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Domenico Molinini - Tempo vivente

Concerto per Flauto e Pianoforte
Flautista Michele Bozzi
Pianista Gianni Saponara
29 Giugno 1980 - Corato

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L'ARROGANTE ARROGANZA DEGLI ARROGANTI

Post n°12 pubblicato il 18 Marzo 2010 da domenicomolinini
 

Ieri ho avuto una giornata parecchio impegnativa:
Alle 10 ho partecipato alla seduta d'esami di una studentessa specializzanda di II livello;
al termine ho preso parte a una riunione di dipartimento che ha avuto il suo epilogo oggi;
alle 13,30 mi sono concesso un lauto "pranzo" con un pacchetto di cracker, alcune fette di prosciutto cotto, un'arancia e qualche cioccolatino;
dalle 14 alle 20 ho fatto lezione ininterrottamente, poichè mi porto il caffè da casa, in un capace thermos.

Alle 21, in attesa di cenare mi collego e apro il mio blog.
A tutta prima non noto nulla di nuovo. Preso come sono dall'attività di professore sfaticato che trascorre il suo tempo a lamentarsi del magro stipendio che percepisce, non mi dedico quanto vorrei al mio blog e a quello delle persone che mi onoro di avere tra i blogs amici. Scrivo poco e non mi meraviglio di trovare pochi commenti alle mie elucubrazioni.

Poi, però, mi accorgo che un commento c'è. Per la precisione, è un commento al mio post del 23 febbraio scorso: quello in cui auspicavo calci in culo...
Vado a leggere e non credo a quel che leggo: qualcuno, novello esponente della Crusca, si arroga (con due erre) il diritto di farmi notare, dandomi del "saputello", ch'io abbia scritto il termine "arrogante" (ribadisco con due erre) con una sola erre.
Horresco referens, direbbero i latini: quelli dal profilo intelletuale probabilmente non gradito al nostro censore improvvisato!
Il nostro brav'uomo, tuttavia, preso dal sacro furore che sembra animare la sua guerra santa contro i refusi, non si è neppure accorto che, due righe sopra al termine "arroganza", io abbia scritto "arroganti" utilizzato le due sacrosante erre.

E' vero che internet è una piazza libera e che in piazza si possono incrociare gentildonne e gentiluomini, ma anche villane e villani. Tuttavia, a meno che non ci sia malafede, non mi sembra un bell'esordio presentarsi tomo tomo cacchio cacchio (direbbe il grande Totò) in casa d'altri (ché, piaccia o non piaccia a certi cafoni, un blog è sempre un luogo altro dal nostro) per stigmatizzare, con sarcastica "arroganza", chi abbia commesso il misfatto di battere negligentemente su un tasto dispettoso.

E, chi si "arroga" tanto diritto? Ebbene, lo stesso soggetto che, dall'alto del suo sapere, scrive la terza persona singolare del presente indicativo del verbo "andare" sfoggiando un meraviglioso, limpido, inequivocabile... accento!

Ché Bruto è un uomo d'onore - avrebbe detto Marco Antonio, epperciò Nui chiniam la fronte... a cotanto fulgido esempio di sapienza e ci ritiriamo, grati del suo olimpico sdegno, in devoto e mesto raccoglimento.


 

 

 

 

 

 
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