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Post n°232 pubblicato il 30 Ottobre 2009 da Zero.elevato.a.Zero
Lame di luce Amo la nebbia, strano da dire ma è proprio così. |
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Scaglia di drago,
dente di lupo,
mummia di strega,
ventricolo e imbuto dello squalo che i mari devasta,
barba di cicuta nel buio divelta,
fegato d'empio circonciso,
fiele di capra,
rametto reciso di tasso all'eclissi di luna;
naso di Turco e labbra di Tartaro,
dito di strangolato
pargolo partorito in un fosso da una bagascia,
fate la poltiglia densa e grassa:
aggiungi di tigre una ventraia
fra gli ingredienti della caldaia
(Macbeth Atto IV Scena I)
ti leggo e mi leggo...
è strano... è una sensazione che mi dà calore e insieme mi spaventa
Provo a consolarti dicendo che il blog conferisce alcuni poteri ai suoi utenti, uno di questi è la facoltà di essere sinceri, perché la maschera o il nick frenano la vergogna di dimostrarci per quello che siamo, errori e imperfezioni comprese.
Soprattutto il blog permette la gestione della corretta distanza, ossia di quella prossimità entro la quale puoi coltivare il piacere dello scambio di pensieri senza che l’altra persona abbia la facoltà di intromettersi nella tua vita oltre il limite gradito; puoi decidere il momento, l’intensità delle parole, puoi scegliere un racconto personale piuttosto che l’utilizzo di una poesia, una canzone o di una citazione altrui, a volte migliori della capacità espressiva personale (spesso nel mio caso è così).
Ti prego dunque di non avere paura di me, non sono qui con intenzioni ostili, con intenti seduttivi o con lo scopo maligno di carpire informazioni per farci poi cosa non so, per me si tratta una passeggiata in quello che spesso ho definito con una metafora: un giardino di salici. Un sorriso che vale un saluto :)
quando parlo con qualcuno che "mi vive" è sollievo... ma insieme paura... timore di essere in qualche modo scoperta... ferita.
sai? nemmeno i miei figli sanno che esiste questo mio mondo...
un sorriso max... un sorriso sincero...
un giardino segreto
ha mille fiori
Nell'antico Giappone dove, con molto anticipo rispetto alla nostra cultura, si sono sviluppate metropoli fortemente popolate, la convivenza stretta è diventata una necessità. Da questa cultura ho appreso la necessità di coltivare dentro al cuore una stanza fiorita dalle otto pareti, che non sono la rappresentazione geometrica di un ottagono, ma vogliono significare la protezione sovrapposta di pensieri personali, così intimi e delicati da meritare riparo rispetto al vento impetuoso del mondo.
Ai miei familiari non ho fatto mistero di avere un blog, semplicemente è un pezzo del mio mondo che a loro pensavo nemmeno interessasse, fino a che mio figlio mi ha chiesto: "come mai non scrivi più?"
Tra questi pensieri ci sono anche pagine dedicate a ciascuno di loro, semplicemente perché quel giorno avevo voglia di lasciare un pezzo dei loro colori alla mia memoria, ci sono soprattutto le domande, perché queste, a differenza delle risposte che concludono, lasciano aperto un dialogo e una scoperta verso visioni diverse dalla mie e quindi da imparare.
Buona passeggiata a piedi nudi nell'erba del tuo giardino :)
Buen Camino :)