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« Senza titolovox clamans in deserto..... »

Cantare...

Giorgia (alias dodici_scatti), con la sua richiesta sul post di Ilike, mi dà l'occasione per una breve riflessione sulle qualità canore ed interpretative di Ilike e più in generale sul canto ed i cantanti.
Premetto che, essendo molto occupato con la musica, ho poco tempo da dedicare all'ascolto musicale. Infatti, se sto componendo, quella che ascolto e vado costruendo è la mia musica. Se, invece, sto scrivendo e facendo ricerca musicologica, ogni tanto ascolto anche musica.
Tornerò, magari a breve in un altro post, a scrivere sul significato di ascolto.
Per adesso, quello che mi preme significare è che, non avendo molto tempo da dedicare alla complessa pratica intellettuale dell'ascolto musicale, quando sono nelle condizioni per farlo, la musica di Rossini non entra nella rosa, pure vasta, delle mie scelte (e anche di questo prima o poi dovrò scrivere).

E veniamo a Ilike.
Già prima di queste recite, a giugno, avevo notato quanto, in assoluto, la sua voce fosse maturata, sia timbricamente, sia tecnicamente, avendola ascoltata nello Stabat di Pergolesi.
Inoltre, Ilike ha la capacità di stare, e muoversi, con naturalezza sul palcoscenico. Non è da tutti: mi capita di vedere certi elementi che più catatonici e imbranati di così non si può.
Il canto non è una pratica facile, e non mi riferisco solo al canto lirico.
Per cantare, occorrono doti naturali.
Prima fra tutte l'orecchio musicale, ossia la capacità di percepire i suoni, appropriarsene e saperli utilizzare concettualmente (così come facciamo con le lettere del nostro alfabeto).
L'orecchio musicale prescinde e non ha nulla a che vedere con l'alfabetizzazione musicale: si può cantare benissimo senza conoscere la musica.
Ilike ha un buon orecchio musicale. Quindi ha la prima dote che occorre per cantare.
Eppure, continuo ad imbattermi in soggetti che vorrebbero cantare, ma non hanno orecchio musicale. La cosa grave, a mio sommesso parere, è che li si fa cantare ugualmente. Questo avviene poiché nelle scuole di canto (non sempre per fortuna) ci si occupa solo della formazione (intesa come strutturazione) della vocalità canora, senza prima verificare se il soggetto abbia orecchio musicale.
Per intenderci, si fa un lavoro di liuteria, talvolta sopraffino, ma, una volta pronto lo strumento chi lo suona?
Un buon violino suonerà bene solo se affidato alla perizia di un eccellente violinista. Chi abbia impostato una voce eccellente, produrrà suoni timbricamente eccellenti, ma, se non intonato, canterà in maniera straziante.
Affidate uno Stradivario ad un violinista in erba e sentirete che strazio.

Ma non è finita.
Per cantare non basta possedere l'orecchio musicale. Occorre anche possedere senso ritmico, ossia, in presenza di suoni, agire-reagire secondo processi psico-motori, indotti dalla percezione.
Chi non abbia senso ritmico è incapace di procedere, come si dice, "a tempo". E' incapace, praticamente, di coordinare nello spazio tempo l'inizio ed il termine di ogni evento sonoro, ossia di ogni durata, quindi del flusso ritmico nel contesto metrico.
Ilike ha un buon senso ritmico.

Riepilogando, orecchio musicale, senso ritmico, capacità attoriale sono gli ingredienti fondamentali che servono ad un cantante lirico. Ilike ha queste doti alle quali unisce una grande dedizione allo studio.
Già, perché occorre studiare tantissimo per mettere a frutto queste doti e lei lo fa in maniera metodica ed intelligente.

L'ultimo elemento che gioca a favore o a sfavore della carriera di un cantante lirico (ma questo non vale solo per i cantanti lirici) è un tantino di fortuna. Trovarsi al posto giusto, nel momento giusto, essere ascoltati da un direttore artistico o musicale, sono accadimenti che non poche volte hanno aperto gloriose carriere.

Non credo che occorra aggiungere altro se non che, come Ilike, ci sono in Italia tanti validi cantanti lirici. Nel corso degli ultimi trent'anni della mia attività musicale di  compositore, direttore d'orchestra, formatore e direttore di coro e didatta ho conosciuto ed interagito con centinaia di cantanti. A parte quelli già famosi, si è sempre trattato di giovani dai quali ho preteso ed ottenuto la qualità che rispondesse al mio estremo rigore in fatto di esecuzione musicale. Ebbene, con enorme rammarico e sdegno, ho dovuto constatare come molti, troppi, di loro non abbiano ottenuto il giusto riconoscimento per il loro sacrificio.
E così alzo la voce e grido e vorrei scuotere le mura dei palazzi dove indolentemente pasce e ingrassa chi dovrebbe occuparsi meritoriamente della cosa pubblica e dell'istruzione e della cultura e dell'arte e della musica.
Ed allora, additare la mediocrità contrabbandata e propagandata a dritta e a manca come superlativa, diventa l'occasione per fare una denuncia che, come un fiume in piena che esonda dai propri argini, vorrebbe spazzare il letamaio che ci circonda.

 
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Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 24/09/10 alle 00:04 via WEB
Annalisa è una cara amica per me e la tua sposa, qualcuno potrebbe dire che non siamo imparziali, ma se per me l'obiezione è accettabile, per te che prendi molto sul serio il tuo mestiere sarebbe offensivo solo ipotizzare un giudizio sull'interprete alterato dall'amore per la persona. Fine della premessa prolissa.
La grazia con cui Ilike vive lo spazio del palcoscenico è rara, vero? Non vedo tante opere come te, ma riconosco la capacità di muoversi con eleganza naturale e disinvoltura (emozione, ansie, timori da debutto... tutto sembra passarle nell'attimo in cui entra in scena). La sua voce mi piace e di più non saprei dire, l'hai fatto con competenza tu, meno male :)
Alle doti ricevute in dono da Madre Natura o dal Cielo, aggiungiamo la passione, lo studio, il sacrificio di ore che dopo le fatiche domestiche verrebbe anche voglia di passare in modo più lieve... manca la fortuna. E un giusto riconoscimento.
Viva Ilike!
Mi astengo sul letamaio che soffoca i talenti, non solo in campo artistico
Un caro saluto, Mimmo, perdona stile affaticato ed eventuali (probabili) errori... stanca, sempre troppo stanca ultimamente
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 24/09/10 alle 06:42 via WEB
Essere imparziale era e rimane il mio comandamento. Da sempre.
In nome dell'imparzialità ho asfissiato (è dire poco) mio figlio in conservatorio,perché nessuno potesse mai dire che ci fosse nei suoi successi scolastici la benché minima traccia del mio zampino.
Non ho mai chiesto nulla, quindi, per lui e, ancora più per lei. E quando i miei colleghi sono venuti a fermarmi nei corridoi dell'istituto per tessermi le lodi dell'uno e poi dell'altra ho abbozzato il sorriso che sfodero in quelle occasioni.
Anche se poco c'entra, neppure pe me ho mai chiesto nulla. La verità è che sono così orgoglioso che chiedere per me è, oltre che un'umiliazione, una sconfitta.
Ilike ha scritto che la musica di Rossini non è al centro dei suoi gusti, eppure sulla scena si è mossa con la leggerezza che deve avere un personaggio rossiniano in particolare e "quel personaggio" in assoluto. Una giovane arguta ed intelligente, capace di soppesare l'intelligenza degli altri e di portare a buon fine e senza danno per alcuno i propri progetti.
Il tuo stile non risente della tua fatica, amica mia. Al massimo ne è impreziosito. Ho letto il tuo ricordo del Professor Adorno e, ancora una volta, ho pensato che vale la pena di dedicarsi all'insegnamento se si hanno studenti come te.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 24/09/10 alle 06:47 via WEB
Oggi sarò tutto il giorno in conservatorio.
A partire dalle 8,30 iniziano gli esami di ammissione per decine e decine di, indovina un po'... aspiranti cantanti :-)
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 24/09/10 alle 14:43 via WEB
Che dire... mio marito non è uno che si spreca in complimenti "familiari". Come lui stesso ha detto dai familiari esige molto e anche di più e proprio per questo, spesso è fin troppo critico. Non posso che essere contenta, quindi, del suo commento positivo sulla mia esibizione visto che, in passato non è stato così buono con me :). Qualche orecchio esperto e critico, troverebbe sicuramente tanti "difetti", ma mio marito sa bene che io ho cominciato tardi a studiare e, ancor più tardi, a fare sul serio e, se lui dice che la mia voce è maturata, allora vuol dire che l'ultimo anno fatto di viaggi e un po' di soldini spesi, non è stato sprecato affatto.
Per cui... grazie, Mimmo :) Io ce la metto tutta nonostante non sia più una ragazzina: ci tengo troppo a fare sempre meglio... non perdo la speranza di debuttare (prima di morire, come spesso dico :)) la mia opera preferita.... :)))
e grazie anche a te, Cate, forse non sarai obiettiva, ma le tue parole sono belle :*
(Rispondi)
 
 
 
ilike06
ilike06 il 24/09/10 alle 14:50 via WEB
La voce è sì un dono di natura, ma il buon utilizzo di essa è solo frutto di duro lavoro e io sono cosciente di non studiare quanto vorrei e dovrei a causa di impegni e vicissitudini familiari... se ci aggiungiamo che, attualmente la mia insegnante vive a quasi 1000 km da me.... ma io non demordo. :)
(Rispondi)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 24/09/10 alle 22:46 via WEB
Grazie Domenico, solo il fatto che tu abbia sfiorato l’idea di ampliare il discorso ed aprire le porte della tua conoscenza musicale alla mia curiosità,oltre il mio genuino interesse e sincera voglia di capire, mi lusinga e mi onora. Il mio primo pensiero va a Ily. Pur conoscendola ancora poco, ho potuto apprezzare, non solo il suo talento artistico, ma anche la sua grande umanità, se mi è permesso, la sua bella simpatica e spontaneità. Trascurando il contenuto "musicale" del tuo post( molto istruttivo) Non voglio però sfuggire alle osservazioni che hai proposto, dunque azzardo qualche altra considerazione: l'emarginazione di un certo tipo di cultura, di arte, di musica a mio modestissimo avviso, segue a ruota a un progressivo deterioramento della didattica scolastica ed una scelta non sempre condivisibile da parte di chi confeziona i programmi di studio. Ci si accontenta di comunicare, a titolo quasi esclusivamente informativo, poche nozioni piuttosto striminzite ed approssimative come se la conoscenza dei significati facesse paura a qualcuno (il che è vero: un cittadino informato spaventa sempre il potere, specie se chi comanda ha qualcosa da nascondere). ps. ora di curiosità musicale ne avrei ancora tante, pertanto, Signor Maestro ;) prometto di ripassare. Grazie.
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 24/09/10 alle 22:55 via WEB
grazie :)
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 25/09/10 alle 07:52 via WEB
Cara Giorgia, così come Didone ad Enea sulla distruzione di Troia, tu chiedi a me di "renovare dolorem" sul progressivo deterioramento della didattica scolastica...
La Scuola è fatta in sostanza da chi insegna ed educa da una parte e chi apprende e "cresce" dall'altra.
Non sono due eserciti l'un contro l'altro armati, bensì due elementi tra i quali deve esserci una continua osmosi di Sapere.
(Rispondi)
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 25/09/10 alle 08:27 via WEB
Il Sapere non dovrebbe essere assoggettato all'arbitrio (di chi insegna), né mortificato nella sostanza dall'impreparazione (di chi insegna).
Laddove chi stia in cattedra non abbia tutte le carte in regola per esserci, il processo osmotico sarà viziato nella forma e nella sostanza.
Sono tutti i professori all'altezza del loro compito?
Professori poco preparati in quella che dovrebbe essere la loro disciplina possono avviare quel processo di osmosi?
Ma, essere preparati in una disciplina significa possedere per questo la capacità di insegnarla?
(Rispondi)
 
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 25/09/10 alle 08:36 via WEB
La Scuola deve insegnare la
consecutio temporum e le perifrastiche e le equazioni, ma il suo compito primo dev'essere quello di formare il cittadino che armonizzi con gli altri cittadini
Se un soggetto è fondamentalmente un delinquente, pur avendo studiato, allora vuol dire che la Scuola ha fallito il suo compito primario: non è stata capace di educarlo, poichè di lui ha fatto, nel migliore dei casi, un farabutto che coniuga correttamente i congiuntivi.
(Rispondi) (Vedi gli altri 6 commenti )
 
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 25/09/10 alle 08:50 via WEB
Ma la Scuola non è solo quella che soliamo definire tale, poiché non c'è Scuola che possa funzionare appieno se non sia supportata dalla Famiglia, se non ci sia una sinergia potente tra l'una e l'altra.
La Scuola deve insegnare ed educare e la Famiglia deve rendere possibile questo processo senza intralciarlo.
Difendere le posizioni di un figlio a dire poco ottuso sembra essere diventata la norma.
Poiché non possiamo nemmeno attribuire tutte le manchevolezze ai docenti, ché ce ne sono di validissimi i quali devono fare i conti con soggetti del tutto catatonici (oggi si dice trote, mortificando quel magnifico pesce d'acqua dolce) e con i loro genitori,pronti a difenderli, del tutto acriticamente, a spada tratta.
(Rispondi)
 
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 25/09/10 alle 08:54 via WEB
Posso continuare, ma per adesso mi fermo. Aspetto commenti ai miei commenti.
(Rispondi)
 
 
 
 
cateviola
cateviola il 25/09/10 alle 18:39 via WEB
continua, Mimmo, ti si legge con fame e sete di amore per il sapere e cura della saggezza (uno dei sensi della mia "povera e nuda filosofia")
(Rispondi)
 
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 26/09/10 alle 07:54 via WEB
La tua "povera e nuda filosofia" è ciò che ci rende unici e irripetibili nel grande (per noi) mistero dell'universo.
(Rispondi)
 
 
 
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 02/10/10 alle 21:43 via WEB
Ecco, dici cose vere, assolutamente vere.Però...dici: se un soggetto è fondamentalmente delinquente.Chi ha la delinquenza nel dna non potrà mai mutare...sarà ripulito, come magnificamente dici: "un farabutto che coniuga correttamente i congiuntivi". La Scuola e la Famiglia hanno il compito fondamentale, secondo me,di capire se è una questione di dna o di un male dell'anima. E lottare per il secondo caso, perchè nel primo, come anche tu ben sai,non c'è proprio nulla da fare.
(Rispondi)
 
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 03/10/10 alle 08:25 via WEB
Educare, educare, educare prima di istruire.
Qui, invece, si pensa che il proprio compito sia istruire. Ma chi educa?
E quando dico educazione mi riferisco non solo a quella "civica": non si dovrebbe istruire in Matematica senza avere educato a quella disciplina, e lo stesso in Geografia e, quindi, per tutte le branche del Sapere, Musica compresa. L'educazione determina un approccio di empatia verso qualsiasi forma di conoscenza.
Ma per educare bisogna essere educatori, termine sul vero significato del quale non ci si sofferma abbastanza, per cui si ritiene che chiunque insegni sia per questo un educatore.
(Rispondi)
 
dianavera
dianavera il 25/09/10 alle 18:45 via WEB
<gentile Domenico, ho letto con attenzione come sempre cerco di fare quando l'argomento è di mio interesse e chi ne parla o scrive ha la mia stima. Di letamai da spazzare ce ne sarebbero molti e non basterebbero il tempo e le forze. Quel che volevo dirti è che di persone che hanno studiato (ed anche molto) e sono diventati "delinquenti, truffatori, pedofili" ce ne sono molti. Basta leggere i quotidiani e guardarsi in giro, anche nel mondo politico, militare, religioso. Non è certo colpa dei loro insegnanti o della scuola. Per contro ho conosciuto persone molto semplici e povere, che non hanno studiato e che danno il buon esempio con il loro comportamento e sanno aiutare gli altri. Ci sono atei molto piu' buoni di persone che vanno a Messa e fanno la Comunione tutte le settimane. Da cosa dipende? Me lo sono chiesto mille volte ed ancora non ho saputo darmi una risposta. Credo che dentro l'animo, ognuno di noi abbia una forza che lo spinga ad agire. Molti per fortuna propendono per il bene ed io è proprio in questi che continuo a credere. Un caro saluto, caro Maestro, non solo di musica.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 26/09/10 alle 08:15 via WEB
Cara amica, bisogna ugualmente sperare di riuscirci: così come chi, di buon mattino, dà principio alla sua opera e, sebbene preso da sconforto dinanzi alla mole del lavoro che l'attende, vi dà di piglio e inizia.
E' quello che deve aver fatto Messer Michelangelo entrando tante volte nella Sistina, o il Brunelleschi di fronte all'enigma della sua cupola "in fieri" o, ancora, Beethoven, già sordo, guardando la carta pentagrammata ancora vuota delle note della IX Sinfonia.
Hai ragione quando dici degli "istruiti" immorali e disonesti e degli "incolti" probi ed onesti.
Ma io insisto a dire che se ci sono gli uni è proprio perché la Scuola non è stata capace di indirizzarli verso il Sapere: può averli istruiti, ma non educati. Ha aguzzato il loro ingegno, ma non l'intelletto.
Forse le mie sono solo le parole di un disperato.
Un disperato che dai banchi della scuola media chiedeva ai suoi compagni liceali di aiutarlo a comprendere e giustificare quella che per lui era l'irritante logica del libero arbitrio.
Un disperato sognatore che insegue l'utopia della Repubblica perfecta, compiuta, e che vede la Scuola come luogo il cui primo compito sia aiutare ad imboccarla chi non abbia la forza per agire sulla strada del bene da solo.
Grazie.
(Rispondi)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 26/09/10 alle 22:48 via WEB
Caro Domenico, credi, le mie riflessioni sono state del tutto pacifiche, del resto non potrebbe essere diversamente. Mia mamma è stata un insegnate di storia dell'arte, e non posso ignorare l'omaggio tributato quotidianamente da persone che, come te, fanno della loro professione il loro vessillo...scusa il commento telegrafico, ma sono appena tornata a casa dopo un giorno di lavoro ;) buona notte
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 27/09/10 alle 07:48 via WEB
Cara Giorgia,
buongiorno.
Non dubitare, come sono solito fare, ho preso spunto dalle tue riflessioni per partire in quarta.
Pensa che, quando nel corso delle mie lezioni introduco una pausa, può accadere che trovi il modo di affrontare certi temi iniziando da un argomento di teoria musicale rinascimentale e dalla vita sociale di quell'epoca.
Spero che tu abbia trascorso una notte serena.
(Rispondi)
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 27/09/10 alle 21:27 via WEB
Ciao maestro, come ho spiegato a Ily se non ci sno stati miei commentoi è perchè se la agina di un blog è molto vcarica il pc mi si impallla. Ho tentato ad un orario diverso, magari è anche questione di traffico...ci ho impiegato un po' per riuscire a far caricare la pagina ma ci sono riuscita. che dirtri se non condivido al 100% ciò che hai scritto? La pensiamo allo stesso modo. Anche che bisogna essere al posto giusto, nel momento giusto e con le persone giuste perchè davvero ci sono persone che spesso non giudicano il talento, ma come si dice nella mia Sicilia "vanno a simpatia o antipatia".Spero che la tua sia stata una battuta di spirio sul fatto che a poco a poco non scriverari più...scherzi, vero? Puoi parlare di musica e anche di tanto altro...Una buona serata.
(Rispondi)
 
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 27/09/10 alle 21:28 via WEB
PS: la tstiera continua a mangiare lettere,scusami...
(Rispondi)
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 27/09/10 alle 21:41 via WEB
Non preoccuparti per le bizze della tastiera.
Proverò a vincere i momenti di "stanca" che a volte mi prendono e continuerò a scrivere.
(Rispondi)
 
 
 
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 02/10/10 alle 21:34 via WEB
Ah, ecco...meno male.Proprio perchè c'è troppa mediocrità è ASSOLUTAMENTE proibito un "ritiro" da parte tua.
(Rispondi)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 29/09/10 alle 21:56 via WEB
Buona sera Domenico, ho tentato di scrivere qualcosa ieri sera, ma come ho già scritto nel blog di Ili, ho avuto difficoltà a caricare la tua pagina, forse, problemi dovuto alla connessione…non saprei dirti con precisione, per me restano misteri quelli legati alla tecnologia. Ed ora provo a spingere un po' più avanti la discussione, tornando al tema scuola, vorrei chiederti: quale sarebbe secondo te la strada migliore per uscire da questo stallo, puntare su una rivoluzione scolastica? Purtroppo, stiamo assistendo ad un degrado sempre maggiore della scuola italiana. C'è una disaffezione maggiore verso la scuola sia da parte alunni che da parte degli insegnanti. Gli alunni sono sempre più maleducati, indisciplinati, svogliati, poco o nulla interessati verso lo studio. I rapporti fra professori e alunni diventano sempre più difficili. Siamo di fronte a una scuola sempre più rifiutata. E tutti questi fattori negativi sono tanto maggiori quanto più si passa verso scuole di periferia e verso scuole di minore prestigio sociale e intellettuale. Ma perché tutto questo? Di chi sono le responsabilità? Che cosa si può e che cosa non si dovrebbe fare? Che cosa può fare un insegnante? Scuola privata o scuola pubblica? Ps. anche stasera ho avuto qualche problemino nel aprire il tuo blog, a questo punto penso che sia un problema dovuto al mio pc. Buona serata :))
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 29/09/10 alle 22:17 via WEB
Per quanto riguarda i tuoi problemi, probabilmente dipendono dal tipo di connessione che utilizzi io ho una connessione a 20 mega che mi consente di aprire contamporaneamente più siti e/o blog.
Penso di aver già risposto alle tue domande, se non del tutto, in parte, nei commenti precedenti. Tuttavia ti risponderò a breve in maniera più esauriente. ciao :)
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/10/10 alle 18:47 via WEB
L'ha scritto tua moglie, sei parco di complimenti :) Ma credo sia più giusto così, un giudizio davvero imparziale e tecnico. Io le auguro di riuscire davvero un giorno a debuttare con la sua opera preferita (qual è?) e anche spero che altri giovani possano avere lo spazio dovuto e meritato, non soltanto nel campo della lirica.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 12/10/10 alle 08:36 via WEB
Nella vita ho sempre cercato di essere obiettivo.
Come tutti quelli che vivono con questa tensione, ho esagerato nel rigore, sia verso quelli che mi sono vicini, sia verso me stesso.
Ilike sa che le qualità vocali non bastano per debuttare nella Tosca, poiché conosce le dinamiche che muovono il complicatissimo mondo del teatro d'opera. Vedremo cosa il futuro le riserverà. Tuttavia, non va dimenticata (e non deve dimenticarla lei per prima) la solida preparazione musicale che possiede, comprovata da una laurea e una specializzazione alla quale entro il prossimo anno si aggiungerà un'altra.
Sono, questi, elementi di tutto rispetto che sicuramente giocheranno nel suo futuro e contribuiranno a darle giuste e meritate soddisfazioni.
(Rispondi)
 
dianavera
dianavera il 18/10/10 alle 21:29 via WEB
Quando il mondo sarà ridotto a un solo bosco nero per i nostri quattro occhi stupiti, - a una spiaggia per due fanciulli fedeli, - a una casa musicale per la nostra chiara simpatia, - io ti troverò. Non ci sia quaggiù che un uomo saggio, quieto e bello, circondato da un "lusso inaudito", - ed io sarò alle tue ginocchia. Che io abbia realizzato tutti i tuoi ricordi, - che io sia colei che sa legarti strettamente, - ti soffocherò. Jean-Nicolas-Arthur Rimbaud dalle Illuminazioni ........per destare un poco d'attenzione ...
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 19/10/10 alle 09:10 via WEB
Grazie.
Leggo e giro sempre meno, e non scrivo.
Sommerso da lezioni, dispense da scrivere per gli studenti, sedute d'esame e lavori incompiuti.
E' come una barchetta piena di falle: ne turi una, ma un'altra si apre e un'altra ancora...
(Rispondi)
 
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