romolo ricapito

La lite a l'Arena (Rai Uno) tra Massimo Giletti e Mario Capanna sta tenendo banco oltre che sui social network, anche sui quotidiani.
Un piccolo editore ha scritto a Repubblica, esprimendo il suo rincrescimento per il comportamento di Giletti contro l'oggetto "libro".
Personalmente, sono rimasto colpito dalla dichiarazione a Repubblica dello stesso conduttore.
Oltre ad arrogarsi il diritto di rappresentare la povera gente, che lo fermerebbe piangendo fuori dagli studi, contenta di essere rappresentata da un uomo coscienzioso e intelligente, egli non teme particolari" cacciate" dal suo programma o sanzioni.
Questo perché coi 4 milioni e passa di ascolto della sua Arena, spiega, la Rai "fa miliardi con la pubblicità".
Come se non li facesse o non li avesse fatti mai con altre trasmissioni, fiction e non.
Ragionando di questo passo, anche relativamente al passato, quando in Rai furoreggiavano trasmissioni storiche come Canzonissima e Portobello, ai vari Corrado e Tortora doveva allora essere concesso di tutto. Ma essi si limitavano ad essere conduttori, con garbo e stile e non "interpreti" delle istanze del popolo, con iniziative e furori personali.
Massimo Giletti è andato oltre il giornalismo, dimostrando solo protagonismo.
ROMOLO RICAPITO

Che pena il campione Patrizio Oliva smutandato all'Isola dei famosi.
L'ex pugile ha accettato la "sfida" degli autori, quella sull'eventualità di potere rimanere "in gara" togliendosi tutto, anche le mutande, per sfidare al televoto il bel modello francese Brice Martinet.
Oliva, invece di rifiutare decorosamente la sfida trash, ha voluto invece concorrere al televoto, sconfitto però dagli spettatori, che gli hanno preferito il rivale più giovane. La scelta del campione di "concorrere" al "sondaggio" è stata lodata da Alessia Marcuzzi, come segno di grande sportività.
Per me invece l'ex Oro olimpico avrebbe dovuto rifiutare questa pagliacciata, ritirandosi dignitosamente.
Invece è cascato nel tranello delle logiche della televisione spettacolar-demenziale : strip degradante, sia pure coperto da un sipario di bambù, quello che ha celato per una buona mezz'ora le grazie nude di Cecilia Rodriguez e gli attributi virili di Brice Martinet.
E alla fine il ritorno a casa, malinconico sulla barca della produzione . Sfida persa non più su un ring, ma in una sorta di peep show catodico, per guardoni.
ROMOLO RICAPITO

Penso che il Festival di Sanremo abbia stufato quest'anno come non mai, ancora prima d'iniziare.
Annunci clamorosi, strepitosi, canzoni imperdibili secondo me sono un bluff, che si sgonfierà tra breve, mentre voglio registrare alcune frasi demenziali che ho sentito in tv.
A La Vita in Diretta, Claudio Lippi, sempre più spiritato ha detto: Bravo Carlo Conti, il tuo sarà il più bel festival del Dopoguerra.
Non credo esistesse la kermesse prima della guerra. E comunque far dimenticare le varie, storiche esibizioni di Celentano, Mina, ma anche quelle più recenti negli anni di un Bocelli o anche di Anna Oxa sarà arduo.
Rocio, la "valletta di lusso" (Arisa ed Emma sono considerate quelle "povere") ha detto sempre a La Vita in Diretta : "Voglio godere....pardon, voglio vivere Sanremo per quel che sarà". Godranno anche gli spettatori?
Il tg notte di martedì 10 ha annunciato : il Festival di Sanremo 2015 sarà quello delle famiglie.
Insomma, alla kermesse il compito (arduo) di restituire agli italiani il piacere di stare insieme, sul divano, davanti al televisore.
Neppure Edmondo De Amicis è arrivato a tanto in quanto a retorica piagnucolosa.
ROMOLO RICAPITO