Creato da strada.robi il 31/10/2008
politica a Saronno
 

 

Arroganza e furbizia

Post n°212 pubblicato il 06 Novembre 2017 da strada.robi

 

 

Abbattere i ponti della Saronno-Seregno senza spiegare quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale riguardo la futura mobilità del quartiere è un atto autoritario e grave, soprattutto se il piano dell’abbattimento è stato tenuto segreto persino ai residenti che nei prossimi giorni dovranno fare i conti con delle chiusure temporanee delle vie Don Monza e Filippo Reina, con i disagi che conseguentemente si manifesteranno. Mai un amministrazione era stata così maleducata nei confronti dei cittadini: non informare sulla tempistica e non preparare una viabilità alternativa è sintomo di menefreghismo ed arroganza, di poca attenzione ed ignoranza.

 

Un amministrazione che non informa con le dovute attenzioni sui disagi che potranno avere decine di famiglie saronnesi, solo perché in poco tempo più di 1000 cittadini hanno firmato una petizione contro questa scelta, è un’amministrazione che ha paura di affrontare il dibattito politico.

 

In un periodo dove la politica nazionale è sempre più lontana dai cittadini, la “ciurma” Fagioli sceglie di esserlo altrettanto dai saronnesi.

 

La questione dell’abbattimento dei ponti, nasconde inoltre due questioni:
la prima, il futuro sbancamento della massicciata ferroviaria, che economicamente a qualcuno interessa, la seconda, la vecchia logica della città a misure a d’automobile, dove si preferisce trascurare le questioni ecologiche e ambientali.


Stando ad oggi pare che alla Giunta nero-verde di Fagioli interessino entrambe, altrimenti non si spiegherebbe sia l'insistenza maniacale per il progetto sbancamento, sia il voler far passare una strada e dei parcheggi per un intervento a favore della mobilità ciclabile.


 

 

 
 
 

accade in ottobre

Post n°211 pubblicato il 27 Ottobre 2017 da strada.robi

V

ORDINARIE STORIE SARONNESI

 

Sull’organo d’informazione semiufficiale della Giunta Fagioli “IlSaronno”, Lara Comi ci delizia con la certezza che secondo Lei i cinque stelle non sanno cosa vogliono.
Mi viene da pensare che l’europarlamentare sia convinta che il Rosatellum sia un vino e non l’ennesima fregatura sotto forma di legge elettorale, che il popolo italiano deve digerire.

 

Nel frattempo la città si è appena sciroppata l’ennesima giornata di caos automobilistico a causa della rottura di una tubazione all’incrocio Miola – Parini, che in meno di venti minuti ed in anticipo di un ora sull’inizio dei lavori, la Saronno Servizi ha risolto. Viene quasi da pensare che, per ricompensare i saronnesi dell’l’ennesima giornata di code (ancora è vivo il ricordo dell’asfaltatura alle diciassette del tratto di via Bergamo, che gettò per un paio d’ore la città nel caos), memori delle brutte figure fatte, ci si sia inventato un danno superiore al reale, per millantare un efficienza mai vista in due anni di governo nero-legaiolo.
Ma chiaramente la mia è solo una battuta.!
Battuta che certamente non può competere con quella del giovane assessore Banfi, che ironizzando sul fatto che nessuno è morto di sete, ha volontariamente deriso i saronnesi che in un modo o in un altro hanno subito qualche piccolo disagio per l’inconveniente dell’acquedotto, perché si sa: se l’acqua esce giallognola o manca per un oretta è una cosa, ma se da mesi alla Cassina Ferrara l’acqua esce dai rubinetti insieme alla sabbia c’è poco da fare gli spiritosi, perché oltretutto caro Banfi, riparare le autoclavi e le caldaiette saltate costa.

 

Comunque questi giorni ci hanno anche regalato il probabile abbattimento dei due ponti sull’ex linea Saronno Seregno, abbattimento fortemente voluto dall’assessore Lonardoni, che sogna di sbancare la massicciata ferroviaria per spendere seicentomila euro, un “piccolo capriccio personale”, che sta a cuore dell’ex direttore delle ferrovie nord, padre dell’ultimo condannato (in ordine di tempo e in primo grado) a tre anni e mezzo per corruzione, per lavori inerenti alla linea di Malpensa delle ferrovie stesse.

 

Ma a Saronno non ci facciamo mancare nulla e mentre festeggiamo il passaggio in soli otto anni dell’onorevole Librandi da Forza Italia al PD, celebriamo anche: l’ultimo posto del Saronno Fbc in eccellenza, società solida J ma sfortunata in questo inizio di stagione,  (scusate ma devo dire così altrimenti si arrabbiano) e la seconda partenza della tre valli varesine da piazza Libertà, partenza costata “solo” 15.000 euro, dopo aver ottenuto uno sconto del 50 % sul prezzo sborsato lo scorso anno per ospitare lo stesso evento, a fronte di 10000 euro sborsati da Varese (ringrazio l’amico Paleardi per l’informazione).

 

Per ultimo un ringraziamento dovuto al solito sito d’informazione per i preziosi spunti e alle pagine facebook dei vari Saronno … sei, forse, ma ….  Che tanto fanno opinione e notizia.

 
 
 

rispondo al Saronno Fbc

Post n°210 pubblicato il 10 Ottobre 2017 da strada.robi

 

Già il Saronno fbc è una società strana: non si a chi la finanzia e chi è il vero proprietario (ma ha tanti sostenitori politici nella maggioranza nero leghista...), quest'anno ha smantellato le squadre delle varie categorie ed è rimasta con la prima squadra e poco più, già per questa squadra allo stadio di via Biffi si sono rette grate e barriere (interventi inutili e fastidiosi per l'atletica, ma necessari per il calcio) già ci sono chiari segnali di una società allo sbando (ultima in classifica e allenatore esonerato), mi domando se dopo quindici anni di fallimenti calcistici, ne arrivasse un altro, decidiamo una volta per tutte di smetterla di puntare sul calcio e dedicare attenzione e risorse al basket, alla pallavolo, all'atletica e al softball che in questi anni hanno dimostrato di valere e di saper portare con grande dignità e valore sportivo il nome di Saronno in Italia .

 

Riporto sopra quanto da me scritto in merito alla situazione del Saronno Fbc e dei lavori in corso allo stadio e di seguito alcune mie riflessioni sul comunicato del Saronno Fbc che molto offeso risponde a queste considerazioni

 

Non con poco stupore scopro che il Saronno Fbc scende in politica e con un lungo comunicato s’indigna di quanto da me scritto in merito alla situazione poco rassicurante che attraversa la società sportiva e su alcune mie coclusioni.

 

Tengo subito a precisare, che come ex consigliere comunale ed esponente politico  da oltre vent’anni, prima dei Verdi e ora del movimento 5 stelle, mi ritengo autorizzato a poter esprimere giudizi su vicende che coinvolgono scelte politiche cittadine, finanziamenti o interventi effettuati con i soldi della collettività saronnese, non ho nulla contro il Saronno fbc e il fatto che sia anche impegnato come allenatore del settore marcia con la società OSA Saronno non ha niente a cui vedere con la mia attività politica, giudico già scorretto e poco serio da parte dei fautori di questo  comunicato mischiare tali vicende, ma del resto da chi usa la parola “infama” non mi aspetto molto di più, quel linguaggio appartiene ad un mondo che è lontano anni luce dal mio modo di vedere le cose.

 

Mi si accusa di avere dubbi sulla solidità della società Saronno Fbc.  Mi pare che ripetutamente sui giornali la situazione economica della squadra e la sua solidità siano state messe in dubbio dagli stessi “giornalisti amici”  durante tutto l’anno 2017.

 

Nessuno può negare che negli ultimi 15 anni il calcio saronnese abbia subito tre tentativi di ricostruire la squadra , ma che questi siano falliti, non ho detto o augurato al Saronno Fbc di fallire, mi sono solo augurato  che in caso di un nuovo buco nell’acqua, sia presa in considerazione dalla politica cittadina di dedicare attenzioni e risorse ad altri sport, oggi costretti a rinunciare a promozioni a causa delle situazione strutturali degli impianti e allo scarso aiuto economico ricevuto dal comune.

 

Sul “falso e fazioso” riguardo alle ipotetiche risorse economiche a voi versate, non ho mai parlato di risorse date sino ad oggi al Saronno fbc, non ho parlato del pulmino del Comune per andare a vedere le partite a llo stadio di Cesate, non ho parlato dei soldi dati al Saronno Fbc tramite la consulta sportiva (la consulta sceglie in base a sue scelte derivate da considerazioni, che non mi permetterei mai di criticare), per cui , per favore non fatemi dire cose che non ho detto.

 

Sul fatto invece che il Saronno Fbc “sia appoggiato” dalla giunta nero leghista, ditemi pure che non è vero che l’assessore allo sport sia mai stato un ultras del Saronno e non sia insieme agli ultras a tifare la squadra, così come la lista DUMA NUNCH non sia - l’ossatura - del tifo ultras biancoceleste. Intendiamoci, non è una colpa l’essere tifosi, ma nel 2015 durante la campagna elettorale  essendo nella stessa coalizione Lega e Duma Nunch, non possiamo dire che una certa – naturale – simpatia verso la rinascita del Saronno Fbc non sia stata usata sia in campagna elettorale prima, che poi contro la Robur Marnate-Saronno che aveva per scelte amministrative precedenti l’opportunità di giocare le partite casalinghe al Biffi-Gianetti..

 

Per ultimo sui lavori allo stadio: ci sarebbe da scrivere un libro sui pasticci precedenti  errori ?, dimenticanze da parte degli uffici comunali e della politica cittadina negli ultimi vent’anni ? Probabilmente si. Ma sulle divisioni e sulle grate per la sicurezza negli stadi ci sarebbe da riflettere e non ho difficoltà a ribadire che alcuni lavori sono stati fatti esclusivamente per rendere il Biffi praticabile per il calcio, perché se da cinque mesi lo stadio è un cantiere e se questo Cantiere durerà ancora per altri mesi, non è solo per l’inagibilità dello stadio, è anche per la lentezza dei tanti lavori, nella scelta degli appalti, nella scelta delle cose da fare e la responsabilità è esclusivamente della Giunta Fagioli.
Io faccio politica non polemiche. Per cui quando una società di calcio scegli di fare politica intervenendo su argomenti  che in realtà non la riguardano direttamente, dovrebbe avere l’accortezza di evitare di pasticciare sui ruoli  e di evitare velate minacce.

 

Chiudo questa lungo intervento riportando un aticolo della Prealpina di ieri lunedì 9 ottobre, riguardo la pista di atletica di Parabiago, articolo firmato dal nostro concittadino Gianni Stirati.
“Sono accorsi appena due mesi per effettuare i lavori, che hanno riguardato il rifacimento del tappeto in gomma dell’anello rosso con lo scopo di risanarlo eliminando le numerose crepe createsi nel tempo. La pavimentazione della pista è stata rifatta secondo le indicazioni richieste dalle federazioni sportive.
- Abbiamo realizzato questo intervento durante il periodo estivo per non interferire troppo con l’attività sportiva delle società locali, limitando i disagi per i ragazzi che utilizzano l’impianto per gli allenamenti, - afferma l’assessore,  “In particolare
la pista di atletica è stata sistemata ad agosto e i lavori sono stati realizzati velocemente e con tempistiche adeguate.  - L’intervento  sulla pista di atletica non poteva più aspettare – ha commentato il Sindaco Cucchi, sia in rispetto ai giovani atleti, sia alle società sportive che investono tante energie per fare di Parabiago la città dello sport.
Con questi interventi restituiamo alla città un impianto degno delle più famose ribalte sportive.
Gli interventi di manutenzione straordinaria hanno riguardato anche la tribuna e la messa a norma della tensostruttura.

 

Insomma,  caro Saronno Fbc non cadiamo nella trappola di far entrare la politica nello sport, già abbiamo tutti tanti problemi … se vi siete offesi, mi scuso, non era nelle mie intenzioni offendere, ma le mie considerazioni rimangono, buona fortuna e in bocca al lupo.

 

 

 

ROBERTO STRADA

 
 
 

sull'incendio delle auto

Post n°209 pubblicato il 14 Settembre 2017 da strada.robi

 

NESSUNA  STRUMENTALIZZAZIONE,
SI TROVINO  I  RESPONSABILI  DEL.  VILE. ATTO .INCENDIARIO !!

 

L’incendio dei sei automezzi di proprietà del Comune avvenuto sul tetto dello stesso, per la sua gravità, colpisce tutta la comunità, non  solo l’amministrazione comunale.

 

L’atto di bruciare gli automezzi ricorda le azioni mafiose, sembra la classica azione a scopo intimidatorio usata dalle organizzazioni criminali come avvertimento.

 

Purtroppo leggo in alcuni commenti sui social, la tendenza a voler legare questo grave atto ad alcune vicende politiche saronnesi.
Lo stesso Fagioli nelle sue dichiarazioni, neanche troppo velatamente, parla di gruppi politici, volantinaggi, cortei e di atto di matrice terroristica, forte è la sensazione che, con quelle parole, voglia far passare l’atto incendiario come un attacco alla sua persona e alla sua politica.

 

Ritengo inaccettabile che, di fronte ad un gesto così grave e vile si accosti questo grave episodio a qualsiasi vicenda politica cittadina, cercando interpretazioni di comodo da sfruttare per i propri interessi politici.

 

Nell’esprimere la mia personale solidarietà a tutti i dipendenti comunali, auspico che le indagini in corso portino al più presto ad individuare i responsabili e a far luce sulle motivazioni che hanno spinto ad un gesto così ignobile.

 
 
 

L'eccellenza del Saronnese

Post n°208 pubblicato il 27 Giugno 2017 da strada.robi

Senza ombra di dubbio l'azienda del saronnese che "tira di più" è quella della criminalità organizzata, martedì sul Corrierone della Sera a dissipare ogni dubbio (semmai qualcuno lo avesse avuto) un'intera pagina dedicata allo spaccio nei boschi di Uboldo, del resto non è una novità che a Saronno e dintorni l'industria della droga tragga enormi profitti, dai boschi di Origgio a quelli di Gerenzano, passando dal Parco del Lura per finire al Parco delle Groane è tutto un brulicare di spacciatori e clienti provenienti da tutto il nord italia.

Del resto la posizione strategica della nostra città non aiuta solo il mattone. L'autostrada, le ferrovie nord, la vicinanza con l'aereoporto di Malpensa - aiutano - anche questo commercio, che oltretutto a Saronno grazie alle numerose scuole è sempre stato florido.

Il fenomeno dello spaccio è stato negli ultimi anni sottovalutato, si è sempre parlato di clandestini e irregolari, di venditori abusivi e professionisti dell'elemosina (espressione cara al nostro Fagioli), la Lega poi ha sempre parlato del problema sicurezza, ma mai ha considerato lo spaccio come l'elemento più insidioso, così la questione sicurezza è stata usata per fini politici, ma i proclami contro gli immigrati non hanno mai disturbato il mercato dello spaccio.  Operazioni contro i venditori abusivi di carciofi o azioni contro i questuanti hanno soddisfatto il palato fino dei leghisti nostrani,  ma una vera presa di posizione contro lo spaccio e contro le mafie che lo dirigono da parte loro non c'è mai stata.

Occorre infatti ricordarlo, Saronno non è esente dalle mafie. 
Le mafie operano sul territorio, investono e si infiltrano nei poteri locali. L'enorme mercato dello spaccio intorno alla città non lo dirigono le bande di marocchini o tunisini che si contendono il territorio con scontri sempre più cruenti (due morti negli ultimi mesi), questi sono solo manovalanza a buon mercato, che si contende le briciole.
Gli enormi ricavi dello spaccio quindi dove vanno a finire ?
Finiscono nelle tasche di chi nel territorio investe, siano squadre di calcio o palazzoni, ristoranti o aziende, da qualche parte gli enormi ricavi dello spaccio finiscono e noi facciamo finta di non saperlo.
Per questo, se vogliamo veramente combattere l'illegalità diffusa e l'insicurezza quotidiana occorre partire da queste considerazioni, non c'è l'immigrato cattivo, c'è la mafia, c'è la delinquenza comune che usa mano d'opera a bassissimo prezzo, ci sono le collusioni tra mafia ed economia locale, qualcuno dirà: ci sono sempre state!
Sono daccordo, ma oggi non lo possiamo più tollerare, non vogliamo vivere anche con la paura di andare nei nostri boschi, quindi si concentrino le forze contro lo spaccio e non prendiamoci più in giro con i carciofi. 

 

 

 

 

 

 
 
 

La Lega e il Teatro

Post n°207 pubblicato il 26 Giugno 2017 da strada.robi

Le dimissioni di Paolo Pasqui ed Egle Prada sono solamente l'ultimo episodio delle "disavventure" del Consiglio d'amministrazione del Giuditta Pasta, non c'è mai stato anno che il Teatro non fosse al centro di qualche polemica e qualche scontro interno alle maggioranze, ricordate i continui avvicendamenti nel CdA durante i dieci anni di Gilli ? o la questione - Todeschini - della Giunta Porro?

Il Teatro non ha mai vissuto tempi veramente tranquilli, il suo deficit e i contributi comunali sono sempre stati al centro del dibattito politico. Occorre forse chiedersi il perché, ma la risposta è persino troppo semplice, tutti sanno che il Teatro Pasta è un teatro piccolo quindi di difficile gestione, tutti lo hanno usato per mettersi in mostra, ma nessuno ha mai affrontato veramente il problema di cosa fare per utilizzarlo al meglio senza gravare di costi il comune.

Se tiriamo le somme, scopriamo che con i soldi investiti nel corso degli anni a coprire i "buchi" del Teatro si sarebbe potuto ristrutturare Palazzo Visconti.  Ognuno ha le sue colpe!

Oggi però, la polemica sulle dimissioni di Pasqui e Prada ha un altro sapore, non fosse perché i "salvatori del Teatro", Pasqui e Prada, ci furono presentati in pompa magna in una serata organizzata proprio per dimostrare che la Giunta Fagioli si sarebbe mossa con perizia ed accortezza, gestendo al meglio il Teatro, risparmiando senza penalizzarlo e tanto meno chiuderlo. Un anno dopo invece tutto è crollato.

Ma perché è finita l'intesa tra Pasqui e i leghisti ?

Probabilmente è finita perchè Fagioli ha scelto Pellicini (quello che doveva salvare insieme a Pasqui il Teatro, ma che poi ha preferito la facile via del Direttore Artistico, portando a casa emolumenti e non lavorando gratis), scelta dettata dalla fede leghista, non dal pragmatismo amministrativo e che rispetta in pieno il detto popolare: chi si somiglia si piglia.

Probabilmente è finita anche perchè nel vocabolario della lega la parola cultura si abbina esclusivamente alla parola Padana, tantè che la frase: "basta con la propaganda mascherata" frase, senza senso ma che suona ad effetto, è stata coniugata nel programma di Fagioli con l'attenzione a cancellare qualsiasi azione effettuata dalla precedente giunta.

Ora che succederà ? Facile prevedere che il prossimo anno la stagione teatrale non avrà successo e qualcuno si farà avanti per rilevare il Giuditta Pasta, naturalmente a prezzo di saldo, del resto, dopo vent'anni siamo ad un bivio: o chiuderlo o svenderlo o continuare a spendere soldi per un teatro che sarà si un fiore all'occhiello della città, ma che costa come un diamante.  Certo sarebbe opportuno ripensare ad un teatro più al servizio della città e meno in concorrenza con i teatri milanesi, ma forse all'intelligenza delle amministrazioni comunali si chiede troppo, altrimenti qualcuno risponda a questa domanda: perchè i cittadini saronnesi dovrebbero rinunciare ogni anno a 200000 euro di servizi, per mantenere un teatro dove almeno la metà degli spettatori provengono dai paesi vicini ?

 

 
 
 

l'alzabandiera del 2 giugno

Post n°206 pubblicato il 05 Giugno 2017 da strada.robi

La famiglia Fagioli e lo staff leghista hanno presenziato il 2 giugno all'alzabandiera dei Parà.

Tanti altri cittadini di varia fede politica hanno presenziato in piazza con bandiere tricolori, manifestando così il proprio disappunto verso le scelte leghiste di non celebrare la festa della Repubblica.

Sinceramente, io gli alza bandiera e le manifestazioni per il due giugno in piazza Libertà non le ho mai gradite, questa usanza di celebrare e celebrarsi  in piazza, introdotta dal Sindaco Gilli, mi ha sempre dato fastidio. Non perchè sono contrario alla Repubblica o perchè non nutro rispetto alla Patria (anche se i governanti spesso questo rispetto lo fanno perdere), ma mi è sempre sembrata una manifestazione inutile e vezzosa, autocelebrativa, dove Sindaco e seguito si pavoneggiano in piazza più per loro piacere che per la Repubblica. Dove la retorica abbraccia il cattivo gusto e carabinieri, crocerossine e vecchi reduci d'arma fanno parata.

Comunque questo 2 giugno ha evidenziato, se ancora ce ne fosse stato il bisogno, che le istituzioni cittadine sono finite in mano a persone che non solo dell'Italia non importa nulla, ma anche della comunità saronnese importa poco, tutti presi a rivendicare una qualche discendenza padana da difendere, ma esclusvamente per tutelare i propri interessi e quelli degli amici degli amici, in un circolo esclusivo di favori da elargire, più che per l'indipendenza della Padania, per il proprio portafoglio.

 

 
 
 

Il Fagioli, i carciofi e la sicurezza

Post n°205 pubblicato il 20 Maggio 2017 da strada.robi

Che la Lega abbia costruito la sua fortuna elettorale grazie alla questione - sicurezza - oramai non ci sono dubbi, i saronnesi due anni fa votarono, quello giudicato "il più credibile" risolutore dei tanti episodi di insicurezza (veri o gonfiati ad arte, ora non ha più importanza) che accadevano in città.

Ora a distanza di due anni, possiamo affermare con certezza, che i saronnesi si erano sbagliati, in realtà Fagioli non ha risolto nulla, le migliaia di euro spese per mettere i vigilantes in stazione ed aumentare il numero di telecamere in centro non hanno inciso sul - problema sicurezza-. 
In città lo spaccio e la lotta tra bande è tale e quale a prima.
La politica leghista ha portato sino ad oggi solo ad inutili sequestri di carciofi e ad una serie di multe per elemosina molesta.

La battaglia di Fagioli contro i poveri e i richiedenti asilo ha poi portato Saronno agli onori della cronaca come città amministrata dal classico Sindaco leghista intollerante, che al fazzoletto verde unisce azioni repressive contro i neri, che, secondo il credo leghista, vengono qui con la pretesa di vivere meglio, colpevoli di essere solo fuggiti dalla  fame, dalla miseria e dalle guerre, rei, secondo il pensiero leghista, di venire a rubare il gradino più basso della scala sociale ai nostri poveri. 

L'imbarazzante scontro tra il Parroco ed il Sindaco sui 9 richiedenti asilo in arrivo negli appartamenti di proprietà della parrochia, segue quello dello scorso anno; lo sforzo del Fagioli per dimostrare la sua capacità di respingere gli immigrati, arriva alla bassezza di appellarsi al "cavillo" urbanistico, strategia già usata dodici mesi fa ma oggi destinata a fallire.    

Così mentre Fagioli se la prende con questuanti, richiedenti asilo e venditori di carciofi, in città prolifera tranquillo lo spaccio.  Fagioli non viene nemmeno invitato al summit della prefettura di Monza sullo spaccio alla Stazione di Ceriano Laghetto e al Parco delle Groane.

Scarsa considerazione del Sindaco da parte della Prefettura o non appartenenza della nostra città alla provincia di Monza ?

In realtà la questione non ha importanza, ma il mancato invito al summit quando i conflitti a fuoco tra spacciatori e gli incendi nel Parco sono all'ordine del giorno, non è positivo.  Diventa anzi pericolosa dimostrazione di quanto sia scarsa la credibilità del Fagioli nelle istituzioni, pericoloso segnale per i saronnesi, di non avere un Sindaco all'altezza della situazione.

Così mentre c'è chi si dichiara soddisfatto per i continui sequestri di carciofi e per i daspo urbani contro i mendicanti, nessun progetto sociale d'inclusione viene approntato e gli immigrati, nonostante siano una realtà ineludibile, dai discorsi leghisti del Sindaco vengono ancora identificati con sospetto e paura. Così facendo si rischia di perdere il tram dell'integrazione, che, piaccia o meno, rimane la sola carta da giocare per guardare fiduciosi al domani.  

 

 

 

 

 
 
 

L'aria di via Caduti Liberazione

Post n°204 pubblicato il 07 Maggio 2017 da strada.robi

Lo studio dell'ARPA commissionato dalla Giunta Porro nel 2015 ha evidenziato come in via Caduti della Liberazione i livelli di Benzene siano fuori controllo. 
Lo studio definisce che "l'effetto canyon" della via riduce sia lo spazio di diluizione a disposizione degli inquinanti, sia la loro dispersione da parte di agenti atmosferici e conclude dicendo che - situazioni di questo tipo, comunque non infrequenti in Lombardia, possono essere affrontate con interventi viabilistici di carattere strettamente locale -.

Lo studio inoltre analizza e paragona i dati di due centraline mobili, posizionate a suo tempo in via Caduti Liberazione e Via Marconi, con quella di Viale del Santuario e con quelle operative in Lombardia, definendo così un quadro completo della situazione per la nostra città riguardo sia il particolato amosferico, sia le altre sostanze inquinanti. Definisce che i dati rilevati in via Marconi in media sono del 17 % superiori a quelli rilevati in viale del Santuario e che quest'ultima è una stazione di "fondo urbano", mentre quella esistente in via Marconi è una stazione urbana di traffico (nb: che non rileva più l'inquinamento da traffico).

Dallo studio dell'Arpa, analizzando i dati degli inquinanti, si evince che i dati di Saronno sono si in linea con i dati lombardi, ma rimangono nella fascia alta della regione, tra le situazioni più critiche. Questa situazione dovrebbero essere sufficiente, per una Giunta attenta a tutelare la salute pubblica, a promuovere in tempi rapidi e precisi, interventi mirati a contrastare il traffico veicolare, con l'obbiettivo di una sua riduzione.

Invece la Giunta nero-verde padano cosa fa ?
Dichiara che vuole moltiplicare il traffico veicolare, apre la ZTL e programma interventi viabilistici per incentivare un maggior numero di pendolari  a prendere il treno a Saronno Centro.

La sgangherata filosofia leghista, con queste scelte irresponsabili azzera quel poco che è stato fatto negli ultimi anni a tutela della salute pubblica e per contrastare il caotico traffico cittadino.
Mentre molte città cercano soluzioni per contrastare l'inquinamento da traffico, la Giunta Fagioli, controcorrente, lo vuole moltiplicare, in nome di un rilancio del commercio cittadino, senza comprendere che oggi, il rilancio di una città e del suo benessere passano attraverso misure opposte. 

Sappiamo tutti che il futuro delle città non sarà nelle automobili, perché quindi non farsi pionieri delle città senz'auto, diventando avanguardia in Lombardia per un nuovo modo di concepire la mobilità locale ?  perchè non pensare alla popolazione anziana, sempre più numerosa, incentivando l'uso della bici, più economica, più salutare e meno inquinante ?   Non sarebbe questo un bel modo di propagandare il nome della città, invitando le persone a visitarla !

Chi oggi pensa ad una Saronno con più traffico deve essere fermato, prima che sia tardi e che sperperi ingenti risorse per meglio avvelenarci, promuovendo spese inutili in nuove strade e parcheggi, al posto di piste ciclabili, sicurezza stradale e aree pedonali.

 

NB: PER CHI FOSSE INTERESSATO, POSSO INVIARE VIA MAIL copia della relazione ARPA.  Basta inviarmi una richiesta via messaggio Facebook o mail, con il prorpio indirizzo di posta elettronica.    Grazie.

 

 

 

 
 
 

L'ignoranza leghista

Post n°203 pubblicato il 28 Aprile 2017 da strada.robi

Dopo il consiglio comunale di ieri sera occorre analizzare cosa è successo.

Svolgimento:

Relazione minima dell'assessore al Bilancio e poi Consiglio Aperto al pubblico, naturalmente nessun intervento, complice la sera da lupi e la scarsissima informazione data alla documentazione del Bilancio.
La Giunta Fagioli per due ore abbondanti ha poi anestetizzato il consiglio con le relazioni sull'operato dei vari assessorati, che raccontando anche le virgole e millantando la paternità di qualsiasi intervento, dall'ordinaria amministrazione alle opere decise dalla giunta precedente, hanno intrattenuto gli - sfortunati - ascoltatori.
Nella documentazione, che potete trovare sul sito del Comune, potete constatare di persona quanto scritto in un (a volte) confuso copia ed incolla.  Dalle giostre nei giardini, alle imbiancature nelle scuole, sembra tutto frutto della spasmodica e maniacale attenzione dell'assessore di turno. Prima dell'avvento della Giunta Fagioli pare che la città non fosse stata mai amministrata .....  

La reazione dell'opposizione è stata "normale", chi è all'opposizione fa il suo mestiere, sottolinea e rimarca quello che a suo giudizio non va, usando spesso un linguaggio piccante, ma mai offensivo.  Dopo l'intervento del Consigliere PD Gilardoni, il Fagioli perde le staffe seguito a ruota dalla schiera leghista.
Un brutto episodio nella storia del Consiglio Comunale di Saronno, una storia che smaschera l'intolleranza e la boria di chi da due anni ha in mano le sorti della nostra città. 

Considerazioni:

L'allegra Brigata Fagioli dopo due anni, senza averne la stoffa, si erge salvatrice della città, le loro parole tendono a sottolineare la differenza tra loro e quelli di prima, per prima intendono tutti, anche le amministrazioni di centro destra.  Questo modo di fare mette a nudo la loro vera natura, sono incapaci di affrontare i cambiamenti sociali e i cambiamenti strutturali avvenuti nel territorio, per loro Saronno è quella degli anni ottanta, dello sviluppo del mattone e della città al servizio del commercio, non a caso l'esponente del Carroccio Veronesi, su un sito d'informazione diceva riguardo il prolungamento di via Escrivà: "il nuovo collegamento consentirà di invogliare a prendere il treno a Saronno, scelta che va in controtendenza con quella delle amministrazioni del passato", la ricetta della Lega è più automobili, più pendolari = più persone per il commercio, una scelta già sconfessata da studi e ricerche effettuate negli anni, ma per i leghisti questa anacronistica e inesatta strategia diventa l'obbiettivo da perseguire. 

Si mischia la politica con l'ignoranza.  Fagioli e la Giunta nero verde sono al Governo e quindi possono dire qualsiasi scemenza, che amplificata dalla stampa amica diventerà verità.

Lo hanno fatto con la riapertura della Zona a traffico limitato, lo stanno facendo per gli interventi urbanistici, lo faranno in futuro sulle aree dismesse. Fagioli è un politico di professione, sa quali sono le merci di scambio tra politica ed affari, gli aiuti (strutturali ed economici) dati ai commercianti in questi due anni sono un esempio: sicurezza, telecamere, parcheggi, riapertura ZTL, viabilità, tutto spese effettuate per acquisire il consenso di una categoria che a momento opportuno saprà come ringraziare il politico amico.

Ma Fagioli ha un problema: l'incapacità e l'ignoranza possono giocare brutti scherzi e far fare brutte figure, (la fioriera mobile di corso Italia ne è un esempio). La sua Giunta è inesperta e poco abile e la linea politica si ferma all'indipendenza della Padania.

Il rischio è che si avviino progetti devastanti ed irreversibili per la città e che tra tre anni sia peggiorata la qualità della vita e dell'ambiente e nel frattempo si siano sperperate risorse economiche ad inseguire falsi problemi o a dare errate soluzioni.
Ieri chi voleva capire lo ha capito, da oggi tutti, per forza, dovrànno essere più cattivi.

 

 

 
 
 

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