Creato da Zero.elevato.a.Zero il 21/07/2008

Da zer0 a me

Pensieri calcoli poesia e musica

 

 

« IstantaneaUsul »

A cuore aperto

Post n°517 pubblicato il 01 Novembre 2016 da Zero.elevato.a.Zero
 

Ho pensato di non scegliere una foto per questo post, magari una di quelle pochissime che ho scattato e che dimostrano dal vero le teorie sulle azioni dinamiche che si considerano nel quotidiano calcolo delle strutture antisismiche di cui faccio mestiere. Ho scelto piuttosto un la visione di un cuore umano che torna a battere, se per qualcuno è un’immagine troppo forte sarà sufficiente non fare partire il video; trovo comunque che abbia una perfetta attinenza con le emozioni vissute e con le riflessioni che ne conseguono.

Quello che riporto dalla missione tra Marche ed Umbria supera il mio nozionismo logico che avrei voluto usare come anestetico al dolore e peggio ancora alla rassegnazione che più volte ho incontrato nelle persone, assieme alle molte domande tecniche in cerca di rassicurazione che la scienza non può dare ed io quindi ancora meno, trovando solo claudicanti risposte di cuore.
Consola il bilancio delle vite umane incolumi o quasi, consola perché lo svolgersi degli eventi ha consentito di evitare il peggio. Restano le devastazioni al patrimonio abitativo, produttivo ed artistico che sono il pesante tributo di una nazione incapace di intraprendere politiche di salvaguardia e protezione efficaci; nonostante il vigore di normative tecniche adeguate si continua ad ignorare l’urgenza di applicarle in modo compiuto e corale ed è un problema di coscienze che non possono puntare il dito solo invocando lo Stato e gli enti istituzionali, deve partire da una comprensione personale, ché lo Stato siamo noi.
Il terremoto per chi lo subisce è una ferita al cuore, che di fronte alle proprie radici divelte pare quasi fermarsi, incapace di comprendere o di commisurare forze enormemente più grandi di quelle di un essere umano. Eppure tutto quello che è successo non era imprevisto, lo sono certamente il giorno e l’ora ma non il fatto che altri eventi di pari intensità hanno trovato iscrizione negli annali storici ed ogni volta le popolazioni hanno subito l’ingiuria della catastrofe, nuovi terremoti ci saranno ancora in futuro nelle stesse zone, anche questa è una certezza. È possibile nel frattempo intervenire sugli edifici migliorando la loro resistenza e potenziando la capacità di sopportare le accelerazioni che provengono dai brividi della crosta terrestre che tutto è tranne che immobile: anche le montagne crescono scrivevo poche righe addietro e sono destinate a cambiare nel tempo.
Non è questo il luogo per discutere di ingegneria e forse nemmeno la sede per ricordare che i Comuni si dotano di piani di emergenza che sarebbe opportuno conoscere, ed ancora che esistono tutte le informazioni necessarie reperibili in rete sui migliori comportamenti da tenere nello scatenarsi di un evento sismico ed anche successivamente, semmai è questione di volerle fare proprie; nei secoli abbiamo imparato a superare le intemperie e le malattie prendendo coscienza dei fenomeni, questa non è poi una difficoltà diversa, se non per il fatto che accade con minore frequenza e spesso se ne perde rapidamente il ricordo, tanto da trovarci impreparati.
Così il cuore si ferma per la paura, ma poi la vita chiama prepotente a pulsare di nuovo ed ancora con la dovuta tenacia a ricostruire; alle persone che vivono da vicino questa calamità va il mio abbraccio forte e solidale, a tutti quelli che soffrono per l’incertezza credo valga ricordare che è necessario dare un nome al terrore per vincerne lo sgomento.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/0elevato0/trackback.php?msg=13468450

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Ru.Ja
Ru.Ja il 01/11/16 alle 23:34 via WEB
Brividi e Rispetto.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/16 alle 08:57 via WEB
Un caschetto di protezione come quello che si usa in cantiere è poco diverso da un guscio di noce eppure trasmette un senso di protezione e in qualche modo aumenta la sicurezza nell’affrontare un ambiente pericoloso. Non preserva dai pericoli gravi, ma rende più avvertibile la necessità di stare attenti alle insidie e di stare allerta e pronti a reagire. Io credo che ci vorrebbe questa sensazione fatta di consapevolezza e di prudenza anche di fronte ad eventi come quelli sismici e tutti quelli che investono il normale pericolo della quotidianità, che è il cantiere dove viviamo la nostra avventura umana.
Grazie e benvenuta tra le mie righe sconclusionate :)
 
norma3330
norma3330 il 02/11/16 alle 12:22 via WEB
La Terra suona ninna nanna macabra... e torna a ricordarci che non siamo niente.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/16 alle 08:57 via WEB
Siamo polvere alla quale torneremo, come quella, tantissima, nella quale le città distrutte si trasformano. Siamo però anche cuore, tenacia, volontà. Dobbiamo solo fare con enorme umiltà tesoro dei nostri errori. Credo fermamente che la soluzione sia disponibile tra le nostre mani ora, è necessario metterci la consapevolezza e la voglia di ricostruire meglio di prima, non solo i mattoni che quella è la parte più facile.
 
NoRiKo564
NoRiKo564 il 04/11/16 alle 01:33 via WEB
Purtroppo le catastrofi naturali non possono essere contrastate, siamo piccoli esseri indifesi di fronte ad una natura che non concede sconti...soprattuto a certe zone del nostro paese...certo si potrebbero attuare nuove strategie quando si edifica...ma in verita' si e' visto che anche dove sono stati fatti interventi...tutto e' crollato lo stesso.... Troppi interessi economici di costruttori senza scrupoli e di corruzione tra chi dovrebbe controllare...tanto a questi la casa in testa non gli casca mai!
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/16 alle 08:58 via WEB
Ci sono paesi nel mondo che hanno iniziato da tempo una politica di costruzione anti sismica, lo hanno fatto con risultati forse imperfetti ma certamente da ammirare ed imitare. C’è anche un limite notevole dei nostri tempi tecnologici, che tutto sembra così complicato da apparire incomprensibile. Quando insegnavo informatica a scuola il primo giorno aprivo un computer e facevo prendere in mano le varie componenti. Ormai tutti usiamo macchine ma non sappiamo come funzionano. Allo stesso modo costruiamo case affidandone la realizzazione a tecnici senza capire che in fondo le regole del buon costruire sono alla pari regole di buon senso. Deleghiamo, non so se per pigrizia mentale o per un senso di incapacità personale che qualcuno ci ha inculcato, ma alla quale dobbiamo reagire. Questo è abbastanza paradossale, in fondo spulciamo questa rete telematica alla ricerca di notizie di crosta senza comprendere che sotto al primo strato ci sono le informazioni che davvero vorremmo trovare, è vero che togliere la crosta e andare a fondo costa fatica, la stessa che abbiamo speso a scuola per imparare, ma questa penso sia una fatica spesa bene per migliorare la nostra comprensione del mondo e saperlo abitare meglio.
Grazie delle tue parole e della tua attenzione :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/16 alle 08:58 via WEB
.
 
lightdew
lightdew il 04/11/16 alle 11:14 via WEB
Ricordo un'alba in spiaggia, solitaria e raggiungibile dopo una buona camminata non troppo agevole, in una cala dove le tartarughe nidificano. Lì tutto sembrava perfetto, primordiale, pulito, eppure proprio lì, dove il paradiso sembrava essere presente, in una mattina di perfetto sole e mare, e suoni della natura soltanto, proprio lì io ho provato una delle mie paure più grande. Mi sono sentita piccola, inerme, di fronte a una natura prorompente. La natura è sopra di noi, anche se noi la maltrattiamo, anche se non la consideriamo. Siamo tutti piccoli.
Vicina ai cuori affranti, non trovo parole se non la preghiera alla madre che ci abbraccia tutti.

 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/16 alle 09:01 via WEB
Siamo piccoli, eppure siamo vivi, siamo anche parte di quella natura che isoliamo sempre più dal nostro vivere, mediamente incapaci di sentire il ritmo delle stagioni, di conoscere le fasi lunari ed ancor più di osservare i segni dei mutamenti e dell’armonia, chiusi nelle nostre tane artificiali dove la luce non manca mai e la temperatura è sempre regolata. Certo la soluzione non è tornare a vivere nelle grotte, anzi, ma io credo che l’esperienza che ho appreso dal mare che è una forma diretta di natura potente e sovrana, sia il rispetto e la conoscenza necessaria che permettono di affrontarne il confronto. Per superare questa difficoltà non è possibile considerarla una sfida (sarebbe impari) è necessario imparare l’equilibrio che porta a vedere meglio le proporzioni e trovare una ponderazione che nasce dalla consapevolezza dei propri limiti che, come tutte le cose della natura, non sono statici, ma evolvono allargandosi come il cerchio dell’onda. Impariamo a non tremare :)
 
boezio62
boezio62 il 04/11/16 alle 20:14 via WEB
Citando Mario Tozzi'Il terremoto non uccide.Una casa che crolla,si.'.Sarei un tecnico pure io sai Zero? Non strutturista,no.Ma mi limito da cittadino a sottoporti una riflessione inevitabilmente 'politica'.Dopo Amatrice,il 30 Agosto il nostro Pdc,lancia il piano Casaitalia per la 'messa in sicurezza' del territorio dal rischio sismico (dimenticando quello idrico e franoso...ma va bene).Gli volevo chiedere stamattina a Mantova,il 23 Agosto (prima del primo sisma) il problema non esisteva? O semplicemente è assai piu' scenografico,grandioso parlare di Grandi Opere,specie quando tutte le aziende che visiti come Premier hanno come minimo 1000 dipendenti e fatturano oltre 300 milioni di euro? Allora tutte le periferie dimenticate di questo paese,i paesini di collina,di montagna,di amre,di pianura,le piccole botteghe,le attivita' di nicchia (mai neanche sfiorate dalla narrazione governativa) tornano ad esistere quando vengono messe in ginocchio? Credo che tu abbia ragione quando dici che lo stato siamo noi.A noi compete dirlo come cittadini.A chi governa avere una progettualita'e un'idea strategica dello sviluppo.I progetti e lo sviluppo che anda(va) programmando questo governo vanno in direzione opposta ad una gran parte di questo paese e dei suoi (non -innocenti) abitanti.Ad ognuno il suo.Ciao e grazie.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/16 alle 09:02 via WEB
Caro Amico e caro Architetto, il mantra di Tozzi è anche il mio, per convinzione e quindi per mestiere. Nonostante i politici che ci siamo scelti o che non abbiamo saputo evitare (perché è da tempo che vorrei andare a votare ma non riesco) il nostro paese è dotato di norme tecniche per le costruzioni che si basano sullo stato dell’arte dell’evoluzione scientifica in materia. È vero che non possiamo prevedere i terremoti, ma i comportamenti degli edifici questo sì, possiamo farlo. È sul piano umano e civico che trovo una lacuna grave, o se posso con termine altrettanto improprio di quello abusato giornalisticamente, un “cratere” di ignoranza. A scuola si fanno simulazioni anti incendio, quasi mai una simulazione anti sismica che richiede comportamenti molto diversi. Eppure la stragrande maggioranza dei cittadini ha sperimentato gli effetti più o meno importanti di un terremoto, ma molto più rari sono coloro che hanno affrontato il pericolo di un incendio.
Abbiamo il dovere normativo di valutare il consumo energetico delle nostre abitazioni, ma non quello di sapere la reazione ad un terremoto, che a ben vedere sul calendario non è poi un evento così raro.
Lo stato non insegna bene, lo stato che ripeto siamo noi, non insegna nemmeno la conoscenza delle regole civiche, ancor meno insegna la comprensione dei fenomeni naturali cui possiamo essere soggetti e nemmeno le azioni migliori quando questi accadono; hai completamente ragione quando dici che il Rodomonte di palazzo Chigi riempie di promesse gli schermi e cinguetta che ci salverà dal rischio sismico, ma ignora di contorno che questo coinvolge rischi idrogeologici molto più impellenti e frequenti, è solo che in questo momento l’onda da cavalcare è sismica, dovessero arrivare piogge intense farà surf anche su quelle e sui danni che arrecheranno. In questi giorni sono bombardato da richieste sulla valutazione del rischio sismico, è successa la stessa cosa dopo il terremoto dell’Emilia, poi lo sciame tellurico si quieta e così la paura, tutto torna normale senza che davvero sia cambiato qualcosa, soprattutto nelle coscienze che sono il lato a più alto indice di vulnerabilità di questo problema.
Per quello che riguarda il mio territorio devo constatare con amarezza che ogni volta che si tocca la struttura, momento in cui sarebbe opportuno rendere sicura la casa, si cerca la minima fatica e possibilmente ogni scorciatoia per soddisfare le norme senza alleggerire troppo il portafogli; salvo poi avere la suggestione di possedere requisiti anti sismici. Non so se davvero i nostri ragazzi frequentino scuole al 90% mancanti dei requisiti di resistenza, per mia figlia non è così, la sua è una scuola di nuova costruzione, salvo poi notare durante una riunione che la palestra, con splendida copertura in lamellare, ha le travi senza fermi sismici; ovviamente la palestra è un presidio di ricovero previsto dal piano delle emergenze comunali. Io non credo ci voglia un ingegnere strutturista o addirittura un professore universitario per accorgersi di questa grave lacuna, sono anzi più che convinto che durante la costruzione anche il più giovane dei manovali abbia fatto lo stesso commento a denti stretti, ma due spiccioli di acciaio non erano in capitolato e quindi è andata bene così, anche al collaudatore e al genio civile che hanno avallato il lavoro e sono certamente stimati colleghi. E fin qui l’ingegnere… Visitare i luoghi sconvolti dai terremoti mi porta anche a percepire respirando la stessa polvere, non solo il dolore di avere perso la propria casa, ma anche i propri simboli e le proprie radici, i monumenti e i punti di riferimento del tessuto storico e urbano che sono crollati con i loro inestimabili tesori, testimonianza e radice del nostro passato e fondamenta del nostro presente. Così mentre penso che sia dovere di ogni cittadino rendere sicura la propria abitazione come fa per gli impianti meccanici, anche sotto il profilo delle strutture, scuole, caserme, ospedali, ancora di più il patrimonio artistico e monumentale, che è una ricchezza non solo virtuale ma certamente anche materiale in una nazione che vive di turismo, siano un costo indifferibile che lo Stato deve provvedere subito. Il problema, qui te lo dico fuori da ogni schieramento politico considerando che le mie uniche tessere sono quella della Biblioteca e della palestra, è che accettiamo cialtroni di ogni fatta che si arricchiscono indebitamente ad amministrarci; ha ragione il presunto(so) Premier, i “denari” ci sono è che se li mettono in tasca loro.
Con molto affetto, scusandomi per questo sfogo di magnetudo troppo elevata, ti saluto con viva cordialità,
Massimo
 
   
boezio62
boezio62 il 08/11/16 alle 10:11 via WEB
@zero Ingegnere,da incorniciare il tuo commento.Grazie per l'architetto ma purtroppo sono solo un geometra ;)))(come carta scolastica) e un progettista d'interni appassionato all'architettura e ai temi ambientali da 30 anni.Nulla devo alla mia formazione scolastica di quanto io sappia e conosca ,tutto devo alla mia curiosita' smodata per i temi che m'appassionano.Come perfettamente hai detto le tematiche della sicurezza sono ben comprensibili anche da un semplice manovale...ma oggi in Italia e in Europa le minacciate 'elite' stanno costruendo un habitat intellettuale che disconosce quanto una mente normalmente istruita o una persona del settore puo' facilmente comprendere.E come dici tu ,entrando in una qualsiasi struttura edile è abbastanza semplice comprendere se possiede certe caratteristiche o meno.E qui subentra la 'minchioneria' del popolo italico che credendo di farla al Re frega se' stesso.Cosi' si fa' sulla Sicurezza in ogni campo:ambientale,antinfortunistico,idrogeologico.Il risultato finale di questa doppio menefreghismo (governativo e dei governati) è quello di Agosto.Scossa di 6,2 Richter in zona scarsamente popolata :300 morti e 2,2 miliardi di danni.Si passa per rompiballe a dire quanto sia fuorviante la direttrice della politica nazionale condizionata da una ventina di gruppi industriali e bancari e a condannare la scarsa lungimiranza del popolo minuto...ma altro non possiamo fare che sensibilizzare continuamente.Un piacere conoscere anche queste tue competenze e la lucidita' con cui vedi oltre gli schermi e le ipocrisie qualunquiste.Ciao ;)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 11/11/16 alle 11:49 via WEB
Con un sorriso grato, Ciao a te :)
 
solosorriso
solosorriso il 05/11/16 alle 10:16 via WEB
Che dire? C'è poco da aggiungere a queste tue parole che condivido in pieno...Stimo molto le persone che come te non si limitano alle parole ma fanno qualcosa per quelle sofferenze ed in maniera concreta. Io, nel mio piccolo, cerco di fare a distanza quello che posso...ma vorrei essere là a sostenere anche solo delle mani che ancora tremano. La tua immagine è molto attinente...se è capace un cuore a tornare alla vita, lo saprà fare anche il cuore dell'Italia...lì ci vivono persone di grandi qualità...piene di bontà d'animo e grande volontà...sono sicura che sapranno ripartire. Certo è che non potranno farlo da sole...tutti dobbiamo prendere coscienza è vero, ognuno di noi dovrebbe dare priorità alla sicurezza delle proprie case certo...ma anche le istituzioni devono tutelare e vigilare meglio....Dicono che non tutto viene per nuocere forse questa rinascita - che mi auguro avverrà in tempi brevi - sarà in grado di migliorare la vita di queste zone che ci rappresentano, nel mondo, per la loro bellezza e ricchezza culturale. Ti ringrazio per quegli splendidi versi che hai lasciato nel mio blog; ho molto apprezzato :-) Sereno fine settimana :-)) Carmen
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 11/11/16 alle 11:49 via WEB
:) hai ragione!
È molto importante imparare dagli errori, altrimenti si perde il senso migliore della vita che spinge all’evoluzione non solo materiale. Altrettanto fondamentale è aprire la mente alle proprie scoperte in modo che tutti possano condividere e reciprocamente imparare / insegnare. Certo, più importante di tutto è aprire il cuore in modo che sia possibile capire come il suo bisogno istintivo sia quello di battere e portare nutrimento anche negli angoli più lontani e remoti.
Un saluto davvero cordiale,
Massimo
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 07/11/16 alle 12:15 via WEB
Bel post. Te ne ringrazio, anche se dici che non devo farlo. E' un modo per riuscire ad accettare anche le intemperie. Ogni giorno, il mio pensiero va a quelle persone. E, il collegamento con il cuore, è azzeccato. Ed è per questo anche che il post è bello. Non ce la faccio a vederlo, sono suscettibile. Non riesco a scrivere bene. Sono rimasta anche io, scioccata dal terremoto. Si è sentito forte e violento, anche qui a Roma. Sono caduti oggetti, e mai era capitato. E' durato molto ed io ho temuto che fosse arrivata la fine. Ho avuto una crisi di panico, dovuta alla mia condizione personale (di terremoto interiore). Il mio ragazzo invece è stato tranquillo. Canticchiava una specie di "om", a suo modo... ma, quando si verificherà, che haimè, succederà ancora (anche se io spero di no), ho già dato indicazioni. La birki imbottite, che non serve allacciarle, e via con i giacchetto, anche se sta dormendo. Grazie, per l'ospitalità. Mi rimane più facile in momenti come questi, parlare da ospiteamica piuttosto che sulle mie pagine. Il brano più bello di Lucio Dalla (poco conosciuto), insomma, fra i suoi più belli. ciao e ancora complimenti. Roberta
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 11/11/16 alle 11:52 via WEB
Lungi da me fermare un ringraziamento :)
L’incontro con la cultura giapponese mi ha fatto comprendere che l’uso delle maniere gentili quando, come nel tuo caso, è l’espressione sincera di un sentimento interiore, non solo migliora l’empatia tra le persone, ma è un raggio di armonia nel caos apparente dell’universo: costruisce; ti sono riconoscente dunque dell’opportunità di avermi fatto parlare del ringraziamento che io idealmente accompagno alla visone di un piccolo inchino.
Quando la scossa è passata da casa ero sdraiato al solito sul mio divano preferito, per cui ho avuto la compiuta sensazione del transito dell’onda di Rayleigh, che assomiglia tanto ad una pedata sul sedere, seguita dalle onde di Love (si chiamano proprio così) che fanno scuotere tutto il tuo mondo piccolo. Mia moglie era già pronta alla fuga, ma siccome il tutto non aumentava di intensità mi sono affidato al sorriso del Buddha ed ho aspettato che passasse, con la speranza che l’acquario non traboccasse acqua sul pavimento. Così fino alla prossima volta.
Grazie ancora per i commenti ed il piacere dei tuoi pensieri, ed ancora grazie per avere ascoltato con me questa grande voce espressione di un cuore fragile che continua a battere al ritmo delle sue canzoni.
Massimo
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/11/16 alle 10:40 via WEB
Ciao Massimo, si vede che sono un poco giapponese anche io. Anche io, a mio modo, ho avuto modo di entrare in contatto (per lavoro) con la cultura giapponese. :-) Mi sorprendo del fatto delle onde "love", ... e mi dico, che proprio, io, - insomma, ero (e sono ancora) in una situazione di interiorità personale, ben più forte del terremoto. E non lo dico, solo per concentrare/incentrare su di me, la tragedia.. ci sono dei supporti psicologici, proprio per la gente che ha perso tutto, ma è comunque un evento, che c'è a chi tocca totalmente e chi ne è investito (fortunatamente) in parte, con il quale dobbiamo imparare a convivere (siamo figli di questa terra, aspiranti al cielo, con il cuore e l'anima, ma FIGLI DELLA TERRA, TOTALMENTE). Insomma hai fatto come il mio Matteo... ed è bellissimo per me, capire, quanto lui , alla fine, sia - invece molto più forte e attrezzato di me, e di tanti cosiddetti normodotati.. scusa se ho scritto troppo ma ho il tuo permesso e mi fa bene, mi aiuta a superare i miei momenti ad accoglierli, e a stare meglio. Per poter essere attrezzata anche io, agli eventi, o quantomeno, riuscire a non perdere la testa - ma riuscire a governarli. Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 12/11/16 alle 15:22 via WEB
Nella mia breve esperienza di terremoti sentiti sotto ai piedi ho imparato che alle scosse non ci si abitua, come non è possibile rimanere impassibili di fronte al tuono e a tutte quelle manifestazioni della natura che sfuggono al nostro capire ed al nostro controllo. Nel Marzo del 2011 il Giappone è stato scosso da un’energia inusitata, ho molti amici laggiù di molti colori diversi perché l’amicizia non ha una tinta precisa, in quei giorni terribili per loro la frase ricorrente era quella che ho raccontato in questo post. Mi è rimasta nel cuore come lezione importante, che anche quando non possiamo impedire qualcosa possiamo reagire e cercare un nuovo equilibrio, questo pur essendo un percorso personale passa indispensabilmente attraverso l’aiuto degli altri, soprattutto da chi ci è più vicino ai pensieri. Il mio professore di sismologia diceva sempre che la terra respira e qualche volta hai dei colpi di tosse e io mi sentivo una pulce sulla spalla di un gigante; anche la vita da pulce comunque è una vita meravigliosa. :) grazie
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

AREA PERSONALE

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

SEI NEL BLOG DI

Zero elevato a Zero

Min: :Sec
 

IL DONO DEL TENGU

 

Tengu
Un regalo imperdibile

 

DARUMA

Bambola Daruma regalo di Aikoyuki

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Ingegneri_CicchettiZero.elevato.a.Zerosurfinia60a_x_l_x_eArianna1921cassetta2bisou_fatalImperfettaDonnamoon_Ilightdewbubriskapresidelibriboezio62ditantestelle
 
Citazioni nei Blog Amici: 41
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963