Quotazione MPS in declino. Titolo sospeso per eccesso di ribasso

Si fa sempre più drammatica la situazione di Monte Pachi Siena. L’istituto bancario più antico d’Italia non riesce a invertire il trend a Piazza Affari, e oggi il suo titolo è ancora crollato ripetutamente, tanto da essere stato sospeso per eccesso di ribasso. La quotazione Mps, infatti, è precipitata sotto la soglia dei 20 centesimi per azione.

Al momento segna un -5,5%, che sommato al tracollo di venerdì porta quasi ad un complessivo -15% in tre giorni. Una rovina. Chi ha puntato sul rialzo facendo trading online, ci auguriamo che abbia almeno sfruttato un bonus trading senza deposito, almeno avrà evitato ingenti perdite di capitale.

Montepaschi, che disastro questa quotazione

Le vendite sulla banca senese sono cominciate fin dall’apertura di seduta. A pesare come un macigno sulla quotazione del titolo, sono le grosse incertezze riguardo l’attuazione del piano industriale. Il primo step era stato annunciato per fine settembre, ma è notevolmente slittato. Il piano è la prima tappa di un’operazione di salvataggio da oltre 30 miliardi. Le sofferenze lorde da cedere sono 27,7 miliardi, mentre l’aumento di capitale dovrà essere fino a 5 miliardi di euro.

L’assenza di chiarezza sull’attuazione delle misure di salvataggio dell’istituto si fa sentire. Ad aggravare la situazione c’è stato il doppio cambio al vertice. Prima le dimissioni dell’amministratore delegato Viola, sostituito da Marco Morelli. Poi l’annuncio dell’addio anche da parte del presidente Tononi, che rimarrà al timone fino al completamente del piano industriale.

Queste situazioni hanno alimentato i dubbi del mercato riguardo la concreta attuazione del piano di salvataggio in tempi brevi. Del resto bisogna fare operazioni importanti, e in molti da settimane dicono che è inverosimile che possa essere lanciato un aumento di capitale se prima non sarà sciolto il dubbio sulla data della consultazione referendaria.

Intanto si profila in modo sempre più concreto l’ipotesi della conversione obbligatoria dei bond subordinati Mps a carico degli istituzionali. Secondo voci di corridoio, sarebbe necessaria per contenere l’importo dell’aumento di capitale. I bond oggetto dell’operazione dovrebbero ammontare a circa 2 miliardi di euro.