Mia figlia frequenta la V elementare di una scuola privata, la sua maestra è una suora appartenente all’ordine delle Maestre Pie dell’Addolorata. Nonostante questa vocazione apparentemente mesta, sono persone piene di energia e di gioia, che vivono cantando il motto: “Sii felice il buon Dio ti ama”. Avvicinandosi con il termine delle lezioni il momento del commiato, si pensa sempre ad un regalo da dedicare alla maestra, per ringraziarla di cinque anni dove la più verde fanciullezza attraversa tutta l’infanzia colorita. Questi giovani virgulti, sempre pieni di domande fondamentali, hanno preso carta e penna per scrivere in questo modo al Vescovo della nostra Diocesi: “Caro Vescovo (senza tanti fronzoli è proprio da loro) cosa si può regalare a una suora?”
“Noi vorremmo farle un regalo indimenticabile, così abbiamo pensato di regalarle una Messa celebrata da te”. Il succo della storia è tutto qui, perché funzioni ci vuole una classe di anime pulite che cerchi il Regalo, quello fatto di partecipazione e di spirito invece che di materia. Ci vuole un Vescovo disponibile, come insegna il Maestro, ad ascoltare la voce dei bambini e intenerirsi di questa Fede giovane e tanto solida. Ci vuole soprattutto la mano esperta di chi cura un giardino di fiori non suoi, ma lo cura con un Amore fatto di esempio e concretezza, ed espone al sole migliore della vita queste pianticelle affamate di luce e di calore. Ecco che ieri si è compiuta un’altra piccola favola, dove una intera classe di bimbi è riuscita a mantenere un segreto tanto grosso, per riuscire in una sorpresa altrimenti impossibile, dove un Apostolo ha sorriso compiaciuto, dispensando carezze, sorrisi e meravigliate parole, dove anche molti genitori hanno ritrovato tutti assieme, in un momento che lega i cuori all’insegna del reciproco donarsi, un senso profondissimo di comunione e di grande emozione.
Nemmeno io avrei saputo rispondere a quella domanda difficile “cosa si regala a una suora”, ma i cuori nei quali lei ha seminato, potato, annaffiato, sono riusciti a far sbocciare la risposta più semplice che è sempre la migliore. Un grazie di cuore anche da parte mia, ciao Sr. Maria Teresa!
Cercare di vedere con gli occhi di un bambino ma non solo con gli occhi... percepire, sentire, senza i condizionamenti di una vita intera.. questo è un dono enorme...che mi sto regalando sempre di più...
ABBRACCIO LIETO/ VIVERE IN PUREZZA/ INEBRIATA..
Osservare le cose con la semplicità di chi le vede per la prima volta, senza il preconcetto di avere già visto e capito, uno sforzo che regala mille luci nuove :) grazie per il tuo Haiku.
Passi del cuore/accanto ai fanciulli/non siamo soli.
Perdonami, io continuo a provarci:-)
T'invidio, mi piacerebbe sentire le gioie che senti tu. Intanto però ti ringrazio per avermene donato un po', quel tanto che basta per farmi rimboccare le maniche... almeno con il pensiero.
Con una punta di commozione per questo posT, mando un bacione a tutta la famiglia!!!
Monia
Mi pare un tentativo riuscitissimo, credo che sentire implichi la voglia di ascoltare, penso anche che chi abita vicino alla poesia, possieda questa speciale sensibilità nel cogliere anche le più sottili percezioni delle emozioni sincere. La famiglia ringrazia :)
Tua figlia è stata molto fortunata, ha incontrato sulla sua strada una suora che sa davvero mettere in pratica le parole di Dio. Anch'io ho frequentato la scuola dalle suore salesiane, ma non la ricordo come una bella esperienza, anzi, io ero il capro espiatorio per tutto. Suor Maria Teresa, e anche il nome mi piace perché mi ricorda persone care, sarà stata felice di vedere i suoi piccoli fiori, curati e amati, sbocciare regalandole un giorno speciale.
Vedo l’arte dell’insegnamento e il praticare giardinaggio in modo parallelo, sono piccole vite affidate a mani che hanno il compito di curarle, esporle al sole, potare i rami che sviluppano in direzioni sbagliate. La mia piccola è sempre stata fortunata nel trovare persone abili, capaci anche di non lasciare piegare al vento il suo carattere ribelle.
me sto qui...colpita profondamente dalla bellezza del tuo post...ritorno al mio passato di maestra...mentre,in fondo agli occhi, scorre la mia vita così inutile e imperfetta rispetto alla tua...colpa o destino?...chissà...baci piccola... giulia
Cara Maestra, pensa quanti cuori hanno vissuto la tua capacità di seminare amore e possiedono oggi radici solide alle quali hai insegnato a crescere. Quanti volti infantili sono diventati più adulti, ma conservano ancora il ricordo prezioso di chi ha traghettato conoscenze, meraviglie e passioni; un nome che riassumono nelle semplici parole: Cara Maestra.
Frequento per lavoro bambini meno felici della tua e con più problemi...ma anche da loro c'è sempre tantissimo da imparare e credimi non è retorica....
I bambini non hanno tutte le sovrastrutture degli adulti...agiscono spontaneamente, con cià che detta loro il cuore....
Sarebbe bello che certi adulti prendessero esempio da loro.
Buon fine settimana
I bambini, anche quelli che frequenti, sono capaci di provare felicità in modo spontaneo e senza bisogno dei mille artifici degli adulti. Di quegli attimi di felicità a volte ci stupiamo, pensando al posto loro con tutte le nostre superfetazioni mentali. Dici bene, dobbiamo approfittare di questo esempio e recuperare un senso della vita fatto di cose elementari, di quelle che non hanno cartellino del prezzo ma soltanto colori imprevisti.
CHe dire! Non ho parole sono contento per voi delle emozioni che rimarranno dentro per sempre. I bambini sono dei veri grandissimi maestri! PS E' sempre un piacere leggerti anche se i miei commenti si stanno facendo piu rari. Salutia tutti voi.
I bambini non hanno tutte le sovrastrutture degli adulti...agiscono spontaneamente, con cià che detta loro il cuore....
Sarebbe bello che certi adulti prendessero esempio da loro.
Buon fine settimana