un tavolo (quello delle riunioni confusionarie di casa mia, che minimo minimo ci si mangia in sette). delle tende leggere, una porta finestra mezza chiusa, le sbarre del cancello di ferro, un pò di spazio, un muro inutile e poi finalmente l'orizzonte, la connessione tra cielo e mare.
il respiro mio nella penombra dei pensieri.
con mia grande sorpresa, pare che scriva... per sbaglio ho trovato un quaderno: la scrittura è la sua, gli errorri grammaticali assomigliano ai miei (le doppie cazzo le doppie), la consapevolezza è della donna, di lei in quanto spirito e carne. niente di filiale, niente di casalingo, niente di vagamente politico, giusto un poco di serenità. giusto qualche riflessione buttata là.
non glielo dico mai quanto la stimo, ma la stimo.
un amico ieri m'ha guardato e m'ha detto stai attenta. non rovinarti la vita (come fa a capire sempre?), non costringerti a emulare gli errori di tua madre. è grazie a lei se...è grazie a lei. è una donna forte. anche tu lo sei, ma pensa. non rovinarti la vita.
è un amico che capisce, che capisce mia madre e capisce me.
non è stato necessario che gli dicessi che la rovina è innata nella costruzione. il mio amico lo sa che quando si scelgono le pietre e le si mettono accanto ci si può imbattere nell'angolatura sbagliata e far crollare tutto. lo so anche io. e francamente corro il rischio. il mio amico lo sa. mia madre lo sa. e lo so io.
per cui mi rimbocco le mani e inizio il lavoro.
che meraviglia!
Inviato da: kiskedda
il 22/06/2009 alle 12:23
Inviato da: Jack_Kerouac.FG
il 24/05/2009 alle 23:28
Inviato da: MISS ITALIA TRAV
il 07/05/2009 alle 11:27
Inviato da: guidopardo1
il 23/03/2009 alle 20:31
Inviato da: SofistaDissociata
il 23/03/2009 alle 20:01