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« La CrisiL'Oasi di Amore »

The Millionaire e l'Amore

Post n°19 pubblicato il 03 Febbraio 2011 da Silvio.Perroni
 

 

Stasera ho visto il film "The Millionaire".

Ultimamente mi sono ritrovato incuriosito da questo per me nuovo stile di fare film, così come nuovo è anche per me l'apprendere nel suo manifestarsi, piuttosto che nell'essere raccontato, l'insieme di usi e costumi, tradizioni, e in ultima analisi "l'anima" dell'essere orientale, pur filtrata e non osservata sul luogo.

Le sensazioni che ho avuto sono molteplici, come molteplici sono le novità rispetto a quanto sono stato abituato a vedere da decenni di film e vita e cultura occidentali.

Mi ha colpito innanzitutto l'apparente semplicità, innocenza forse, se è lecito il termine, delle trame, dei dialoghi, ed anche dei modi di fare degli attori, paragonabile forse a quella di certi film giapponesi.

Apparente, perchè mano a mano che si viene coinvolti nella trama, ci si ritrova poi a con-vivere le stesse problematiche esistenziali che viviamo noi, pur con modalità comportamentali differenti.

Ovviamente, aggiungerei, visto che tutto il mondo è paese, anche se alcuni non ci credono. E quella apparente semplicità si rivela invece come la semplicità dell'uomo semplice, per l'appunto, dell'uomo qualsiasi, non artefatto dai soliti schemi alla Rambo, Al Pacino, Richard Gere, risalendo fino a Via col Vento, John Wayne, Cary Grant ecc...

E già questa è una rivelazione, almeno per me, che svela alcuni "trucchi" del sistema di produzione (e condizionamento) occidentale.

Altra cosa che mi colpisce in questi film, ed in particolare nelle coreografie relative alle danze stile indiano, è il caleidoscopio di colori, che già basta a donare almeno un poco di allegria rispetto ai "nostri" film che se pur definiti "a colori", da qualche decennio ormai mi pare abbiano la tendenza a confondersi con le vecchie pellicole in bianco e nero, anzi peggio, sfumature di grigio con appena uno sfondo rosso cupo, o blu, o verde, a seconda del caso. Sarà per una tendenza, una moda, o solo per risparmiare il colore? Ma non sono tutti digitali ormai i films? ;-)

Abituati come siamo al grigiore e alla "intonatezza occidentale" dei colori da noi usati, oltre che nei film, anche nel vestire, di primo acchitto possono sembrarci addirittura "pacchiani".

Secondo me invece è la prima reazione aggressivà del nostro inconscio che si difende dal far arrivare alla nostra coscienza il contrasto tra il nostro grigio modo di vivere e i colori vitali di quanto abbiamo ormai dimenticato, se non addirittura mai sperimentato.

Una volta avuto il coraggio di respingere quella sensazione di "superiorità", almeno io sono rimasto incantato da quei colori, dei quali mi ci sono gioiosamente beato, scoprendo "nuovi" e per noi impensabili abbinamenti che invece donano allegria alla vista e al cuore. E questa è stata la seconda rivelazione.

Ma fin quì è abbastanza relativo.

Le maggiori novità le ho riscontrate osservando le loro danze, in particolare nei movimenti, molti dei quali a noi praticamente sconosciuti, e nel dialogo  tra uomini e donne, basato principalmente sulla "giocosa schermaglia amorosa", così la definirei, schema portante di tutte le danze di quelle culture.

Traspare in quelle danze una gioiosa condivisione di fondo, tra uomini e donne, dell'esistenza, basata sulla sensualità, sullo scambio amoroso, e manifestata con la danza stessa, nella sincronia dei movimenti, gli stessi, spesso, per gli uomini e le donne, proprio a simboleggiare questa condivisione.

E quì c'è la terza rivelazione. A cercare qualcosa di simile nei nostri usi e costumi, mi resta difficile trovarne. E questo mi fa riflettere. Presumo, ma posso solo presumerlo, che nel quotidiano la comprensione tra uomini e donne da quelle parti possa essere mediamente più facile, rispetto a noi.

I movimenti usati in quelle danze poi, sono assolutamente introvabili in qualsiasi danza occidentale od anche latino americana. Nuovi, perchè mai visti, eppur riconosciuti, almeno dal mio inconscio, come in una sorta di reminescenza, che risveglia ancestrali conoscenze da tempo assopite.

Movimenti nuovi ma chiaramente sensuali, che improvvisamente cambiano in altri che nella loro dinamicità e vivacità richiamano lontane danze di bambini africani, ricordando la semplicità di cui accennavo all'inizio, trasmettendo a chi osserva, almeno a me, una tonicità e vitalità particolari, ancor più perchè mescolate a quei moviemnti fortemente sensuali, ancorchè nuovi. Il contrasto tra questi due tipi di movimento potrebbe dare un senso di stonatura, ma come per i colori è solo una prima impressione. Chi riesce a trovare il nesso tra i due, riesce anche a godere della consapevolezza della importanza della sensualità, ma anche della capacità di controllarla e mescolarla in un gioco, in una danza, che comprende di più, gestendo la sessualità come uno tra i vari strumenti, se pur lo strumento principe,  di felice condivisione dell'esistenza.

Vorrei scrivere anche della musica, dei suoni, e delle voci femminili, particolarmente coinvolgenti, e di quegli intriganti grandi occhioni delle donne indiane e pakistane, e di quei corpi che raccontano in modo del tutto orientale la loro prorompente fecondità, e di tante altre novità, ma ho paura di dilungarmi troppo. ;-) Devo invece parlare del film, che è il mio intento principale in questo post.

Nel film si racconta la storia di un ragazzino di una delle tante baraccopoli, che insieme a suo fratello maggiore un pò prevaricatore e ad una ragazzina sopravvive ad un attacco di un gruppo di seguaci di un'altra religione, perdendo però la madre. Tra lui e la ragazzina nasce del tenero.

Uno sfruttatore di bambini li accoglie, ma loro capiscono subito l'andazzo e fuggono, lasciando però involontariamente la ragazzina nelle sue mani.

Dopo alcuni anni di vita da "scugnizzi" però, lui ormai quasi adolescente, non si è dimenticato di lei e insieme al fratello torna a cercarla. La trova, ormai ragazza, sempre sotto le grinfie dello sfruttatore. Il fratello maggiore lo uccide, ma poi obbliga la ragazza a far l'amore con lui. Lei, per non far uccidere lui, accetta. Il ragazzino, rassegnato solo quando lei accetta, li abbandona, per poi ritrovare per caso il fratello ani dopo, ormai diciottenne.

Mentre lui si guadagna modestamente da vivere servendo il tè, professione diffusa da quelle parti (?!), viene a sapere che il fratello invece è al servizio di un boss malavitoso, e la ragazza amata, è ora la donna dello stesso boss.
Riesce a vederla, scoprendo che anche lei non lo ha mai dimenticato, se pur nuovamente rassegnata alla logica del più forte, ma nel tentativo di fuga insieme lei viene ripresa, e lui ne perde le tracce.

Ma ha saputo da lei stessa che le piace guardare spesso il quiz "The Millionaire", quindi riesce ad iscriversi e a partecipare, pur non avendo alcuna cultura.

Stranamente, le domande del quiz riguardano tutte episodi particolari della sua vita, per cui conosce le risposte e riesce a diventare milionario, pur non essendo quello il suo scopo.

Il quiz dura parecchi giorni, come siamo abituati anche quì. La sua caparbietà e dimostrata tenacia fa trovare la forza al fratello di pentirsi di quanto fece, liberare quindi la ragazza, che corre subito da lui, e uccidere, essendo a sua volta ucciso, il boss.

Il film finisce con una allegra danza i cui protagonisti sono i due amorosi finalmente ricongiunti, ricchi e felici! :-)

Ovviamente raccontato così il film poco trasmette di quanto invece mi ha spinto a scrivere questo post.

Ma in questo film, secondo me, è raccontato il percorso obbligato per chi realmente vuole trovare l'Amore.

Tutti cercano l'Amore, ma pochi lo trovano appieno, o forse nessuno.

C'è chi crede di trovarlo tramite il successo, chi crede che basti innamorarsi, che poi tutto vien da sè, salvo poi dare la colpa all'altro o ricredersi sull'esistenza stessa dell'Amore, quando finisce, c'è chi pensa di aver sbagliato persona, e cambia, oppure si crea una seconda vita, e poi una terza, finendo quasi puntualmente per fare un casino della madonna.

Ma Amore non è ciò che ci hanno raccontato e/o lasciato credere.

Amore è uno stato di coscienza, di consapevolezza, che deve essere realizzato pienamente, per poter essere vissuto.

Amore non è un sentimento separato dagli altri fatti della vita. Amore ingloba in sè tutto il resto, il lavoro, i parenti, gli amici, la società, la politica, la terra, l'universo, tutto.

Per raggiungerlo quindi, è necessario conoscere, o meglio, riconoscere, e superare, tutti i mali, o errori, di questa nostra esistenza, i propri e quelli degli altri, passati, presenti, e futuri.

Non è Amore se vissuto come uno dei tanti aspetti della vita.

Per raggiungerlo è necessario innanzitutto staccarsi completamente da qualsiasi valore condiviso e fondante delle attuali società complesse, ognuna delle quali è fondata sul cosiddetto "peccato originale", per dirla in termini religiosi, o su un patto di accettazione del rapporto "padrone/schiavo", per dirla in termini più sociali, patto che crea il nostro "inconscio", che in natura altrimenti non esisterebbe, il quale "inconscio" lavora in continuazione in lotta con la nostra coscienza per non farci scoprire l'esistenza in noi della accettazione implicita di questo patto, lentamente consolidata mano a mano che nella nostra vita abbiamo ceduto ai vari compromessi che puntualmente ci si presentano.

Una volta staccati dai valori comunemente condivisi della società in cui si è nati ed allevati, si può finalmente cominciare a vedere la realtà per quello che è.

Ma non basta ovviamente. Scoprire i giochi non annulla automaticamente i problemi, che sono tutti lì, e contro i quali è obbligatorio combattere, se si vuole realmente raggiungere Amore.

E quindi è necessario combattere con se stessi e con gli altri, a livello affettivo, sociale, politico, lavorativo, in ogni campo, perchè in ogni campo quel "patto" è presente, perchè questi "campi" di attività sono solo divisioni, concetti, creati da noi, effetti proprio di quel patto iniziale.

In realtà esiste un solo "campo" di attività, che è la vita stessa.

Provate a fare l'esercizio mentale di osservare i vostri pensieri mentre uscite dal lavoro e vi dirigete a casa, e se ci riuscite scoprirete che il cervello cambia impostazione, non è smepre lo stesso, è come se cambiasse persona a seocnda del contesto. Ed è questa la realtà, per chi non è consapevole. La maggior parte di noi non è una unica persona coerente ocn se stessa, ma tante persone, ognuna diversa a seconda del contesto, e fra di loro ovviamente alquanto incoerenti. Ciò che vale al lavoro non vale a casa, o in chiesa, o con gli amici, e viceversa...

Dicevo, prima, che Amore, per essere tale, oltre ad essere "com-preso" deve anche essere realizzato.

Chi vuole amare quindi deve lottare contro ogni potere contrario ad Amore. Il che vuol dire, in una società come la nostra, per chi sa guardare, lottare praticamente contro quasi tutto. E per di più lottare con "amore", perchè se per altri obiettivi è vero il detto "il fine giustifica i mezzi", esattamente il contrario è se si vuole raggiungere Amore. "Il fine non giustifica i mezzi", e quindi non si può raggiungere Amore odiando o facendo del male ad altri, od anche a se stessi.

A questo punto ci si rende conto che, se pur da soli si ottiene qualche risultato, soprattutto interiore, ma quando dice bene pure esteriore, la battaglia non può essere fatta da soli. Sono necessari gli altri. Perchè Amore non è individuale, ma collettivo, universale, Unico, e necessita di tutti, per realizzarsi appieno. Non solo uno, non solo due, una coppia, ma tutti.

Ognuno di noi ha almeno l'obbligo di fare tutto quello che può a livello individuale, ed arrivarci è già tanto.

Se c'è chi dice che ha trovato l'amore senza neanche capirci nulla di quanto stò scrivendo, se solo provasse per un momento ciò che prova chi si è avventurato in questo percorso gli sembrerebbe di impazzire di felicità, e si accontenterebbe.

Eppure non è ancora abbastanza!

La realizzazione di Amore necessita, come minimo, di essere in due, (ovviamente), almeno una coppia nella quale ci si possa riconoscere e quindi amarsi, ovvero realizzare Amore.

Ma se non si va oltre, se non si dà al'Amore una dimensione anche sociale, politica, che investe tutto il resto, è destinato a morire, così come accade spesso.
E' questo il motivo principale del fallimento di tante relazioni.

E tutto quanto ho scritto è il motivo per cui nessuno vive compiutamente di Amore, ma eventualmente solo parzialmente, e pochi ci riescono.

L'estasi che si prova n quei pochi momenti intimi, separati dal mondo, è destinata a scomparire appena si volge nuovamente lo sguardo al mondo, con tutti i suoi problemi.

Per questo si ha voglia di scappare, quando si ama, di ritrovarsi in luoghi solitari e lontani. Non perchè è naturale, ma per sfuggire a quanto ci obbligherebbe a prendere coscienza completa della realtà in cui viviamo e di quanto sia lontana da Amore.

Chi comprende questo, comprende anche che l'intimità non è in realtà un qualcosa da vivere in disparte, ma semplicemente un qualcosa da vivere profondamente, con passione, intensamente. L'essere in disparte è richiesto per "dimenticare" temporaneamente il resto della realtà, e credere di poter amare senza fare i conti col resto del mondo. Ma questi sono dettagli...

Beh, è tardi, c'ho sonno, e quindi questo post lo concludo quì.

Un ultimo appunto sul film...

Nel film il ragazzo diventa effettivamente milionario. Questo fatto distorce tutto il messaggio che il film vorrebbe dare, in quanto l'accettazione di quel compenso è in realtà una accettazione del sistema capitalistico/consumistico, ovvero l'accettazione del patto di cui sopra.

Il ragazzo ritrova la sua donna prima dell'ultima domanda. Il messaggio sarebbe stato perfetto se si fosse rifiutato di rispondere, disinteressandosi di una ricchezza non dovuta, soddisfatto unicamente dell'aver ritrovato la donna amata.

Ma forse pretendo troppo... ;-)

Ring Ring Ringa

 Chick
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Haye
(la la la la sssaarpat sar pat hh)
Haye
(la la la la Haule haule Reeehh )
Ah ah

Toccava toccava
toccava toccava toccava
Hayeeee
Toccava toccava are re re re toccava toccava
Toccava toccava toccava toccava toccava
Ayi ayi ayi
Ayi ayi ayi
Ayi ayi ayi ayi ayi ayi ayi

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Ero sdraiata nel mio letto
E dormivo profondamente
Come faccio a dirti cosa è successo dopo, amica mia

Un insetto molto abile
Era su di me
Si intrufolò piano piano
Oh oh ooohhh

Quello stupido non capiva
Non pensava a nulla
E strisciando, non sapeva dove era arrivato

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Haaye

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Lui è timido

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Haaye

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Lui si vergogna

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Haaye Haaye

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Cosa c'è da nascondere

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

Quanto mi contorsi e soffrii
Quanto piansi
Stavo così bene prima di dormire
Perchè mi addormentai allora

Ayee

Quell'idiota mi rese veramente inquieta
E non mi lasciò avere alcuna pace
Io malamente cercavo di piangere
Ma lui non mi lasciò piangere
O ho

Tale era l'astuzia di quello sleale
(Kya keh rahi ho)
Tutto il mio corpo bruciava dentro
(Ma perchè eri così indifesa?)

Oooh oh oh oh
oh oh oh oh oh
oh oh oh oohh oooohh

Are Haiya Haiya Hoo

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Mi solleticava lentamente
(ayi ahi)
C'era una agitazione nel mio cuore
(ooh)
Stavo diventando timida timida
(ah ah ah)

Quando provai a cercarlo
(ayiii)
Si nascose silenziosamente
(ayi)
Questa era la mia storia
Oh oh oooh

Pensa solo che ero diventata preda di uno scarafaggio
(ah)
Ho perso contro di lui

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava
Strisciava strisciava strisciava strisciava strisciava

Haye
(la la la la sssaarpat sar pat hh)
Haye
(la la la la Haule haule Reeehh )
Ah ah

Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi
Chikchi Chikchi

 

 
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