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Il Pettirosso

Post n°138 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da Zero.elevato.a.Zero
 

Una canzone che fa discutere…

Io credo che come tutte le grandi opere d’arte susciti in ogni caso emozione… e mi interessa conoscere la tua.

La mia emozione è trovare un testo che parla di una cosa troppo rara al giorno d’oggi, custodita forse ormai solo nel cuore dei bambini:

la Pietà

 

 

 

 

 

per capire meglio aiuta forse questa intervista all’autore.

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Commenti al Post:
lightdew
lightdew il 30/01/09 alle 17:52 via WEB
con questo post tocchi diverse problematiche di diversa natura ma tutte con un fattore comune, la non accettazione all'interno della nostra società.
un tentativo di stupro su una minore, la perdita di ragione nella senilità, il disgusto per il gesto, la rabbia per un sopruso, il disagio per non saper contenere quello che può far male, ed in fondo, la pietà che lega e chiude tutte le nostre paure.
io non sono nessuno per giudicare od esprimermi in merito, il riportare la seguenza di emozioni che mi ha sorpreso è già una grande presa di posizione.
non toccate i bambini, e difendete la rispettabilità dei vecchi, nel seguirli nei loro disagi.
in un mondo dove non c'è lavoro, impegnarsi "solamente" in questo vorrebbe dire fare già molto.
dew
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/02/09 alle 06:55 via WEB
Concordo con tutte le cose che dici, soprattutto sul fatto che il tentativo di comprensione verso comportamenti deviati deve passare attraverso l’impegno per raddrizzarli e per costringere alla comprensione chi sbaglia. Altrimenti il risultato finale è solo un indurirsi del cuore di ciascuno.
 
inpuntadilapis
inpuntadilapis il 31/01/09 alle 08:25 via WEB
Apparentemente, una bella canzone. Paoli, personalmente, mi piace molto. Ma pensandoci solo un po' piu' su, è chiaro che il messaggio, neppure troppo nascosto, è pericoloso, o falso. Il pettirosso provò pietà per il Cristo, ma quale minore potrebbe provarla per un adulto che lo stupra? Conosciamo fin troppo bene le conseguenze in eta' adulta di un gesto simile...quindi sono portata a pensare che, si...sono solo canzonette...pero' attenzione, i messaggi sono importanti, e i ns.bambini, soprattutto, sono INVIOLABILI.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/02/09 alle 06:56 via WEB
Cara amica, questa canzone, a mio avviso, parla di pietà e non di perdono. Il perdono è un atto razionale che viene dopo la pietà e la supera, ricucendo una ferita dolorosa. La pietà, invece, è l’espressione di una appartenenza umana comune, la possibilità che abbiamo di entrare nella sensibilità altrui e di interpretarla. Le canzoni di Paoli, secondo me, non sono quasi mai narrazioni di cronache, sono situazioni che crea per le sue meditazioni in musica. Allora anche a me, come a lui, si presenta la domanda: dove veramente può nascere la pietà se non nella sofferenza di chi subisce un torto atroce, ma rimane capace di cercare nella vita la radice del protendersi verso il sentire altrui?
 
lightdew
lightdew il 31/01/09 alle 11:14 via WEB
p.s. hanno tolto il video?
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/02/09 alle 06:56 via WEB
Quante cose insegna la rete: la prima è l’impermanenza. Oggi mi ha insegnato anche la soddisfazione del costruire da sé senza approfittare di quello che esiste già e che non dipende da me.
 
kiku0
kiku0 il 02/02/09 alle 12:00 via WEB
La pietà (dal latino pietas) è il sentimento che induce l'uomo ad amare e rispettare il prossimo...un sentimento nobile che rende grande ogni uomo...e io provo pietà per chi ha scritto questo testo che approfitta di un tema così attuale solo per il proprio tornaconto...io che sono vissuta fra i bambini non credo proprio che un bambina violata in ciò che ha di più sacro possa avere un gesto di pietà..."lei allora lo prese tra le braccia/con le manine gli accarezzò la faccia"...So bene che si tratta di una metafora ma il messaggio che ne esce è terribilmente pericoloso perchè mette in secondo piano la violenza subita trascurando invece il "danno" irreparabile che segnerà per sempre la vita di quella bambina...di questo passo si giustifica ogni cosa...o peggio ancora si fa tutto per apparire... Giulia
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/02/09 alle 16:06 via WEB
Non credo che Gino Paoli abbia bisogno di trucchi mediatici per farsi notare, ma non sono io che posso parlare per lui. Parlando di me, invece, ho voluto “scatenare” questa discussione proprio perché ho provato un senso di inatteso stupore nell’amalgama di questa canzone e volevo confrontarlo. Comprendo che tutto passa attraverso la sensibilità personale e che il senso di protezione dell’infanzia per te, come per inpuntadilapis, tocchi un nervo così sensibile che il dolore provato risulta superiore ad ogni altro segnale. Il tema che volevo accarezzare non si discosta molto dal Pescatore di De André, dove non sono protagonisti i bambini, ma viene comunque raccontato un crimine, inutile e doloroso come qualunque atto insensato contro le persone. In questo caso la vittima è un vecchio che, come ricorda lightdew, è un’altra fascia poco protetta nella nostra società.
 
   
kiku0
kiku0 il 02/02/09 alle 18:19 via WEB
Oggi tutti hanno bisogno di farsi notare...anche paoli...la platea è troppo vasta e i personaggi sono infiniti quindi ogni mezzo è giustificabile per attirare l'attenzione anche difendere il più orrendo dei delitti...Premesso che sono pienamente d'accordo con inpuntadilapis e con el_mar...comprendo la tua intenzione di scatenare una discussione però non mi è ben chiara la tua posizione...Non posso credere che tu difenda un testo così oggettivamente malsano che nulla ha a che fare con il pescatore dove il tema...come dici bene tu...non riguarda i bambini...Qui non si tratta di sensibilità ma di capire che certe azioni non hanno giustificazioni di nessun tipo...La violenza ad una bambina è un qualcosa di assolutamente fuori da ogni pietà...e mi vengono i brividi mentre ascolto un testo dove si parla anche d'amore...dove i ruoli sono capovolti e non si capisce più chi è il carnefice e chi la vittima...Nessun uomo potrà mai capire cosa significhi vivere sulla propria pelle un simile "danno"…...Giulia
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 03/02/09 alle 09:33 via WEB
Io e te parliamo spesso di poesia, prima ancora che l’orrore ti si dipinga sugli occhi pensando a questo testo come punto di riferimento poetico, ti esterno una mia riflessione: la poesia vive di stupore e comunque a me questo testo non ha lasciato indifferente, credo non solo a me visto il clamore con il quale è stato accolto e che divide comunque i pareri. Intanto parlare di un fenomeno grave come la pedofilia, aiuta a prenderne coscienza, considerato che le vittime sono spesso incapaci di trovare la forza di denunciare la loro disperazione ed il loro dramma il più delle volte rimane coperto dalle mura domestiche. Allo stesso modo in questi giorni l’attenzione dei media parla giustamente di stupri, sottacendo il fatto che la maggior parte di questi avvengono in casa e raramente trovano il modo di essere puniti, parlarne comunque rende possibile aumentare la sensibilità e la comprensione verso le vittime, dare loro la forza di denunciare, permette allo stesso tempo di essere meno indulgenti con i criminali, che hanno sovente il volto dei parenti più vicini. Mi chiedi la mia posizione: è evidente che niente al mondo può giustificare un atto di violenza soprattutto contro chi non ha possibilità di difesa alcuna. Sono cosciente, per quello che è possibile al mio universo maschile, che una violenza del genere commessa su una donna, qualunque sia la sua età, nazionalità, o altre mille differenze che non cambiano la sostanza, è un crimine orribile, la cui punizione doverosa non basta a lenire la ferita che viene inferta per il resto della vita. Nella canzone io non leggo parole di sostegno a questa azione terribile, è una lettura personale ovviamente, soprattutto quando dice: l'afferrò con cattiveria… c'era paura e c'era male…. Sono rimasto colpito dalla immagine figurata di come quelle mani, che hanno subito questo sopruso, siano ancora capaci di accompagnare la morte del proprio carnefice con pietà umana. Una pietà della quale io certo non sarei capace, ma che ho conosciuto in altre persone che stimo, le quali possiedono la capacità di porre dentro ai propri peggiori dolori quel seme di umanità in grado di rendere migliore il nostro futuro, nonostante la bestialità che ci circonda.
 
     
kiku0
kiku0 il 03/02/09 alle 11:34 via WEB
ti assicuro che questo testo non ha lasciato indifferente nemmeno la sottoscritta e immagino l'avrai già capito...non posso però considerarlo un punto di riferimento poetico ma solo un testo che il signore in questione ha messo astutamente in commercio subodorando i proventi che in termini di clamore gli avrebbe procurato. Sono pienamente d'accordo con te sul fatto di parlare anche animatamente di un problema così grave ma non con una canzonetta dai contenuti più che ambigui. Ci sono le sedi opportune e c'è tanta gente che lavora in silenzio in questo campo e che non incassa un euro pur dedicando tempo e amore. E se il silenzio accompagna spesso questi crimini è solo perchè si sa che è sempre la vittima che viene messa sul banco degli imputati...proprio come nella canzone dove si pensa al "vecchio bambino" ma non si dice nulla di quel povero angelo peraltro fuori da ogni contesto reale. Ammiro chi è capace della pietà di cui parli tu...io a distanza di una vita...e benchè non fossi una bambina...non sono ancora riuscita a trovarne traccia...giulia
 
el_mar
el_mar il 02/02/09 alle 16:39 via WEB
buonasera Massimo, ieri avevo scritto un commento a questo post , ma evidentemente era troppo lungo e non lo ha tenuto.....provo a scrivere quello che provo...attraverso la lettura del testo....prima di tutto ho cercato di capire il ruolo di Paoli nella descrione con quali occhi guarda ...se quelli del narratore o se si immedesima in quelli dei protagonisti..... "era una donna di 11 anni"...forse il narratore vedrebbe una bambina non una donna...gino Paoli allora qui diventa il vecchio che vede la donna in una bambina...."si alza la gonna per saltare il fosso"...è un gesto infantile e che seduce nello stesso tempo.... e chi seduce?....un vecchi di 70 anni che passa per caso..(scrivo piu commenti forse è meglio) leggi il prossimo
 
el_mar
el_mar il 02/02/09 alle 17:03 via WEB
dicevo questo gesto infantile seduce un vecchi di 70 anni che passa per caso...un vecchio che Paoli chiama bambino...(scambio di ruoli?) e qui è un bambino che compie la cattiveria che non riconosce la differenza tra il bene e il male..."che cerca cosa fare"...impazzito ..confuso......Perche fa fare questo gesto ad un bambino?
 
el_mar
el_mar il 02/02/09 alle 17:08 via WEB
I bambini in questa canzone sono ambivalenti capaci di uno stupro e capaci di pietà.....andiamo avanti..."e il male lo afferrò proprio nel cuore come succede per il Primo amore"...perche la morte paragonata al primo amore? eros e thanatos direbbe qualcuno amore e distruzione ...amore e morte....lei lo vede morto a questo punto e qui lo scandalo ..."con le manine gli accarezzò la faccia"...la donna torna bambina e il vecchio riposa ancra come un bambino...stanco ....non ho risposte per questa canzone ma solo 1000 domande...ti faccio l'ultima..."come un bambino stanco di giocare?...perche lo stupro diventa un gioco alla fine della canzone?.....
 
el_mar
el_mar il 02/02/09 alle 17:10 via WEB
per ulimo...davvero forse è un limite che ho forse ...ma non ci vedo quello che ci hai visto tu...
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 02/02/09 alle 18:06 via WEB
Non ho mai conosciuto Paoli personalmente, ho invece avuto il piacere di incontrare altri nomi famosi della musica italiana a quattr’occhi. Immancabilmente mi sento dire che una canzone va presa per le emozioni che suscita e che tradurre il testo, farne la filologia, è quasi sempre una operazione lontana dalle intenzioni e dai desideri dell’artista. Potrei darti la mia interpretazione di questa, però non credo che sia un racconto, quello che importa, io credo, è la lettura personale filtrata attraverso la propria esperienza, con le immagini che questa crea nella propria mente e da lì fino al cuore. Come vedi alcuni amici la ritengono una canzone pericolosa, non so dargli torto se penso ad una lettura frettolosa, oggi è la tendenza più comune quella di farsi un’idea di crosta subito per non pensare più. Meditare sulle parole invece aiuta a comprenderle meglio, qualunque sia il testo, basta che non lasci indifferenti. Io non volevo esporre questo brano dicendo: che meraviglia, semmai invece per confrontarmi sul fatto che suscita in me tanti pensieri… e quanti altri ancora in più grazie allo scambio di impressioni diverse dalla mia.
 
el_mar
el_mar il 02/02/09 alle 18:22 via WEB
"non so dargli torto se penso ad una lettura frettolosa, oggi è la tendenza più comune quella di farsi un’idea di crosta subito per non pensare più. Meditare sulle parole invece aiuta a comprenderle meglio, qualunque sia il testo, basta che non lasci indifferenti...."mi sembra di aver fatto proprio questo....non ho dato un giudizio frettoloso ...anzi...e se mi ci sono messa cosi di impegno è proprio perche non mi ha lasciata indifferente....
 
el_mar
el_mar il 02/02/09 alle 18:24 via WEB
solo che ha provocato in me solo sensazioni negative...nulla che abbia a che vedere con la pietà...Paoli non mi è arrivato ...
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 03/02/09 alle 09:41 via WEB
Questo blog nasce e si nutre del bisogno di un confronto, vive i suoi momenti migliori quando trovo pensieri diversi o colori imprevisti da confrontare con i miei. Uscendo solo un attimo dal seminato ne approfitto per confessarti che alcuni dei post dove ho sentito uscire una parte autentica di me sono rimasti senza commenti, ma forse non per questo ignorati. Ecco perché ringrazio te e anche tutte le amiche che hanno partecipato a questa discussione con passione e forse anche un pizzico di sincera indignazione. Le mie intenzioni non sono quelle di suscitare clamori e polemiche, meno che meno di avvelenare gli animi, ma soltanto di vedere e capire con occhi che non sono i miei. È una impresa molto difficile da realizzare nel buio del silenzio, per questo sono rinconoscente a tutti quelli che mi hanno prestato i loro occhiali.
 
quandoequi
quandoequi il 03/02/09 alle 14:38 via WEB
ho ascoltato sia la canzone che l'intervista.Posso capire che l'arte debba generare emozione,ma quello che non capisco è la scelta del soggetto usato per generare questa emozione.Non credo che la poesia sia priva di significato come dice Paoli come ben sai io invece credo che sono le idee contenute nei testi e non la forma che li rendono emozionanti o interessanti.Per cui non concordo con lui mi dspiace.Il fatto che la vittima abbia pietà non allontana il danno non allontana la mancanza di rispetto e la violenza.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 04/02/09 alle 11:35 via WEB
Ti ringrazio per il tuo commento, non dispiacerti se le idee non coincidono, anzi, è il bello della vita questa varietà di colori. Spero di non ripetermi troppo dicendo che nemmeno io leggo in questa canzone una nota di perdono o di giustificazione per un gesto che non può trovare motivi. Il resto credo che sia argomento di pensieri tutti miei ancora per qualche tempo, più ricchi adesso per quelli che mi hai regalato tu.
 
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