E ti rialzerà, ti solleverà, su ali d'aquila ti reggerà sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai. (Salmo 90)
(La Morte non è niente di Henry Scott Holland)
Non vorrei che queste righe possano considerarsi l’effetto di un momento triste, anzi sono di gioia profonda per il regalo della vita che mi hai dato e di tutti quelli innumerevoli nei giorni successivi, che capisco sempre meglio e apprezzo sempre di più. Il fatto è che qui non avevo ancora scritto di te ed è importante per me lasciarti questo posticino. È passato un anno da quando ci siamo stretti la mano per l’ultima volta, ma tra noi non è cambiato niente. Mi siedo qualche volta nella tua poltrona, quella nel tuo ufficio, che è ugualmente ricco della tua presenza. La mamma mi ha chiesto come mai vado poco al cimitero a trovarti e io, bhe, tu mi conosci bene, io non ho bisogno di vedere una foto sulla lapide, perché ogni giorno rivedo i luoghi che tu hai vissuto lungo i tuoi novant’anni di vita e ti trovo qui nelle tante cose che hai fatto, senza bisogno dell’ombra di un angelo di pietra per parlare con te. Stamattina il ricordo è tornato a quel giorno di un anno fa quando te ne sei partito verso l’alba dicendomi che avresti preparato il nostro incontro futuro, lasciandomi mille raccomandazioni come sempre. Me le ricordo ancora tutte, nonostante la memoria non sia il mio forte: le cose importanti non si dimenticano. L’alba di oggi è stata uguale a quella di allora, come il tuo sguardo e la tua anima di fronte al grande passo: luminosa e serena. Ciao Babbo, ti saluto ancora una volta con un sorriso radioso e le mani che si stringono forte :)
Inviato da: bisou_fatal
il 19/10/2024 alle 09:06
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il 19/10/2024 alle 08:53
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il 17/10/2024 alle 19:32
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il 03/10/2024 alle 10:31
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il 03/10/2024 alle 10:31