Al fianco del grigio torrente, in prossimità di quel monte, sulla cui parte più rocciosa ed esposta solo al sole nascente, domina l'ombra, s'intrvede un albero folto di verdi foglie. Io da qui, su di un altro colle non ho mai compreso come possa quella pianta conservare tanta vitalità fra tanta desolazione e freddo. Sarà ignara della propria solitudine? Certo! Essa non vede, non pensa, seguita a nutrirsi del poco che le sue radici succhiano e vive e cresce. Distolto il pensiero e lo sguardo da quel monte penso a me, alla mia solitudine, ai miei foschi domani, alle possibili briciole di gioia ed eccomi sconfitto. Sconvolto mi guardo intorno, niente, nessuno se non quell'albero muto e senza cuore sempre lì, ora più vistoso tra nessuno e niente. Quasi potesse rispondere ai miei perchè comincio a parlargli. "come puoi tu coprirti di tanto verde combattuto dal freddo, scosso dal vento e sconfortato dal così poco intorno?" Odo solo l'eco delle mie vane parole, poi silenzio, quando dal mio spirito riscosso si sprigiona una musica dolce, soave, armoniosa. Rasserenatosi il mio cuore, le note, ad una ad una escono fuori di me e rimbalzando di monte in monte colorano di verde la terra, d'azzurro il torrente, di luce la pianta, annientono la malinconia. Ora tutto è diverso, vedo mille sorrisi di gente che non c'è, anche gli uccelli sento cinguettare, non sono più solo, nemmeno quell'albero lo è ora che ho ritrovato me stesso.
G. M.
Inviato da: juve_in_my_heart
il 12/09/2008 alle 17:22
Inviato da: moon_light22
il 10/09/2008 alle 22:58
Inviato da: dolcepassione38rm1
il 10/09/2008 alle 01:00
Inviato da: roberto52_12
il 04/08/2008 alle 00:28
Inviato da: stelladanzanteforeve
il 03/08/2008 alle 21:53