Eccolo, è di nuovo il Solstizio d’Inverno, un altro cerchio nell’albero della vita, più ricco di ricordi, di nuovi sapori, scoperte, di onde, di volti e di amicizie. Eppure la vita mi sembra sempre quella, invece a ben vedere non si ripete mai uguale. Mi sono passate accanto persone care malate, in qualche caso passate a un mondo migliore, nella maggior parte, con la salute recuperata di nuovo a fare parte delle esperienze preziose che mi accompagnano. Vivo l’arrivo del Natale come al solito, evitando regali e lustrini, cercando di far passare attraverso il cervello quello che invece ha come strada privilegiata il cuore: un esempio? Alcuni amici si sono impegnati con grande dedizione a realizzare il Presepio in parrocchia, con il fiume che scorre e le luci che passano dal giorno alla notte senza dimenticare le stelle e tra queste la cometa. Le statuine sono quelle trovate nella soffitta sopra alla canonica, sono state disposte con amore, nell’ammirare la prima presentazione al pubblico mi sono accorto che mancava il mio preferito, quel pastore addormentato che si chiama Benino, una figura che compone in sé tradizione, teologia, e appartenenza. Adesso nel Presepio c’è; una mano anonima perché così vuole restare visto che il Bene non fa rumore, l’ha acquistata della misura giusta, più grande di quella del Presepio di casa sua, e ne ha fatto dono silenzioso, forse per il desiderio egoistico che il Presepio sia come piace a lui anche se andava ugualmente bene com’era prima, senza il pastore sognatore. Tra qualche giorno sarà Natale e poi Capodanno e finalmente appena prima dell’Epifania l’esibizione con il coro degli Alpini nel quale adesso milito permanentemente e nel quale ho ritrovato una voglia di cantare che sembrava sparita. Così continua la mia vita semplice che si avvolge del buio della sera in una coperta trapunta di stelle, mentre la luna piano piano torna a crescere ed illuminare di più gli affannati che si affaticano a comprare regali senza dedicare almeno un momento di stupore al cielo e a quella falce di luce pallida che pare sorridere. Buon Natale
Ciao.
Buongiorno.
Ormai ci siamo. L'anno che verrà è già sull'uscio, pronto ad entrare.
Il mio augurio speciale per te è che ti porti tante cose belle. Quelle che più ami. Quelle che più ti piacciano. Quelle che più desideri.
Senza fretta. Una al giorno.
Abbracci marosi. virgola
Dal mare ho imparato a non chiedere, piuttosto ad aspettare con pazienza, che le cose desiderate si possano eventualmente avverare; come se ciascun desiderio fosse come questo tuo commento: un regalo prezioso.
Buon Anno :)
Saper attendere è un gran dono. Non per tutti, non da tutti. Significa aver consapevolezza del tempo d'ogni cosa. Averne rispetto. Chi sa aspettare, sa ancora stupirsi e meravigliarsi. Sa innamorarsi. Sa coglierne il bello ed anche l'inatteso ...
Buongiorno e buon inizio.
Pronto a ricominciare? E qui sta il miracolo!
Abbracci cari e grandi e grazie sempre.
virgola
Ti ringrazio molto di questo augurio e di questa esortazione, lo faccio citandoti un Haiku, forse meno noto, di un maestro assoluto di questa forma poetica: Kobayashi Nobuyuki detto Issa; pensando alla determinazione senza fretta che consente anche di scalare la montagna più alta, ha scritto così: Oh lumaca,
scala il Monte Fuji,
ma piano, piano!
La lumaca non ha altro passo che quello. Lento, lento. A noi, invece, che abbiam marce diverse, la scelta di quella più propizia al "cammin di nostra vita". Ad ognuno il proprio. Difficilmente corro, ma perchè sono una gran curiosa ed amo guardarmi intorno. E' il particolare che mi colma. Un caro saluto e grazie sempre. Buona serata. virgola
Sono molto d'accordo, sono i particolari, i dettagli o come le chiamo io, le piccole cose che danno il senso migliore della vita, del percepire il nostro appartenere a questa esperienza umana. Molte grazie anche a te, con viva cordialità.
Sant'Agostino diceva che cantare e pregare due volte...buon canto allora!
Un augurio di cuore da chi sa bene cosa vuol dire cantare in un coro.
Ci aspetta ancora l'Epifania per ricordarci il profondo senso del Natale, anche i Magi si sono messi in viaggio verso una meta ignota, seguendo una stella...
Dei racconti del Vangelo, di quello di Matteo che racconta l’adorazione dei Magi, traggo una delle pagine più belle. Questi saggi, astronomi, matematici, che percorrono un lungo cammino dall’Oriente seguendo una stella speciale, quella che racconta della venuta del Messia. Probabilmente come ritenevano i Caldei, ciascuno di noi ha la propria buona stella; riconoscerla, seguirla, fidarsi del destino che ci prefigura è la strada migliore verso la felicità.
Ti auguro di cuore di seguire sempre la tua buona stella :)
C'è qualcosa nel canto corale che mi richiama prepotentemente, l'uso del primo strumento musicale qual'è la voce, insieme a quelle degli altri, come in un'orchestra sinfonica. Il canto alpino, quello popolare, che si fa memoria di esperienze terribili della nostra storia serve a non dimenticare, infatti non c'è mai rassegnazione, per questo anche se in riva all'Adriatico ho deciso di cantare in un coro di canti montanari.
Ti ringrazio con un sorriso :)
Buongiorno.
Ormai ci siamo. L'anno che verrà è già sull'uscio, pronto ad entrare.
Il mio augurio speciale per te è che ti porti tante cose belle. Quelle che più ami. Quelle che più ti piacciano. Quelle che più desideri.
Senza fretta. Una al giorno.
Abbracci marosi.
virgola
Buon Anno :)
Buongiorno e buon inizio. Pronto a ricominciare? E qui sta il miracolo!
Abbracci cari e grandi e grazie sempre. virgola
Oh lumaca,
scala il Monte Fuji,
ma piano, piano!
Buen Camino :)
Un caro saluto e grazie sempre.
Buona serata.
virgola
Ti auguro di cuore di seguire sempre la tua buona stella :)
Ti ringrazio con un sorriso :)