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Ultimi commenti
Post n°184 pubblicato il 03 Giugno 2012 da re1233
Morti che camminano..............siamo noi ............vecchi .....che sentono le membra non rispondere più velocemente ai comandi che il cervello (ormai in modo altrettanto ritardato) elabora e pianifica. Il corpo ormai debilitato nelle sue cartilagini, i muscoli che si ritraggono giorno dopo giorno nell'acquiescenza della vecchiaia, la deambulazione che risente degli scarti improvvisi che fanno mancare l'equilibrio e minano la credibilità di fronte a chi ti osserva sono la nostra bandiera. |
Una storia di vita vissuta
Nel lontano 1946 per trasportare merce da un paese all'altro bisognava pagare il dazio. Sulle strade, nei luoghi decisivi, c'erano delle costruzioni di piccole dimensioni con dentro i dazieri. All'approssimarsi di persone che trasportavano qualunque cosa essi uscivano e controllavano cosa era sottoposto a pagamento. In un paesino dell'astigiano marito e moglie ormai anziani erano stati costretti a traslocare in un'altro paese. La povertà allora dilagava ed una spesa anche minima quale quella del dazio era preoccupante. Caricato sul carro trainato dalle mucche il mobilio e le masserizie rimanevano da trasportare le due galline che avrebbero dovuto essere tassate nel paese di arrivo. La moglie, come era d'uso allora, portava la gonna larga e lunga fino ai piedi e salita sul carro seduta in cassetta pensò di fregare i dazieri. Infilò le galline in una scatola e questa tra i suoi piedi nascondendola così alla vista. Quando i dazieri li fermarono chiedendo come di solito " cosa avete da dichiarare?" e la donna di rimando " Se quello che ho tra le gambe deve pagare vuol dire che pagherò?" Il daziere dopo aver sorriso alla strana battuta lasciò passare il carro e nulla fu pagato.
Talvolta a dire la verità ci si guadagna il dazio!
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Alcune persone si prendono carico delle persone a loro più vicine: coniuge e figli, altri allargano il loro coinvolgimento emotivo e di solidarietà a parenti ed amici . Ma esiste una categoria di persone molto altruiste che si fa carico dei problemi di tutte le persone e agisce per mitigarli o risolverli...............Questi sono gli eroi sconosciuti che vivono nell'ombra e dei quali nulla trapela!!!!!!!!! A loro va il mio plauso considerando che è quello il motore che permette all'umanità di non scannarsi distruggendosi.
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Post n°180 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da re1233
LA PREGHIERA DEL BUGIARDO
Voi sapete, mio buon Signore, che mento solo per necessità, senza cattive intenzioni. Ed essendo la menzogna parte integrante della mia volontà di sopravvivere, non credo sia peccato degno di offendervi. E' anche vero, dio misericordioso, che se di questo talento mi avete fatto dono, colpa ancora più grande sarebbe rifiutarlo. E ciò mi porta a pensare che non sia esatto giudicarmi un bugiardo, bensì un virtuoso dell'inganno. E ditemi allora mio buon Dio: la virtù è forse peccato? ............................................................................................................. Mi pare la preghiera che i politici utilizzano ogni mattina al risveglio!!!!!!!!!!!
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Post n°178 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da re1233
Osservavo un vecchio contadino intento ad estirpare le erbacce dai filari della sua vigna utilizzando una vecchia zappa ormai consumata dal tempo. Questa era l'Economia Reale durata fino ad una quarantina di anni fa! Oggi è impensabile ritornare a ciò! Ma il guaio è che abbiamo dimenticato che il Valore del Lavoro più umile è la base della nostra sopravvivenza! Oggi consideriamo il valore aggiunto come panacea di tutti i mali, ma il valore aggiunto è l'illusione momentanea di ricchezza che si basa sulla perdita netta di qualcuno che in futuro non avrà più le condizioni di aumentare il profitto su quel prodotto iniziale.
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NON SERVONO CONSIGLI !!!!!!!!!!!!! ANZI SONO CONTROPRODUCENTI........ IL MONDO DI UN DEPRESSO E' DENTRO SE STESSO ...........ISOLATO DAL MONDO ESTERNO E QUALSIASI TENTATIVO DI INTRUSIONE NELLA SUA SFERA EMOTIVA COMPLICA LA COSA. IMPARATE A ESSERE PRESENTI CON GESTI SILENZIOSI DI AFFETTO! QUESTA E' LA MIA ESPERIENZA!!!!!!!!!!!!!
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Post n°176 pubblicato il 26 Novembre 2011 da re1233
Gioca la luce con l'ombre fresca mattina novembrina, brillano tremolanti ragnatele sospinte dal Levantino; foglie di magnolia si colmano di sprazzi luccicanti d'argento, ricadono pampini colorati nelle vigne ormai esauste. Insiste il cielo terso a dipingere l'ameno giardino liberandone i colori. L'acero protende la rossiccia chioma nell'azzurro cielo . La compatta lavanda spande profumo nell'aria ripulita. Un sole arrossito bacia gocce di brillante rugiada innamorate della luce. Vola l'anima mia nell'infinità dell'essere.
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Il concetto può essere frutto di ricerca, quindi di confronto tra varie possibilità che originano una convinzione personalizzata oppure d'accettazione passiva di un "luogo comune". L'accettazione passiva rivela la poca pratica all'analisi del proprio pensiero, e può essere originata da pigrizia, da cattivi esempi, ma soprattutto da scarsa dimestichezza con il proprio intelletto. Il concetto personalizzato origina reazioni valutate e variate circa le situazioni mentre l'accettazione passiva origina reazioni di routine quindi illogiche, di sola convenienza. Il concetto personalizzato può essere modificato, annullato, ricongetturato per l'influenza di nuovi paragoni concettuali Il concetto scontato non è modificato perché accettato passivamente ed è un salvacondotto nelle situazioni difficili. Nella vita di ognuno ce ne sono moltissimi acquisiti. Come valuti un'aggressione improvvisa? Con un luogo comune! Come valuti una frase assurda? Con un luogo comune! Come valuti un discorso insensato? Con un luogo comune! Moltissimi individui hanno questa reazione. D'altra parte l'acquiescenza del pensiero fa parte della nostra vita: se cammino non uso il pensiero ma se avverto il pericolo di inciampare penso, se devo aumentare la velocità penso e non agisco in modo automatico. Ciò dimostra che la nostra mente cerca di risparmiare al cervello la fatica di pensare e la usa solo in caso di necessità. Il pensiero dunque è fatica! Il pensare è un esercizio che è fatto solo con uno sforzo di volontà! La volontà è stimolata da uno stato di necessità avvertita o fisicamente o mentalmente.volontà, Per dolore (fisico o mentale) Per piacere (fisico o mentale) Per difesa (vedi aggressione) Per socializzazione (bisogno degli altri).
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ideologie: sono collegabili alla necessità dell'individuo di riconoscersi nel gruppo. Analogamente al branco animale che si riconosce dall'odore (formiche api, ma anche lupi, cervi, ecc.) l'individuo riconosce il suo simile dall'ideologia. Intendo per ideologia tipi di pensiero che determinano una convinzione su un determinato argomento o più argomenti. La ricerca del proprio simile ideologico all'interno dell'umanità è innata, spontanea. Non sempre è il dialogo a rivelare i propri simili ideologici, talora sono atteggiamenti esteriori, comportamenti sociali. L'enorme varietà d'ideologie nell'umanità determina comportamenti individuali o collettivi d'assoluta diversità. Nella formazione dell'individuo le ideologie che scopre nell'arco della vita hanno un valore enorme nella formazione della propria identità. L'individuo assimila le ideologie, adattandole alle proprie caratteristiche mentali, (quanti gradi d'intelligenza possono essere catalogati? In quanti settori è più sviluppata rispetto ad altri? Ogni individuo sviluppa un'intelligenza diversa), al proprio sviluppo fisico (una persona malaticcia assume l'ideologia diversamente da un individuo sano). Se l'ideologia dovrebbe essere il frutto di un pensiero ragionato che determina una convinzione, acquisendo informazioni affinché siano manipolate dall'individuo che sceglierà ciò che gli è più congeniale, invece il "Luogo Comune" è l'accettazione incondizionata di ciò che altri hanno definito, affermerei che è figlia della pigrizia mentale . Ogni individuo forma la propria filosofia individuale assimilando ideologie e luoghi comuni. Naturalmente ognuno ha nella propria vita incontri diversi che non determinano mai due ideologie uguali ma solo simili.. Infatti, sono gli incontri di concetti diversi che determinano la crescita filosofica individuale che non si arresta mai fino alla morte.
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Post n°173 pubblicato il 07 Novembre 2011 da re1233
Quando consideriamo una persona nostra nemica ogni sua manifestazione, anche innocua od inesistente ci appare lesiva nei nostri confronti. Agiamo allora in stato di all'erta, ipotizzando ritorsioni future, che crediamo salvaguardino la nostra incolumità. Questa è l'origine della difficoltà di pacificazione tra persone o popoli. Leggevo un articolo del lontano 1983, quando ancora tra America e Russia esisteva quel conflitto non dichiarato ma reale che tanto tormentava la nostra generazione per paura di un conflitto atomico probabile. Di seguito lo elenco: Da due anni a questa parte il governo degli Stati Uniti sostiene che l'Unione Sovietica è responsabile di violazioni degli accordi internazionali in Afghanistan e nel Sud-Est Asiatico: i "Russi", affermano gli Americani, "irrorano dal cielo una pioggia gialla composta da una mistura di veleni". I sovietici, però, hanno sempre respinto l'accusa e una commissione delle Nazioni Unite, inviata in Asia per far luce sulla controversia, non è stata in grado di confermare alcuna circostanza. Ora un rispettabile scienziato americano, Matthew Meselson della Harvard University, con grande disappunto del governo, ha avanzato l'ipotesi che si tratti semplicemente di escrementi delle api. La sua teoria è basata su un lungo e paziente studio effettuato su campioni di pioggia gialla raccolti in Laos , Thailandia e Cambogia. Essi sono stati esaminati al microscopio elettronico e sono risultati composti prevalentemente da granuli di polline di alcune piante tropicali che costituiscono la base dell'alimentazione di una grossa ape locale ( Apis Dorsata). Il ricercatore, allora, ha confrontato i campioni con autentiche feci di questo insetto ed è rimasto sorpreso dalla straordinaria somiglianza delle due serie di minuscoli oggetti: in entrambi i casi erano presenti persino alcuni peli di ape! La teoria di Meselson non è piaciuta affatto al Dipartimento di Stato americano che, con una procedura decisamente insolita nei confronti di una relazione scientifica, ha replicato direttamente attraverso un portavoce. ------------------------------------------ Quanta fatica ad affermare la verità, ma soprattutto quanto a farla accettare. Verità supportata da prove scientifiche, non utopie! Quanto guadagnerebbe l'Umanità se combattessimo le nostre paure dell'Altro, ed accettassimo per quello che sono le manifestazioni "diverse" di chi ci circonda! Nei secoli l'uomo ha modificato gli utensili ma mai la sua natura! Ci sarà mai un'evoluzione anche nei sentimenti???!!!
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Post n°172 pubblicato il 04 Novembre 2011 da re1233
Liberarsi dalle catene della quotidianità che ci avvincono e non ci permettono di assaporare la molteplicità della vita: questo sarebbe un bel traguardo! Il ripetere gli stessi atti, l'accettare orari, date, scadenze, frasi convenzionali sono sintomo di rinuncia alla vita stessa. Come automi che si alzano, si lavano, si pettinano, si vestono, si rimirano, si scambiano le solite frasi trite e ritrite o agiscono nel mutismo più completo appare iniziare la giornata come se ogni giorno fosse il precedente. Improvvisamente una mattina le cose non quadrano più! Una telefonata ci avverte che un familiare sta male. È ricoverato ed è in pericolo di vita. Ed ecco che scatta in noi il ritorno alla realtà. Ci immedesimiamo nella condizione di quasi fine vita altrui, ed il rimpianto di ciò che non abbiamo fatto ma solo desiderato ci attanaglia il cuore. Malgrado ciò usciamo e ci rechiamo al lavoro: la macchina, il percorso in coda, i clacson. Entriamo nei nostri uffici salutando come da schema prefissato. Ci sediamo ai nostri scranni moderni ed operiamo ponendo attenzione solo a ciò che interessa il presente. Operazioni già fatte milioni di volte, ripetute con precisione che escono dalla routine solo se incorriamo in errori. Salutari errori! Che per un attimo ci riportano alla coscienza di ciò che siamo in quel preciso istante: esseri fragili ed effimeri. Ben presto ritorniamo ai nostri doveri e nulla ci distoglie fino all'ora di pranzo, che ovunque sia fatto è anche quello un ripetersi di "già fatto", "già visto", "già detto". Il pomeriggio scorre come la mattina ed alla sera si rientra a casa. Ecco i soliti problemi di gestione del proprio domicilio, la famiglia colle sue aspettative, gli eterni battibecchi per dei nonnulla, l'ora di cena.......e la televisione..la televisione! Il telegiornale con 20 minuti di cronaca nera, 8 di pubblicità, 2 di informazione che dovrebbe interessarci. Non tutte le vite sono come questa, ma certamente una gran parte! Mi chiedo dov'è la libertà che tanto inseguiamo, il diritto a vivere che riteniamo dover avere. |
Noi definiamo nell'evoluzione il più Forte come l'artefice dell'evoluzione, per tutte le specie esistenti compreso l'uomo. Esempio sono i dinosauri estinti nonostante gerarchie che sicuramente esistevano. Per sintetizzare: la storia del mondo è stata fatta non dal più forte ma dal più "Fortunato" perché si è trovato nella diversità giusta nel momento ove questa diversità serviva.
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Inviato da: cassetta2
il 13/04/2021 alle 15:30
Inviato da: NORMAGIUMELLI
il 15/02/2015 alle 14:56
Inviato da: re1233
il 19/12/2012 alle 09:43
Inviato da: auroradini
il 18/12/2012 alle 16:59
Inviato da: re1233
il 04/06/2012 alle 15:20