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Sono vento.
Sussurro primavere tra le ciocche.
Raggelo di candide sferzate.

Sono vento.
E tu albero forte.
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Sono vento d'estate,
solletico al sale sulla pelle,
sollievo alla calura.

Sono vento
e il vento non mi piace.
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OMAGGIO

Post n°86 pubblicato il 06 Maggio 2010 da nnsmettodsognare

 

dalla finestra di casa mia

 

"Ah ciao, stai arrivando ora? Meno male pensavo di essere in ritardo …"

"Veramente pensavo di essere in ritardo io. Sei venuta in macchina?"

"In macchina? No, no, vengo sempre a piedi."

"Te l'ho chiesto perché venivi da quella parte …"

"Si, vengo sempre di lì quando ho appuntamento con te. Per passare da San Francesco, mi piace troppo quella piazza e ci passo tutte le volte che posso."


E' una piazza ampia, con il caratteristico pavimento di ciottoli di fiume e le passatoie lastricate per le carrozze.
Ora per le biciclette.

Sul lato destro, venendo dalla via XX settembre, è fiancheggiata dal vecchio ospedale di cui è nuovamente ammirabile, dopo il restauro, la facciata lineare e pulita.

In fondo ad essa si staglia la chiesa.
E' così diversa da qualunque altra: le manca il tetto a triangolo in alto e ha due bifore che guardano come occhi spalancati il cielo alle spalle.
Come se fosse arrivato un terremoto improvviso e quello che vedo oggi è ciò che resta.
Come un'italica Sagrada familia, lasciata lì apposta a metà.
Per dare quel senso di indefinito e incompiuto che ha la nostra stessa vita, di cui non a caso si dice cerchiamo "realizzazione".
All'interno grandi colonne di mattoni affrescate, il silenzio, la tomba della poetessa.
I colori delicati dell'alba e del tramonto.

Chiude la piazza, sulla sinistra, un giardinetto.
Panchine in semicerchio attorno a grandi alberi che seguono gli umori delle stagioni.
Al centro la serissima figura marmorea dello scienziato Gorini, dapprima mummificatore quindi inventore del forno crematorio.
Le braccia incrociate, lo sguardo fisso all'orizzonte, fermo nelle sue idee.

Mi piace passarci, traguardare con lo sguardo lo spazio, fino al punto in cui i sassi incontrano il cotto della chiesa.
Mi piace il silenzio del giardinetto innevato.
Mi piace ancor di più la casa che vi si affaccia, l'intonaco scrostato, il suo terrazzino segreto. 

Emblemi di questa città: la piazza deserta, la chiesa incompiuta, la statua severa, i ciottoli levigati, l'intonaco scrostato.

Un grande paese che dà l'impressione di romantica decadenza.
Aristocratico e al tempo stesso provinciale.
Cristallizzato, crisalide morta ancor prima di essere farfalla.
Il palpito della vita è lì, come gemma di primavera che deve ancora sbocciare.
Lo intuisci ma non lo vedi.
E' lì, tra il fiume e la nebbia, tra passato e presente.
Così, sospeso, senza immaginazione del futuro.

Un luogo particolare, da molti criticato.
Una cittadina originale nel resto del dinamico e attivista mondo della Lombardia.
Un posto strano, complicato da comprendere, dove a me piace abitare.

 

Post scriptum: C., comunque sono d'accordo, all'Amos Platz di Crema ci divertiamo di più


Nel paese di mia madre

Nel paese di mia madre v'è un campo quadrato, cinto di gelsi. 
Di là da quel campo altri campi quadrati, cinti di gelsi. 
Roggie scorrenti vi sono, fra alti argini, dritte, e non si sa dove vanno a finire. 
La terra s'allarga a misura del cielo, e non si sa dove vada a finire. 

Nel paese di mia madre v'han ponti di nebbia, che il vento solleva da placidi fiumi: 
varca il sogno quei ponti di nebbia, mentre le rive si stellan di lumi. 
Pioppi e betulle di tremula fronda accompagnan de l'acque il fluire: 
quando nè rami s'impigliano gli astri, in quella pace vorrei morire. 

Nel paese di mia madre un basso tugurio sonnecchia sul limite della risaia, 
e ronzano mosche lucenti, ghiotte, intorno a un ammasso di concio. 
Possanza di morte, possanza di vita, nell'odore del concio: ne gode 
la terra dall'humus profondo, sotto la vampa d'agosto che immobile sta. 

Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati, 
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via: 
la disser gli alari alle cune, gli aratri alle marre, le biche all'aie fiorite di lucciole, 
vecchia canzone di gente lombarda: "La Violetta la vaaa la vaaaa... "

Ada Negri

 
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Commenti al Post:
pgmma
pgmma il 06/05/10 alle 08:08 via WEB
Ma si,si vive soli,si muore soli... importante è farlo bene “Sei sicuro che la morte ti sia amica?”. Sì, forse per cromosomico ottimismo, forse per educazione, forse per pacificazione, forse per senso concreto della vita. Non la vedo, come Pavese, “insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo”. No. E’ diventata sempre più amica col tempo, con la maturità. Ma senza seduzioni per chiusure anticipate. Tutt’altro. E’ amica della passione di vivere. Del curare con intensità e tenerezza gli affetti, familiari e amicali. Del vivere l’amore- passione con un brivido in più. E’ amica del lavorare con responsabilità, attenzione e dedizione, e con divertimento. Imparando a sorridere, a prendersi sul serio a volte, e altre a rimettersi in discussione, con sana autoironia e senso del limite.
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/05/10 alle 11:54 via WEB
Sono d'accordo sulla seconda parte del tuo discorso. La morte non mi ha mai particolarmente spaventato, la vedo come un momento di quiete dopo una vita sempre in bilico. E sono d'accordo anche sul fatto che questa breve vita bisogna viverla con quanto più entusiasmo e passione possibili. Mi spaventa invece molto il dolore degli altri, perchè per quanto soli nella vita, c'è sempre qualcuno, nel mio caso i miei figli, che ti ama più di sè stesso e doverlo lasciare abbandonato sarebbe terribile. Ma visto che sono ottimista anch'io, non pensiamoci :) ciao
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 06/05/10 alle 08:54 via WEB
E' bello vedere che si sta bene anche lontano dalla propria terra ;-)
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/05/10 alle 11:47 via WEB
Soprattutto per me :)
:***
(Rispondi)
 
mati33
mati33 il 06/05/10 alle 09:30 via WEB
E allora tornate a Crema! :)))) baci
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/05/10 alle 11:48 via WEB
Torniamo, torniamo :)) dai un bacetto al pupetto dispettoso che non si fa vedere nella pancia! E uno anche alla sua mamma :)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
chiara il 06/05/10 alle 09:48 via WEB
ha proprio ragione mati 33, dobbiamo tornare! o sperimentare altri posti, che non fa mai male. comunque abbi fede, troveremo modo di divertirci anche qui.... che fai per pranzo?
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/05/10 alle 11:49 via WEB
Ma certo e poi ci si diverte con molto poco quando la compagnia è buona, e quella per fortuna non manca proprio! A pranzo tutti da Anita :)
(Rispondi)
 
cio.van
cio.van il 06/05/10 alle 11:18 via WEB
che bella la vista da casa tua! :-)))
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/05/10 alle 11:49 via WEB
Mi dispiacerà lasciarla in effetti. Da casa nuova non godrò di questo panorama. Ma non si può avere tutto dalla vita :)
(Rispondi)
 
cateviola
cateviola il 06/05/10 alle 12:44 via WEB
Tutto molto bello, troppo per un commento distratto in un passaggio di fretta... ci torno, tornerò appena possibile, intanto un saluto e uno sguardo con te a quei ritagli di cielo in terra
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 06/05/10 alle 16:30 via WEB
Grazie Cate :*
(Rispondi)
 
 
 
cateviola
cateviola il 07/05/10 alle 00:18 via WEB
Grazie a te, Carla, per questa poesia. E non mi riferisco ai versi della potessa citata, non solo. C'è tanto amore nel tuo modo di scrivere e farci vedere un posto come se potessimo viverlo, sentirne il silenzio, il fascino discreto, la malinconia gentile, il respiro sospeso... grazie
(Rispondi)
 
 
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/05/10 alle 06:32 via WEB
Una persona cui sono affezionata mi attribuì una volta l'aggettivo magica e poi spiegò "perchè sai trasformare il mondo attorno con le parole". E non so quindi se quello che leggete è solo il mio modo di trasformare il mondo, ma di sicuro è quello che vedono gli occhi del cuore, difficilmente riesco a scindere cuore da cervello, e spero non sbaglino di molto. :***
(Rispondi)
 
anna0772
anna0772 il 06/05/10 alle 18:44 via WEB
davvero bello :-) l`Italia e` piena di perle rare...
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/05/10 alle 06:33 via WEB
E' vero Anna, e non sappiamo valorizzarle abbastanza. Potremmo vivere di pace e turismo e invece ci arrampichiamo sugli specchi.
(Rispondi)
 
sblogged
sblogged il 07/05/10 alle 08:14 via WEB
Non so se sai, magari non lo sa neanche il Sindaco figurati, che la famiglia di Karl Terzaghi (nato a Praga nel 1883) era oroginaria dei luoghi che hai raccontato in questo post, quando "tecnicamente" la Lombardia era Austria però. Il nonno di Karl, Pietro Antonio Terzaghi, aveva servito con onorel'esercito imperiale e l'imperatore Francesco Giuseppe lo nominò edler di Pontenuovo. Poi la storia continua, ma non qui, non mi sembra il caso. Ciao!
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/05/10 alle 09:30 via WEB
Non lo sapevo e non credo in effetti che lo sappiano in molti. Ma è un punto in più a favore considerato il mestiere che faceva Terzaghi :)
In ogni caso a Lodi o nelle vicinanze sono nati e cresciuti anche la cantante lirica Giuseppina Strepponi, il naturalista Agostino Bassi e il capitano di ventura Fanfulla che venne a combattere in Puglia durante la disfida di Barletta.
E' una terra prolifica. Ieri sera all'incontro con Beppe Severgnini e Franco Battiato c'era talmente tanta gente che i vigili del fuoco hanno dovuto decidere di chiudere gli ingressi. Ed è soltanto il primo di una serie di interessantissimi eventi gratuiti che si svolgeranno in questi giorni. Un altro punto a favore per questa città. Buon fine settimana!
(Rispondi)
 
 
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/05/10 alle 15:55 via WEB
E' la prima volta che ti sento parlare bene di una delle tante terre del nord in cui hai abitato :) bene, mi fa piacere. Questa Lodi bisognerà pur vederla, prima o poi.... buona domenica.
(Rispondi)
 
 
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/05/10 alle 06:57 via WEB
Che poi si riducono a due paesi in provincia di Venezia con meno di quindicimila abitanti :)
Chi lo sa, forse se avessi abitato a Verona o a Treviso, mi sarei trovata bene anche lì. E poi ho parlato benissimo del Friuli, ma lì ci sono stata in vacanza, quindi non conta :)
Quando volete, Lodi qui sta :) Buona festa della mamma!
(Rispondi)
 
blu_dada
blu_dada il 08/05/10 alle 09:48 via WEB
E' stato bello leggere la descrizione di quei luoghi che ti trasmettono tanta pace... mi sembra. In ogni caso è vero che un posto vale l'altro se stai bene.
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/05/10 alle 06:58 via WEB
Lo condivido in parte. Sono sempre più convinta che la pace sia un modo di vivere interiore e che quando riesci a comprendere come svilupparla, gli eventi esterni hanno poca influenza su questo stato. Ma fin quando non raggiungi questa consapevolezza, un luogo può aiutarti a star meglio o peggiorare le tue sensazioni. Ciao!
(Rispondi)
 
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