Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Ottobre 2016

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Post n°9539 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah

C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età.
Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.

- Alda Merini

 
 
 

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Post n°9538 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah

Se riesci col pensiero a sentire l’odore della persona
come se si trovasse al tuo fianco
e se la trovi meravigliosamente bella
anche quando indossa un vecchio pigiama,
 ciabatte e ha i capelli arruffati……allora vuol dire che
IL VERO AMORE è entrato nella tua vita!
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Un giorno un vecchio mi disse:
“Quando incontri qualcuno, e questo

qualcuno ti fa fermare il cuore per

alcuni secondi:

fai attenzione,

questo qualcuno potrebbe essere la persona

più importante della tua vita.

 

Se gli occhi si incrociano e in quel momento

c’è la stessa luce intensa tra loro: stai allerta,

può essere la persona che stai aspettando

dal giorno che sei nato.

 

Se il tocco delle labbra è stato intenso, se il bacio

è stato appassionante e gli occhi si sono riempiti

di acqua in quel momento: rifletti, c’è qualcosa

di magico tra voi.

 

Se il primo e l’ultimo pensiero del giorno

è per quella persona, se il desiderio

di stare insieme arriva a stringerti il cuore:

ringrazia Dio, ti ha mandato un dono divino…

l’amore.

 

Se un giorno doveste chiedere perdono l’uno

a l’altro per qualche motivo e in cambio ricevere

un abbraccio, un sorriso, una carezza

fra i capelli e i gesti varranno più

di mille parole: arrenditi, voi siete fatti

l’uno per l’altro.

Se per qualche motivo lei fosse triste, se la vita

le avesse inflitto un colpo e tu sarai lì a

soffrire il suo dolore, a piangere le sue

lacrime e asciugarle con affetto: che cosa

meravigliosa!
Lei potrà contare su di te in qualsiasi

momento della vita.

 

Se riesci col pensiero a sentire l’odore

della persona come se si trovasse al tuo fianco,

e se la trovi meravigliosamente bella anche

quando indossa un vecchio pigiama,

ciabatte e ha i capelli arruffati…
Se non riesci a lavorare per tutto il giorno,

emozionato per l’appuntamento che avete…
Se non riesci ad immaginare in nessun modo

un futuro senza quella persona…
Se hai la certezza che la vedrai invecchiare e,

anche così, sei convinto che continueresti

ad essere pazzo per lei…
Se preferiresti morire prima di vedere

l’altra andarsene…

 

…allora vuol dire che IL VERO AMORE è entrato

nella tua vita! E’ un dono!”

(Carlos Drummond de Andrade)

 
 
 

x TE...

Post n°9537 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°9536 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah




mi hanno scritto che è il peggio che possiamo prendere dagli altri...

Si ok...ma la maggior parte di quelli che contestano questa festa ..li ho visti

festeggiare e divertirsi... mah...evitate su...

io sono pronta ;)



 
 
 

La danza delle streghe

Post n°9535 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah

 
 
 

Ok, forse

Post n°9534 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah

Ok, forse non ha le gambe più belle del mondo, non ha i capelli sempre perfetti, non è sempre impeccabile. Ma credimi, innamorati di lei. E non innamorarti delle cose comuni, di quelle che puoi amare in tutte, il sorriso, gli occhi, il modo di camminare. Innamorati piuttosto del suo arrossire quando le sei vicino. Innamorati della sua timidezza, del suo nascondere il viso nella sciarpa quando si sente di troppo, del suo stringersi nelle spalle quando ha freddo. Innamorati della sua espressione dolce quando ti guarda, e del sorriso che le viene spontaneo quando le parli. Innamorati di lei quando si perde nei suoi pensieri, innamorati di lei quando è allegra e ha voglia di ridere e scherzare, ma innamorati di lei soprattutto nei suoi momenti no, nei suoi momenti tristi e solitari. Innamorati di lei quando non vorrà raccontarti del suo passato, e di quando invece darà libero sfogo ai suoi ricordi, soprattutto a quelli dolorosi, quelli che hanno lasciato una ferita che ancora nessuno ha curato. Innamorati di lei perché sarà una battaglia ogni volta, perché passerete giornate intere a litigare per poi ritrovarvi stanchi la notte a dormire abbracciati. Perché lei non è abituata all’amore ma quando lo farà, credimi, ti amerà più di chiunque altra persona.

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Post n°9533 pubblicato il 31 Ottobre 2016 da patty1_mah

Farla sentire unica in mezzo a tante. Il regalo più grande che un uomo possa fare alla propria donna.
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chiudo non so per quanto un'ora un giorno ..non lo so... ma devo chiudere fa male restare qui...

Post n°9532 pubblicato il 30 Ottobre 2016 da patty1_mah

Da leggere...emozionante....

 
 
 

Lido di Dante

Post n°9531 pubblicato il 30 Ottobre 2016 da patty1_mah







 
 
 

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Post n°9530 pubblicato il 30 Ottobre 2016 da patty1_mah

Terrore...ancora terremoto... 

 
 
 

sei speciale L.

Post n°9529 pubblicato il 30 Ottobre 2016 da patty1_mah

Perché è così importante? Cos'è per te? Cos'ha di tanto speciale? Ti fastar bene?

 

- Non lo so. Non saprei dare una risposta. So solo che è quello che con un gesto o un gesto mancato riesce a farmi sprofondare.

 

Ma con un sorriso o una parola riesce a portarmi in cielo.

 

È inferno e paradiso insieme.

 

È quello che, nel bene e nel male, mi ha riportato alla vita.

 

Ha risvegliato le mie passioni, le mie emozioni.

 

E le emozioni, positive o negative che siano, sono pur sempre vita.

 

Ti pare poco?

 

Non è forse speciale una persona così?

 

(AngeloDePascalis)


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saper amare... commossa

Post n°9528 pubblicato il 29 Ottobre 2016 da patty1_mah

Mentre mia moglie mi serviva la cena, mi feci coraggio e le dissi:

 

«Voglio il divorzio».

 

Non risposi e lei pianse tutta la notte. Mi sentivo in colpa, per cuisotto scrissi nell’atto di separazione che a lei restassero la casa, l’auto eil trenta per cento del nostro negozio. Lei quando vide l’atto lo strappò inmille pezzi e mi presentò le condizioni per accettare.

 

Voleva soltanto un mese di preavviso, quel mese che stava per cominciareI’indomani:

 

«Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti inbraccio e mi portasti nella nostra camera da letto per la prima volta. In questomese ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla portadi casa».

 

Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii…

 

Quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati,nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:

 

«Grande papà, ha preso la mamma in braccio!»

 

II secondo giorno eravamo tutti e due più rilassati. Lei si appoggiò almio petto e sentii il suo profumo sul mio maglione.

 

Mi resi conto che era da tanto tempo che non la guardavo. Mi resi contoche non era più così giovane, qualche ruga, qualche capello bianco.

 

II quarto giorno, prendendola in braccio come ogni mattina, avvertii chel’intimità stava ritornando tra noi: questa era la donna che mi aveva donatodieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio. Nei giorni a seguireci avvicinammo sempre più.

 

Ogni giorno era più facile prenderla in braccio e il mese passavavelocemente.

 

Pensai che mi stavo abituando ad alzarla, e per questo, ogni giorno chepassava la sentivo più leggera. Mi resi conto che era dimagrita tanto.

 

L’ultimo giorno, nostro figlio entrò all’improvviso nella nostra stanzae disse:

 

«Papà, è arrivato il momento di portare la mamma in braccio».

 

Per lui era diventato un momento basilare della sua vita.

 

Mia moglie lo abbracciò forte ed io girai la testa, ma dentro sentivo unbrivido che cambiò il mio modo di vedere il divorzio. Ormai prenderla inbraccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che laportai in casa quando ci sposammo… la abbracciai senza muovermi e sentii quantoera leggera e delicata… mi venne da piangere!

 

Mi fermai in un negozio di fiori. Comprai un mazzo di rose e la ragazzadel negozio mi disse:

 

«Che cosa scriviamo sul biglietto?».

 

Le dissi:

 

«Ti prenderò in braccio ogni giorno della mia vita finché morte non cisepari».

 

Arrivai di corsa a casa e con il sorriso sulla bocca, ma mi dissero chemia moglie era all’ospedale in coma…

 

 Stava lottando contro il cancroed io non me n’ero accorto.

 

Sapeva che stava per morire e per questo mi aveva chiesto un mese ditempo, un mese perché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padremeraviglioso e innamorato della madre.

 

Lei aveva chiaro quali fossero i dettagli, i semplici dettagli, checontano in una relazione. Non sono la casa, la macchina, i soldi… Queste sonocose effimere che sembrano saldare un’unione e invece possono dividerla.

 

A volte non diamo il giusto valore a ció che abbiamo fino a quando nonlo perdiamo!!!


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La forza dell'amore

Post n°9527 pubblicato il 29 Ottobre 2016 da patty1_mah

 
 
 

Sai che

Post n°9526 pubblicato il 29 Ottobre 2016 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°9525 pubblicato il 29 Ottobre 2016 da patty1_mah

"Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare,
nel potere che non si è saputo utilizzare,
nell’egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che,
evitandoci un dispiacere,
ci ha fatto mancare la felicità."

Oscar Wilde – Lo Spreco Della Vita


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Post n°9524 pubblicato il 29 Ottobre 2016 da patty1_mah

"Amami per ciò che vedi ad occhi chiusi o per quello che senti quando resto in silenzio. Lo stesso farò io camminandoti accanto. E se sarai con me, ti insegnerò a volare e tu mi insegnerai a restare. "

(Preghiera Indiana)


 
 
 

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Post n°9523 pubblicato il 29 Ottobre 2016 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°9522 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da patty1_mah

 
 
 
 
 

La Leggenda del Filo Rosso del Destino

Post n°9520 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da patty1_mah

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Una leggenda popolare giapponese, originata da una storia cinese, narra che ogni uomo e ogni donna viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra (la versione originale cinese narra che il filo è legato alle caviglie); questo filo unisce indissolubilmente due anime gemelle, due amanti, due persone destinate a vivere insieme, non importa la distanza, non importa l’età, la classe sociale o altro, è un filo che lega due anime per sempre.

Questo filo rosso non è visibile, è lunghissimo, indistruttibile e serve a tenere unite le due persone che sono destinate a stare insieme per sempre,il problema è che essendo molto lungo il filo spesso si aggroviglia e crea intrecci strani e nodi che creano difficoltà alle due anime destinate a congiungersi; ogni groviglio che verrà sciolto sarà il superamento di un ostacolo nella relazione, ogni nodo che verrà districato servirà a rafforzare il legame.

Durante la Dinastia Tang (regnante dal 618 d.C. al 907) c’era un tale di nome Wei i cui genitori morirono quand’era ancora molto giovane. Una volta diventato grande desiderava ardentemente sposarsi e avere una famiglia, ma purtroppo, per quanto la cercasse, non riusciva a trovare una moglie.

Mentre era in viaggio, giunse un giorno in una città di nome Song, dove trovò alloggio in una locanda. Lì incontrò uno sconosciuto al quale, chiacchierando, espose le proprie difficoltà. L’altro gli disse che la figlia del governatore della città sarebbe stata un buon partito per lui, e si offerse di parlare con il padre della ragazza. Dopodiché i due decisero di rincontrarsi il mattino dopo di buon’ora davanti al tempio vicino alla locanda.
In preda all’ansia, Wei giunse al tempio prima dell’alba, quando la luna era ancora alta in cielo. Sui gradini del tempio, appoggiato con la schiena a un sacco, sedeva un vecchio, intento a leggere un libro alla luce della luna.
Avvicinandosi e data un’occhiata alle pagine da sopra la spalla del vecchio, Wei si accorse di non poterne leggere neppure una parola.
Allora, incuriosito, gli chiese: “Signore, che libro è quello che stai guardando? Fin da bambino ho studiato parecchie lingue e conosco molte scritture, ma mai in vita mia ho visto un libro simile.”
Il vecchio rispose sorridendo: “E’ un libro proveniente dall’Aldilà”.
“Ma se tu vieni da un altro mondo, che ci fai qua?” chiese Wei.

Prima di rispondere il vecchio si guardò attorno, quindi disse: “Ti sei levato molto presto. Di solito non c’è in giro nessuno, tranne quelli come me. Noi dell’Aldilà, incaricati di occuparci delle faccende umane, dobbiamo andare qua e là tra gli uomini, e spesso lo facciamo nella luce crepuscolare dell’alba”
“E di che ti occupi?”
“Dei matrimoni” replicò l’altro.
Allora Wei gli aprì il suo cuore: “Sono solo al mondo fino dall’infanzia, e da molto tempo avrei voluto sposarmi e avere una famiglia. Per dieci anni ho cercato invano una sposa. Adesso spero di sposare la fanciulla del maresciallo. Dimmi, si realizzerà la mia speranza?”
Il vecchio guardò il libro e rispose: “No. Non è la persona a te destinata. In questo momento quella che sarà tua moglie ha solo tre anni, e la sposerai quando ne avrà diciassette.”


Deluso dall’idea di dover aspettare tanto, Wei notò il sacco cui il vecchio si appoggiava e gli chiese cosa contenesse.
Filo rosso per legare i piedi di mariti e mogli. Non lo si può vedere, ma una volta che sono legati non li si puo’ più separare. Sono già legati quando nascono, e non conta la distanza che li separa, né l’accordo delle famiglie, né la posizione sociale: prima o poi si uniranno come marito e moglie. Impossibile tagliare il filo. Sicchè, visto che sei già legato alla tua futura moglie, non c’è niente da fare” rispose il vecchio.
E alla nuova domanda di Wei il vecchio replicò che la futura sposa non viveva lontana da lì, e che era la figlia della vecchia Chen, che aveva un banco sul mercato.
“Posso vederla?”
“Se davvero lo desideri, te la mostrerò, ma ricordati che il tuo futuro non cambierà.”
Ormai l’alba era spuntata e, visto che l’uomo che attendeva non si vedeva, Wei tutto eccitato seguì il vecchio al mercato.
Dietro la bancarella di frutta e verdura stava una povera vecchia cieca da un occhio, con una bambinetta al collo di circa tre anni, tutte e due vestivano di stracci.
“Ecco tua moglie” fece il vecchio indicando la piccina, e Wei replicò in preda alla delusione: “E se io la uccidessi?”
“E’ destinata a portare ricchezze, onori e rispetto alla tua famiglia. Qualsiasi cosa tu faccia, non puoi cambiare il destino” e così dicendo il vecchio scomparve.

Profondamente deluso e incollerito con il messaggero dell’oltretomba, Wei lasciò il mercato con intenzioni omicide. Trovato un coltello e resolo affilato come un rasoio, lo diede al suo servo dicendogli: “Hai sempre eseguito i miei ordini. Adesso va’ a uccidere quella bambina, e io ti compenserò con cento pezzi di rame.”
Il giorno dopo il servo, nascosto il coltello nella manica, andò al mercato e, celato tra la folla, si fece strada fino alla vecchia e alla bambina. Di colpo cavò il coltello, colpì la piccola, si voltò e scappò via, confondendosi con la folla strillante in preda al panico.
“Ci sei riuscito?” gli chiese Wei quando il servo si presentò.
“Ho cercato di colpirla al cuore, ma invece l’ho colpita tra gli occhi”
Il ragazzo ricevette il compenso pattuito e Wei, sollevato all’idea di essere libero di sposare chi volesse, continuò la sua solita vita, e col tempo si scordò dell’intera faccenda.

Tuttavia i suoi tentativi di trovare moglie furono vani, e così trascorsero quattordici anni. A quell’epoca lavorava in una località chiamata Shiangzhou, e le cose gli andavano molto bene, tanto che il suo superiore, il governatore locale, gli offrì in moglie la propria figlia. Così finalmente Wei ebbe una moglie bella e di ottima nascita, una diciassettenne che amava moltissimo.
Non appena la vide Wei notò che la ragazza portava sulla fronte una pezzuola che non si toglieva mai, neppure per lavarsi e dormire. Non le chiede nulla, ma la cosa non cessava di incuriosirlo. Poi, parecchi anni dopo, si ricordò all’improvviso del servo e della bambina al mercato, e decise di chiedere alla moglie la ragione della pezzuola.

Piangendo lei gli rispose: “Non sono la figlia del governatore di Shiangzhou, bensì sua nipote. Un tempo mio padre era il governatore di una città di nome Song, e là morì. Ero ancora piccola quando morirono anche mia madre e mio fratello. Allora la mia governante, la signora Chen, ebbe pietà di me e mi prese con sé. Avevo tre anni quando mi porto con sé al mercato, dove un pazzo mi accoltellò. La cicatrice non è scomparsa, e per questo la copro con una pezzuola. Circa sette od otto anni fa, mio zio ritornò dal Sud e mi prese con sé, per poi maritarmi come se fossi stata sua figlia.”
“La signora Chen era per caso cieca da un occhio?” chiese Wei.
E la moglie stupita: “Sì, ma come lo sai?”
“Sono stato io a cercare di ucciderti” spiegò Wei profondamente commosso “Com’è strano il destino!”
Dopodiché raccontò l’intera storia alla moglie, e adesso che entrambi sapevano tutta la verità, si amarono più di prima.
Più tardi nacque loro un figlio che divenne un alto funzionario, e godettero di una vecchiaia felice e onorata.

Tratto dal libro “Dei, Draghi e Eroi della Mitologia Cinese” di Tao Tao Liu

 
 
 

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senza guardare e

senza toccarti.
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con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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