Casalinga suicida, quel video ha. rd e il ricatto: Selvaggia Lucarelli intervista il marito

2043315_ricattoRicorda il caso di Tiziana Cantone la storia della casalinga di Castelfranco Veneto suicida dopo un ricatto ha. rd in chat. Selvaggia Lucarelli ha intervistato per Il Fatto il marito.

In un post su Facebook spiega: “Non è successo solo a Tiziana Cantone. C’è un’altra donna, che per ragioni analoghe ma con meno clamore mediatico, si è suicidata il 3 dicembre del 2014, ancora prima di Tiziana. Il tutto è stato insabbiato fino alla vigilia del processo (che inizierà a breve) perché c’erano dei bambini da proteggere e il papà lo ha fatto finché ha potuto. Ora Ivan ha voglia di parlare, di denunciare, di raccontare gli ultimi giorni di vita della donna che ha amato. Questa storia tragica di ricatti via Facebook inizia il 25 novembre del 2014. F. ha 40 anni, è mamma di due bambini e moglie da quattordici anni. Vive a Castelfranco Veneto, fa un lavoro normale e il suo inferno inizia per una decisione banale, quella di acquistare un telefono tramite un annuncio su fb”.  “Mia moglie e un suo amico decisero di acquistare due iPhone in vendita su una pagina fb che si chiamava Tecnologic Shop Italia. Lei cominciò la trattativa via messenger con il venditore, che aveva messo la foto profilo di un modello spagnolo e diceva di chiamarsi Fabio. Iniziarono col parlare del telefono, poi lui cominciò a flirtare.”.  In che modo?
“Dalle conversazioni si capisce proprio che lui a un certo punto fiuta la debolezza di mia moglie, comincia con i “tesorino” per poi fare allusioni er. otiche, finché lei stupidamente lo asseconda un po’ e gli manda una foto.”.  Che genere di foto?
“Nulla di che, lei in body, ma aveva il viso tagliato, non si riconosceva neanche.”.  Come si passa al ricatto?
“L’amico di F. nota che nell’acquisto dei telefoni via paypal c’è qualcosa che non va. Il tizio dice di aver inviato il pacco ma non arrivano i suoi dati fiscali. Mia moglie e il suo amico fiutano la truffa e bloccano il pagamento di 1500 euro. A quel punto inizia l’incubo, perché lui dapprima la ricatta emotivamente dicendole che per colpa sua avrebbe perso il lavoro, poi passa a quello che ha portato F. alla morte. ”.  “Tutto questo accade solo via messenger?”.
“Sì, sempre via fb. Nell’arco di due ore lui sulla chat cambia i toni, le scrive “Sei solo una put. tana”, “Se non mi mandi i soldi racconto tutto a tuo marito”, “Ho salvato i tuoi contatti fb, ti sputtano con tutti” e così via.”.  Purtroppo passa anche ai fatti.
“Il primo dicembre questo tizio scrive a me via Fb cercando di passare per quello che vuole farmi un favore. Mi dice che mia moglie l’ha truffato perché non gli ha dato dei soldi e che in più lei gli ha fatto delle avance ses. suali ma quando lui ha scoperto che era sposata ha pensato di avvisarmi.”.  Gli hai creduto?
“”Mi faccio mandare gli scree. nshot, vedo le conversazioni e la foto che F. gli aveva inviato. A quel punto capisco tutto. Gli dico che sì, ho un problema con mia moglie e lo risolverò, ma che ho anche capito che razza di persona sia lui. Che se continua lo andrò a cercare. Allora lui cambia i toni anche con me, mi chiama cornuto, mi insulta, minaccia.”.  Cosa succede quando dici a tua moglie di aver saputo tutto?
“Lei è terrorizzata. Diventa pallida, poi nonostante la discussione resti pacata, dice che io chiederò il divorzio, i giudici le toglieranno i figli, è sotto shock.”.  Quelle foto e quelle conversazioni arrivano ad altre persone?
“Sì, da quel primo dicembre lui invia gli screenshot a amici, parenti, clienti del lavoro miei e di mia moglie. Noi diciamo che le hanno hackerato il profilo, che c’è un uomo che la ricatta, ma a quel punto F. è distrutta”.  Andate dai carabinieri?
“Sì, quel primo dicembre li informiamo subito anche se lei si vergognava, non voleva. Diceva che voleva cambiare città, scappare in un posto dove nessuno la conosceva.”.  E tu?
“Io le rispondo che prima voglio andare a fondo, trovare il colpevole. Il giorno dopo sembra una giornata tranquilla, ma in realtà F. mi nasconde che il tizio comincia a pubblicare quelle cose anche sulla pagina fb del finto negozio, che la compagna di questo tizio la deride, che le chiede 2000 euro per smettere. Poi arriva il 3 dicembre.”.  Il giorno del suicidio.
“Già. Era mezzogiorno, F. era a pranzo con una cliente in un centro commerciale. Riceve la telefonata di un’amica che la avvisava di aver ricevuto quegli scree. nshot. Si alza e va via sconvolta dicendo “Basta, non ce la faccio più, io mi ammazzo!”. La sua amica mi chiama spaventata. Io chiamo mia moglie e resterò con lei al telefono gli ultimi 25 minuti che hanno preceduto il suicidio.”.  Cosa ti diceva?
“Che aveva sbagliato, che io l’avevo sempre protetta, che voleva farla finita. Prima di attaccare ha detto di dare un bacio ai nostri bambini. Io lì ho capito che l’avrebbe fatta finita, ero sconvolto. Ho chiamato i carabinieri, hanno cominciato a cercarla. Io sono andato dritto a casa, sentivo che era lì.”.  L’hai trovata lì?
“Sì, F. aveva nascosto l’auto, si era perfino tolta le scarpe coi tacchi per non farsi sentire dalla vicina del piano di sotto. Era entrata in camera, aveva appeso una cintura alla porta l’aveva richiusa per tenerla ferma. E’ morta vuota, spenta, rassegnata. C’era un muro a 5 cm, non c’era il segno di un calcio, nulla. Non ha avuto neppure l’istinto di sopravvivenza.”.  I tuoi figli dov’erano?
“A scuola. Ho chiamato mio padre, è andato a prendere il ragazzo più grande con il cane e una valigia, poi insieme sono andati a prendere la più piccola e sono andati a casa del nonno, a 70 km di distanza. Mio padre ha detto che la loro mamma era caduta dalle scale di casa, che io ero all’ospedale con lei. Poi per me è iniziato il martirio.”.  Cioè?
“Mi sono dovuto spogliare sulle scale di casa perché le forze dell’ordine verificassero che non avessi graffi o segni di colluttazione. Erano freddi ma gentili. Qualcuno mi chiedeva se volessi un calmante ma io volevo rimanere lucido. Alla fine della giornata poi quel calmante l’ho chiesto e ho accettato anche il supporto psicologico per me e per i miei figli.”.  Come li hai affrontati?
“Con la psicologa avevamo deciso che il più grande dovesse arrivare da solo alla verità, senza però dargli false speranze. Per tre sere sono tornato a casa e lui mi chiedeva “E’ ancora in coma?”, poi “Non si ricorderà più di noi?”, poi “Non si sveglierà più?”, il quarto giorno mi ha chiesto “Mamma è morta vero?”. Gli ho detto di sì, ed è stato un sollievo.  Come hanno trovato il ricattatore?
“Lui il pacco l’aveva inviato davvero, solo che dentro c’erano due vecchie piastre per capelli. Hanno visionato le telecamere dell’ufficio postale di Napoli da cui era partito il pacco e l’hanno trovato. Ha solo 26 anni e aveva già molte denunce per fatti analoghi. Spero che gli diano 15 anni e che se li faccia tutti. Avrei voluto trovarlo io ma avrei tolto un padre ai miei figli, e i miei figli sono la mia luce”.  Sono passati quasi due anni. Come state?
“La vita va avanti. Ci siamo trasferiti, siamo sereni, ma è una ferita aperta. Ho nascosto la verità ai miei figli ma con il processo alle porte devo raccontare cosa è successo. Voglio solo dire questo. Io lo so cosa ha provato Tiziana Cantone. Si è sentita senza più armi. Come mia moglie. L’ho visto sul suo viso, quel viso che ho accarezzato per 14 anni quando le ho sfilato la cintura dal collo. Non c’era più nulla, c’era il vuoto”.

Casalinga suicida, quel video ha. rd e il ricatto: Selvaggia Lucarelli intervista il maritoultima modifica: 2016-10-24T14:53:03+02:00da ellenaellena73
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