Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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Messaggi di Gennaio 2017

Falsi amici

Post n°518 pubblicato il 30 Gennaio 2017 da hieronimusb

Mentre guardo la televisione mi colpisce la pubblicità di un'azienda per la quale lavoro, tutto bello, tutto proiettato al futuro, fino alla frase finale "Ingenuity at your service".
Penso di aver capito male , cerco su internet. Assolutamente no, non ho capito male, il video, completamente in italiano, terminainquadrando la  frase inglese "Ingenuity at your service".

Prendo il telefono e chiamo il mio referente dell'azienda che mi spiega che "ingenuity" è un falso amico e che in inglese significa "ingegnosità".
Eccerto però che siete un'azienda italiana, che vi rivolgete al mercato italiano e usate una fraseologia inglese che oltretutto può essere fuorviante?
Si sa che in Italia l'inglese lo conoscono in pochi, che sono ancora meno quelli che lo conoscono ad un livello per cui sanno riconoscere i "false friends" più insidiosi, non sarebbe stato meglio usare l'italiano?

Ormai tutti sappiamo cosa sono i false friend, ossia termini che appaiono simili in varie lingue, ma che in genere hanno significati differenti, a volte addirittura opposti, è il caso di "squisito", che in italiano ha un significato mentre in Portoghese indica qualcosa di bizzarro e repellente.

Ce ne sono tanti e nessuna lingua ne è immune il termine "salir" ad esempio significa "uscire" in Spagnolo e "sporcare" in francese .

Tra Spagnolo e Portoghese poi i false friends si sprecano grazie anche alla somiglianza delle due lingue, "buscar" ad esempio significa "cercare" in Spagnolo e "andare a prendere" in portoghese, (in italiano buscarle, significa anche prenderle,,, le sberle).

Quello che però pochi sanno è che anche in Italia abbiamo problemi di comprensione tra le regioni e questo spesso a causa di italianizzazioni del dialetto o fattori più specifici.

Se da piemontese dico che "ho messo i panni in conegrina", immagino chi legge faccia fatica a capire che ho messo i panni nella candeggina.

Se compro le coconette, ci vuole fantasia a pensare alle arachidi e non so quanti di voi mettono l'insalata nel grilletto, che sarebbe poi la terrina in plastica.

Stasera mi faccio "l'uovo al paletto", che sarebbe l'uovo al tegamino.
Da noi i figli non si partoriscono, si "comprano" e per dire che due stanno insieme si dice che "si parlano".
Quando si va a fare il picnic si mangiano i "sanguiss" che sono una italianizzazione della piemontesizzazione del termine "Sandwich", magari acquisita durante l'occupazione alleata, vai a sapere.

Andare a lavorare si dice andare a ruscare, ( in Emilia  invece  il "rusco" è l'immondizia).

Inoltre se diciamo frocio, probabilmente ci riferiamo solo a nostro fratello senza accenni ad eventuali orientamenti sessuali.

Ma soprattutto noi abbiamo i "ramasin"; sorta di frutta sconosciuta al resto del paese, (e mi dispiace per vo)i, che sono susine di una varietà molto piccola , dolci e che si mangiano come le ciliege, una tira l'altra.

Ma non è solo il piemonte ad avere le sue caratteristiche , anche il resto del paese si difende bene

In Romagna ad esempio non tolgono la polvere, la "fanno", "Fai la polvere in camera per favore?".
Come si fa a fare la polvere? si grattano i muri? si soffia dalla strada?
Sempre in Romagna , per dire "In questo posto ci siamo già stati", si dice "in questo posto ci siamo stati ancora".

Mio figlio che adesso abita a Siena  ha problemi di comprensione con la mamma e la nonna della morosa quando gli dicono "Tu di questa cosa hai capito punto poco".

Se dobbiamo ordinare della salsiccia (o salciccia)

In piemonte la salciccia è quella lunga e sottile, mentre quella corta e più cicciotta è chiamata salamella o luganiga da chi ha viaggiato.

In altre regioni tra cui la Lombardia e l'Emilia  mi risulta sia il contrario, In romagna è tutta salciccia, grossa o sottile.

Insomma, siamo un solo popolo, abitiamo in un solo stato, abbiamo una sola lingua declinata in decine e forse centinaia di modi diversi .
Come possiamo capirci?

Alex

 
 
 

Di che colore è la pelle di Dio

Post n°517 pubblicato il 29 Gennaio 2017 da hieronimusb

Quando ero ragazzino e frequentavo gli Scout e i gruppi parrocchiali, ci avevano insegnato, tra le altre, due canzoncine che ancora  ricordo.

La prima era "Viva la gente", in cui il protagonista si accorgeva di quanta gente incontrava ogni giorno, gente che viveva, lavorava, rideva, trasformando il giorno in una grande festa.

La secondo di significato un po' più profondo era "La pelle di Dio".
Non so chi fosse stato a scrivere questo testo, peraltro semplice in cui al momento di dormire un bimbo chiede al padre di che colore è la pelle di Dio al che il padre risponde che è "nera, rossa, gialla bruna bianca perchè, lui ci vede uguali davanti a se".

Il bambino ovviamente chiedeva al papà come mai allora le razze si odiano se di fronte a Dio siamo una sola umanità ed il padre che non sapeva cosa rispondere , la buttava sull'ottimismo auspicando che un giorno l'Uomo avrebbe capito.

Sono passati 50 anni da allora e mi pare di capire che l'Uomo non abbia capito un'emerita mazza.

C'era però un'ultima strofa che non ho mai capito se facesse parte del testo originario o se fosse stata aggiunta in seguito che recitava così.


"Disse un giorno un uomo all'America
Per essere unita sei fatta tu
Un mondo nuovo può iniziareda te
Tutte le tue razze sono un vanto per te"

Alla luce di quanto succede oggi, con l'avvento del Gran Tamarro alla presidenza degli USA, con la chiusura delle frontiere , con il respingimento dei profughi si capisce che l'ottimismo di quell'anonimo autore era assolutamente fuori luogo.

Se pensiamo che gli Stati Uniti sono una della maggiori nazioni predatrici al mondo , la sua impronta ecologica è la maggiore  con un fabbisogno di terra per ogni abitante di circa 10  ettari, quando il valore dovrebbe essere inferiore a 2...

quando pensiamo che buona parte del casino che c'è in Mediooriente è stato provocato dagli Usa, per campagne militari ipocritamente false, ma solo per mettere le mani sulle produzioni di petrolio oppure per ignavia nei confronti di altre situazioni, leggere che il nuovo presidente blocca l'arrivo di profughi da quei paesi dovrebbe far vergognare ogni americano con una qualche dignità.

Eppure sembra che lui sia il salvatore della patria, viene osannato dai nostri caporioni locali e, secondo me, in segreto viene ammirato da molti.

Bene, credo che a questo punto si tratti di decidere cosa sia l'umanità, che non è semplicemente un sostantivo, ma anche un sentimento di solidarietà universale.

Nel mio piccolo credo che nessuno si possa salvare da solo, credo che soprattutto gli autori dei crimini debbano farsi carico di porre rimedio , credo che nessuno abbia il dovere di morire di fame, di sete, di guerre e malattie perchè altri possano vivere al di sopra delle loro possibilità.
Il mondo è uno, l'umanità è una ognuno ha il diritto di vivere , di crescere i propri figli, di sognare un avvenire migliore

Chissò cosa starà pensando oggi il bimbo della canzone che, ad occhio e croce dovrebbe avere la mia età?

 

 
 
 

Il giorno della memoria è inutile

Post n°516 pubblicato il 27 Gennaio 2017 da hieronimusb

Basta, oggi non mi adeguo a questo clima ipocrita, da tempo mi sono ribellato a questa moda dell'indignazione pubblica nei giorni comandati.

Hitler è stato un pazzo, va bene, ma è morto 72 anni fa, da allora ad oggi le atrocità della natura umana hanno continuato ad imperversare sotto ai nostri occhi indifferenti, eppure una volta all'anno, a comando, dobbiamo ricordare la Shoa "per non dimenticare"!

Non dimenticare cosa? Gli eccidi nazisti? Beh, mi dispiace, ma già li abbiamo fallito, perchè ricordiamo solo selettivamente.

Sappiamo dei milioni di ebrei, ma dimentichiamo gli zingari, gli omosessuali, i portatori di handicap, i dissidenti politici, i cosiddetti 'asociali', ossia persone ch non riuscivano ad integrarsi in una società che non riuscivano a capire.

Non basta ricordare, se vogliamo che non accada più servirebbe capire cosa è successo, cosa lo ha provocato, quali sono stati i semi, i pensieri, le ideologie che hanno permesso le atrocità commesse durante la seconda guerra mondiale, da TUTTI I PARTECIPANTI.

Ovviamente i tedeschi hanno perso e su di loro si è abbattuto il biasimo mondiale, ma vogliamo ricordare i gulag sovietici, i campi di deportazione e concentramento italiani, l'internazione degli immigrati in America?

C'è bisogno di capire che nessun popolo è immune, che i tedeschi non erano andati fuori di melone per una loro predisposizione genetica, ma perchè parte dell'umanità, soprattutto dovremmo capire che quelle ideologie, quelle condizioni, quei semi sono ancora oggi tra di noi e lo dimostra la vittoria di Trump in america, lo dimostra la salita dei partiti razzisti e xenofobi in tutta Europa, lo dimostra un pensiero comune sempre più spaventato e prnto ad accogliere l'uomo forte al comando.

Non siamo stati vaccinati, se doveva servire a tale scopo il "giorno della memoria" ha fallito il suo scopo e le vittime di ieri sono diventate gli aguzzini di oggi.

Fino a quando il governo israeliano si nasconderà dietro la Shoah per continuare poi a perpetrare le stesse atrocità?

 

 

 
 
 

Pillole

Post n°515 pubblicato il 26 Gennaio 2017 da hieronimusb

Sono a Napoli per lavoro, sono nella mia stanza di hotel ed ho dei brividi di freddo, forse mi sto prendendo l'influenza, che non sarebbe neppure male , un'occasione per riposare un po', non fosse che mi toccherà guidare con la febbre domani.

Nella stanza accanto alla mia una mandria di ragazzi vocia ad un tono molto alto, lancia strepiti, sposta i mobili, spero si calmino prima che io vada a nanna

Probabilmente è l'ultima volta che verrò qua, l'hotel a 5 stelle è decisamente calato di qualità nel corso degli anni, o forse è per il fatto che ho prenotato online tramite un conosciuto software che mi hanno relegato in una stanza sensa comfort, nell'ala "popolare" della struttura, con il sapone nei dispenser , senza ciabattine e con una doccia così piccina, ma così piccina che appena mi muovevo spostavo la leva dl miscelatore dell'acqua alternando scrosci bollenti a scrosci gelati.

Ho usato il mio bagnodocciaschiumashampoo personale, ma ciò non toglie che una struttura che "se la tira", tratti davvero male i suoi affezionati ospiti.

Anche il ristorante qui sotto si è montato la testa. Un tempo aveva pesce freschissimo, un servizio cordiale come ti aspetteresti a Napoli, quasi un sogno venirci a mangiare.

Oggi il pesce è congelato, (al prezzo del pesce fresco però) e sul menù abbondano i S.Q o S.P, per cui non sai mai quanto andrai a spendere. Ho ordinato uno stuzzico, un antipasto ed un primo, mi hanno portato insieme i primi due e quando ancora ero a metà dell'antipasto è arrivato il primo che quindi ho mangiato tiepido, proprio a me che i cibi piacciono bollenti.
Dico, ma se vi serviva il tavolo non fatemi neppure entrare, già perchè oggi ho trovato la novità del tipo fuori dalla porta che chiama con una ricetrasmittente l'interno e dice "ho qui un singolo , lo faccio entrare?"

Sempre in tema di anatomia femminile, nel ristorante c'è la TV accesa ed al TG5 c'è un servizio sulle Femen, un buon motivo per mostrare un po' di tette , al che dalla platea prettamente maschile del locale si alza un becero coro di commentiche stonerebbero in uno stadio, pensa un po' in un locale dove ti parte una carta da cinquanta per un pasto.

Basta! Pollice verso anche qui!.

Ho lavorato oggi pomeriggio in un'officina dove alle pareti c'erano ritratti della madonna e di Padre Pio, cosa alquanto strana per l'ambiente dove di solito fanno bella mostra di se donnine nude.

In Friuli, mi è capitato di spaventarmi una volta perchè dopo essermi chiuso la porta del bagno alle spalle mi sono voltato e c'era una patata alta almeno trenta centimetri, un primo piano inquietante , quasi la galleria del Frejus.

Ora è piacevole vederla nelle sue dimensioni naturali, ma se diventa esageratamente grande inizia a diventare aggressiva, non parliamo poi di certe pose e certe foto con dettagli quasi da libro di medicina ed una profondità tale per cui riesci a scorgere le tonsille della signorina passando però dalla parte opposta alla bocca:

E poi c'è Napoli!

Sono in tanti i suoi figli che hanno provato a cantarla ed ogni volta si sono accorti che questa città è tutto e niente, è bellissima, piena di storia e di palazzi e poi ci sono i bassi vera e propria pubblicità del degrado.

HA un panorama unico al mondo e cumuli di immondizia accanto a cui la gente scivola più rassegnata che indifferente.
E' viva, popolosa, allegra, attiva tanto quanto è deserta e permeata di una tristezza allegramente atavica.

Sono un po' le caratteristiche di tutte le città, ma qui sono esasperate fino al conflitto e non sai mai come guardarla,...

... forse come una mamma con troppi figli a cui badare.

Napoli è bella, la napoletanità dovrebbe avere una sua patente ed un riconoscimento come patrimonio dell'umanità... e lo dice uno del nord.

Per finire volevo mettere una canzone, "Napule è" di Pino Daniele è troppo scontata, "Napule o' vero" di Eugenio Bennato meriterebbe un'esegesi a parte.

Ho scelto questa, di Sal Da Vinci

 
 
 

La potenza è nulla senza controllo

Post n°514 pubblicato il 24 Gennaio 2017 da hieronimusb

...per stupire mezzora basta un libro di storia
io cercai di imparare, la Treccani a memoria
e dopo Maiale, Majakovskj, Malfatto,
continuarono gli altri fino a leggermi "matto".

(F. De Andrè, Un Matto, Non al denaro, nè all'amore, nè al cielo)


Capita di leggere persone che riempiono post e commenti di citazioni, quasi che a ripetere frasi di altri si acquisti autorevolezza, paradossalmente però, viene da chiedersi se questi abbiano idee proprie oppure se, sfogliando il loro personale dizionario di citazioni, si facciano una o più opinioni.

Le citazioni aiutano, è indubbio, anche io le uso, ma solamente per ribadire un'idea, come un compendio a volte ironico, a volte  satirico al mio pensiero, però a mio avviso devono essere un di più, uno svolazzo di inchiostro, uno sbuffo di fumo su un pensiero che ha basi, radici e vita propria, altrimenti si rischia che siano solo fumo senza l'arrosto.

Su questi pensieri si innesta il ragionamento che porta in evidenza ciò che è intelligenza e ciò che è sapere.
Si può avere una conoscenza enciclopedica, aver letto decine di migliaia di libri, ma se questo sapere, queste informazioni non trovano un utilizzo, non acquistano forma, sostanza, applicazione alla realtà siamo assolutamente stupidi di fronte a chi magari ha una cultura elementare, ma possiede una conoscenza rale della vita.

L'intelligenza, come si evince dal suo etìmo, ha il significato di "capire", da non confondere con "sapere" che è tutta un'altra cosa .
Capire vuol dire rendersi conto delle situazioni, agire in modo da ottenere il massimo profitto ed il minimo danno, usare ciò che si ha e ciò che si è per ottenere i propri risultati, solo in un secondo tempo e solo come valore aggiunto ci possono essere informazioni , citazioni come avallo delle nostre idee o, come dicevo, come alleggerimento della tensione in una intelligente ironia.

Una pubblicità del passato mostrava un centometrista con i tacchi a spillo e lo slogan era "La potenza è sulla senza controllo"; per questo vorrei coniare un nuovo slogan, "la cultura è nulla, senza l'intelligenza per applicarla"

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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