Alba Parietti e l’Irap, la showgirl “batte” il Fisco

foto-alba-parietti.jpg-1024x684Vittoria ‘fiscale’ di Alba Parietti in Cassazione. I supremi giudici infatti hanno accolto il suo reclamo contro la Commissione tributaria della Lombardia che nel 2011 aveva convalidato la richiesta di pagamento dell’Irap – la tassa sulle attività produttive – relativa all’anno di imposta 2002. La popolare animatrice di trasmissioni televisive, dopo aver dichiarato i suoi guadagni, aveva sostenuto di non essere tenuta a pagare la tassa perchè per svolgere il suo lavoro non si era avvalsa di una organizzazione stabile di mezzi e collaboratori ma aveva fatto il minimo ricorso, giusto l’indispensabile, all’aiuto di altre persone.
Dando ragione alla difesa della Parietti, gli ‘ermellinì – con la sentenza 23384 depositata oggi – sottolineano che in base a un principio recentemente «consolidato», con riferimento all’Irap «il presupposto dell’autonoma organizzazione» richiesto dalla legge «non ricorre quando il contribuente responsabile dell’organizzazione impieghi beni strumentali non eccedenti il minimo indispensabile all’esercizio dell’attività e si avvalga di lavoro altrui non eccedente l’impiego di un dipendente con mansioni esecutive». Adesso la Commissione tributaria dovrà riconsiderare le cartelle di pagamento inviate alla Parietti dall’Agenzia delle Entrate e valutare le prove da lei offerte.

Alba Parietti e l’Irap, la showgirl “batte” il Fiscoultima modifica: 2016-11-16T22:25:02+01:00da cristina_a2016