Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi del 11/04/2017

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Post n°10555 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°10554 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

Sono le persone che hanno sofferto a fare del loro meglio per rendere felici le altre persone. Perchè sanno cosa significa stare male e non vogliono che nessun altro si senta in quel modo.

~ Robin Williams ~


                                      


 
 
 

Cosa accade alla tua vita quando esci da una relazione tossica

Post n°10553 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

Cosa accade alla tua vita quando esci da una relazione tossica 

 

Tendiamo a considerare remissive le persone incapaci di porre fine a una relazione sentimentale dolorosa. Come se per restare imprigionati in una relazione tossica servissero debolezza, scarsa autostima, zero rispetto per te stesso e grande tolleranza ai soprusi subiti.

La verità è l’esatto contrario.

Chi vive e continua a vivere dentro una relazione tossica è una persona che non si arrende alla prima difficoltà, che tenta ogni strada per aggiustare le cose e che crede nelle proprie capacità e nella bontà delle proprie scelte. Questo non significa che farà sempre la scelta giusto, ma delinea un certo tipo di temperamento opposto rispetto a quello di una persona remissiva.

 

relazione tossica

Cosa accade alla tua vita quando esci da una relazione tossica 

Quando la consapevolezza che la tua storia d’amore non sarà mai serena, supera il desiderio di sistemare le cose, è giusto porre fine alla relazione.

La fine di una relazione tossica non è come la fine di qualsiasi altra storia d’amore perché tra gli amanti si instaura una forma di dipendenza affettiva. Allora, proprio come quando smetti di assumere una sostanza, arrivano i sintomi di astinenza.

Molti di questi sintomi sono certamente comuni alla fine di tutte le relazioni, ma nel caso delle relazioni tossiche bisogna immaginarli molto più espansi, pervasivi e invalidanti per la quotidianità.

  

#1 Il vuoto

La caratteristica principale delle relazioni tossiche è la loro natura totalizzante. Non esiste nessun momento e nessun luogo in cui sei libero da quel peso. Anche quando sei al lavoro, anche quando sei con gli amici, anche quando sei da solo a casa e stai per dormire, il dramma è sempre in agguato.

La fine di tutto questo genera immediatamente un grande vuoto perché improvvisamente è sparito dalla tua vita l’elemento fondante.

#2 Il transfert su amici, colleghi e conoscenti

Eri abituato a camminare sui cristalli. Quando stavate insieme bastava un niente per far esplodere un pensante litigio quindi dovevi misurare molto attentamente ogni parola e ogni gesto. Nel tempo questa prudenza ti è entrata dentro ed è diventata la tua modalità di interazione con tutti. Sei eccessivamente attento ai bisogni di tutti gli altri, e tendi a mettere i tuoi in secondo piano.

Purtroppo, nella vita normale le persone alzano la voce, a volte senza che ve ne sia nemmeno il bisogno. Ogni fluttuazione nell’umore degli altri attiva in te i ricordi di momenti spiacevoli ed è causa di forte stress.

3 Eccessiva attenzione al giudizio degli altri

Nella coppia tossica, chi prende decisioni si espone alle critiche eccessive del partner. Questo meccanismo a lungo andare porta la coppia all’immobilità, a non fare più nulla per proteggersi nella routine dove sbagliare è più difficile.

Questa passività finisce con il diventare l’attitudine verso la vita in generale.

#4 La tua autostima ne esce indebolita

La fine di una relazione è un fallimento. La fine di una relazione tossica è un fallimento più grande perché arriva assieme alla consapevolezza di aver investito in qualcosa di guasto.

Cominci a farti domande e a screditare te stesso. Come ho fatto a non accorgermene? Perché ho buttato via così tanto tempo in qualcosa che evidentemente era sbagliato? Forse sono io che sono incapace di amare?

#5 Torni dal tuo partner per chiarire

Alla fine di tutto è come se qualcosa fosse riamasto irrisolto. È proprio così, non puoi farci nulla. Tuttavia ti prende la tentazione di tornare dal tuo partner, di parlare con lui per chiarire, stabilire chi avesse ragione e chi no e capire perché accadevano certe cose.

Non avrai mai le risposte che cerchi da chi non ha fatto altro che generarti i dubbi. L’unica cosa che puoi fare è andare avanti senza guardarti indietro.


 
 
 

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Post n°10552 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°10551 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

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Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi,
col fiato della gentilezza, soffiamo via il resto.
George Elio
t

 
 
 

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Post n°10550 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°10549 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

Cos'è l'amore?
L'ho chiesto a molti...
Mi è stato detto che l'amore è il sentimento più forte del mondo, il sentimento che lo fa muovere, che lo fa giare. Mi è stato detto che l'amore è un qualcosa di appiccicoso, qualcosa che attacca due persone, e può essere un bene nel senso che quei due resteranno sempre insieme, così come può essere un male perchè nello stare sempre attaccati uno dei due, prima o poi, potrà anche scocciarsi e cercare un solvente per scappare via lontano. Mi è stato detto che l'amore è la cosa peggiore che ad un ragazzo possa capitare. Mi è stato detto che l'amore è una brutta bestia... una medaglia con due volti.
Mi sono state dette un sacco di altre cose... così tante che ora non le posso ricordare tutte, così tante che non entrerebbero mai in questo piccolo blog.

Chi seguire? A chi credere? Su quale teoria appoggiarsi? Tutte? Nessuna?
Io credo che ognuno debba farsi una propria idea dell'amore...
Credo che ognuno debba provarlo sulla sua pelle per poter dire cos'è...
Credo che ognuno debba soffrire per amore...
Credo che ognuno, dopo aver sofferto, debba guardare le proprie ferite ed insegnarle a qualcun altro...

Amore è:
Quando ti svegli la mattina con pensiero fisso...
Quando guardi quella sveglia e ti torna in mente quella persona...
Quando apri l'armadio e vedi quel peluche ancora sorridente che ti guarda contento...
Quando indossi quel braccialetto e quella collana che ti ricordano sempre la stessa persona...
Quando ti metti l'orologio e vedi che non rispecchia la tua immagine ma quella di una certa persona...
Quando ti metti le scarpe e pensi a quella persona...
Quando esci di casa e conti i minuti che mancano per incontrare quella persona...
Quando ogni canzone che ascolti è in qualche modo collegata a quella persona...
Quando mangi, giochi, viaggi, corri, siedi, parli, litighi, dormi, sogni, hai sempre la stessa persona davanti agli occhi...
Quando non fai altro che pensare a quella persona...
Quando le parole "quella persona" ti rimbombano talmente tanto nella testa da non riuscire a pensare ad altro...

Ma non è tutto qui... Amore è:
Quando ti svegli la mattina lacrimante con un pensiero fisso...
Quando guardi triste quella maledetta sveglia in cui i minuti scorrono sempre più lenti, come se volesse fartelo apposta...
Quando apri l'armadio e vedi che il peluche è caduto o si è persino girato di spalle per non guardarti in faccia da quanto fai schifo...
Quando lanci quel braccialetto e quella collana che ti ricordano sempre la stessa persona sul peluche girato...
Quando ti metti l'orologio e vedi che rispecchia la tua stessa faccia che ti deride sghignazzando e prendendoti in giro...
Quando ti metti le scarpe e ti stanno sempre più strette...
Quando esci di casa e conti i minuti che mancano per tornare a letto e non pensare più a quella persona...
Quando ogni canzone che ascolti è in qualche modo collegata a quella persona e l'unica cosa che vorresti fare è piangere fino a finire ogni goccia d'acqua e sale che hai in corpo...
Quando non mangi, non giochi, non viaggi, non corri, non siedi, non parli, non litighi, non dormi, non sogni, perché hai sempre la stessa persona davanti agli occhi e ti passa la voglia di far tutto.
Quando non fai altro che pensare a quella persona piangendoti addosso.
Quando le parole "quella persona" ti rimbombano talmente tanto nella testa da iniziare ad odiarle e allo stesso tempo a temere che smettano di rimbombare per timore di perderle per sempre.

Tutto questo è amore, l'amore vero. Non c'è rosa senza spine.
Proprio per questo il simbolo dell'amore per antonomasia è la rosa...
Per poter dire "ho amato" bisogna prima aver detto "ho sofferto"... non si scappa a questo... è una regola di vita.

Non c'è rosa senza spine, non c'è spina senza sangue, non c'è sangue senza dolore, non c'è dolore senza sofferenza, non c'è amore senza spine, sangue, dolore e sofferenza.
Ma allora perché? Perché tutti vogliono amare? Perché ogni essere vivente non ha altro scopo se non quello di trovare l'altra metà della mela? Perché tutti vogliono arrampicarsi su una rosa?

La risposta è che una volta essersi arrampicati su per la rosa, una volta aver perso tutto quel tempo per risalire tutto il gambo, una volta essersi feriti lievemente o in profondità durante la scalata per le sue migliaia di spine... si riesce ad arrivare in cima, si riesce a raggiungere i petali chiusi, e una volta lì te ne freghi delle ferite, te ne freghi del dolore e della sofferenza che hai passato, te ne freghi di quello che senti, l'unico tuo pensiero è quello di usare tutte le tue ultime forze rimaste per aprire quei petali. Ti sforzi, usi tutte le tue energie, non t'importa di soffrire... non t'importa ... ...della sofferenza... non t'importa di morire.
Perché sai... lo sai che una volta aperto quel fiore, una volta riuscito ad aprire e spiegare ogni petalo... potrai posarti al suo centro e distenderti su di esso, potrai riposarti e recuperare le forze, potrai accarezzare quei lisci e caldi petali rossi, potrai respirare solo ed unicamente il suo profumo... potrai rimanere lì immobile fino a quando non si sarà richiuso con te dentro, fino a quando non diventerai tu stesso parte della rosa.

Solo allora si raggiunge la felicità... solo allora si raggiunge l'amore.

Ma nella vita si sa che non può essere tutto semplice. Nella realtà si sa che non tutto va sempre bene.
Odio la realtà.

Una spina potrebbe essere troppo grossa da superare...
Una ferita potrebbe essere troppo profonda per farti continuare...
Un colpo di vento potrebbe farti cadere proprio quando sei quasi in cima...
I petali potrebbero rifiutare di aprirsi...
La rosa potrebbe appassire...

E allora ti ritroveresti solo, sempre più solo, vicino ad una rosa morente senza più calore, senza nessun altro posto dove andare, senza riuscire a pensare di poter scalare un'altra rosa, perchè sarebbe troppo doloroso...
E allora stai lì: aspetti che piova, aspetti che arrivi la primavera, aspetti un miracolo, aspetti una qualsiasi cosa possa ridar vita a quella rosa, pur sapendo che magari non sarà mai bella e rigogliosa come prima... ma sarà pur sempre la tua rosa.

(Andrea Spartà)

 
 
 

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Post n°10548 pubblicato il 11 Aprile 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: 1 persona, fiore

 
 
 

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E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

per timore
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E sto abbracciato a te
senza guardare e

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Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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