rana

La rana d’oro

Share via emailSubmit to redditShare on Tumblr

la rana d’oro C’era una volta  in un paesino sperduto nei pressi della  regione di Carirnevile  una  rana  dal guscio  dorato la cui particolarità è che era  l’unica al mondo con un manto tanto luccicante, che la faceva sembrare d’oro.  A causa di questa sua rarità  veniva  ricercata da tutti, soprattutto perché il  suo valore era inestimabile. Questa rana d’oro di nome Fairy  aveva  capito  di essere  braccata  da tutti  coloro  che sarebbero stati felici di fare una fortuna  e si nascose  in uno stagno pieno  di insidie per l’uomo. Un giorno un ragazzo di nome Stefano, esile e affamato capitò  da quelle  parti attraversando la fitta foresta  piena di insidie e si ritrovò in quel laghetto sperduto e  disse: ” Oh, ecco qua il laghetto che tanto ho agognato,  finalmente  posso dissetarmi, non ce la faccio più, ho camminato per giorni e giorni e  sono  sfinito. La rana, all’udir di quelle parole  dal fondo del lago disse:

Fairy: Ciao

Stefano: chi è che parla?

Fairy :abbassa lo sguardo e  guarda nel lago

Stefano: o mio Dio, una rana dal manto dorato… che addirittura parla.

Così la  rana  cominciò a  dialogare con lui  dicendogli  che aveva udito  le sue parole e  che le dispiaceva per la sua situazione ed a un certo punto esclamò:

E’ un pò che parliamo e  vista la tua bontà d’animo  voglio farti dono di un regalo: prendi questa  conchiglia e  ogni volta  che  esprimerai un desiderio quello si avvererà, però fa molta attenzione, non  dovrai parlarne con nessuno altrimenti ti trasformerai in un riccio  di mare e  non tornerai più un uomo. Inoltre, se  io  vedrò  che farai  le cose per invidia la conchiglia perderà il suo potere e  tornerà ad essere  un semplice mollusco come tanti altri.  Ora va; recati verso est, troverai un terreno con una  casa  che ho provveduto a  realizzare  per te, la riconoscerai perché ha il tetto a forma cilindrica di colore blu e rammenta,  @nessuno  dovrà venire a conoscenza del mio nascondiglio e di me@.

Il ragazzo  ringraziò la rana d’oro  che era stata tanto gentile con lui e le disse  che il suo segreto sarebbe rimasto  tale per sempre.  Poi fece  come gli aveva  detto la rana. Stefano, salutata la rana,  si incamminò e ad un certo punto  , come aveva detto  la sua simpatica amica, trovo la casetta dal tetto a forma di cilindro. Apri la porta e vi entrò  trovando una tavola imbandita di cose prelibate, un letto  comodo dove riposare, e un confortevole salotto con all’interno un bellissimo camino  grazie al quale poteva scaldarsi quando avesse cominciato a fare freddo. Il ragazzo cominciò a lavorare duramente e  sfruttò il terreno  che aveva dietro la sua casetta piantando alberi e piante di ogni  genere. Furono talmente tante e gli produssero così tanti prodotti, che in breve tempo  diventò il più importante fornitore dei paesini  limitrofi. Il ragazzo si dimenticò della  conchiglia fino a  che un giorno una bufera di vento  spazzò via  tutto quello  che aveva realizzato con tanta  fatica e lui ormai anziano non riusciva più a fare tutto da solo. Per fortuna si ricordò del prezioso regalo e pensò fosse giunto il momento di vedere le sue potenzialità. Allora disse :

“conchiglia vorrei la mia casa  uguale a prima ma leggermente più grande,  con una stanza in più per coltivare i miei ortaggi e  una persona che mi stia accanto e che si possa occupare del raccolto al mio posto. La  conchiglia a quel punto, in men che non si dica,  realizzò il desiderio del vecchietto che fino a quel momento, buono e disponibile con tutti, in tutta la sua vita non ne aveva mai avuto bisogno. Ottenuto ciò Stefano di nuovo esclamò :

“conchiglia conchiglia vorrei che in paese, nella  città di Carirnevile ci fosse una casa  grande  grande con tante stanze in modo  da poter dare una  casa a tutti i bambini e alle persone bisognose e vorrei che  non gli mancasse mai nulla.

La conchiglia, visto il suo altruismo, esaudì all’istante il suo  desiderio. Infine Stefano disse:

“conchiglia   mi piacerebbe che quando io  morirò tutto rimanesse al ragazzo che fino ad oggi mi ha aiutato e  che tu torni dalla rana d’oro”.

Stefano dopo  qualche tempo  scomparve e il ragazzo, che fino a quel tempo lo aveva aiutato,  continuò a portare avanti  il suo lavoro passandolo  alle  generazioni future mentre  Stefano, non morì, come voi lettori potete immaginare, ma tanta era stata la su generosità e disponibilità in tutta la sua vita, che ottenne la più bella delle ricompense: infatti  andò a far compagnia alla rana in quel bel laghetto  diventando un  bellissimo delfino  per il desiderio della rana d’oro che aveva avuto ragione a fidarsi di quel ragazzo, dall’aspetto povero, ma tanto ricco di cuore. Stefano rimase nei cuori di tutti coloro che lo avevano conosciuto e amato e è per questo che vi ho narrato la sua storia.

rana

 

La rana d’oroultima modifica: 2016-08-29T16:45:28+02:00da valentinayr87
Share via emailSubmit to redditShare on Tumblr