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"Non siamo più centrali di quanto non lo sia qualsiasi altro punto dell’universo" Giordano Bruno (1548-1600)

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Tutti per Uno, Uno per Tutti.. di Vittorio Marchi - PARTE I

Post n°17 pubblicato il 22 Marzo 2010 da universopensiero

http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/tutti-x-1-1-x-tutti.php

25.07.2007

Tutti X 1,1 X Tutti
di a cura di Massimo Teodorani e Ivana Iovino

Vittorio Marchi risponde alle domande dell’astrofisico Massimo Teodorani 


Può spiegarci qual è secondo lei la corretta interpretazione della “forza nucleare debole”, perché la ritiene così importante e per quale ragione secondo lei essa è stata trascurata o mal compresa dalla fisica ufficiale?

La corretta interpretazione della forza nucleare debole è la seguente: è l’ unica forza ( ignota alla fisica ufficiale, impegnata ancora nella ricerca di unificazione di tutte le forze ) di cui tutte le altre sono manifestazioni. Muove il cuore delle stelle e commuove quello dell’ uomo. E’ impropriamente chiamata debole perché sfugge all’ analisi degli strumenti scientifici, mentre è rivelatrice per il sistema neurocerebrale umano. Fa parte del sistema della forza ED e ne rappresenta uno dei 2 lati. Presenta le seguenti caratteristiche:  · Trasmette emozione ( emo=sangue + azione );

· Unisce il visibile all’ invisibile;

· Provoca l’ alchimia ( trasmutazione delle sostanze);

·  Dirige e governa l’ evoluzione cosmica;· Trasforma la materia nucleare;·  Dirige e controlla la fusione nucleare  di tutte le stelle dell’ Universo.  Si dice che la forza debole ( in realtà campo debole)  sia stata scoperta negli anni 70.  Ma in realtà si conosceva già negli anni 50 per merito di Enrico Fermi, chiamato per questo il Signore delle stelle da John Whiler. Per la verità il primo ad avere l’ intuizione della sua esistenza fu Ettore Majorana, come mi rivelò il mio Maestro E.C.,  compagno di stanza e di studi di Enrico Fermi alla Normale di Pisa. Non si può vedere. ( Materia esotica od oscura 25%, Energia oscura 70% , Materia ordinaria oscura 4,5% ).La forza debole non si vede, ma si può solo percepire, perché è mascherata dalla luce elettromagnetica che, come un velo formato dalla Magnetosfera, la avvolge nel suo stato di luce ordinaria ( 0,005% ), impressionata dalla retina dell’ occhio umano.Si distingue dalla luce elettromagnetica, perché quest’ ultima ha le seguenti caratteristiche: 

·  Mostra solo il visibile dell’osservabile;

· Crea l’ orizzonte illusorio degli eventi;

·  Crea lo spazio-tempo;

·  Crea una realtà di immagini ( per interferenza di onde vibratorie  ) che è illusoria.  Il lato debole di questa forza è quello che sta trasformando il “cuore” ed il cervello dell’ essere umano, vera e propria antenna cosmica. E’ stata volutamente trascurata e fintamente snobbata ( basta vedere la manipolazione paradossale del nome  che ne è stata fatta) perché essa è connessa alla scoperta della free energy, un evento fortemente destabilizzante  per i signori dell’ energia. Nessuna incomprensione.

Ci può dire in che modo secondo lei discipline esoteriche come l’alchimia, l’astrologia e la geometria sacra, possono essere importanti per la scienza odierna?

La scienza moderna non ha il concetto dell’ UNO, fuori dallo spazio e dal tempo, ma il concetto del relativo e del molteplice, legati alla sfera del limite e quindi del “composto”, del “limitato” e del “temporale”.  Scienze come l’ alchimia ( attraverso il processo di trasfigurazione della L.U.C.E. un acronimo che sta per la “ La Unica Cosa Esistente” ), l’ Astrologia ( sulla base delle Energia Astrale assorbita ed emessa in ogni momento o luogo della vita degli astri secondo le mutevoli vibrazioni interconnesse alle trasformazioni del nostro DNA sincronizzato ai pianeti e al cosmo e la Geometria Sacra ( attraverso l’ esistenza di sezioni e rapporti “aurei”, riproducenti, ai vari livelli dell’ evoluzione del Creato-Creatore, dell’ Osservatore-Osservato, i stessi parametri e proporzioni dell’ unica Unità univivente esistente, sono importanti  perché possono aiutare la scienza moderna a pervenire ad una visione della Realtà che chiarisca nella mente degli umani cosa significa il principio di non-località della Vita e di indissolubilità di ogni cosa esistente. La Chimica per esempio potrebbe incominciare a sospettare che i circa 114 elementi  chimici classificati nella tavola periodica degli elementi di Mendeleev potrebbero essere il risultato della trasformazione ( non successiva ) di un capostipite, una sorta di Adamo materiale,  che per il momento chiamiamo Idrogeno. Mentre l’ astronomia potrebbe incominciare a prendere sul serio il fatto che il periodo della nostra vita materiale, data la non-distanza che regola la vita degli astri, rifletterà molto la posizione dei pianeti nel preciso momento, ora e luogo in cui siamo nati e il tipo delle energie che abbiamo assorbito circa quell’ evento, secondo un “modello interiore” che ci accompagnerà lungo tutto il percorso della nostra vita. D’ altra parte oggi nessuno discute più sul fatto che i pianeti sono come dei trasmettitori di energia che irradiano una vibrazione distinta. Per cui, a seconda della posizione che occupano sulle loro orbite, rispetto alla Terra, esercitano vibrazioni planetarie diverse o combinazioni di esse, che si traducono in una maggiore o minore influenza su questo pianeta e quindi su di noi. Come ogni pianeta è il riflesso del cosmo così siamo noi. Pianeti e noi siamo il cosmo ed il cosmo è noi,  insieme ai pianeti.   La geometria sacra è l’ espressione di campi e di codici geometrici vibrazionali. La “matrice” appare esteriormente come una serie di numeri e di codici che si rapportano tra loro secondo schemi cui sono associate determinate energie ed influssi energetici. In realtà si tratta di onde con precise frequenze elettromagnetiche che poi vengono percepite dal nostro sistema neuronale e trasformate in immagini dal nostro “cervello televisivo”, che in realtà si comporta come un decodificatore di frequenze in virtù di un processo che ricorda la trasformazione di Fourier. La “matrice” è un costrutto vibrazionale e questa è la ragione per cui la si può scomporre in termini matematici, numerologici o in altri tipi di apparente misurazione.

Qual è secondo lei il significato di certe coincidenze numeriche e geometriche che si trovano in natura?

Le coincidenze numeriche e geometriche che si trovano in natura si spiegano con l’ arte della Vita che si è inventata “la spirale della sezione aurea” e la “sequenza di Fibonacci” (1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89…) per costruirsi un modello “artistico” facsimile, adattabile al sistema-natura, per indicare “UNA REALTA’” che non ha ne inizio e né fine. Ovvero l’ Uno che non ha il Due. Per questo il rapporto ? = 1,6180339…., il cosiddetto numero d’ oro, che è alla base in natura dello sviluppo di una miriade di forme appartenenti al mondo minerale, vegetale, animale, umano e cosmo astronomico,  è costituito da un numero infinito di cifre, per indicare che la Vita è una e  per ripetere con questo modello il pattern dell’ Infinito, al di là della quale non c’ è l’ “oltre”.    In che modo la scienza in senso lato si evolverebbe nel caso si riesumasse qualche aspetto dell’antico “sapere ermetico”?Se la Scienza fosse in grado di ricordare e/o di recuperare il pensiero del sapere ermetico potrebbe fare passi da gigante.  La concezione ermetica dell'universo era basata sulla interconnessione tra le sue parti, il microcosmo ed il macrocosmo. E nell’ annunciare l'interdipendenza tra l’uomo e le stelle, il cosmo  e le sue leggi  l’ ermetismo concludeva dicendo che “ su come giù, a destra come a sinistra, dentro come fuori”  l’ Universo era UNO ed infinito. Oggi dalla fisica dei quanti è arrivata la conferma che esistono infiniti regni dell’ esistenza e tutti fanno parte dell’ Uno indivisibile. Per cui la realtà dei 5 sensi è solo uno di  questi “info-regni” possibili. Si dovrebbe allora approfondire meglio il concetto espresso dal principio del pensiero ermetico nello studio del “collasso della funzione d’ onda”.  Si dice infatti che esso è il fenomeno per cui un modello di onde che può essere contemporaneamente in più luoghi, si manifesta in un solo luogo, se osservato.Le onde e le particelle in realtà sono le solite e si trovano sia qui che ovunque. Ciò è possibile se si tiene conto che le particelle oltre ad essere se stesse, sono anche lo spazio che intercorre tra loro. In realtà non hanno nessun bisogno di comunicare perché sono la stessa cosa e non hanno nessuna ragione per doversi connettere, perché non sono mai state disconnesse o disgiunte. Ogni particella in un certo senso è un ologramma, un “tutto-parte” che è una versione ridotta dell’ intero corpo universale o del tutto. In sintesi: un “quid” ove microcosmo e macrocosmo coincidono.

 Lei pensa che l’uomo avrebbe potuto conquistare lo spazio utilizzando il sapere ermetico?

I fisici calcolano che ogni centimetro cubo di spazio vuoto, cioè non percepito dai nostri sensi, contiene più energia di quella contenuta in tutta la materia dell’ universo conosciuto, cioè visto. Il fatto è che, per quello che si è detto al punto precedente, non esiste una cosa come lo spazio vuoto.Una cosa così piccola come il DNA ha la capacità di immagazzinare incredibili quantità di informazioni sotto forma di codici vibrazionali, poiché non vi è spazio in termini di grande e di piccolo. Esiste solo l’ ovunque. Una capocchia di spillo e l’ infinito sono praticamente la stessa cosa.E allora proprio in virtù da quanto asserito dal sapere ermetico non ha nessun senso il pensare che l’ uomo avrebbe potuto conquistare lo spazio utilizzando una conoscenza o una scienza che proclama esattamente il contrario. Dal momento che lo spazio è già l’ OVUNQUE come potrebbe esso conquistare se stesso?

Che cosa significa per lei la razionalità nel metodo scientifico, e in che modo l’intuizione può guidare lo sviluppo delle scoperte?

Le leggi della scienza convenzionale funzionano solo perché gli scienziati ne sono convinti. E, grazie allo stato quasi divino di cui gode la scienza, ciò che essa decide essere “vero”, diviene realtà del consenso.  Ma si tratta solo di una illusione. La razionalità della scienza convenzionale rifiuta l’ unità e sostiene la tesi delle parti slegate. Con ciò essa limita la fiducia della mente umana e ci fa vedere solo quello che siamo stati programmati a vedere: un mondo pieno di pezzi staccati l’ uno dall’ altro e non l’ UNO senza giunture. Per cui tale senso di isolamento, di discontinuità e di disconnessione dal Tutto porta con sé la percezione della limitazione, dell’ impotenza e della mancanza di significato. Ciò significa che noi cerchiamo soluzioni individuali, senza capire che tutto è legato. Purtroppo a pagare il prezzo di questa illusione è l’ intuizione che a causa di queste difficoltà non si può liberare con la forza della propria energia, soffocata com’ è dal potere della fisica classica dei materialisti del XVII secolo come Isaac Newton ed il matematico francese Renè Descartes, che consideravano il mondo alla stregua di una macchina.Questo dogma ha sempre negato l’ esistenza dello “spirito”, perché essi hanno sempre creduto di poter spiegare la vita senza alcun bisogno di esso. Io stesso quando ne parlo rischio spesso di passare per un ricercatore borderline. Per questo il cosiddetto esoterico o paranormale è stato sempre liquidato come una fantasia, semplicemente perché tali fenomeni sono inspiegabili sulla base di questa visione ingenua e arrogante della fisica ortodossa.  Nella sua esperienza di ricercatore che esperienza si è fatto delle istituzioni accademiche italiane?L’ idea che mi sono fatto delle istituzioni accademiche è che nell’ ambiente  esistono troppe idee preconcette, perfettamente organizzate, e soprattutto succube di interessi estranei all’ amore della ricerca,  fine a se stessa. La comunità scientifica  si riflette nella struttura stessa della istituzione con le sue specialità a compartimenti stagni che raramente per non dire mai, comunicano tra loro e che tutto devono dimostrare attraverso esperimenti che si possono ripetere. Ben poche sono le possibilità che vengono concesse a scienziati originali che avanzano spiegazioni alternative e che troppo spesso vengono ostracizzati o scalzati dai loro incarichi per la difesa dell’ opinione prevalente.

Che cosa l’ha spinta a costruire una visione del mondo così vasta metafisicamente parlando e qual è lo scopo che si prefigge con i suoi libri in termini sia scientifici che filosofici?

Non nutro alcun interesse per le questioni metafisiche e filosofiche del mondo. Non c’ è tempo per permetterselo, perché il mondo stesso, mentre si trastulla con queste confortevoli illusioni, si sta avviando verso un disastro globale senza precedenti. Ora, per invertire la rotta non c’ è che un modo: cambiare il modo di pensare che ha prodotto nell’ umanità  l’ abbaglio che la sta portando alla rovina. L’ incontro con E.C. e le sue potenzialità,  attraverso la sua  testimonianza e la esperienza toccata con mano dell’ aver visto il  suo essere qui e ovunque, dove quel tuo stesso essere “qui” e “” sei tu, dappertutto, mi ha fatto capire cosa significa essere una coscienza infinita. Mi ha fatto decidere consapevolmente di abbandonare l’ illusione di un mondo di ambizioni, di carriere  e di mete che è fatto di nulla, previo ovviamente un terremoto di presunte e solide certezze di vita, molto simile alla magnitudo sette della scala Richter.  Ed è subentrata la prova vissuta che il nostro corpo non finisce nella tomba, come credono miliardi e miliardi di persone, ma rimane coscienza su un altro livello o piano di realtà. E allora si è fatta luce in me la realtà della trasformazione che sta dietro al processo del mistero della morte e della morte apparente  (NDE: Near Death Esperience, esperienze in punto di morte) o alle esperienze di abbandono del corpo (OBE: out of the Body Esperience, esperienze fuori dal corpo). Ed in entrambi i casi ho constatato che si tratta di un mistero perché la scienza convenzionale non riesce a spiegarli. E tuttavia quella mole di prove è ora così voluminosa che persino i signori del sinedrio hanno dovuta prenderla in seria considerazione, almeno apparentemente. Per cui, quando assisti o fai questa esperienza o torni da queste dimensioni per abbandono del corpo fisico, sperimenti davvero l’ unità del tutto che tu sei nel vero senso dell’ infinito e capisci che ogni cosa, ogni azione, ogni pensiero che tu esprimi è sempre verso te stesso che lo indirizzi: nel “bene” e nel “male” e non verso “un altro” che non esiste. Perché allora agitarsi, mobilitarsi, muoversi, andare in cerca di pace, amore solidarietà fratellanza, armonia, comunione (“comun-unione”), introvabili in questo mondo di “altri”,  se prima non si è capito che si è già quello che si cerca, quando si è già dappertutto, sia nel visibile che nell’ invisibile?  Se prima non si capisce che la violenza e l’ odio è l’ Uno che attacca Se Stesso?E allora, a questo punto, dovrebbe essere chiaro qual’ è lo scopo del messaggio rivolto ai “simili di ME STESSO”, contenuto nei miei libri. Esso è: tutti per UNO e Uno per tutti. E’ la metafora dei famosi cavalieri della Tavola Rotonda. Rotonda, perché il cerchio è il simbolo dell’ Infinito e il ciclo è il processo che scientificamente non ha nè origine e né fine. Se vogliamo “salvarci” e “conservarci”  tutti, questa è la via che ci è stata indicata da millenni da tutti gli spiriti più elevati dell’ umanità. E dato che essi hanno parlato di un “Regno” dell’ Infinito, come di una Realtà fatta da un unico Regno in noi, la scienza dei 5 sensi sarà necessariamente una scienza priva di senso e come dice Stanislav Grof  una sorta di “camicia di forza” concettuale di una Dimensione limitata, di cui ancora non riusciamo a liberarci, con tutte le conseguenze che sono e si stanno manifestando sotto i nostri occhi.  La risposta dunque non è fuori, bensì “dentro” di noi e prevede che il mondo cambierà solo se noi siamo disposti a cambiare i nostri modelli di pensiero.

 
 
 
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