Baci…

Dammi mille baci, poi cento
poi altri mille, poi ancora cento
poi altri mille, poi cento ancora.
Quindi, quando saremo stanchi di contarli,
continueremo a baciarci senza pensarci,
per non spaventarci, e perché nessuno,
nessuno dei tanti che ci invidiano,
possa farci del male sapendo che si può,
coi baci, essere tanto felici.”
Catullo

IL PRIMO E L’ULTIMO SGUARDO

Nella mente mi ritorna
Quel giorno a piazza d’armi
Tu seduta che mi guardi
Io impacciato ad aspettarti
E alla fine quel saluto
Quel abbraccio quegli sguardi
Tu che resti sulle scale
Voltata a guardarmi
Come se non ci credessi
Come se non fosse vero
Poi la vita che é trascorsa
E ha pensato a allontanarci
E per gioco del destino
Come tutto era iniziato
Si ripetono le cose
Si ripetono gli sguardi
Io che faccio per andare
Tu lì in piedi ad aspettarmi
Col bambino che ti guarda
E mi vede allontanarmi
E conserverò per sempre
Quei tuoi occhi e quegli sguardi
Il primo e l’ultimo saluto
Prima di perderci
E mai più ritrovarci

 

Sempre e per sempre…

” Non ero ancora in grado d’immaginare che in rarissimi casi, due persone s’incontrano e anche se si dividono dopo tanti anni, materialmente, per qualsiasi ragione, restano incollate con la pelle e con i pensieri per sempre. Sono insieme la molla che scatta per riportarle sempre vicine. Sono la foto mai dimenticata. Restano aggrappate l’uno alla vita dell’altra. In qualunque modo vada a finire, qualunque cosa accada, sono lontane dalle solite consuetudini. Sanno abitare una dimensione che nessuno sarà in grado di vedere se non la crede possibile. Il loro incontro condizionerà comunque il loro futuro, senza via di scampo. Ecco cosa significa strapparsi un pezzo di sè e consegnarlo inconsapevolmente ad un altro essere. Ogni donna merita un uomo che diventi il suo elastico, che si tenda per raggiungerla e poi si allontani per vederla vivere libera e viceversa. Il punto massimo dell’amore, stare bene nei propri spazi e trovarne uno in comune, a due, non per bisogno, non per insicurezze. Se vuoi davvero una donna, non la dimentichi, non ti arrendi e fai di tutto per la sua felicità e per la tua, la vostra. Non esistono valanghe di scuse insormontabili. Non vuoi più il resto pur avendo un’ampia libertà di scelta, il tuo pensiero il tuo sguardo è fermo lì dove lo avevi lasciato e quindi dove devi tornare.”

Massimo Bisotti

Alcune persone passano, altre resteranno sempre e per sempre….

Manchi tu…

Torano_PaoloMaggiani_02Mi mancano i tuoi baci

il sapore delle tue labbra

la dolcezza delle tue mani

la luce dei tuoi occhi

Mi manca la nostra intesa

le tue scenate di gelosia

il tuo broncio che durava un attimo

i tuoi occhi che ridevano coi miei

Mi manca la tua vita nella mia

le tue cose con le mie

le tue foto con le mie

le tue mani nelle mie

Mi manca la campana di Torano

che in quelle mattine d’amore

scandiva il tempo che sembrava volare

tra i baci e i vestiti sul pavimento

Mi manchi tu…..

 

Cura

Non sapevo se ringraziare il destino per averci fatti incontrare o se maledire il giorno in cui ti ho vista per la prima volta, ma di una cosa ero sicuro, che dovevo prendermi cura di te, che avrei dovuto prendermi cura di te…

Non ho smesso di pensarti…

Non ho smesso di pensarti,
vorrei tanto dirtelo.
Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,
che mi manchi
e che ti penso.
Ma non ti cerco.
Non ti scrivo neppure ciao.
Non so come stai.
E mi manca saperlo.
Hai progetti?
Hai sorriso oggi?
Cos’hai sognato?
Esci?
Dove vai?
Hai dei sogni?
Hai mangiato?
Mi piacerebbe riuscire a cercarti.
Ma non ne ho la forza.
E neanche tu ne hai.
Ed allora restiamo ad aspettarci invano.
E pensiamoci.
E ricordami.
E ricordati che ti penso,
che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.
E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.
Ed io ti penso
ma non ti cerco.

Charles Bukowski

Vado via

VADO VIA

Post n°68 pubblicato il 05 Agosto 2015 da emilio.scirocchi

Vado via
da quei monti che sono stati anche miei
dai castagneti e dai corsi d’acqua
dalle piccole strette vie
piene di vita e di botteghe…
Vado via
dal campanile che scandiva le mie ore
dagli sguardi dietro le persiane chiuse
dal bianco marmo che splendeva al sole
dal muretto da cui scorgevo casa tua…
Vado via
dal nostro primo incontro in quella piazza
dal tuo viso che arrossiva ai miei sguardi
dalle nostre mani che si sfioravano
dalle nostre labbra che si volevano…
Vado via
dai tuoi occhi lucidi di pianto
dai tuoi fianchi sinuosi e morbidi
dal dolce sapore della tua pelle
dalla tua bocca che mi donava parole e baci…
Vado via
dall’amore che ci siamo scambiati
dai mille messaggi di ogni giorno
dalle telefonate interminabili
dal letto di quella piccola casa…
Vado via
anche se il mio cuore sanguina
e le mie lacrime sono amare
per la vita che avremmo potuto avere
e che, invece, sogneremo soltanto…

“T’sen dur”

T’sen dur

Post n°67 pubblicato il 01 Luglio 2015 da emilio.scirocchi

Odio quando vai via dopo che sei stata mia
mi resta poco di te
il tuo profumo nel letto disfatto
qualche capello sparso sul pavimento
il grande vuoto che mi lasci…
E ricomincio così un altra giornata
fatta di illusioni e speranze
ma non riesco ad allontanare da me
l’odore della tua pelle
il sapore dolce dei tuoi baci
i tuoi gemiti di piacere…
A volte penso, distrattamente
che tu sia mia davvero
che stasera al mio rientro
sulla porta di casa
ci sia il tuo sorriso ad attendermi
e invece no, non è così…
Ci siamo promessi ad altri
abbiamo altre vite
altri figli e altri giorni
altri mondi e altri sogni
parole e promesse dette
ad altri prima di noi…
“T’sen dur” mi dicevi sempre
ma la mia resistenza è fiaccata
dalle mille difficoltà quotidiane
dai mille problemi che ho
dall’impossibilità di viverti
a modo mio….
Passerà come tutto passa
anche la tristezza di averti
senza che tu sia mia davvero
e torneremo alle nostre vite
come ogni anno le rondini
tornano per la primavera…

E tu…e io…e noi…

E tu….e io….e noi…

Post n°66 pubblicato il 18 Marzo 2015 da emilio.scirocchi

I nostri occhi che si incontrano per la prima volta

Gli sguardi che si accarezzano in un ballo lento

La tua voce che entra nella mia testa

La voglia di noi che cresce sempre più

La passione che esplode all’improvviso

I respiri che diventano affannati

Le mie mani che cercano i tuoi fianchi

I vestiti che lasciano il posto alla pelle nuda

Le tue unghie rosse che affondano nella mia schiena

Le tue dita che accarezzano i miei capelli

Le tue labbra avide di baci

Le tue gambe lisce e morbide che intrecciano le mie

I tuoi seni dritti e tesi sul mio petto

La mia carne nella tua carne

Passione selvaggia che attraversa i nostri corpi

Uniti in un fremito d’amore

Rapiti in un estasi di voluttà

E il mondo fuori che non esiste più

E tu….e io….e noi…

Insieme…

INSIEME…

Post n°65 pubblicato il 17 Febbraio 2015 da emilio.scirocchi

Mentre il silenzio mi avvolge e la notte cala lentamente
arrivano dall’oscurità buia e profonda
radi bagliori di luce che trafiggono le mie palpebre
illuminando sprazzi di cielo…
Accanto a me, come in un sogno, ti vedo apparire dolcemente
posare il tuo sguardo nel mio e prendere la mia mano…
Un attimo e le mie labbra sono appoggiate alle tue
con un gesto deciso ti stringo forte a me
carne nella carne, passione che esplode
i sensi che s’inebriano di odori e di sapori
attimi che profumano di eterno…
Restare poi fermi senza fiato, sfiniti dalla passione
estasiati dall’incontro delle nostre anime
liberi finalmente di amarci oltre ogni cosa
liberi finalmente di prometterci una vita nuova
insieme

Genova e Marianna

Genova e Marianna

Post n°64 pubblicato il 12 Febbraio 2015 da emilio.scirocchi

Marianna corre per le strade di Genova

Va veloce, sempre di fretta

D’altronde la vita non l’ha mai aspettata

Le è sempre sfuggita dalle mani

E lei sempre li, a rincorrere la felicità

Felicità sfuggente

Legata a due madri e due padri

e a nessuna madre e a nessun padre

Legata a un figlio e a un altro figlio

e a nessun figlio

Marianna ha molti uomini

ma nessun uomo

Eppure ha tanto amore da dare

Tanti sguardi, tanti sorrisi

tanta dolcezza da offrire

Lei che ride sempre

che risolve i suoi problemi

che gioca a pallone e corre in moto

con la stessa grazia e leggerezza

con cui ride alla sfortuna

Genova e Marianna

E Marianna è Genova

E.L.A.V.

E.L.A.V.

Post n°63 pubblicato il 09 Luglio 2014 da emilio.scirocchi

Vado via veloce
al mio fianco filari di vigne
lasciano spazio a prati di girasoli
e
nel rapido mutare dei paesaggi
ti penso…
immobile, imbarazzata e persa
nell’estasi dei miei baci
a tratti poi, scorgo nei tuoi sorrisi
emozioni e sensazioni di felicità
nuova vita che scorre nelle tue vene
gioia e malattia d’amore…
leggera come la rugiada mattutina poi svanisci
e io vado, veloce, tra filari di vigne e girasoli

Speranza

Speranza…

Post n°53 pubblicato il 16 Settembre 2012 da emilio.scirocchi

Credo che la felicità e la gioia siano lo scopo della vita. Se sappiamo che il futuro sarà molto buio o doloroso, perdiamo la nostra determinazione a vivere. Perciò la vita è qualcosa che si basa sulla speranza… Una qualità innata tra gli esseri senzienti, particolarmente tra gli esseri umani, è il bisogno o la forte inclinazione a incontrare o a provare la felicità e ad evitare la sofferenza o il dolore. Dunque l’intera base della vita umana è l’esperienza a vari livelli della felicità. Raggiungere o provare la felicità è lo scopo della vita.

– Dalai Lama

A cuor leggero

A cuor leggero

Post n°47 pubblicato il 02 Agosto 2012 da emilio.scirocchi

A cuor leggero ti dico addio
stremato da un amore senza futuro
straziato da chi soffre per colpa mia
A cuor leggero ti dico addio
oggi il pensiero divide
ciò che ieri il cuore ha unito
A cuor leggero ti dico addio
perché il tempo
che credevamo nostro
nostro non è mai stato
A cuor leggero ti dico addio
perché è giusto così
perché questo non vivere
devasta l’anima mia…

Amleto

Amleto…..

Post n°44 pubblicato il 12 Luglio 2012 da emilio.scirocchi

Stasera mi sento come AMLETO….

Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte.
Morire, dormire, sognare forse: ma qui é l’ostacolo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando siamo già sdipanati dal groviglio mortale, ci trattiene: é la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.
Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell’uomo borioso, le angosce del respinto amore, gli indugi della legge, la tracotanza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto
con due dita di pugnale? Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d’altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l’incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso e dell’azione perdono anche il nome…

Sii il mare che rifrangendosi sugli scogli…

Sii il mare che rifrangendosi sugli scogli

Post n°43 pubblicato il 21 Giugno 2012 da emilio.scirocchi

Sii il mare che rifrangendosi sugli scogli
torna a ricomporsi e a riprovarci ancora
ad abbattere quella infrangibile barriera
mai stanco di cimentarsi

sii come il vento che soffia imperterrito
mai pago della sua furia
finché non riesce a montare
e ad abbattere case e palazzi

sii come la goccia che scava
e a forza di ricadere sempre nello stesso punto
riesce nel suo impossibile intento
quello di penetrare l’indistruttibile

sii come il fiore che, fragile
sbuca in mezzo al deserto
dove non c’è acqua ma solo un rovente sole
e nonostante ciò, egli vive

sii come la neve che ammanta tutte le cose
e copre, pudica, tutto il male del mondo
di un manto bianco e pulito
che nasconde le miserie dell’uomo

sii come la carne che, lussuriosa
cerca sempre il suo appagamento
anche quando sa che l’oggetto del suo desiderio
ormai è partito per sempre

sii come il cuore che
non smette mai di battere
anche quando il suo unico scopo
il suo unico fine, è ormai perduto per sempre

sii come il mare che rifrangendosi sugli scogli,
dovesse impiegare mille anni,
riuscirà alla fine a piegare quell’ostacolo
a consumarlo pian piano e ad averne ragione

perché noi in questa vita
siamo solo un tentativo
ed è questo che ci fa grandi
perché se non tentassimo ancora
saremmo già con i piedi avanti!

…Jim Morrison

Passione e piacere

Passione e piacere

Post n°37 pubblicato il 23 Marzo 2010 da emilio.scirocchi

La nebbia che cala sui miei occhi quando sento il tuo profumo è estasi d’amore

Le tue mani fra le mie, occhi negli occhi, respiro nel respiro

I tuoi fianchi bramosi di carezze, la tua schiena nuda, le tue spalle lisce

I tuoi capelli biondomiele, lisci, lunghi, morbidi come nuvole

Le tue gambe tese, sinuose e turgide, porte del mio sogno

I tuoi seni statuari, eretti, tesi verso il piacere e verso di me

Impazziscono i miei sensi in un turbine di passione che m’inebria

L’Urlo

L’URLO

Post n°36 pubblicato il 20 Marzo 2010 da emilio.scirocchi

A

“Una sera passeggiavo per un sentiero, da una parte stava la città e sotto di me il fiordo…Mi fermai e guardai al di là del fiordo, il sole stava tramontando, le nuvole erano tinte di rosso sangue. Sentii un urlo attraversare la natura: mi sembrò quasi di udirlo. Dipinsi questo quadro, dipinsi le nuvole come sangue vero. I colori stavano urlando” Edvard Munch

Malinconia

Definizione di malinconia…

Post n°35 pubblicato il 12 Febbraio 2010 da emilio.scirocchi

La malinconia è lo stato d’animo tipico dell’uomo spaesato: quello di chi sta dove non vorrebbe stare. C’è dunque nostalgia per qualcosa che non si è mai veramente avuto. Non si ama più la vita che si ha, ma quella che si aveva o si vorrebbe. A parte qualche sussulto, si rimane dimessi.

Si fa strada un atteggiamento selettivo della memoria. Del passato si privilegiano dolcezze e luci e si trascurano amarezze e ombre. La malinconia è proprio il sentimento di chi ha molto concepito, desiderato e sperato, senza vederlo realizzato.

definizione tratta da www.alleanzaevangelica.org

 

Wilde

Citazione…

Post n°33 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da emilio.scirocchi

Solo le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un’emozione. Chi sia padrone di sé può porre termine a una sofferenza con la stessa facilità con cui inventa un piacere. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle. (Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray)

 

Strade

STRADE

Post n°31 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da emilio.scirocchi

strade
nastri d’asfalto
neri e uguali
scorrono sotto di me
ogni giorno
uguali e diverse
vanno a nord
scivolano a sud
spaziano veloci
tra ovest ed est
ilopan é lì
ottanta miglia
a sud della mia vita
splendida e perfida
m’invita e chiama
ma io non sono piu
perchè so che
il gusto del viaggio
non sta nella meta
ma nel viaggio stesso

Illusione e delusione

ILLUSIONE E DELUSIONE

Post n°28 pubblicato il 29 Aprile 2009 da emilio.scirocchi

Il buio che celava la mia strada
è solo ricordo vago ormai
piccoli barbagli di luce
lo trafiggono come bisturi
mostrandomi la via
Il sogno, compagno della notte
attenua i suoi contorni
e, come nebbia, si dissolve
e sparisce, per far posto alla realtà
L’illusione di aver vissuto
qualcosa d’importante
è ora evanescente, quasi mistica
quasi inconsapevole
La delusione, che ha preso il suo posto
è tangibile, reale, palpabile
e mi dà, la certezza, di avere
per l’ennesima volta confuso
il sogno e la realtà….

Lucciole

LUCCIOLE

Post n°27 pubblicato il 22 Aprile 2009 da emilio.scirocchi

Puntini luminosi ai margini di strade
come lampioni o come pietre miliari
svestite e pettinate, sorridenti ma tristi
innocenti seduttrici, acerbe bellezze
In fila come vasi ricolmi di fiori
vendete sulla strada le vostre virtù
a uomini che comprano persino quel piacere
cui non avrebbero mai osato anèlare
In mezzo a queste spighe di tenero grano
un italico viso di rara bellezza
di luce brillante e di aureo splendore
compare, trasudante fiera dignità
Guardo quegli occhi con incredulità
sorpreso di notare una luce interiore
profonda e diversa dagli occhi vicini
delle altre compagne di grazia e sventura
Quello sguardo s’abbassa e diventa più triste
come pieno di vergogna per la condizione
il mio cuore si rattrista sgomento di pena
e soffre per l’umana umiliazione

Terratrema

TERRATREMA

Post n°26 pubblicato il 09 Aprile 2009 da emilio.scirocchi

Terratrema
giù case, pietre
polvere, polvere
niente è più uguale
perdita d’identità
dolore, sconforto
polvere, polvere
incredulità
urla di terrore
pianti di dolore
disperazione
e ancora polvere
vite spezzate
come il cemento armato
sotto la furia
cieca della terra
e intorno polvere

Il suono del silenzio – The sound of silence

“The sound of silence”

Post n°25 pubblicato il 05 Aprile 2009 da emilio.scirocchi

Hello darkness my old friend,
I’ve come to talk with you again
Because a vision softly creeping
left it’s seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence

In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
‘neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp
when my eyes were stabbed by the flash of a neon light
split the night… and touched the sound of silence

And in the naked light I saw
ten thousand people maybe more
people talking without speaking
people hearing without listening
people writing songs that voices never share
noone dare, disturb the sound of silence

Fools said I you do not know,
silence like a cancer grows,
hear my words that I might teach you
take my arms that I might reach you
but my words, like silent raindrops fell…
and echoed the will of silence

And the people bowed and prayed,
to the neon god they made
And the sign flashed out its warning
in the words that it was forming
And the sign said, “The words of the prophets
are written on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence.

 

IL SUONO DEL SILENZIO

Salve oscurità, mia vecchia amica
ho ripreso a parlarti ancora
perché una visione che fa dolcemente rabbrividire
ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo
e la visione, che è stata piantata nel mio cervello
ancora persiste
nel suono del silenzio

Nei sogni agitati io camminavo solo
attraverso strade strette e ciottolose
nell’alone della luce dei lampioni
sollevando il bavero contro il freddo e l’umidità
quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon
che attraversò la notte
e toccò il suono del silenzio

E nella luce pura vidi
migliaia di persone, o forse più
persone che parlavano senza emettere suoni
persone che ascoltavano senza udire
persone che scrivevano canzoni
che le voci non avrebbero mai cantato
e nessuno osava
disturbare il suono del silenzio
“Stupidi” io dissi, “voi non sapete
che il silenzio cresce come un cancro
ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi,
aggrappatevi alle mie braccia che io posso raggiungervi”
Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia,
e riecheggiarono, nei pozzi del silenzio

E la gente si inchinava e pregava
al Dio neon che avevano creato.
e l’insegna proiettò il suo avvertimento,
tra le parole che stava delineando.
e l’insegna disse “le parole dei profeti
sono scritte sui muri delle metropolitane
e sui muri delle case popolari.”
E sussurrò nel suono del silenzio

La falsità

LA FALSITA’

Post n°24 pubblicato il 30 Marzo 2009 da emilio.scirocchi

La falsità delle persone mi sconcerta
inibisce la mia compassione
mi fa cattivo
rende aspri i miei pensieri
E’ come la bella facciata di un palazzo
curata nei minimi particolari
e bella agli occhi di chi
si accontenta di non varcare la soglia
e gode della vista esteriore
Entrando però
quel che sembrava visione
si mostra per quello che è
lasciando nel cuore e negli occhi
di chi era entrato a vedere
tristezza dolore e delusione
per quel che sembrava e che invece non è……

DEPR355ION

DEPR355I0N

Post n°23 pubblicato il 26 Marzo 2009 da emilio.scirocchi

Caduta nel nero più nero del nero

Tornata alla luce e caduta di nuovo

Nel buio e nel freddo dei cambi d’umore

Nel vuoto di affetti e nella malinconia

Ti ho vista e ho veduto

Una piccola docile fragile stella

Splendente di luce che non sa di avere

Raggiante di luce che non sa apprezzare

Vivi ti prego ogni tuo momento

Per ogni battito di ciglia sorridi

Gioisci per ogni respiro che fai

Per ogni battito del cuore amati di più

Ritorna alla luce splendente d’amore

Richiudi per sempre la porta del buio

Immagina un cielo pieno di stelle

Ed un solo abbraccio in quel cielo

 

Goodbye (Pooh)

Goodbye

Post n°22 pubblicato il 16 Marzo 2009 da emilio.scirocchi

Il tempo è una marea
ci trascina via
sommerge i desideri
spazza via gli amori
e una volta ancora è tempo di confonderci
di guardarci andare e di voltare pagina
di dirci appena ricordati di me.
Il tempo e una scommessa
se lo perdi passa
ma noi che abbiamo vinto
ce ne resta tanto
per giocarci un altro amore e ancora crederci
per partire verso incontri lontanissimi
comunque sia ricordati di me.
Goodbye goodbye
goodbye goodbye
questa notte forse è l’ultima
teniamola per noi
se c’è un fuoco non lo spegnere
io ti ritroverò
goodbye goodbye…
Il tempo è un marinaio
giura di restare
ma appena s’alza il vento
vuole un altro mare
e noi siamo come il tempo pronti a correre
a scommettere a scappare a farci prendere
per dirci poi ricordati di me.

Amico fragile (a Fabio Lia)

Amico fragile (a Fabio Lia)

Post n°19 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da emilio.scirocchi

La strada del centro
non è più la stessa
da quando tu
non ci sei più

La panchina ora è vuota
quei bar sono tristi
la “tua” sala giochi
ora vende telefoni

Ricordo quel giorno
di quasi 30 anni fa
compagno di scuola
amico d’infanzia

Ricordo quel giorno
di pochi giorni fa
la notizia in tv
e tu che non ci sei più

I bambini e gli uomini soli

I BAMBINI E GLI UOMINI SOLI

Post n°15 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da emilio.scirocchi

I bambini e gli uomini soli sono foglie dello stesso ramo
ondeggiano sotto il soffio del vento e si scaldano del medesimo sole
restano immobili quando la pioggia li bagna ed hanno un lieve fremito
quando li accarezza la neve…
I bambini e gli uomini soli sono due momenti di una stessa vita
sono lo stesso bisogno di calore e sicurezza
sono due pagine dello stesso libro
e sono la stessa testarda cocciuta smania di essere al centro del mondo…
I bambini e gli uomini soli sono gocce dello stesso mare
sono compagni, sono complici, sono rivali in amore e sono inguaribili romantici
sono folli e ridono della loro follia e piangono e ridono con la stessa facilità
I bambini e gli uomini soli sono capaci come nessuno di amare …

Il tempo che passa

IL TEMPO CHE PASSA

Post n°13 pubblicato il 23 Settembre 2008 da emilio.scirocchi

Il tempo che passa è scandito dalle lancette di un orologio
dall’imbiancarsi dei capelli, dall’accentuarsi delle rughe…
Il tempo che passa è amico e nemico insieme, fa paura e da coraggio
ti prepara e ti sorprende, te lo aspetti e ti stupisce…
Il tempo che passa cambia le abitudini, attenua i desideri
adegua i sogni al variare  dell’età…
Il tempo che passa non sa di passare
si limita a scorrere ed il resto va da sè…

MV

MV 

Post n°12 pubblicato il 15 Settembre 2008 da emilio.scirocchi

Un amore smisurato, questo era ciò che provavo per te

un sentimento talmente forte da cancellare tutto il resto

da annullare le distanze, di spazio e di tempo, esistenti tra noi…

Grande, così talmente grande da impedirci di vivere la vita

prepotente e dolce, fragile e vigoroso alla stessa maniera

tormentoso e ardito, sconveniente e inebriante…

Ti guardavo ed ogni volta mi sorprendevo di vederti più bella sempre

sfioravo la tua pelle morbida e liscia, smaniosa di baci e carezze

e percepivo, ogni volta, una gioia dei sensi fino allora sconosciuta…

Mai cesserò di pensarti e mai riuscirò a dimenticarti

sarai sempre il mio pensiero felice e la mia inquietudine

la mia donna e la mia bambina insieme, ma quell’amore era troppo

e troppo poco è stato il tempo che ci ha visti insieme…

Cit.

Citazione di R.Vecchioni

Post n°11 pubblicato il 09 Settembre 2008 da emilio.scirocchi

C’è una discrepanza tra il sogno e la realtà, notevole, può anche succedere che qualche sogno non s’avveri, non è una tragedia, è un dolore…La vera tragedia è quando abbiamo la stessa voglia, lo stesso amore, la stessa passione, nello stesso medesimo tempo per un sogno e per una realtà che si eslcudono a vicenda, la tragedia è quando si mischiano, è quando non sappiamo più a che cosa dar ragione e la felicità invece è poter abitare queste due stanze separatamente e voler bene sia alla realtà che al sogno insieme, o divise…

Spazi di cielo

SPAZI DI CIELO

Post n°10 pubblicato il 08 Settembre 2008 da emilio.scirocchi

SPAZI DI CIELO SI SCHIUDONO DAVANTI AI MIEI PENSIERI

CHE LIEVI COME SOFFICI NUVOLE

SI PERDONO IN ESSI E SI LIBRANO VERSO LIDI IGNOTI…

MALINCONIE DI STAGIONE SI ALTERNANO A GIOIE EFFIMERE

IN UN AVVICENDARSI DI STATI D’ANIMO

CHE GENERANO NELLA MENTE ORA TRISTEZZA ORA LETIZIA …

COME PAIONO LONTANI ORA QUEI MOMENTI IN CUI IL MIO SPIRITO

APPESANTITO DALLA GRAVEZZA DELLA VITA

ERA INCAPACE DI GODERE DI QUESTI SPAZI DI CIELO…

Ti odio

TI ODIO

Post n°9 pubblicato il 03 Settembre 2008 da emilio.scirocchi

 

Per le sensazioni che mi dai quando ti guardo

Per il tremore del mio cuore quando sfioro i tuoi capelli

Per le emozioni che provo quando accarezzo le tue mani

Per il tormento della mia anima quando il mio respiro si fa affannoso

Per le giornate gioiose e le notti insonni e disperate

Per il fugace sogno che mi hai donato e l’eterno incubo cui mi hai condannato

Per l’angoscia che mi coglie quando ti penso

Per tutto l’amore che provo e che non posso più dedicarti

EMON

EMON

Post n°8 pubblicato il 26 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

Mi sorprende il vento del mare

Attraversa la mia anima.

Respiro con avidità

Il suo odore

A tratti salmastro

Tenue e leggero

Estasiante.

Rimango sulla spiaggia

E

Scorgo sul bagnasciuga

A pochi passi più in là

Visi e voci

A me familiari.

Ritorna alla mente

Roma e la fiera

Il primo giorno che ti ho vista

Amata

La gioia di te

E la mia fine…

La prima morte

LA PRIMA MORTE

Post n°7 pubblicato il 22 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

Le onde che s’infrangono sulla spiaggia
scandiscono il tempo del mio dolore
Le nuvole basse all’orizzonte
confondono il già tenue confine tra cielo e mare
Il sole rossoarancio scompare a poco a poco dietro l’isola di Circe
Il cuore mi fa male
la mente mi scoppia
il mio respiro è affaticato…
Un albatro cammina sul bagnasciuga con fare goffo e curioso
cerca cibo
Cerco di cancellare, di dimenticare, di provare a nascondere
Ma non ci riesco, il dolore è troppo forte e assillante
La prima volta che si muore non si scorda facilmente

Di notte

DI NOTTE

Post n°6 pubblicato il 19 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

Nella mia immensa solitudine

La notte mi fa compagnia

Con i suoi chiaroscuri pieni di mistero

E le sue ombre deformate…

I pini

Silenziosi e immobili

Come marmoree colonne doriche

Adornano la strada

Accompagnando il mio passo…

Vago nella mia città

Immersa nel sonno

In attesa che il sole

Pallido disco

Illumini un nuovo giorno…

Potrei incontrarti nuovamente

POTREI INCONTRARTI NUOVAMENTE… 

Post n°5 pubblicato il 16 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

Non riesco a fuggire da te

Il tuo cuore usuraio d’ amore

Mi cerca, mi trova, mi pretende

E cado di nuovo nel baratro che credevo sigillato

Le pareti intorno a me si stringono

Mi manca l’aria

Sento il cuore pulsarmi nella testa

Pensieri estinti riaffiorano con veemenza

Sensazioni dimenticate si riaffacciano vigorose

Sapori e odori mi squarciano la mente

Vorrei annientarti

Cancellare ogni tua traccia

Eliminarti per sempre

Ma sbaglierei

Perché poi

Potrei incontrarti nuovamente…

Il tuo ed il mio…

IL TUO ED IL MIO…

Post n°4 pubblicato il 12 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

I tuoi sorrisi e le tue mani
Le mie partenze ed i miei ritorni
I tuoi capelli e le tue labbra
La mia vita e mio figlio
I tuoi fianchi e i tuoi sospiri
La mia terra ed il mio mare
La tua età ed i tuoi occhi
I miei ricordi e la mia casa
Le tue spalle e la tua schiena
Le mie gioie quotidiane
I tuoi momenti straordinari
La mia vita tanto per vivere
Il tuo troppo amarmi
Il mio troppo amarti
Per poter essere felici
Il tuo primo figlio
Il mio prossimo figlio

 

T’immagino così

T’IMMAGINO COSI’

Post n°2 pubblicato il 11 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

T’immagino così

danzare a piedi nudi sotto i raggi lunari

con le stelle che ti guardano curiose

e la notte che ti fa compagnia

Passione e malinconia

gioia e tristezza

trasudano dalla tua danza

ed io ti guardo…

Ti guardo come ti guardavo allora

Ti guardo di più di allora

Ti guardo senza vederti

Ti guardo senza riconoscerti

Ti guardo senza riconoscermi

E sorrido….

Piove

PIOVE

Post n°1 pubblicato il 10 Agosto 2008 da emilio.scirocchi

l’odore acre delle strade
quando d’estate vengono bagnate dalla pioggia
mi riporta alla mente lampi di gioventù
quando, ancor piccino
i miei genitori mi riportavano a casa dal mare
in seguito allo scatenarsi di un improvviso temporale
e mi pare di rivedere quei luoghi
e mi pare di rivedere quei visi
e mi pare di udire quelle voci
e mi pare di tornare fanciullo
e di avere ancora tutto per possibilità…