Creato da: domenicomolinini il 09/02/2010
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Domenico Molinini - Tempo vivente

Concerto per Flauto e Pianoforte
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29 Giugno 1980 - Corato

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allora? questo libro? questa storia???? ;-)
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
 
Una storia che merita di essere raccontata.Tra pochi...
Inviato da: domenicomolinini
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Già... sono del '51 :-)
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Grazie!
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« Ildebrando PizzettiTempo Vivente »

una domenica italiana (da Nuvola Viola, alias Cate)

Cateviola ha il potere di provocarmi: leggo un suo post e mi viene voglia di scrivere sul tema da lei trattato (se questo non è plagio "postifero", cos'è?).

Mario Farisano aveva 44 anni.

Chissà se il Papa ha saputo di Mario Farisano, un uomo, attanagliato dall'angoscia, dalla disperazione, dal dolore, che non ha saputo (potuto?) farcela.
Non è una tiritera anticlericale la mia. Tante volte, di fronte a situazioni critiche, mi sono chiesto cosa stesse facendo la Chiesa per risollevarle e, non ridete, cos'avrei fatto io se fossi stato il primo dei sacerdoti.
Chissà cos'avranno pensato di quell'uomo i ricchi. Quelli veri, intendo. Quelli che non riuscirebbero, quand'anche volessero, a contare tutti i loro soldi, poiché, nel mentre, questi continuerebbero ad aumentare.
So come la pensano i ricchi: sono convinti di essere tanto migliori degli altri, più bravi, più intelligenti, più competenti, più capaci, più, più, più... Non li giustifico minimamente i ricchi. La ricchezza nella maggior parte dei casi deve la propria opulenza all'immoralità dominante che si accompagna alla mancanza del buon governo della cosa pubblica. La ricchezza è tra i mali che l'umanità dovrebbe fare in modo non fosse mai realizzabile (vedi il mio Teorema di Ulisse).
Ma la Chiesa mi sconvolge. Mi sconvolge poiché le ricchezze materiali, mobili e immobili che essa possiede sono incommensurabili.E allora mi sovviene del Vangelo Di Matteo in cui si dice: E' più facile che una grossa corda (Gesù intendeva propriamente una gomena, visto che si rivolgeva a pescatori) passi nella cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei Cieli. Una corda, tal quale quella scelta da Mario Farisano, una brava persona, come ce ne sono tante, in balìa della cattiveria di uomini che si fanno lupi verso altri uomini (mi perdonino i lupi che tali sono, poiché così Natura li ha fatti).
Di quello che i leghisti fanno e sfanno, nella loro convizione delirante di essere gli unici ad avere senno e ragion d'essere, non voglio nemmeno scrivere: si può essere lupeschi, ma non cretini.
Le uscite surreali di Berlusconi su Saviano, poi, sono frutto della insostenibile leggerezza dell'essere. Gli auguro di prendere coscienza del proprio spessore morale e di porvi rimedio e, se sia vero che egli crede in Dio, visto che lo vedo spesso in Chiesa con atteggiamento compunto e devoto, di rendersi conto che nell'Aldilà difficilmente riuscirà a prendere per culo il Padreterno.
In quanto a Luttwak, l'ho sentito ad Annozero e in qualche modo mi ha fatto pensare anche lui alla logica del lupo che stando a monte del ruscello si rivolge all'agnello, a valle, rimproverandogli di sporcargli l'acqua.

 

 
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Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 18/04/10 alle 17:36 via WEB
non è plagio postifero, si chiama condivisione di sgomento e sana indignazione, un post tira l'altro.
Pensa che dopo averti visto passare senza che tu lasciassi un commento mi ero chiesta se non avessi mescolato troppi argomenti senza un filo... e tu ne stavi facendo un altro post! Mi fai sentire meno sola e aliena...
Almeno una goccia di sollievo in questo mare di sconforto: i tre operatori di Emergency sono stati liberati
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 18/04/10 alle 18:43 via WEB
Mi consola sapere della liberazione dei tre operatori di Emergency. Spero che adesso sulla vicenda non si stenda il solito velo pietoso per cui non se ne parla più e tutto passa nel dimenticatoio.
Vorrei scrivere di più, ma me ne manca il tempo. Dici bene: si tratta di condivisione ed è proprio quella che m'induce a volte a rubare un po' di tempo ai miei ricercari per scrivere un commento o un post.
(Rispondi)
 
massimocoppa
massimocoppa il 18/04/10 alle 18:52 via WEB
ma non era un cammello?! Cmq ti capisco e le tue perplessità amare sono anche le mie.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 18/04/10 alle 19:39 via WEB
Gesù si rivolge a un uditorio, i pescatori del Lago di Tiberiade, elettivamente avvezzo a trattare cordame e relativi aghi, e utilizza l'aramaico per dire: E’ più facile che una gomena passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli.Il termine gomena, gamta, è stato interpretato in modo sbagliato, diventando gamal, cammello. Di qui la traduzione in greco che trasforma kamilos, grossa fune, in kamelos, cammello.
(Rispondi)
 
cloudbreak
cloudbreak il 19/04/10 alle 09:06 via WEB
Ripasso, appena ho un po' di tempo in più, promesso.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 19/04/10 alle 09:37 via WEB
Ruit hora...
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/04/10 alle 09:46 via WEB
Il prete all'omelia di ieri ci invitava ad acquistare i gerani all'uscita per salvare due posti di lavoro. Ed ha sottolineato che due posti di lavoro possono sembrare pochi, ma di fatto non lo sono. Perchè poi questo salvataggio sia tutto affidato alla comunità cristiana e non alle ricchezze incommensurabili della chiesa, non è dato sapere. Anche perchè la stessa chiesa ci viene a dire che la ricchezza non è un male, qualora la si condivida con gli altri. E posso essere d'accordo su questa posizione pensando agli imprenditori onesti (esistono, pochi ma esistono) che con la loro impresa consentono un lavoro dignitoso e giustamente retribuito a molte famiglie. Credo quindi che ci sia da distinguere tra ricchezza proveniente dal lavoro e ricchezza disonesta e superficiale, della quale non si ha neanche consapevolezza.
Il male più grande secondo me sta proprio in questo, nella mancanza di consapevolezza e di una visione più ampia sul mondo e sulla giustizia.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 19/04/10 alle 16:34 via WEB
Dici bene. Non ci è dato di sapere perché la chiesa si rivolga alla comunità cristiana piuttosto di intervenire lei e perché quando interviene lo fa con il contagocce in rapporto alle sue ricchezze incommensurabili.
Forse tutto questo accade perché la chiesa è fatta di uomini.
Uomini che, dimenticando i principi evangelici, si sono concentrati su altro.
Uomini che ancora fanno confusione tra spiritualità e temporalità, attaccati morbosamente al potere e al danaro.
Quando, poi, parlo di ricchezza non mi riferisco al giusto e quindi equo compenso che dovrebbe derivare dal lavoro.
Scrivo "dovrebbe" poiché la sperequazione con cui il lavoro è compensato è vergognosa.
Un'infamia.
Determina ricchezza, appunto, per alcuni e ristrettezze economiche per altri.
Il lavoro può e dovrebbe dare agiatezza. A tutti, però. Poiché non esiste lavoro che possa essere ritenuto importante a tal punto da essere compensato in ragione di mille volte, duemila, diecimila volte quello di un onesto operaio.
Senza il lavoro di tutti, in tutte le sue fattispecie, l'umanità non può rispondere ai propri bisogni materiali e spirituali.
Ricordi la parabola di Menenio Agrippa? Ahimè ancora oggi non è compresa.
Non è importante il lavoro di un contadino, un operaio, un impiegato, un artigiano, un professore, e potrei continuare ad elencare categorie di lavoratori che vivono a stecchetto, poichè c'è chi vive al di sopra delle righe?
Hai ragione: Manca la consapevolezza di una visione più ampia sul mondo e sulla giustizia. Quella visione, a mio sommesso parere, tramite regole illuminate e consapevoli dei diritti dell'umanità tutta, all'inizio tempererebbe in maniera fisiologica la possibilità di arricchirsi, fino ad annullare la povertà che, sempre a mio sommesso parere, è causata proprio dalla ricchezza, dall'inosservanza immorale della regola del compenso giusto ed equo.
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Red_Lady
Red_Lady il 20/04/10 alle 11:19 via WEB
La giustizia non è di questo mondo, ormai è piu' che una certezza. Lo vediamo anche qui, purtroppo.
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pittricedisinistra
pittricedisinistra il 26/05/10 alle 16:08 via WEB
CIAO E' UN BEL POST QUESTO NON TI CONOSCEVO CONDIVIDO QUELLO CHE DICI AGGIUNGO CHE MAI SI DEVE CONDONDERE GESU CRISTO ...CON LA CHIESA....SONO L'OPPOSTO . CIAO THEA
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 26/05/10 alle 17:36 via WEB
Non sempre sono l'opposto.
Anche se poche, pochissime volte, pure si trova tra tanta mala erbaccia un fiore che, nonostante accerchiato da ciò che è brutto, non è mai sopraffatto.
Io ho avuto l'onore e il piacere di commemorare alcuni fiori. Uno d'essi ha predicato la chiesa che piacerebbe a tanti laici scettici come me: Don Tonino Bello.
(Rispondi)
 
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