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NO MUOS: ALLA VIGILIA DEL TAR DI DOMANI... DI NELLO PAPANDREA....‏

Post n°1366 pubblicato il 26 Marzo 2014 da laura561

Leggendo Nello Papandrea si può capire cosa c'è nella mia anima, pare stranissimo ma è cosi'. Laura Picchi

DI NELLO PAPANDREA AVVOCATO NO MUOS CATANIA:
IL 27 MARZO, COMUNQUE VADA, E' SOLO UNA TAPPA DI UN PERCORSO CHE CONTINUA
Il giorno tanto atteso è ormai alle porte, fra poche ore giocheremo la partita decisiva della nostra battaglia davanti al TAR. Inutile che vi dica quale sia anche la mia emozione, quali siano le attese che condivido con tutti voi. Voglio che sappiate che ce l'abbiamo messa tutta, dietro i pochi minuti dell'udienza di domani ci sono giorni di studio, di acquisizione di documenti, di informazioni, di elaborazioni giuridiche. Centinaia di pagine presentate fra interventi e memorie. E' stata per me un'esperienza entusiasmante. Sono partito non sapendone quasi niente, grazie alla richiesta di Alfonso Di Stefano, ma poi ho studiato, con la guida di Paola Ottaviano che mi ha aiutato, supportato e sopportato (l'ultima è la cosa della quale la ringrazio di più) e di Antonio Mazzeo, e sono stato sempre più coinvolto. Oggi sono convinto che quella contro il MUOS sia la battaglia per il nostro futuro e per il futuro dei nostri figli.
Da semplice avvocato mi sono trasformato in attivista ed oggi come attivista parlo.
Chi mi conosce sa quanto ami il gergo ciclistico e quindi dico di stare attenti che QUELLO DI DOMANI È UN ARRIVO DI TAPPA IMPORTANTE, MA NON È L'ARRIVO DELLA CORSA, comunque vada domani, non è finita, anche dovesse andare bene, come tutti ci auguriamo, verrebbero annullate le autorizzazioni amministrative, ma ripartirebbe l'iter per la loro riapprovazione. Certo sarà molto più dura, la gente ha gli occhi aperti, oggi l'area ricade in zona A della riserva, occorrerà un'attività rigorosa, ma la volontà politica ed amministrativa saranno determinate ed altrettanto determinati dovremo essere noi.
Domani, quindi, sia che vada bene, sia che vada male, si apre una nuova stagione di lotta che ci attende sui territori e nella quale lo sforzo maggiore sarà quello di coinvolgere quanta più gente possibile e far capire a tutti quello che noi abbiamo capito e che ci spinge in piazza, anche domani, a stringerci intorno al TAR.
Abbiamo tutti visto, in questi giorni, i servizi dei giornalisti che sono stati all'estero e che sentivano la popolazione locale. A nessuno dei giornalisti ho sentito fare un'osservazione banale. Ai cittadini Statunitensi, il MUOS può andare bene perché è uno strumento del loro esercito, realizzato per la loro difesa e per la loro sicurezza, per la loro egemonia militare. Per noi Italiani il MUOS è uno strumento che ci coinvolge nelle guerre degli Stati Uniti, che ci rende ancora più servi della loro egemonia militare e commerciale, che rappresenta un obiettivo sensibile nel cuore del nostro territorio. A prescindere dai danni derivanti dall'inquinamento elettromagnetico il MUOS per noi è solo una minaccia dalla quale non ci può venire niente di buono, un freno allo sviluppo economico ed una spinta verso un modello culturale che ci è estraneo. Dobbiamo fare diventare questa una coscienza diffusa.
Da dopodomani, quindi, qualsiasi sia l'esito del TAR, la battaglia continua e, ciascuno con i propri mezzi e con le proprie metodiche continuerà a combattere per la distruzione del MUOS e del sistema NRTF non solo come installazione fisica, ma come simbolo di un sistema culturale, di guerra, di sopraffazione, di esclusione, di diseguaglianza sociale...
Intanto vi abbraccio tutti ed insieme a voi coltivo la speranza per domani

 
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