Astronomicamente siamo ancora in Autunno, ma l’Inverno meteorologico è già iniziato e l’Inverno per me è sempre fonte di qualche acciacco. Fatto sta che terminando il raduno nazionale di spada storica, che per evento fortunato si teneva nella serenissima e limitrofa San Marino, proprio accanto al campo da calcio dove ho messo gli zampetti come ingegnere, accusavo una debolezza e una fatica inusitata. Così il giorno dopo ero dal medico di base, nonché compagno di scuola delle elementari perché mi piace vivere in una città dove tutti si conoscono un po’. Visita d’urgenza in cardiologia per pressione troppo alta con una serie numerosa di esami clinici e diagnostici che la nostra sanità è pronta ad erogare rapidamente. Mai pensare che il corpo umano funzioni a compartimenti stagni, insomma hai sintomi per una malattia, ma potrebbe essere la conseguenza di un’altra. Mai farsi una autodiagnosi con mr. Google perché potrebbe essere che il tuo medico la escluda a priori salvo poi scoprire per accidente che era quella giusta grazie a un esame in più. Sempre e poi sempre raccontare tutto al medico, compresa una sensazione di dolore intercostale che potrebbe certo dipendere dai colpi di spada, nonostante le protezioni, ma che duole da dentro e non da fuori come invece succede per gli ematomi da trauma, così che possa aggiungere una RX toracica a tutti gli altri esami per l’ipertensione e per il cuore sgangherato. La sommatoria di tutte queste esposizioni è dopo essere stato rivoltato in tutti i modi in cardiologia per crisi ipertensiva sono stato ricoverato agli infettivi per polmonite, seppure senza febbre e senza tosse. Lo dice la lastra e la lastra non mente; il dolorino intercostale un versamento pleurico che mi ha costretto quasi una settimana in ospedale. Ora, la degenza in ospedale non è mai piacevole anche se in camera singola e con bagno personale (che nel reparto infettivi è la norma e non un privilegio), però dover stare giorni e giorni senza sintomi fa sentire in gabbia come un leone in gabbia, oltretutto le mie degenze ospedaliere non hanno mai superato i due giorni, cinque diventano lunghi, soprattutto con il lavoro da fare che può essere svolto solo nella parte interinale e non in quella di visite sopralluoghi ecc. ecc. La tecnologia comunque aiuta molto e anche il fatto che agli infettivi il medico che comanda è un altro amico dei tempi verdi della vela, che ha avuto quindi l’indulgenza di sopportare un paziente impaziente spesso a passeggio con il cellulare in mano tra i corridoi; in camera la temperatura superava i 24 °C. L’esperienza è felicemente conclusa anche se non ho ancora recuperato il motorino con il quale sono arrivato, del resto non sapevo di avere una polmonite in atto; gli antibiotici stanno facendo il loro effetto, almeno spero, febbre non ne ho avuta, tosse neanche, se non fosse che per la stazza la lastra è certamente la mia, dubiterei di essere stato recluso per niente. Adesso cerco di riprendere la mia vita normale, anche quella del blog, la spada la posso riprendere il prossimo anno perché sudare pare che sia contrario alla via della guarigione, il Natale con la sua poesia e la sua follia incombe mentre il sole e la luna girano come sempre… Il mare… anche quello per un po’ devo ammirarlo con i piedi asciutti sulla terraferma, ma arriverà presto il prossimo anno a cancellare le ultime proibizioni. Ad Majora :)
Inviato da: bisou_fatal
il 19/10/2024 alle 09:06
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 19/10/2024 alle 08:53
Inviato da: bisou_fatal
il 17/10/2024 alle 19:32
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 03/10/2024 alle 10:31
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il 03/10/2024 alle 10:31