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Un Capretto per due Zuzim

Post n°585 pubblicato il 22 Aprile 2020 da Zero.elevato.a.Zero
 

Io sono come l’aglio:
un gusto estremo
che può fare schifo o piacere,
ma che, in ogni caso,
è facilmente riconoscibile.
(Angelo Branduardi)

Chad Gadyà

In questi giorni sono tornato all'ascolto, mai interrotto a dire il vero, del mio preferito: Angelo Branduardi, spesso etichettato come un menestrello da filastrocche. Per il vero è a mio avviso un artista originale che coniuga stanze musicali della tradizione popolare con testi derivanti dalla poesia e dalla memoria raccolti e tradotti dalla moglie Luisa Zappa.
Oggi vorrei riproporre, dopo una personale discussione con amici sulla vacuità delle canzoni del Menestrello di Cuggiono, la profondità di un testo frettolosamente considerato una cantilena per bambini; di certo uno dei suoi brani più famosi nel repertorio delle scuole d'infanzia di tutta Italia, grazie al quale l'autore sostiene di essere entrato nella storia senza transitare per la cronaca, sicché tutti i bambini conoscono la canzone del topolino senza saper dire chi ne sia l'autore.
Personalmente apprezzo molto quando la musica e i testi contengono un significato che fa bene all'anima e che la lega alla storia degli uomini, mi piacciono i contenuti a più strati ed i simbolismi, pietanza sostanziosa di queste liriche.
Chi conosce l'opera di Branduardi sa quanto questi sia affascinato da sempre dalla cultura ebraica; nel novero di questa troviamo il canto del Chad Gadyà, ovvero il canto del capretto, il testo di questo racconta:

Un capretto, un capretto che mio padre comprò per due zuzim. Un capretto, un capretto.
E venne il gatto, che mangiò il capretto, che mio padre comprò per due zuzim.
E venne il cane, che morse il gatto, che…
E venne il bastone, che picchiò il cane, che…
E venne il fuoco, che bruciò il bastone, che…
E venne l’acqua, che spense il fuoco, che…
E venne il bue, che bevve l’acqua, che…
E venne il macellaio, che uccise il bue, che…
E venne l’angelo della morte, e uccise il macellaio, che…
E venne l’Unico, benedetto egli sia, e uccise l’angelo della morte, che uccise…


Secondo l’antichissima tradizione della cena della Pasqua ebraica il Seder di Pesach, in memoria dell’Esodo del popolo eletto dalla terra e dalla schiavitù degli Egizi, al termine della lettura della Hagadah shel Pesach (la Narrazione della Pasqua) i presenti intonano le dieci strofe del canto riportato. Ognuna ha un preciso significato allegorico.
Nella tradizione ebraica, il padre per antonomasia è Dio, che un giorno spese due soldi (il Cielo e la Terra) per acquistare il capretto, ovverosia Abramo, il capostipite di tutto il popolo d’Israele.
Quest’ultimo, però, venne mangiato dal gatto. Il gatto (in aramaico "Shunra") rappresenta il secondo regno, quello di Babilonia. La capitale del re Nimrod, si trovava nella valle di "Shinar", l'etimo di questa parola ("sonehra", una altezza malefica) richiama la celebre Torre di Babele, vanamente slanciata verso le altezze celesti.
Il cane simboleggia il terzo regno, quello del Faraone, che morse il gatto di Babilonia: Un cane, insegna il Profeta Ezechiele, «ritorna sui propri escrementi, così come un pazzo alla sua follia». Esattamente come il re d’Egitto che, a dispetto delle piaghe illustrate nel libro dell’Esodo, continuava a rifiutare la libertà al popolo ebraico. L’Egitto superò Babilonia in potenza, senza però mai affrontare uno scontro militare diretto. Per questo motivo «morse», ma non mangiò l’avversario.
Poi il cane venne dolorosamente picchiato da un bastone: quel legno che Dio consegnò a Mosè e con cui il profeta tramutò le acque del Nilo in sangue, che trasformava in un serpente e che, soprattutto, divise il Mar Rosso annegando gli eserciti del Faraone e salvando Israele che fondò un quarto regno.
Israele, com'è noto, era un popolo decisamente testardo, in più occasioni capace del tradimento di Dio: come raccontano le Scritture, un leone di fuoco scese dal cielo, prendendo le forme del regno babilonese di Nabucodonosor, il quinto nella storia del capretto, per bruciare il bastone (il potere temporale) di Israele, così il tempio fu divorato delle fiamme, gli ebrei deportati in schiavitù. Di fronte a un tale incendio, cosa c’è di meglio dell’acqua?
Il sesto regno è quello di Persia e di Media, le cui fortune si sollevarono come le onde del mare, sommergendo la potenza di Babilonia. «Le loro voci ruggiscono come le onde marine», scrive il profeta Geremia riferendosi alla Media.
Nella tradizione ebraica, il toro era il simbolo astronomico che rappresentava le fortune della Grecia: Una presenza associata dai saggi del Talmud all’oscurità spirituale. I greci cercarono di oscurare la vista degli ebrei, riproponendo loro l’immagine del bue e ricordando loro di aver perduto la connessione con il Creatore a causa dell’episodio legato a un quadrupede della stessa specie, il vitello d’oro. Il Toro della Grecia macedone si bevve in un sorso l’acqua della Media.
La sovranità delle polis greche ebbe termine con l’arrivo dell’ottavo impero, quello che più di tutti si macchiò le mani e le vesti del sangue di centinaia di popoli, come fosse uno Shohet, un macellaio che smembra il grasso toro: l’impero romano. Roma che per il popolo ebraico rappresenta il materialismo violento che cancella la vera bellezza, e la considera in maniera repulsiva; l'esercito oppressore dove la barbarie era spacciata per cultura, e la proposta romana appariva vuota di significati; la brama di consumare e di possedere che cresce a dismisura, trovando sempre meno occasioni di placare la propria voracità. Venne, insomma, il regno dell’Angelo della morte, simboleggiante Roma che distrugge e così facendo si autodistrugge.
Il cerchio, infine, si chiude con un ritorno al punto di partenza, con Dio e il suo giudizio espressi come l’ultima e definitiva parola sulla storia, nonché come unica forza in grado di far ripartire tutto, con l’acquisto di un nuovo capretto, un nuovo Abramo verso una diversa terra promessa.

Ecco perché, godimento musicale compreso che soprattutto nel concerto raggiunge il suo culmine, dato che gli artisti veri la musica la producono meglio dal vivo, riascoltare questa canzone è per me ripercorre in pochi minuti il sentiero lento della storia e scommetto che, approfondendo meglio il significato di una canzone, questa si possa gustare con migliore intensità, la scommessa vale ovviamente due Zuzim :)

Angelo Branduardi - Alla Fiera dell'Est

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Commenti al Post:
Nous_Spirito
Nous_Spirito il 23/04/20 alle 16:11 via WEB
Un "menestrello" Artista di tutto rispetto, che narra le parole, muovendosi sul filo sottile del connubio tra parola semplice e significato profondo, e coinvolge, apre strade per chi voglia approfondire ed ecco che storie del passato riemergono nel presente e si trasformano in musica, in emozioni, riscoperta di antiche tradizioni. Una "filastrocca" che affascina..
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/04/20 alle 17:30 via WEB
massimo rispetto per Braduardi, che ho amato moltissimo da ragazza :-) il maestro delle prime tre classi di elementari di Matteo lo ha introdotto a 'state buoni se potete' che ricorrente ascoltiamo, in più versioni, LUI LA AMA. L'aforisma dell'aglio l'ho ascoltato in diretta in TV. Raramente trasmettono la storia musicale di Braduardi, e lui, si rifaceva per l'appunto, in una intervista su un canale musicale mi pare, pure al fatto, di conoscere molto bene i violisti ebrei polacchi e da là ha fatto dei richiami degni di un espertissimo di musica antica, quale egli e', e soprattutto ed anche sul violino. Parte della storia 'ebraica' che richiami l'ho ascoltata a 'sorgente di vita', che ascoltavo talvolta, perchè è ben fatta, ora non la seguo più. Glisso, ovviamente e sorridendoti, sul fatto che dovresti chiedere agli ebrei romani cosa ne pensano del fatto dell'Ottavo impero :-) si, è vero, il più sanguinario, MA, anche quello che ha fatto di più per le popolazioni colonizzate (ok, sono di parte), ed anche tornando agli ebrei romani, che vantano, di esserci addirittura da prima. Glisso anche su questo, sorridendo sempre, ed invece dicendo che, forse la storia è tutta un intreccio alla fine... e so' che comprendi cosa voglio dire... nè ebrei nè romani si sono assunti la responsabilità della crocifissione, che peraltro era inevitabile e già scritta, ed anche questa è storia. Grazie e non mi stanco di dirlo, per lo spazio che mi concedi. Ora ti cerco un piccolo omaggio, che Branduardi ha davvero gradito, quale genio musicale e composto è ... e concludo prima di mandarti il link musicale che è proprio il caso di far sua la sua 'state buoni se potete'! grazie. Un caro saluto. Roberta
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/04/20 alle 17:32 via WEB
https://www.youtube.com/watch?v=eOZvojwRcDc (rido) il tufello è dietro casa mia ... e Branduardi pure rideva quando la ha ascoltata...
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/04/20 alle 17:33 via WEB
è la parte 'popolare' di Montesacro :-) spero non ti abbia urtato :-)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/04/20 alle 18:01 via WEB
PSParcondicio : forse te l'ho già mandata? https://www.youtube.com/watch?v=CkIhwyAjRqQ :-) ciao
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/04/20 alle 10:13 via WEB
La carriera di un musicista a tutto tondo non può non contenere anche colonne sonore per film, oltre a State buoni se potete dove addirittura compare come Spiridione a dirigere il coro dei bambini, sono molto belle anche la colonna sonora di Momo dal Romanzo di Michael Ende (quello della Storia infinita), di Luci lontane (film di fantascienza tratto dal romanzo di Giuseppe Pederiali) ed ancora Secondo Ponzio Pilato altro film che apprezzo particolarmente di G. Luigi Magni).
:)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 25/04/20 alle 09:46 via WEB
altro film bellissimo di Magni, che mai danno, come state buoni se potete del resto. Gli altri non li conosco.. sono poco avvezza alla fantascienza :)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 25/04/20 alle 19:17 via WEB
A me State buoni se potete, con il massimo rispetto per Manfredi e la Sandrelli, mi lascia con un groppo in gola, un sorriso irrefrenabile e quella parola ripetuta: Paradiso, Paradiso.
:)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 28/04/20 alle 15:16 via WEB
io piango.. ogni volta che lo rivedo.. bellissimo film.
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/04/20 alle 10:12 via WEB
Io credo che se si ama di amore sincero un artista lo si apprezza anche e soprattutto nella sua rappresentazione ironica e parodistica che viene letta come affetto per il preferito, per cui ho sorriso molto ascoltando la Fiera der Tufello e delle vicende der Patata, der Mondezza e de tutto er condominio suo.
Ecco perché spero di far divertire anche te proponendoti una versione fumettistica, un plagiatore di elevato livello artistico e perfino imitatrici. Ti saluto con un sorriso :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 25/04/20 alle 09:50 via WEB
:-))) allora, ho preso ieri questo buonissimo caffè (rido) prima di pranzo (che di solito non sono solita, ma ho fatto un'eccezione), con mio figlio, dopo la sua lezione via web :-) Mi è piaciuto moltissimo sia il primo che il secondo, il terzo, no. Lei è brava, ma non mi piace quel genere di programma che trovo inutile, trovo invece molto utile e buono, il tuo ospitarmi qui:GRAZIETERNO:) Doverosissime specifiche :)) er monnezza (non er mondezza) ! e poi quello fa parte di un altro condominio!!! questo è un condominio più de' nicchia diciamo così! sono molto contenta che hai gradito, così come fui contenta della faccia sorniona di Branduardi, dopo aver ascoltato la versione.. , che appunto fanno di lui, un sincero artista.
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 25/04/20 alle 09:50 via WEB
una conferma.
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 25/04/20 alle 19:18 via WEB
:)
 
   
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/04/20 alle 10:12 via WEB
Cara Roberta, nello Shabbat tradizionale è fatto divieto ai fedeli ortodossi di usare apparecchi e macchine, tale è anche il pianoforte che ha meccanismi, il violino invece non ne ha quindi è concesso, per questo motivo ha una tradizione profondissima nella cultura ebraica, della quale spesso Branduardi si è abbeverato. Il Branduardi conosciuto dal grande pubblico è un cantautore a modo suo, ma lui nasce violinista o per lo meno si diploma al Conservatorio di Genova a soli 15 anni, abitando a pochi passi dalla Via del Campo in quella Genova dell'angiporto così ben cantata da De Andrè. A me piace molto anche la sua ricerca filologica della musica antica, con gli album della collana Futuro Antico forse meno noti al grande pubblico ma ancora più affascinanti per la rigorosità con la quale sono eseguiti.
Grazie per avermi accompagnato nell'ascolto di una musica diversa da quella da te preferita e per aver così cercato di capire le mie emozioni, grazie davvero :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 25/04/20 alle 09:55 via WEB
grazie ancora per questo caffè musicale prima di pranzo ascoltato ieri, in modalità non visibile. Matteo ha gradito moltissimo, anzi.. l'ansia di prestazione, da compiti (semplici in verità ma per lui, difficile la concentrazione) è stata stemperata da Branduardi.. sono io che ringrazio quindi, Te. Ma anche qui una doverosissima specifica mia. La mia musica PREFERITA, come indicato sul mio profilo, è BLUES E FOLK; poi la mia vita, chiama ad altri ascolti. Ascolto tutt'altro, è vero... ma ciò che preferisco è scritto.. così come è scritto che conosco 3 lingue senza parlarle.. , lo so' che sembra una contraddizione, ma sono sincera. Amo il blues e il folk sono quello che preferisco che sento, le origini ENTRAMBI. Poi la vita, mi ha portato ad altri ascolti, estremi se vuoi, più duri e di ricerca verso altre diramazioni. Siamo fatti così :) Buon 25 aprile e grazie per il regalo della tua amicizia. Buon vento :) Roberta
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 25/04/20 alle 19:20 via WEB
Chi ama la musica è capace di apprezzarla tutta, dai gusti preferiti a quelli distanti. Grazie della tua presenza e di aver lasciato i tuoi pensieri.
Buon vento anche a te: magari il ponentino più malandrino che c'è. :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 28/04/20 alle 15:17 via WEB
è ancora presto.. per il ponentino dico.. la sera c'è ancora una certa tramontanuccia... o come la chiamiamo qui, 'giannetta', anzi, venticello traditore, che la giannetta è un po' più forte. :)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/05/20 alle 16:08 via WEB
La parola Giannetta trascina con sé cari ricordi di una notte in Tirreno. Un saluto che sa di vento buono :)
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/05/20 alle 17:16 via WEB
:-)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/04/20 alle 10:08 via WEB
Filastrocca: dal tedesco Viel e Strecken discorso composto da una lunga fila di parole, ma di poco costrutto; quando declina verso il peggio diventa una tiritera dal significato onomatopeico. Come volevo far notare bisogna fare attenzione che nelle filastrocche apparentemente sciocche non sia espressi significati allegorici. A me il simbolismo piace molto, perché porta alla meditazione ed alla scoperta di un messaggio profondo che lo rende più prezioso e forse, per questa gioia che me ne deriva, mi è piaciuto raccontarlo.
Grazie della tua presenza e dei tuoi pensieri :)
 
several1
several1 il 24/04/20 alle 22:27 via WEB
Cerchi in note
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 25/04/20 alle 19:15 via WEB
Cosa dice alla madre il figlio
che crescendo va?
Non racconta poesie ma sa...
Rifluisce il fiume se la neve va,
Scendono i sentieri fino al punto che li unirà;
Il cerchio della vita lei a lui riunirà
E niente mai perduto va, al centro tornerà.


Dalle culture più distanti, il lontano oriente come i nativi d'America, scorre questo pensiero che tutto sia un cerchio in perenne divenire.
:)
 
Cherrysl
Cherrysl il 26/04/20 alle 13:45 via WEB
Quanto mi piace Alla Fiera dell' Est di Branduardi così come Samarcanda di Roberto Vecchioni. Sono due ballate senza tempo, sempre belle da ascoltare, facili da cantare e perché no anche da insegnare ai bambini...Molto interessante naturalmente l analisi simbolica del brano. Ciao. Serenella
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 26/04/20 alle 16:05 via WEB
Siccome io credo, con molta intensità lo credo, che il mondo che a prima vista pare sconfinato sia invece un piccolo bottone, ti racconto una cosa che non so se sai. Fin dalla prima versione della Samarcanda di datata 77, canzone anche questa ispirata ad un episodio del Talmud, Vecchioni, autore che stimo molto e che decora spesso con la sua musica i miei pensieri, ha scelto per la traccia della canzone il violino suonato da Branduardi. Del resto il menestrello di Cuggiono prima di iniziare la propria carriera personale è stato turnista per molti nomi celebrati, suonando per esempio nella Buona Novella di De André, dimostrando quanto spesso le inclinazioni musicali si incontrano, e sono incontri sempre piacevoli come questo.
Benvenuta tra le mie righe :)
 
ditantestelle
ditantestelle il 02/05/20 alle 01:03 via WEB
Ma sai che Branduardi lo conobbi per bene proprio grazie a te? Io ero ferma, anni fa, a questa 'filastrocca'.. poi capii invece quanto era ricco e profondo il suo panorama, quanto era semplice pur nella sua intensità di linguaggio e note. Da te ho compreso questo, quando mi lasciavi a corredo di commento qualche link :)
Ora, leggendo questo significato, ascolto con diverso orecchio questo pezzo.. ed è come se aggiungendo un po' d'aglio in grani, il tutto prenda un gusto deciso, diverso, forse migliore :)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/05/20 alle 16:09 via WEB
Una costellazione molto usata per l'orientamento notturno è quella di Orione, il cacciatore che tende l'arco, o secondo una visione ancora più antica una figura femminile di nome al-Jauza. Ricordo ancora la mano che me l'ha fatta scoprire puntando con il dito le stelle dai nomi strani: i tre re che formano la cintura, il piede costituito dalla luminosissima Rigel e all'opposto Betelgeuse la mano di Jauza, con il suo colore più rosso e caldo delle altre. Ricordo quel dito che mi ha fatto scoprire il cielo d'Inverno, forse si sarà sentito come mi sento io leggendo le tue parole, felice di averti potuto indicare qualcosa che hai trovato bello.
Grazie davvero :)
 
cassetta2
cassetta2 il 04/05/20 alle 19:39 via WEB
Leggi: https://blog.libero.it/presidente/13216595.html
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 09/05/20 alle 10:59 via WEB
Un regalo pieno di meraviglia e prezioso, la tua visita, grazie anche di questo concerto dal vivo. I musicisti, quelli veri, raggiungono il massimo della loro e dell'altrui felicità quando si esibiscono dal vivo. Branduardi non fa eccezione. Al momento il mio ultimo ascolto è stato ad Ancona al teatro delle Muse, poco prima della pubblicazione del "Cammino dell'Anima"; attendo il trascorrere di questo periodo per trovare una nuova occasione di applaudirlo e commuovermi come sempre, ascoltando la sua musica che è diventata anche la mia.
Grazie ancora di cuore :)
 
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