Una lettera molto bella mi invita a questa riflessione, dove penso alla grande famiglia del mondo nella quale vivono persone molto sagge ed altre che elaborano le idee in modo diverso, così diverso da fare paura. Non so bene come definirli: matti, psicopatici, malati di mente… persone, prima di tutto, che in ogni caso soffrono e chiedono in modo alterato un aiuto. Emarginare è sempre la risposta più facile, limita il dover pensare, fa sentire meglio, impedisce di dover entrare in contatto con il disagio della sofferenza, di confrontarsi. In molte culture primitive la follia è il segno di un contatto diretto con uno spirito superiore, la possibilità di rompere gli schemi logici e di creare un ponte tra la razionalità umana e il divino altrimenti incomprensibile. Nella società moderna sono persone improduttive, poco omologabili e quindi scomode, che vengono celebrate più dalla sensibilità degli artisti, e sono veramente tanti a dare loro le parole che non sanno pronunciare, che considerate dal resto della società. Oggi il mio pensiero è per loro con questa poesia (cantata anche da De Andrè) ed una canzone di Don Backy, pensando anche ad altri autori come De Gregori, Cristicchi, la lista è lunghissima.
FRANK DRUMMER (Antologia di Spoon River) Out of a cell into his darkened space - Da una cella a questo spazio scuro the end at twenty-five!la fine a venticinque anni! My tongue aould not speakLa mia lingua non sapeva pronunciare what stirred within me,ciò che si agitava dentro di me, and the village thought me a fool.e il villaggio mi prese per matto. Yet at the start there was a clear vision,Eppure all'inizio c'era una visione chiara, a high and urgent purpose in my souluno scopo alto ed urgente nella mia anima Which drove me on trying to memorize che mi spingeva a cercare di imparare a memoria the Encyclopaedia Britannica!l'Enciclopedia Britannica!
difficile e complessa la tematica che affronti in questo post..un argomento quasi sempre evitato o ignorato che mal si addice a questo nostro mondo dove l'apparire e il dio denaro sono il massimo di ciò che conta...non entro nel merito di quei casi gravi che solo la medicina e una cura adeguata possono almeno tentare di tamponare...mi riferisco, invece, a tutte quelle persone che non rientrano nella *sfera del consenso* .....in quella sfera che stabilisce la normalità... ma cos'è la normalità?...cos'è la saggezza?...chi ne stabilisce i parametri?...chi decide questo è normale e quello no?... non sarà un modo per tenere tutto sotto controllo?.....perchè chi esce da quella sfera...chi non si adegua a regole o modelli destabilizza il *palazzo*?...tentativo inutile...non si potrà mai relegare il mistero della mente in un modello prestabilito... “gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro”...buona giornata Zero! Giulia
Grazie di cuore del tuo intervento. Molti dei grandi geni che ammiro sono stati considerati come pazzi: internati, nascosti, torturati con l’elettroshock. Molte volte ho sperato di essere pazzo come loro ed invece sono solo pazzo a modo mio, dentro ad una normalità che è solo una media statistica.
bello il tuo pensiero per questi nostri simili..così dissimili da noi.
ma...chi di noi può dire di nn essere mai entrato in quel mondo...magari solo per un momento?
avevamo un vantaggio...nessuno ci legava costringendoci a rientrare nel luogo da cui eravamo disperatamente fuggiti.
grazie per la capacità che hai di far riflettere...
baci
Dici una cosa molto vera, che condivido, non è un mondo diverso, è solo una dimensione dalla quale molti sanno ritornare ed alcuni invece no. Ti ringrazio per il tuo aiuto a riflettere.
Condividi e segnala 
:Sec
