Creato da kappa2o il 25/09/2006
 

Villa Desperate

[...per vivere la realtà in un mondo di sogni...]...manuale per essere felici!

 

 

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Post n°1383 pubblicato il 14 Giugno 2010 da kappa2o

Come ci arrivi a marina?

C’è chi và in motore, chi in scooter, chi prende su dall’appartamento la bicicletta, chi và in macchina.

Dove parcheggi a marina?

Beh se arrivi prima delle 8 del mattino, un pizzico di coraggio e una macchina che non ha paura della polvere puoi avventurarti lungo i viottoli sabbiosi tra un bagno e l’altro…occhio a non sforare i pali che delimitano i parcheggi gratuiti…c’è ci tenta o chi non sa, ma poi tutti imparano che posteggiare alla cazzo ti costa appena 206 € poi però ce la puoi lasciare fino a sera non pagando altro e sei comodo comodo.

Per bici, moto e motorini non ci sono grandi difficoltà, basta solo ricordarsi dove tieni le chiavi.

Per le macchine se non arrivi prima delle 8 del mattino, puoi pagare un migggglione di euro e metterla lungo Viale delle Nazioni (fa molto figo e sei comodo), oppure puoi parcheggiare al parcheggione, sempre se trovi posto, prendere il navetto e arrivare ai bagni, oppure puoi parcheggiare al poco conosciuto Marchesato, prendere il navetto e arrivare ai bagni.

 

Vabè…allora arrivi in spiaggia, e col caldo torrido delle 11 decidi di far portare i lettini praticamente sul bagnasciuga per godere della ventilazione migliore, poi magari sei un pochettino troppo a ridosso del bagnasciuga, magari avere proprio le cappine odiose e puzzolenti sotto al lettino non è il massimo, vabè, ti sposti di poco e di poco cambia. Ti rendi conto in fretta che le odiose cappine puzzolenti portano con se odiosi moscerini fastidiosisssssimi che ti ricoprono il corpo e lo spirito. Vabè…andiamo a fare una passeggiata và, che qua non si resiste. Vabè, finiamo il tour e quando ritorniamo a vedere i nostri lettini sono diventate palafitte sotto alle quali si è insinuato un improvviso fiume in piena, fortunatamente qualche anima pia ci stava mettendo in salvo almeno le borse. Corriamo a spostare i lettini di quel tanto che bastava per non avere l’acqua sotto di noi. E vabè…le ore passano, bene o male, tra un giornale, un libro, uno sbuffo, una telefonata, un bagno, un messaggino, un taglio di gabanino.

A metà pomeriggio il cielo si copre, fortunatamente, con qualche nube; dopo 30 minuti dal cielo cadono 2 e dico 2 goccie che fanno scattare la spiaggia come per una esercitazione di evacuazione antincendio…30 secondi dopo tutti avevamo raccolto i nostri averi e stavamo seduti sui lettini attendendo di capire i nostri destini, a quel punto quasi sperando che piovesse.

Ci spostiamo al bar, dopo qualche decina di minuti di titubanza decidiamo di andare a vedere la situazione al Coco loco. Al Cocole 2 goccie diventano 10 così io e la cocimi (arrivate con la macchina dopo le 8 del mattino e parcheggiato al poco conosciuto Marchesato) decidiamo di 1) andare a prendere il navetto 2) arrivare alla macchina 3) spostare la macchina verso il centro 4) lasciarci le borse 5) fare poi quello che ci pareva con la rassicurazione di un mezzo di locomozione coperto nei paraggi. Quindi deciso, andiamo. 100 metri più tardi, alla vista del traffico immobilizzato in cui pure il navetto era incastrato ci ha fatto riflettere che fosse meglio tornare al Coco…alla “o” di Coco le 10 goccie sono diventate 20, 30, 40…”Elisa, troviamo qualcosa di più vicino…IL PETEEEER!” e via ci infiliamo nella fitta pineta correndo con le nostre infradito di plastica scivolosizzzzzima come Michael Douglas e Katlheen Turner ne il gioiello del nilo in mezzo alla foresta pluviale…arriviamo al Peter…sane e salve (o quasi)

E mentre sei al riparo ti accorgi che non importa se sei arrivato prima delle 8 del mattino, se sei arrivato con auto, moto, bicicletta o a piedi....se diluvia rimarrai sempre bloccato nel posto in cui sei!

Vabè, dopo lo scrollone d’acqua, dopo che le due donne biciclettate ci avevano raggiunto al nostro riparo, dopo che ci siamo scolate un boccione di birra, dopo che abbiamo raggiunto a piedi il centro, dando al cielo un confidenza che non si meritava, raggiungiamo le altre due biciclettate già asciugate dal diluvio che le aveva colpite in pieno e lì decidiamo che dovevamo andare a recuperare la macchina!

Ci facciamo prestare 1 e dico 1 bicicletta per arrivare in 2 all’ormai famoso Marchesato, e da là tornare una con la bici e l’altra con la macchina. Io e la cocimi, incuranti dei trascorsi tentativi che portarono a conseguenze ancora visibili sul corpo della cocimi, e in fondo rassicurate dal power ballance a cui la cocimi ha affidato il suo proverbiale senso dell’equilibrio, ci mettiamo in marcia, pedalando a turni, sfrecciando tra le auto in coda, nonostante ci sarebbe occorso le luci d’ingombro per il carico fuori sagoma. La fatica, la goffaggine, l’andatura zigzagante ci accompagnano fino ad arrivare a vedere il poco conosciuto ma oramai famoso Marchesato. Lo vediamo, è là, è lì, a pochi metri, a pochi passi….sentiamo arrivare il navetto dalle nostre spalle, ci spostiamo sulla destra, molto sulla destra, la strada è deserta, molto deserta, in entrambi i sensi di marcia…quindi sentiamo arrivare il navetto, nemmeno il tempo di capire come, quando, perché e soprattutto il livello di stronzaggine dell’autista che…il navetto, che percorreva la strada deserta ad una velocità di crociera ad occhio e croce di 120 km/h, non preoccupandosi minimamente del fatto che ci fossero due ragazzuole impacciate in una bicicletta, e senza curarsi del fatto che lo stesso temporale che aveva creato l’intasamento di marina aveva provocato pure la creazione di numerose SCOLLE (in itaggliano pozzanghere), dicevo il navetto becca in pieno una (o due) SCOLLE piene di acqua, chiaramente CIOSSA, e…ci annaffia come se fossimo delle felci in un vaso.

 

[dietro al navetto uno scooterista testimone del tutto si volta indietro, ci guarda e ride sguaiatamente; dietro di noi un pedone testimone del tutto si fa beccare ridere sguaiatamente]

 

Noi rientriamo in centro con i capelli gocciolanti e i vestiti a pois (A PUA' per capirsi)….ma solo sul lato sinistro.

 

 

 
 
 
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