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Le farfalle e i lupi

Post n°447 pubblicato il 13 Giugno 2013 da Zero.elevato.a.Zero
 

 

Tango a Gezi Park

Sii un bambino del tuo tempo!
Alī ibn Abī ālib

Un fatto di cronaca cattura la mia attenzione, la storia che si dipana davanti ai nostri schermi a volte difficile da distinguere dai telefilm che assuefanno il pensiero, misteriosa da comprendere nella sua immediatezza, ma capace di immagini che permeano la mente e lasciano pensieri diversi, spostati dalle posizioni precedenti: come dopo le pulizie di Primavera.
Capisco perfettamente che ci sono altre rivoluzioni in atto, certamente anche più dolorose e macchiate di sangue innocente, ’che la razza umana arriva a punti di rottura dove al malumore si sostituisce la protesta e per sopperire alla incapacità di un governo di amministrare i bisogni comuni scendono in piazza poliziotti in tenuta anti sommossa, quando non sono soldati pronti a sparare ad altezza d’uomo.
Io non ho vissuto la rivoluzione Hippy degli anni 60, troppo giovane per comprenderne la portata, troppo vecchio per averne dimenticato l’ondata profumata che squassa come una mareggiata impetuosa prima dell’Estate.
Tra le molte Primavere rivoluzionare la mia visione si ferma ad Istanbul, alla comprensione di una protesta di piazza piena di buoni motivi e ancora più piena di gesti eclatanti. La sensazione si concentra sulla forza prorompente di questo sentimento giovane, che invece di rispondere con sassi e fionde, preferisce davanti alle forze d’ordine schierate, dimostrare la potenza delle proprie idee ballando un Tango: non è poi molto diverso dall’utopia di quei fiori infilati nelle canne dei fucili.
Ad una protesta esplicitata così non posso non aderire con il cuore e l’anima, un’anima invocata certamente dai pensieri più nobili della nostra umanità.
Poi domani saranno di nuovi gas contro molotov, ma in quel fumo acre si vedranno per sempre visioni danzanti di ballerini leggeri e suadenti, che nessuna cruda materialità, nessun urlo brutale potrà scacciare.
A Gezi Park, nel cuore pulsante di Istanbul, la primavera balla il Tango, come fosse una farfalla inseguita da lupi feroci cui contrappone un volo colorato all’isteria sanguinaria.

Uzun ve renkli bir bahar

 

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Commenti al Post:
lightdew
lightdew il 13/06/13 alle 22:33 via WEB
Un omaggio alla libertà di parola il tuo, che merita consenso ed appoggio. La non violenza parla con toni più forti di qualsiasi altro stile di comunicazione. Solidarietà piena alla dignità della libera e pacifica espressione, in qualsiasi parte del mondo. ;)
 
 
boezio62
boezio62 il 16/06/13 alle 09:34 via WEB
...e stanotte li hanno picchiati brutalmente,arrestati e seviziati,distrutto baracche e tende.Il tuo post è poetico...ma il metro di giudizio su cosa significhino le liberta' personali fuori dai paesi occidentali (avolte persino dentro)viene annichilito dalla facilita' con cui si esercita la piu' bievca repressione (e la turchia è il paese piu' moderato in questi).Se poi penso all'autobus delle studentesse pakistane fatto saltare in aria e ai gruppi terroristi che aspettavano all'ospedale le ragazze ferite,mi chiedo da quale buco dell'inferno fondamentalista siano state partorite queste menti sadiche......
 
   
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/06/13 alle 10:24 via WEB
Non scordare:
noi camminiamo sopra l'inferno,
guardando i fiori.

Issa (1763-1828)

Caro Boezio, sono comunque persuaso che questa violenza cieca, questo urlo rauco, non possa mai più coprire per intero il canto armonioso che ha pervaso la piazza. Così come oggi chi visita a Pechino quell’infinito architettonico della piazza Tienanmen (la porta della pace celeste), rivede con l’occhio del ricordo la postura diritta del Rivoltoso Sconosciuto di fronte ai carri armati che sgomberavano con la violenza tipica delle dittature lo spazio della protesta. Questo gesto resta vivo ancora nella Cina di oggi, resta vivo anche fuori dai suoi confini. Per quanto il ringhio bavoso della repressione possa tornare in ogni angolo del nostro pianeta, si arricchisce la coscienza collettiva e la capacità di comprendere meglio il bene e il male dell’umano operare.
Forse dopo le cariche e le urla, i fumi si saranno diradati e saranno tornati i rumori consueti della vita, ma restano per me e spero molti moltissimi altri, quei passi di danza e quelle note che diventano memoria: una memoria che non si perde, ma si tramanda e che per questo chiamiamo Storia.
Con un abbraccio sincero, ti ringrazio molto dei tuoi pensieri.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/06/13 alle 10:23 via WEB
Cara Dew, un grande autore che ho profondissimo nel cuore: Isaac Asimov, ha scritto che “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”.
Credo che in questa frase sia contenuta la verità più esplicita dei limiti della mente e del cuore umano quando si piegano all’uso sterile della forza che, come l’incendio più devastante, pare capace di uccidere un bosco, ma solo fino alla prossima Primavera. Ti ringrazio di cuore dei tuoi pensieri solidali :)
 
pennydog
pennydog il 16/06/13 alle 10:23 via WEB
Allora funziona ancora il mettere dei fiori nei cannoni? Proprio un bel modo di protestare, anche a Bologna in piazza Verdi avrebbero fatto bene ad adottare questa tecnica, ma si sono fatti prendere dalla rabbia e tutto è degenerato. Un abbraccio sempre pieno d'affetto sincero. Buona domenica di sole e musica Max ;O)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 16/06/13 alle 10:28 via WEB
Sono persuaso dagli insegnamenti ricevuti da persone sagge, che ho imparato a stimare, come il suono del corretto pensiero sia sempre pacato: leggero proprio come un violino tanguiero e come questo comunque pieno di passione. La certezza della ragione regala quella serenità per la quale non è necessario agitarsi: il tempo darà ragione alla verità.
Auguri di un’Estate piena di sole e di soffici pensieri :)
 
norma3330
norma3330 il 18/06/13 alle 08:17 via WEB
La libertà di un popolo è come un scontro tra i lupi e le farfalle, il prezzo è sempre alto - le morti e il dolore.Un saluto e un abbraccio da Tua fan :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 21/06/13 alle 06:33 via WEB
La libertà di un popolo si nutre della capacità di ascolto reciproco; il mondo è pieno di lupi feroci, ma non sanno volare, per cui non saranno mai padroni del cielo. Dentro alle pagine di mesta cronaca della violenza, rimane per me questa visione di ballo leggero che insegna una via diversa: una via migliore. Un abbraccio, tuo amico Max :)
 
jul.y
jul.y il 18/06/13 alle 14:49 via WEB
"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." - Italo Calvino . Le città invisibili .
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 21/06/13 alle 06:36 via WEB
Incontrovertibile Calvino, la lettura mi lascia una domanda che sottopongo anche a te: invece di arrendersi all’inferno dei viventi, com’è possibile costruire il paradiso in terra? Credo non servano utopie disumane, e nemmeno sforzi titanici, ma una perseveranza diuturna e una visione che si spinge oltre l’ostacolo roccioso della montagna, qualcuno c’è riuscito, il che lascia una notevole dose di ottimismo anche dentro di me. Un sorriso gonfio di speranza :)
 
   
jul.y
jul.y il 23/06/13 alle 15:13 via WEB
.. c'è riuscito ma.. la montagna resta per gli altri?.. Quando si è giovani si è spinti dal desiderio di "cambiare il mondo".. poi, il tempo, ci ridimensiona.. E' solo una considerazione la mia.. che, una volta scritta, mi provoca, comunque, ancora una sorta di ribellione positiva e propositiva.. :-)
 
     
jul.y
jul.y il 23/06/13 alle 15:23 via WEB
http://www.youtube.com/watch?v=AGVbBVw__Lw
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/07/13 alle 18:49 via WEB
Da giovane, le mie ali erano forti e instancabili,
ma non conoscevo le montagne.
Con l'età conobbi le montagne
ma le mie ali stanche
non potevano seguire la mia visione:
Genio è saggezza e gioventù.

(Alexander Throckmorton dall'Antologia di Spoon River)
 
RusselKane
RusselKane il 18/06/13 alle 16:53 via WEB
Grazie di cuore
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 21/06/13 alle 06:36 via WEB
Prego col cuore :)
 
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