Secondo il Los Angeles Times, la mancanza di un marchio su un pacchetto di sigarette ha ridotto il piacere del fumo e ha indotto i fumatori a pensare a come sbarazzarsi della cattiva abitudine.
Questi i risultati di uno studio condotto in Australia, dove alla fine del 2012 è entrata in vigore una legge che vieta la vendita di sigarette in pacchetti brandizzati.
Gli australiani hanno condotto uno studio per valutare l’innovazione: invece delle tradizionali confezioni dai colori vivaci, sono state messe in vendita confezioni di colore verde-oliva, riconosciuto come il più sgradevole per una persona. Tre quarti della confezione sono occupati da un’immagine pensata per riflettere sugli effetti nocivi del fumo sulla salute. Il nome del marchio sulle nuove confezioni è indicato con lo stesso carattere.
Si è scoperto che i fumatori che acquistano sigarette in nuovi pacchetti ottengono meno piacere dall’uso di prodotti del tabacco e molti pensano addirittura di smettere di fumare. Coloro che hanno semplicemente iniziato a mettere le sigarette in un portasigarette o in altri imballaggi luminosi non hanno notato un tale effetto.
Secondo gli autori dello studio, i risultati dello studio dimostrano l’impatto delle confezioni appariscenti e dell’identità aziendale sul piacere sensoriale del fumo.