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Tutti per Uno, Uno per tutti.. di Vittorio Marchi -PARTE II

Post n°18 pubblicato il 22 Marzo 2010 da universopensiero

Vittorio Marchi risponde alle domande di Ivana Iovino 

Nei suoi libri lei appare molto distante dal dogmatismo e dalla chiusura tipica della scienza ufficiale. Potrebbe dirci quali sono stati i passaggi fondamentali nella sua vita di studioso, che hanno fatto di lei uno scienziato fuori dalla norma?

In parte sui passaggi fondamentali che hanno contrassegnato la mia vita di studioso ho gia risposto al punto 6) delle domande che mi sono state rivolte da Massimo Teodorani Per quanto riguarda gli atti degli anni della mia vita precedente, devo dire di essermi interessato presto, fin dalla mia prima infanzia di tutto ciò che proveniva dal campo delle discipline più varie. Dalla letteratura e dalla psicologia  alla sociologia, alla bioetica e alla teologia; dalla chimica, la biologia, la microbiologia, la neurologia, l’ astrofisica, l’ antropologia, la geologia, l’ astrologia alla geofisica e naturalmente alla fisica. E tutto è avvenuto in modo molto naturale. Fino al momento in cui, dopo aver constatato che tutte queste discipline erano sentieri convergenti che, sia pure con diversi linguaggi, conducevano tutte alla stessa meta, mi sono accorto che doveva esistere una “pista incisa” come in un floppy disk, presente nell’ essenza di ogni individuo. E ho “sentito” ( questa esperienza è intransitiva ) che si trattava  di una linea della memoria, fuori del tempo e dello spazio, dove risiede la COSCIENZA DELL’ INFINITO e che ha fatto di me uno scienziato fuori dalla norma. Ripeto: uno scienziato considerato “borderline” dalla scienza ufficiale. E che ha definito il proprio Sito Internet: “Fisica 3000”. Un evento annunciato. 

Nel suo libro “La scienza dell’Uno” lei scrive che ogni oggetto che osserviamo, ha una propria coscienza. Alla luce di questa affermazione, qual è la sua definizione di coscienza?

Esattamente. Ogni cosa dell’ esistenza è il tutto-parte integrante ed indissolubile dell’ “Univivente” ed intelligente Universo Organico. Un tutto di coscienza conscia ed inconscia. E la coscienza è tutta quella sostanza infinita vivente ed intelligente che fa esperienza di sé soggettivamente sotto l’ aspetto di infinite manifestazioni. Alcuni parlano di questo fenomeno come di una vibrazione (1026 Hz) che viaggia così veloce da assumere le sembianze di ogni cosa. Ma questo non è vero, perché l’ infinito che essa è non ha bisogno di viaggiare per essere ovunque come è anche comprovato dal principio di non-località della fisica di quanti. E ciò è così dal momento che essa è già  ovunque. O meglio essa è l’OVUNQUE. Perché mai allora dovrebbe spostarsi, se è già ogni cosa, e non qui piuttosto che lì , sopra piuttosto che sotto, a destra piuttosto che a sinistra, dentro piuttosto che fuori e tutto il resto?Ogni particella subatomica, atomo, cellula,organo, arto e corpo, sole, meteorite, nebulosa e mente  è un riflesso del cosmo. Essi sono il cosmo ed il cosmo è loro. Noi non viviamo la vita, noi siamo la vita. Quello che in religione si chiama Dio è il noi di Lui: l’ UNO.

 Nel suo libro “La scienza dell’Uno” lei ha parlato del flip-flop magnetico. Può in poche parole spiegare il fenomeno ai nostri lettori e condividere, secondo i suoi calcoli, quando potrebbe verificarsi? Dovremo fare i conti con catastrofi ambientali?

Nell’ Uno detto Dio appunto indico che, a conferma della perfetta identità uomo-cosmo, si deve notare che i 25.920 anni dell’ anno astronomico o cosmico dell’ Universo Organico vivente corrispondono alle 25.920 respirazioni compiute dall’ essere umano nel tempo di una rotazione terrestre. La differenza del cronismo sta solo in una questione di “scale”. Ne consegue che la durata del mese astronomico è di 2.160 anni terrestri. Questo significa che se ora ci spostiamo nell’ ambito delle ere, un rapido calcolo suggerisce che stiamo passando dall’ era dei Pesci iniziata nel 150 a.C. ( C. preso come riferimento storico ) all’ era dell’ Acquario, il cui ingresso dovrebbe  teoricamente avvenire nell’ anno 2012, allo scadere del mese astronomico ( 150 + 2007 = 2157 ), e al cui compimento ( ma solo per il calendario gregoriano, poco attendibile per la manipolazione apportata a quello delle antiche civiltà ) mancherebbero solo 3 anni. Durante tutto questo periodo, nel frattempo, per effetto di un rallentamento del moto di rotazione terrestre siamo caduti ad un livello di forza o meglio di campo energetico ( magnetico ) più basso ( fenomeno conosciuto come global dimming ) rispetto a quello delle origini. E di questo abbassamento di energia  ne hanno risentito i quanti. Ovvero: il sistema planetario terra-uomo, scendendo da un livello superiore ad un livello inferiore ha finito per andare incontro ad una cessione di quanti ( pacchetti o quantità ) di energia, ciò che è  l’ equivalente di quello che in fisica per il sistema planetario dell’ atomo si chiama “salto quantico”. In questo caso “negativo”. Per cui per risalire dobbiamo assorbire i quanti. Ciò che si sta preannunciando con il passaggio della Terra all’ interno della cosiddetta fascia fotonica. Il primo problema dunque è che, per le divine corrispondenze universali, si stia preparando un salto quantico, questa volta positivo, nel sistema planetario del corpo umano per assorbimento di energia. Le pulsazioni della terra infatti, salite in pochi anni dal valore 8,7 ad 11,2 ed avviate ad assumere in breve tempo il valore di 13 cps ( numero della serie di Fibonacci 1,1,2,3,5,8,13….. ) sembrano attestarlo. Il secondo problema però è che esistono diversi tipi di quanti. Ed un terzo problema è che bisogna capire quali siano i quanti che servono per risalire ad un livello superiore del sistema-uomo. Quelli em, i fotoni ordinari, che tutti citano, non servono. Sono leggerissimi ed hanno una energia insufficiente. Possono per lo più provocare il salto di leggeri elettroni, ma non della materia nucleare che è il 99,99% di ogni corpo. Per smuovere quest’ ultima occorrono i fotoni pesanti ( Z0 ),  i quanti  di luce debole che il cervello umano percepisce come emozione. Se li assorbe esso “sente” e “vede” altri livelli energetici, altri mondi, altre dimensioni, altri universi vibratori. Ma avviene questo?Perché avvenga tutto questo, basta che ( Z0 ), la luce pesante che non cambia identità, riesca ad allineare gli spin dei quark delle particelle nucleari. Ed allora, in virtù della sua frequenza altissima ( 1026 Hz ) l’ energia del nucleo atomico può aumentare del 30% in più di quella originaria.Ci vuole solo un flusso di bosoni neutri ( Z0 ) per cambiare lo spin della materia nucleare. Quando questo accade , uno dei 3 quark del nucleone inverte il suo senso di rotazione ( flip-flop ) e si allinea con gli altri due, con ciò determinando – come si è detto - una crescita dell’ energia del  nucleone del 30%.Sempre per le divine analogie la Terra si comporterebbe alla stessa stregua del suo modello nucleare. Non c’ e dunque da paventare nessuna apocalisse catastrofica circa l’ evento annunciato quanto prima dell’ inversione dei suoi poli magnetici, un evento del tutto naturale che si sarebbe verificato tra l’ altro già 14 volte nel corso degli ultimi 4 milioni di anni. Per noi umani, dopo una breve stasi di qualche giorno, si tratterebbe solo dell’ inizio di una nuova genesi. L’ Infinito non è più squilibrato di quanto possa essere equilibrato. L’ Infinito è l’ equilibrio di tutte le cose. Si tratterebbe solo di una delle infinite fasi di transizione da uno stato ad un altro.

   Le catastrofi ambientali e la crisi climatica a cui noi tutti stiamo assistendo, stanno anch’esse segnando il passaggio verso la nuova era?

Le catastrofi ambientali, sicuramente risentono di questo passaggio della Terra verso un nuovo ciclo di evoluzione compreso nell’ interludio – come si è visto – tra due ere. Ma il pianeta per conto suo e soprattutto per causa nostra si sta surriscaldando, come indicano tutti i monitoraggi eseguiti dai laboratori scientifici delle stazioni di rilevamento del  mondo sulle temperature terrestri in continuo aumento per effetto dei gas serra che producono il fenomeno del “global warming.”  In più il vero sole, il cristallo liquido, che sta al centro della terra, e che ruota in senso inverso rispetto al moto di rotazione della superficie terrestre, sta rallentando la sua rotazione ed aumentando la sua luce. Un fenomeno, pare che sta riguardando tutti i pianeti del sistema solare. E’ chiaro quindi che anche questo evento concorre a modificare tutti i parametri che regolano l’ equilibrio tra la massa terrestre e la sua atmosfera.

Che cosa significa in pratica ascoltare le proprie emozioni?

Ascoltare le proprie emozioni significa entrare in risonanza emotiva con un “Centro”  del quale noi siamo terminali per mezzo di un Internet Cosmico attraverso il quale scorrono le vibrazioni immisurabili delle energie più sottili della nostra essenza più profonda, quella che noi chiamiamo vagamente “anima”.  “Praticamente” significa ascoltare la voce del cuore anziché quella della mente. Per dare maggiore corso all’ intuizione piuttosto che alla razionalità, quando si devono affrontare questioni che investono il campo della conoscenza, del cosiddetto “spirito” e della verità piuttosto che i problemi di vita corrente e ordinaria. Si tratta in ultima analisi di fidarsi e di affidarsi ai “consigli” di quelle che Candace Pert chiama “le molecole delle emozioni”, quelle unità biologiche straordinarie che fanno da ponte tra il corpo fisico visibile e la mappa che fa da retroscena al corpo etereo invisibile, quel duplicato immateriale che non ci abbandona mai e dal quale attingiamo tutte le nostre più “intime e nascoste” sensazioni.

 Per superare l’arretratezza spirituale in cui versa ( sono le sue parole), quali sarebbero i suggerimenti che lei darebbe all’umanità, quali sarebbero i passi fondamentali da compiere.?

Un passo fondamentale da compiersi sarebbe, a livello scolastico e familiare ,  incominciare ad educare un individuo fin dalla più tenera età a chiedersi: “Chi sono io”, “qual’ è il significato della mia presenza in questa tipo di esistenza” e “qual’ è il senso che devo dare alla mia vita” . Indicare subito all’ adolescente se esiste un’ origine delle cose o no.   Non lasciarlo completamente in balia del dettato onnioracolare, onniveggente ed onniprofetico  dell’ impero delle religioni, che hanno un solo comandamento: “Non consulterai altra fonte e non avrai altra fede all’ infuori di Me”. Non permettere che questa piccola creatura sia subito iniziata alla obbedienza dei canoni insindacabili, dettati dalla Teologia della separazione. Io infimo essere sono qui  e tu Dio misterioso ed irraggiungibile Entità sei lì. Perché questo “primitivo” insegnamento è il primo passo che conduce ad una Teologia del Due, e ad una fantasia secondo la quale noi stiamo qui e il Trascendente e là. Questa dicotomia non funziona. Sono trascorsi millenni, e ha dimostrato di  non essere idonea  ad essere una guida per poter vivere in pace ed in armonia. Ha prodotto lacerazioni e divisioni tra i popoli. Nei 2/3 delle aree del mondo ha generato sofferenza ed in molte altre violenza. E anche in quei paesi che sembrano esserne immuni, dove si ignora la sofferenza altrui non si capisce che rimanere indifferenti e “distaccati” dal dolore degli altri rappresenta già di per sé una forma di violenza proprio come il provocarla. Perché dunque questo tipo di teologia del Due, del “Su” e del Giù”, alla quale il genere umano ha creduto di potersi affidare con tanta fede ha così clamorosamente fallito?La risposta non è difficile.Perchè una teologia della separazione produce una sociologia della separazione. Ed una sociologia della separazione produce una psicologia della disunione. Ed una psicologia della disunione produce  a sua volta una patologia della divisione e della contrapposizione.Viviamo in una situazione di controllo mondiale che è raggelante, in un mondo da incubo. L’ umanità di fronte ai testi sacri e alla sacralità della teologia originaria si è sempre arrestata incerta e prona, intrappolata nell’ inganno della deresponsabilizzazione. A volte perplessa, a volte critica, ma sempre, in ultima analisi, indecisa sul da farsi.L’ affermazione che ogni cosa è UNO, cioè Dio, è sempre stato bollata da sinodi, curie ed ambienti episcopali come una blasfema idea panteistica. E la scienza, sempre lì a dibattersi tra Darwin ed evoluzione, non è stata da meno. Quanto è stata sterile questa lotta tra evoluzionisti e creazionisti!Perché questa evidenza dell’ UNO è stata sempre tanto avversata ed ancora oggi è tanto temuta dai potenti della terra?Semplice.La sua diffusione farebbe crollare il subdolo dogma stabilito dalla legge “divina”  del potere della PIRAMIDE, secondo il quale le società sono costruite in base ad un ordine  fatto di gerarchie piramidali, con una architettura che si sviluppa dall’ “Alto” verso il “Basso” , cioè di un potere di una autorità “su”  nei confronti di una impotenza o soggezione di una base “giù”, creato dalle più antiche istituzioni dell’ umana Mono-Archia, tra cui le religioni ai primi posti. Vedere anche la struttura emergente del New Global Order. Per definizione si sono viste razze e nazioni elette da Dio, separate dal resto dell’ umanità. E allora si spiegano le atrocità dei progrom, dei genocidi, delle jihad e delle crociate incoraggiate da quelle teologie che si abbatterono e si scagliano ancora oggi contro coloro che si muovono al di fuori  della loro sacralità.   Il problema oggi è la velocità di sviluppo che separa la formazione delle coscienze dalla formazione del Know How. L’ arretratezza spirituale in cui è rimasto intrappolato l’ uomo moderno rispetto alla gigantesca e rapida crescita tecnologia che ormai inonda ogni settore della nostra vita. Chi vuole capire soprattutto quale siano le cause che provocano l’ incapacità dello spirito e della coscienza umana di tenere il passo con lo sviluppo tecnologico, ora è servito.  La deriva inarrestabile dipende dalla struttura piramidale che l’ attuale società ha scelto di darsi e che sta lentamente, ma inesorabilmente, determinando il crollo della nostra civiltà. Il compito che ci aspetta allora oggi, se vogliamo restituire all’ uomo della terra la dignità perduta, è deprogrammare la sua mente da tutte quelle astrazioni che ne hanno minato alla radice le sue più elette potenzialità fin dai più lontani secoli trascorsi. Ricondurlo a quella casa da cui è partito e si è separato, il cui indirizzo è: Via dell’ Eterno, n° 1.- 

PROMEMORIAA cura dell’intervistatoQuando ci poniamo delle domande, partiamo dal presupposto di non conoscere la risposta. L’ Infinito non lo farebbe mai. Non è la domanda che vi fa diventare matti, ma è il fatto di porsela. . Dentro la parola che in inglese significa ovunque ( everywhere) c’ è anche la parola che significa “qui” ( here), mentre la parola che significa “da nessuna parte “ (nowhere) è formata dalla parola now, che vuol dire “ora” e da here (qui).Dunque tu sei ovunque e nello stesso tempo da nessuna parte,  in particolare. Anche in edizione semantica.


 Vittorio Marchi e la sua operaInsegnante di Fisica e ricercatore, è nato a Roma il 30 luglio 1938. Negli anni della sua maturità, 1968, ha conosciuto l’ingegnere compagno di stanza e di studi di Enrico Fermi, alla Normale di Pisa. E’ stata la svolta della sua vita, il cui “cursus honorum” ha preso una direzione extra-accademica. Egli è stato infatti spettatore di fenomeni, che lo hanno reso responsabile dello sviluppo, della diffusione e della comunicazione delle potenzialità della macchina umana; capacità che sono di gran lunga superiori a quelle delle macchine, pur fantastiche, dell’attuale tecnologia moderna.Ha scritto per i tipi di MacroEdizioni: L’Uno detto Dio (febbraio 2006) e la Scienza dell’Uno (maggio2007)

«E allora, a questo punto, dovrebbe essere chiaro qual è lo scopo del messaggio rivolto ai “simili di ME STESSO”, contenuto nei miei libri. Esso è: tutti per UNO e Uno per tutti. E’ la metafora dei famosi cavalieri della Tavola Rotonda. Rotonda, perché il cerchio è il simbolo dell’ Infinito e il ciclo è il processo che scientificamente non ha né origine e né fine». 

 
 
 
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