potrò approfondire alcuni concetti
Quasi quasi l'odore delle merendine dell'Aida è arrivato fin qui... che delizia! Non conosco i luoghi che descrivi, purtroppo, ma mi ha fatto sorridere quella piccolina che ti esorta a non parlare in inglese ed è molto dolce quel tuo dormire accanto a un marito contento.
Qualcosa mi sarà sfuggito di sicuro, ma la frase finale no: quella è chiarissima :) Un abbraccio!
Ti giuro che ogni tanto lo sento anch'io sotto il naso quando ci ripenso :) D'altronde è ormai attestato che la memoria olfattiva è la più resistente al tempo. Mia figlia è un tesoro e con mio marito ne abbiamo passate talmente tante, che stare finalmente un po' sereni è una grande cosa. Bene, conosci il barese anche tu :) Un abbraccio!
che post esilarante 'mooooooooooo', pensa che la mia nipotina ancor prima di mettere insieme parole di senso compiuto diceva 'auèèèèèèèèè'e 'auandddddddd' :))))) baci pugliesi
Mio figlio ogni tanto dice mo' e lo devo pure riprendere :)) Però i bambini che parlano in dialetto sono simpaticissimi. Mi fa piacere che hai capito lo spirito del post! Bacione ... oh nevica anche oggi uff!
sorrido :)))
troppo forte. poi il barese mi fa ridere troppo! nel villaggio dove ho la casina estiva, la popolazione è equamente divisa tra leccesi baresi e napoletani. quando ci si ritrova in spiaggia o la sera è un divertimento continuo, fatto di nulla, di dialetto storielle e accenti. Per non parlare della rivalità tra baresi e leccesi, che ovviamente si estende anche al dialetto. i leccesi tiran sempre fuori la storiella del cane di lecce che per fregare l'osso al cane barese gli chiede: scusa di dove sei? e l'altro risponde...."Di Beeeeeeeeeeeeeeeeri" e gli cade l'osso di bocca :)
però dai dimmi quella cosa del si ci nama scì sciamaninne eccetera che mi fa morire :)
Proprio leccesi siete, è inutile :)) La storiella la conosco anche io perchè mio padre è di origini leccesi; la raccontava sempre e mi divertivo un sacco! Però sottolineo che noi diciamo "de Bbaaaaare" e non di Beri alla Lino Banfi :) Ce nge n'am'a scì, sciamanìnne, ce non nge n'am'a scì, non nge ne sime scenne! Una volta me ne hanno detta una simile in veneziano; se la sapevi ripetere, come per questa frase tipica barese, era garanzia di cittadinanza :) A me piacciono tutti i dialetti, è storia, a volte archeologia quando ritrovi parole non più usate. E poi sono così diversi, anche tra città vicine. Ho diversi amici universitari di Molfetta e Giovinazzo. Hai mai fatto caso che il loro dialetto sembra tedesco? Ad esempio in barese si dice "non ze vete u trene", in giovinazzese si dice "nan se vait u tren" :))) Bacio!
Siiiiii e Toti e Tata (Solfrizzi e Stornaiolo) hanno utilizzato la parlata molfettese per i loro adattamenti di famose canzoni inventandosi il gruppo degli oesis
non avevo commentato perché non capivo tutto, ma le foto... belle, belle, belle:*:**:***
Le barche nella neve e le bacche rosse sui rami ghiacciati valgono un passaggio in più da sé
E' un post per addetti ai lavori :) Grazie. Mi piace passeggiare lungo il fiume, mi piace perfino la nebbia quando sono lì. E' un posto silenzioso e dolce. :*****
Inviato da: Valerie Lancaster
il 05/11/2020 alle 11:47
Inviato da: divinacreatura59
il 14/10/2019 alle 18:37
Inviato da: Aisha Sadat
il 14/10/2019 alle 16:33
Inviato da: en güzel oyunlar
il 27/11/2016 alle 12:27
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 27/11/2016 alle 12:26