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viaggi,amori e amici

 

PER UN'AMICA DAVVERO SPECIALE

Riesco a sentirti. I tuoi pensieri mi attraversano, la tua malinconia mi accompagna, il tuo dolore mi trafigge. Sei lontana, Amica di questi anni amari, ma io continuo a sentire con te ogni palpito. Nessuna distanza sarà mai abbastanza, perché nel momento esatto in cui ci siamo detti di sì, non siamo più stati due persone diverse, ma un'unica vita. Vita da piangere, vita da tacere, vita da sorridere, vita da camminare. Impercettibilmente insieme. Stretti da un filo doppio, ovunque sei.

 

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Stupido....

Post n°30 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da shtekel

Nella mia vita ho fatto un sacco di cose stupide,alcune per bramosia,altre per invidia,altre ancora per semplice stupidità e si,alcune per vendetta.

Mea culpa,mea culpa mea maxima culpa.

Sento che stò perdendo il controllo della situazione,come se non riuscissi più a trovare la mia laison d'etre.

Troppo spesso ho dato agli altri la colpa o il merito delle cose cose che sono successe intorno a me.Non mi è mai piaciuto prendermi il merito o la colpa dei successi e dei fallimenti;amo troppo muovermi dietro le quinte,mi ha sempre dato una sensazione di potere:Creare o modificare gli eventi che accadono intorno a me l'ho sempre trovato galvanizzante.

Ho sempre saputo che,un giorno o l'altro sarei caduto io stesso in una delle trappole che avevo piazzato intorno a me,come un cacciatore che circonda la sua capanna di trappole per gli orsi e,rientrando una sera un pò alticcio,mette il piede in una di queste,sà benissimo che è inutile gridare perchè non c'è nessuno lì intorno che possa sentirlo e non è in grado di uscirne da solo....che fare?darsi all'autocommiserazione sentendosi un imbecille per essersi dimenticato di quella tagliola?

Si.

Alche se sente il metallo mordergli la carne,anche se sente il sangue sgorgare e cadere a terra,come grani di sabbia della clessidra della sua vita che,al'improvviso,iniziano a cadere più in fretta,lui sà che il suo tempo è limitato ma non può fare a meno di sgorgare lacrime di rabbia e tristezza,chiedendosi perchè è stato così sciocco da piazzare quella trappola,davvero si aspettava che non gli sarebbe mai capitato a lui?

Stupido ingenuo,che prepara piani,piani di emergenza ed exit strategy non è riuscito a prevedere la cosa più importante di tutte:

E se fossi da solo?

a quel punto il cacciatore sorride,ma è un sorriso amaro,bagnato di lacrime e sangue,sue le lacrime,suo il sangue,sua la responsabilità....

E alla fine ha perso anche Lei...

Mea culpa,mea culpa,mea maxima culpa.

 

 

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Commenti al Post:
mariajuanapat
mariajuanapat il 24/11/13 alle 17:21 via WEB
Nella guerra di Valois il Signor di Vly è morto, se sia stato un prode eroe non si sa, non è ancor certo. Ma la dama abbandonata lamentando la sua morte per mill'anni e forse ancora piangerà la triste sorte. Fila la lana, fila i tuoi giorni illuditi ancora che lui ritorni, libro di dolci sogni d'amore apri le pagine al suo dolore. Son tornati a cento e a mille i guerrieri di Valois, son tornati alle famiglie, ai palazzi alle città. Ma la dama abbandonata non ritroverà il suo amore e il gran ceppo nel camino non varrà a scaldarle il cuore. Fila la lana, fila i tuoi giorni illuditi ancora che lui ritorni, libro di dolci sogni d'amore apri le pagine al suo dolore. Cavalieri che in battaglia ignorate la paura stretta sia la vostra maglia, ben temprata l'armatura. Al nemico che vi assalta siate presti a dar risposta perché dietro a quelle mura vi s'attende senza sosta. Fila la lana, fila i tuoi giorni illuditi ancora che lui ritorni, libro di dolci sogni d'amore chiudi le pagine sul suo dolore.
 
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IL MIO SOGNO

Il viandante

Davanti a un incrocio di strade deserte
 mi sono voltato a guardarmi indietro,
lungo era stato il cammino fin li',
dalle terre felici da cui ero partito,
dalle terre felici ero stato scacciato.

Troppo grandi i tuoi sogni,mi avevano detto,
troppo vicino alla luce sei voluto andare,
troppo grande l'amore che avevo voluto,
troppo in fretta l'amore l'avevo perduto.

E in mezzo al deserto mi sono trovato,
nessun uomo nero mi aveva guidato,
nessun uomo bianco mi aveva seguito,
questo fu' il prezzo da Lei pattuito.
"nove mesi e ancora nove dovrai camminare,
per aver solo un briciolo di quello che fu' il tuo amore".
Questa la maledizione che mi fu' pronunciata,
da chi.da lontano,mi nego' la mia amata.

Ma nel deserto non fui mai da solo,
altri viandanti camminavano con me,
tanti,quanti gli uccelli in volo.
Ognuno ha una storia da raccontare,
ognuno ha una pena che lo porta a soffrire.
come pietra essa pesa sulla loro coscienza,
di chi,troppo spesso,non ha avuto clemenza,
come corda ci lega a questo luogo tetro,
nessuno di noi puo' tornarsene indietro.
questo,ahime',e' il nostro destino,
continuare da soli sul nostro cammino.

E davanti all'incrocio mi sono fermato,
sentendo un profumo del mio passato
davanti a me lei!e' finito qui il viaggio?
avanti di un passo e scompare il miraggio!
di colpo le gambe mi hanno ceduto
con la faccia nella sabbia sono caduto
il mio spirito di nuovo svuotato,
dall'ombra di chi tanto,tanto avevo amato.

Le forze ho raccolto e mi sono rialzato
ancora una volta mi sono pulito,
ancora una volta mi sono asciugato,
dalle lacrime il mio volto rigato,
dal dolore il mio cuore ferito.

Appoggiato a una pietra mi addormentai,
e un'antica figura nel buio sognai,
di luce il suo corpo era stato tessuto:
la luce del mio amore,il mio amore perduto.
dal suo androgino corpo mi gunse una voce,
un canto di vita,un soffio di luce,
"coraggio viandante!il tuo viaggio non puo' finir qui!
tanti ti aspettano lungo il cammino,
ben altre sprprese ti riserva il destino!

 
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