Vista la scarsa affluenza di lettori del mio blog, figuriamoci se i gestori di Libero leggeranno questo post...
A mio sommesso parere Facebook è un luogo dove si possono esternare anche riflessioni serie, ma rimane, per la sua fisiologia, una piazza; e in una piazza, si sa, c'è ressa, gente che trascorre velocemente, capannelli, saltimbanchi, mercanti che offrono loro merce, bottegucce e bar dove, ai tavolini, siede gente che guarda tutto questo magari sorseggiando un buon caffè.
il blog, invece, per i più, vuole essere un salotto dove c'è chi parla, chi ascolta, chi controbatte, il tutto, in un clima che, fatto salvo si possa anche parlare "leggero", implica una concreta partecipazione.
A chi possegga un minimo senso delle cose, non sarà sfuggito che anche un "timido", su Facebook si ritrovi circondato da centinaia di "amici". Qui, invece, tutto si riduce e, prendete me per esempio, il numero di amici è di gran lunga inferiore (ne ho avuti centinaia su Facebook (tra i quali tanti miei studenti ed ex studenti).
Tutto questo preambolo per significare che se vado a leggere un vostro post lascio un commento, oppure leggo e, magari con dispiacere, non mi soffermo oltre per mancanza di tempo. Premere il bottoncino per significare che mi piaccia, lo trovo superficiale, ma, ancor più, pettegolo e cialtronesco poiché i nostri salotti si trasformano in quei salotti (sic) dove si ostenta e sciorina coram populo tutto e di tutto, alla faccia della discrezione e, senza usare tanti giri di parole, in pieno clima di ineducazione.
Non so se, alla fine, questa forma di ingerenza sarà il motivo per cui chiuderò il mio salotto.
E' l'osservazione che ho fatto ai signori gestori. Mi hanno detto che chi clicca su "mi piace" può poi lasciare commenti e rispondere a chi ha scritto il post. Il tutto, aggiungo io, previa registrazione al portale di Libero. In pratica avevano necessità di trovare un modo di "raccattare" ulteriori clienti: l'ho scritto sul blog ufficiale, al momento non ho avuto nè risposta, nè pubblicazione del commento. Che abbia indovinato?
Se così fosse, a prescindere dalle ragioni di cassetta dei gestori, rimane il fatto che un post risulti farcito di inespressivi consensi. Senza dimenticare l'inserimento ipso facto del post nella piazza di Facebook.
personalmente la trovo una decisione presa arbitrariamente da libero solo per "raccattare"altri utenti a spese di noi blogger..Sul mio blog ho scrtto in box che nessuno è autorizzato a cliccare sul pulsante "mi piace"..
Probabilmente migrerò anch'io su un'altra piattaforma,gli abusi di questo portale non mi piacciono..
ciao videomusic
Si tratta sicuramente di una decisione arbitraria, anche se devo riconoscere che, la piattaforma non essendo mia, i gestori possano gestirla come meglio a loro piaccia. Mi auguro che trovino una soluzione che, pro bono et aequo, consenta a chi non la gradisca di disattivare la funzione.
Assolutamente vero ciò che scrivi Mimmo. Io sono qui e non sono più su Facebook perchè mi piace condividere i miei pensieri che cerco di esprimere nella forma più articolata possibile. Mi piace discuterne con gente selezionata, non ho manie di protagonismo, nè velleità da star. I sigg. di Libero leggeranno il tuo post, visto che ci tengono tutti sotto controllo periodicamente. Ma non ne terranno conto, come non stanno tenendo conto dei numerosi post del tono del tuo e dei commenti su mondolibero. Io ieri ho inviato due commenti, uno per ciascun post da loro pubblicato sull'argomento, e finora non li ho visti. Credo ne abbiano ricevuti centinaia e pubblicano quasi solo quelli favorevoli o quelli contrari se scritti in maniera rassegnata o estremamente pacata. Per me non è democratico!
guarda, io non uso (ancora) FB: però non capisco questa levata di scudi generalizzata e questi abbandoni. Credo che stiamo un po' esagerando. Nulla ti vieta di mantenere ristretto il tuo cenacolo; ma non puoi impedire all'universo mondo di sbirciare in un blog che, per sua stessa natura, è pubblico. Cmq spero che non te ne andrai!
Non voglio assolutamente impedire a chiunque voglia farlo di sbirciare il mio blog e questo anche se dovesse farlo (come spesso accade) in modo anonimo. Mi diaturbano sia il modo liquidatorio di lasciare il "mi piace", sia il meccanismo insito per cui il blog è inserito in Facebook al di fuori della volontà dell'autore.
Ciao Mimmo, confesso che, ho dovuto documentarmi su questa faccenda di facebook e un po’ di cose le ho apprese leggendo tra i blog. Intanto, mi sembra poco democratico non avere la facoltà di decidere. Poi, la vera utilità di questa cosa, non mi è ancora del tutto chiara. Mentre,mi è chiara la vera natura di Facebook: una piazza virtuale dove tutti sanno di tutti. Preferisco la natura e il carattere "intimo" di una pagina di blog, che per me resta comunque un luogo in cui raccogliere e raccogliersi, una nicchia seppur virtuale fatta di contatti,di amicizie selezionate...speriamo che il libero arbitrio conti ancora qualcosa nella nostra democrazia. Forse, l'unica scelta che abbiamo, che ci è concessa e cambiare piattaforma...Comunque, senza perdere la calma, attendiamo gli sviluppi.
Non perderò la calma. Massimo Coppa dice il vero affermando che in sostanza chiunque può venire a sbirciare e, come ho aggiunto, anche in forma anonima. Tuttavia il blog sembra possedere una dimensione più intimistica che conserva anche se oggetto di visite "clandestine". Aspettiamo.
Caro Maestro, in ritardo provo a dire due parole sulla faccenda che ha suscitato tanto clamore, ripetendo più o meno quel che scrivevo a un'amica di blo priva di profilo su facebook: la mattina che mi sono ritrovata il box con le "attività degli amici" su facebook ci sono rimasta un po' male e l'ho tolto subito. Il tasto sopra i post non è bello, ma non è la prima scelta del portale che ci impongono (sotto i post c'è quel "condividi e segnala" che è all'incirca la stessa roba, anche se non ha suscitato tutte 'ste polemiche). A me non crea problemi comparire con nome e cognome solo ai miei amici di facebook se clicco sul "mi piace" sopra il post di un amico, né mi infastidisce (anzi) vedere il nome e cognome di amici di facebook cui piaccia qualche mio post (solo tra noi ci vediamo, chi non è loggato su facebook vede solo "piace a una persona"). Violazione della privacy? Può valere per te che non sei presente in facebook e quindi rispetto e comprendo la tua "posizione", meno per chi su faceboook scrive anche quante volte va al bagno (o quasi). Chi tiene molto alla "privacy" non dovrebbe farsi un profilo su facebook... credo. O selezionare molto. Certo, se quando togli qualcuno dagli amici di facebook ti accusano di "censura" (mi è successo), capisci che si è perso il senso delle proporzioni.
Nessuno, poi, può far comparire quel che non vuoi sia reso pubblico... il "condividi e segnala" faciliterebbe la condivisione (come il "mi piace", ma quest'ultimo meno, perché il link al post verrebbe fuori solo sulla pagina personale della persona cui piace il post), ma è buon regola non scrivere in pubblico quel che si vuole tenere per sé
p.s. ovviamente vale sempre il rispetto delle diverse sensibilità, per cui mi guarderò bene dal cliccare "mi piace" sopra i post di chi come te, ilike, nnsmettodisognare, cio.van ecc... ha manifestato fastidio per la novità. La novità piace poco anche a me, soprattutto perché NON facoltativa. Ma non ne farei un dramma
come ho già scritto da me, a me, più che altro, ha dato fastidio la "sorpresa" e l'impossibilità di scegliere se tenere attivo il collegamento oppure no. in passato ho usufruito del tasto condividi e non è escluso che ne usufruisca ancora, ma voglio essere io a decidere cosa rendere visibile e se farlo. è questo il mio pensiero. ma tu lo sai già, nuvoletta :)
Cara Fatina, la novità piace poco anche a me (antiestetico lassù in alto, sopra il post, quel tastino con scritta ridicola) e forse è la causa dell'ulteriore rallentamento della navigazione in questo portale già appesantito da tanta pubblicità sparsa ovunque... però, già con il "condividi e segnala" chiunque potrebbe condividere i nostri post - a nostra insaputa - sui principali social network. Se vuoi provare a far clic su qualsiasi blog, si apre una finestra che rimanda a Facebook - MySpace - del.icio.us - Stumble - Upon -Tecnorati - Google Bookmarks -Windows Live - FriendFeed - Yahoo Bookmarks OKNOtizie...
devo dire la verità: il tasto condividi l'ho usato, come ho già detto, ma non ho realizzato che potessero farlo altri al posto mio (credevo fosse ad uso e consumo del padrone di casa). forse, essendo più "discreto", meno visibile al primo sguardo, non mi ha dato questa lettura di sè. per quanto riguarda la manina, probabilmente il suo essere lassù in alto a, soprattutto, l'essere accompagnata da una frase così idiota, me l'ha resa oltremodo antipatica. cerco sempre di analizzarmi quando ho delle reazioni istintive... :)
Come sempre i tuoi interventi sono chiari ed equilibrati. Condivido, quindi, il tuo pensiero che non fa una grinza. Effettivamente, non essendo io su Fb la mia posizione è sicuramente più coerente di quelli che qui vorrebbero sembrare trappisti, mentre su Fb, come scrivi, rendono noto persino se e quante volte siano andati in bagno... :) Ti auguro una totale guarigione e poi un felice soggiorno a la ville lumière.
Grazie, Mimmo, spero di poter continuare a leggere qui o altrove le tue affabulazioni garbate o impetuose... ormai, credo, al rientro dalla Ville Lumière :)
Anch'io non sono su FB. Non mi attrae abbastanza e le esperienze di amici delusi mi trattengono dal provare, almeno per ora. E' già cosi impegnativo curare il proprio blog ed andare a far visita agli amici. Un caro saluto a te e a tutti i tuoi "commentatori".
Sono stato su Facebook, ma ad un certo momento ho ritenuto di essere diventato troppo autoreferenziale e, nello stesso tempo, di essere letto da persone (troppe) divenute mie "amiche" senza mai avere in seguito avuto con loro scambi di vedute che temperassero la virtualità di quella piazza. Grazie del saluto che ricambio e anch'io rivolgo ai miei commentatori.
Come non condividere? condivido sì, eccome! anche se un iscritto di facebook per caso capiti sul nostro blog e abbia la pazienza di leggere, crediamo davvero che lasci poi un commento? o che clicchi sulla manina per dirci 'sì, mi piaci'? e dopo che lo ha fatto cosa gli è rimasto dentro? mah.. Quindi ne deduco che è solo e unicamente un'operazione commerciale fra le due piattaforme. Io allora ho deciso: siccome non sono iscritta a facebook neanche cliccherò sulla manina di alcuno dei miei amici perchè se ho da commentare lo faccio già di mio pugno e non con il ditone puntato. E poi trovo facebook inutile: chi ha voluto mantenere le amicizie dai tempi che furono le ha mantenute e non ha certo bisogno di una piattaforma per ri-trovare amicizie perdute. Se son perdute, che senso ha ri-trovarle. Ho detto la mia. Buone cose. Mela
E' vero ciò che scrivi. E' amaramente vero. La vita ci fa conoscere persone con le quali condividiamo anche i più piccoli ritagli di tempo. Poi, senza un'apparente ragione, queste persone non frequentiamo più. E dopo anni, soffermandoci a considerare il fatto, ci chiediamo quale possa essere stata la forza che teneva unito un sodalizio divisosi così tranquillamente, e su quali basi esso poggiasse. Ho provato a riallacciare antichi rapporti su Facebook, ma non si può scrivere quello che tanti leggerebbero. C'è la messaggeria, potrebbe suggerirmi qualcuno. Ma la messaggeria è fuori dalla natura di Facebook. Molto meglio il blog, il diario sul quale si può scrivere pensando di essere letti da chi voglia davvero leggere e nello stesso modo commentati. Buona Domenica.
appunto, molto meglio il blog..perciò continua a scrivere :-). Anche perchè chiudere è come darla vinta alle due piattaforme commercialmente complici. Buone cose. Mela
Vediamo se stasera riesco a commentare pure da te maestro dato che sono riuscita ad entrare nel tuo blog più velocemente e sono riuscita a commentare da Ily.Anche a me ha dato fastidio perchè appunto questa non è stata una scelta ma una imposizione.Certo il mi piace è talmente distaccato, asettico anche se a volte, ti assicuro, meglio un ti piace che un commento delirante o, peggio ancora, quando comunichi un grande dolore e vedi un commento pieno di punti esclamativi, sorrisi e pure un "ciao, sto partendo per le vacanzeee", segno che non è stata letta nemmeno una parola del tuo post e anche se fosse stato fatto in maniera sommaria non ha suscitato un briciolo di interesse...Personalmente mantengo il mio profilo su fb perchè questo mi fa sentire più vicina a mia figlia, specialmente per ora che il marito è in missione (esercito italiano), infatti appena ritorna credo proprio che lo cancellerò.Spesso sia fb che un blog racchiudono il vuoto e la superfcialità che contraddistinguono la nostra società. Capita di leggere qualcosa di carino, capita di leggere una notizia interessante, capita di ascolare un brano bellissimo...capita...ma c'è tanta, troppa falsità e superficialità perchè falsa e superficiale è la maggior parte della gente. Ma tutto questo non riguarda i presenti ed il tuo blog, per cui, mi ripeto,non chiudere il tuo blog,dear!
Woooooooowwwwwww!!!! Ci sono riuscita!!!!
Ma avevo copiato il commento prima di inviarlo...se non fosse riuscita la prova te lo avrei spedito in messaggeria! Buona serata.
Come vedi non ho chiuso il mio salotto. Resta aperto, disponibile per chiunque voglia soffermarsi per conversare o per raccontare. I miei tempi sono davvero ristretti perché possa permettermi di mettere nero su bianco tutti gli argomenti che mi stanno a cuore, e così il più delle volte mi limito a fare una passeggiatina per alcuni blog. Talvolta la tentazione di commentare è forte, ma la mia scrivania è affollata da lavori incompiuti (qualcuno attende da 10 anni!), per cui spesso leggo e mi riprometto di intervenire, sapendo che non lo farò Auguro a te e a tutti quelli che dovessero leggere una buona giornata.
I piaceri delle belle arti nascono dai dolori innominati
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La musica, la pittura, la poesia, tutte le belle arti hanno per base i dolori innominati; in guisa tale che, se io non erro, se gli uomini fossero perfettamente sani e allegri, non sarebbero mai nate le belle arti. Questi mali sono la sorgente di tutti i piaceri piú delicati della vita. Esaminiamo infatti l'uomo nel momento in cui è veramente allegro, contento e vivace, e lo troveremo insensibile alla musica, alla pittura, alla poesia e ad ogni bell'arte, a meno che la precedente abituazione meccanicamente non lo porti a riflettervi, ovvero la vanità di mostrarsi sensibile non lo renda ipocrita in quel momento. L'uomo vigoroso che ha la contentezza nel cuore, è nel punto il piú rimoto dalla sensibilità; questa s'accresce col sentimento della nostra debolezza, dei nostri bisogni, dei nostri timori. Un uomo che abbia della tristezza, s'egli avrà l'orecchio sensibile all'armonia, gusterà con delizia la melodia d'un bel concerto, s'intenerirà, si sentirà un dolce tumulto di affetti, godrà un piacer fisico reale, cioé sarà rapidamente cessato in lui quel dolore innominato, da cui nasceva la tristezza, coll'esser l'animo assorto nella musica, e sottratto dalle tristi e confuse sensazioni di dolori vagamente sentiti e non conosciuti. Anzi, per uscire dalla tristezza che lo perseguita, l'uomo per sé medesimo si aiuta e cerca di abbellire e di animare coll'opera della fantasia l'effetto delle belle arti, e per poco che abbia l'anima capace d'entusiasmo come nella casuale posizione delle nubi ei ravviserà l'espressione di figure in vario atteggiamento, cosí nelle variazioni musicali s'immaginerà molti affetti, molti oggetti e molte posizioni, alle quali il compositore medesimo non avrà pensato giammai. La musica singolarmente è un'arte, nella quale il compositore dà l'occasione a chi l'ascolta di associarsi al suo travaglio per ottenere l'effetto della illusione. Una bella pittura, una sublime poesia, faranno qualche senso anche in chi non ne abbia gusto o passione; ma una bella musica resterà sempre un rumore insignificante per chi non abbia orecchio a ciò fatto e positivo entusiasmo per la ragione già detta che la musica lascia fare la piú gran parte alla immaginazione di chi l'ascolta. Perciò la medesima musica piacerà a diverse persone, nel tempo medesimo in cui le sensazioni di esse saranno diversissime; uno la troverà sommamente semplice e innocente, l'altro tenera e appassionata; il terzo la troverà armoniosa e ripiena, e cosí dicendo. Le quali diversità non accadranno sí facilmente nel giudicare della pittura, né della poesia; perché, come dissi, in queste l'artista è attivo, e l'ascoltatore purché abbia una squisita sensibilità, è quasi puramente passivo; laddove nella musica l'ascoltatore deve coagire sopra sé stesso e dalle diverse disposizioni del di lui animo accade che ora in un modo ora nell'altro agisca, e sieno cosí diverse le sensazioni prodotte dal medesimo oggetto occasionale.
(Pietro Verri - sull'indole del piacere e del dolore)
che tu sia d'accordo o meno, vale la pena leggere. Un caro saluto, mi sto scaldando al fuoco del tuo camino... grazie dell'ospitalità
Hai ragione quando scrivi che io possa essere o non essere d'accordo. Pietro Verri, infatti, scrive concetti che alla luce della psicologia della musica sono corretti, ma non condivido le qualità estremamente soggettive che lui attribuisce a quella che, in buona sostanza, è una lingua, per la qual cosa ha un significato univoco nient'affatto terzo.
Un saluto gentile Domenico, il salotto è aperto ma il padrone di casa è molto impegnato e non ha molta voglia di scrivere qui. L'attesa rende tutto piu' interessante. A presto
Ti ringrazio. Ho voglia di scrivere, ma mi manca il tempo per farlo. Oggi, ad esempio, dalle 8 di mattina alle 20, con brevi intervalli, ho fatto lezione di semiografia della musica contemporanea agli specializzandi di II livello. Nelle bozze c'è più di un post che attende di essere completato e pubblicato, ma, poiché trascorre tempo, spesso decido di non farne nulla, ché l'argomentazione in fieri mi sembra non più interessante. Ho dei saggi da pubblicare, ma non ho ancora finito di scriverli e la mia benedetta manìa della perfezione non abbrevia di certo i tempi. Non riesco nemmeno a leggere i post dei pochi amici che frequento e, quando lo faccio, il più delle volte non commento per lo stesso motivo. un caro saluto.
Non preoccuparti, la mia era solo una piccola provocazione, La cosa piu' importante e che tu stia bene, che tu abbia delle soddisfazioni e che se il tempo libero è poco meglio dedicarlo alle persone che ami. Prenditi se ce la fai qualche ora di svago.
aldila' di tutto volevo dire che qualsiasi cosa cii sia dietro possa essere importante per qualcuno che legge ed è interessato all'argomento..puo' far bene ed aprire una visione diversa..ciao vio
Mi sono iscritto a Fb verso la fine del 2008. L'ho vissuto appieno, avendo contezza di tutti i suoi pregi e difetti, e non saprei dire se prevalgano gli uni più che gli altri. Poi, dopo aver ricordato in maniera speciale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il 24 maggio del 2009, così come annunciato, ho cancellato il mio profilo. Definitivamente.
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:08
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:05
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:03
Inviato da: ilike06
il 16/06/2012 alle 21:28