Quando ho aperto questo blog, l'ho fatto con la precisa intenzione di mettere a disposizione di chi fosse interessato quel poco di sapere, relativo alla Musica, che lo studio, mai interrotto, e la mia professione mi hanno dato e continuano a darmi. Quando ci si pronuncia, che si stia trattando di musica o di storia medioevale, se lo si faccia con onestà e rigore intellettuale, si rende più o meno palese il proprio profilo ideologico. Il mio credo sarà apparso da come scrivo quel che scrivo (così come avviene quando parlo), poiché voglio sempre sottendere l'idea che ognuno di noi nella vita, scienziato, spazzino, presidente del consiglio, metalmeccanico, professore che sia, abbia un mandato etico e morale da perseguire, dal quale sentirsi continuamente animare e sollecitare, ed il quale giammai tradire o, come spesso avviene, ignorare. Tuttavia, è bene chiarire, laddove inspiegabilmente non si evincesse dai contenuti, che io non ho mai pensato di aprire un blog per farne una tribuna dalla quale muovere campagne elettorali pro Tizio contro Caio. La politica si fa anche, e soprattutto, svolgendo in maniera impeccabile il proprio lavoro (lo facessero i nostri politici, ma anche la gran parte della caleidoscopica popolazione di questa amena Penisola), tentando di raggiungere le vette dell'eccellenza, il che significa non solo soddisfare l'amor proprio, ma dare il meglio di sé agli altri. Politica (che è termine carico di valenze positive per chi abbia studiato la storia della letteratura greca) si fa quando l'eccellenza costituisca binomio con l'onestà, con la probità, con l'alto esercizio dell'intelletto. [Non dimentico mai lo specialista (professore ordinario di *** e direttore della relativa scuola di specializzazione) che consultai 25 anni fa, il cui onorario per una visita, ammontava a duecentocinquantamila lire (allora una cifra notevole). Prima della visita, la segretaria del professore incassò la cifra e, con fare professionale, mi chiese se volessi la ricevuta fiscale (già, perché si chiede, spesso in Italia la si dà solo su richiesta), mettendo una crocetta su una casella, avendo io assentito. Non mi dette, tuttavia, la ricevuta e quando, finita la visita, la chiesi direttamente al luminare, il grand'uomo mi rispose che aveva finito il blocchetto delle ricevute (sic), rassicurandomi che me l'avrebbe data alla prossima visita. Un'ulteriore visita non ci fu una. Ero sano come un pesce, anche se lo scoprii da solo, visto che il cialtrone accademico non me lo comunicò, ché altrimenti avrebbe perso una fonte del suo cospicuo e lievitante capitale.]. Eccellenza ed immoralità, purtroppo, costituiscono spesso un iniquo binomio, i cui monomi si pensano antitetici, spesso confermato dai fatti della quotidianità. Dopo questa digressione, chiarisco il senso della mia riflessione. Alcune persone, per altro degnissime e rispettabilissime, hanno chiesto la mia amicizia, ma, dopo averla ottenuta, non hanno mai letto una sola riga di un mio post. Di contro, anche sei sette volte al giorno, ricevo notifiche relative a loro post. Si tratta di scritti a sfondo politico ideologico il cui contenuto è costituito da proclami, postulati che non ammettono di essere dimostrati e discussi, e rifuggono dall'elemento primario che, a mio sommesso parere, dev'essere alla base dei rapporti umani: il dialogo. Avendo premesso che queste persone non leggono i miei post, ci si potrebbe chiedere che sugo abbia questa riflessione a loro precipuamente diretta. Spes ultima dea, dicevano i latini, eppoi, con il loro stesso senso pratico, prima che questo anno di grazia 2011 termini, cancellerò questi, davvero, pseudo-amici dalla mia lista.
Non so quanti degli pseudoamici leggeranno, il rischio che questo post faccia la fine della predica domenicale in cui il sacerdote si lamenta coi presenti di chi non viene mai in chiesa è reale, ma credo che la mancata lettura non sia disinteresse per la persona o il blog specifico. Penso piuttosto che sia la prova che non sempre si apre un blog per dialogare. Il mondo della comunicazione virtuale è fatto prevalentemente di monologhi che si susseguono o si sovrappongono.
Devo convenire che hai ragione. La mia riflessione è precipuamente diretta a quelli che, piuttosto che attraverso la satira, che diverte e ripaga le vittime di chi da essa è intelligentemente punto, preferiscono lanciare proclami, invettive e quant'altro. Dici bene: la declinazione di tali post non permette interventi che non siano di consenso o di bordone. Sono pseudo comizi fatti da pseudo ducetti ed anti ducetti. Infine, elemento rivelatorio di certi profili psicologici, secondo me non trascurabile, sono i post scritti totalmente in maiuscolo e, peggio ancora, in grassetto. Mi disturbano un tantino.
le qualita' etiche di cui parli nel tuo post, non solo sono rarefatte, ma per giunta, ho la ensazione che siano diventate un demerito.
Nonostante il sudore ematico fatto di lavoro, impegno senso del doverem cultura e aggiornamento ti rendi conto che ti passano avanti delle emerite "capre imparentate".
Il nostro e' il paese che premia il merito............
Me ne rendo conto. Certo. E' davanti agli occhi di tutti la quasi totale assenza di un processo che incentivi, valorizzi e premi il merito. Il merito si accompagna a sacrifici, rinunce, sofferenze. Ma la mia quotidianità è fatta di atti irrinunciabili, per i quali, è vero, raccolgo molto meno di ciò che ritengo mi toccherebbe. Questo mi spiace, ma alla fine ci ho fatto l'abitudine... e spero, spero che un giorno, un bel giorno, le cose migliorino. Per me e per tutti quelli come me e migliori di me che sono tanti...
Innanzi tutto mi inchino alla lucidità del post e susseguentemnte sorrido all'idea di condividere con te sia le mancate fatturazioni dei cosidetti "luminari" che il "sacco di amici" che mi scrivono missive e notifiche sulla loro prodigiosa produzione, ma si guardano bene dal leggere i miei post... Per la nota legge che declama "Dagli amici mi guardi Dio che ai nemici ci penso io" , solitamente l'amicizia non è destinata a durare...;))))) Un caro saluto alla consorte...;)
Chissà, forse questi "amici" sono davvero in buona fede e pensano davvero di poter risollevare le sorti della nostra pseudo nazione con i loro proclami e con i loro commenti sui fatti e misfatti che costituiscono il basso profilo di coloro che pensano di fare politica e spadroneggiano nei luoghi dove si dovrebbe farla degnamemte. Il guaio è che, ma questo è solo il mio sommesso parere, così facendo da una parte fanno più danni che altro a chi vorrebbero sostenere, mentre dall'altra trasformano da persecutore in perseguitato chi vorrebbero denigrare.
Grazie... ;)
Il tuo lato ironico lo conoscevo poco, ma mi piace molto.
C'è da dire, cosa già nota, che alle volte neppure si commenta perché interamente concordi, ma soprattutto sfiatati: di fronte a manifestazioni di egocentrismo e piaggeria quali quelle che descrivi, persino la voglia di condividere e mettere in guardia - alla lunga - passa.
Da tempo, ormai, la mia lista amici di ciascuna piattaforma di blogging che frequento va assottigliandosi, ed ogni volta che ci metto mano mi sembra comunque troppo grassa.
Pochi ma buoni. Provo sempre un moto di piacere quando leggo dei commenti come il tuo e quello degli altri pochi, ma buoni, compagni di questa strada che si dice essere virtuale, ma poi a ben guardare tanto virtuale non è. Proprio per tale motivo spesso le risposte che scrivo ai vostri commenti iniziano con un "hai ragione". Talvolta anch'io condivido e non commento. Più spesso vorrei scrivere, ma non ne ho il tempo; e allora resto mortificato al pensiero che chi abbia scritto possa restare sorpreso e dispiaciuto del mio passaggio silente, Il lato ironico fa parte del mio carattere e prima di tutto lo esercito su di me, per cui non mi prendo mai troppo sul serio. La vita, non sono né il primo, né l'unico a dirlo, è come uno sconfinato teatro dove si recita una commedia senza fine nella quale tutti siamo contemporaneamente attori e pubblico.
Volevo chiederti, per favore, se quando posti qualcosa, me lo comunichi.
leggo con immenso piacere,e mi arricchisco con i contenuti e qualita'.
Qualita' di sostanza e di forma, che in giro, non si trova frequantemente.
Grazie, un sorriso e
buona serata
Buongiorno. Scrivo raramente e, credimi, non si tratta di piaggeria: mi imbarazzerebbe molto avvertire gli amici dopo che avessi scritto un post. In verità mi piace molto di più commentare i vostri post. Ma anche questo faccio meno di quanto vorrei. La ragione? Ce n'è più d'una. Sono in ritardo su tutto. Non perché io non sia puntuale: arrivo in anticipo agli appuntamenti. Mi riferisco alle mie pubblicazioni e ai miei lavori. Pensa, ho iniziato a scrivere un saggio su Dante più di dieci anni fa, ma nel frattempo ho iniziato a scrivere altri testi e ho composto musiche. Diversi lavori sono stati pubblicati, altri attendono che io li porti a compimento. Non crucciarti, poiché quella di non avvertire di aver scritto non è una spocchia. Vieni a curiosare ogni tanto, anche se spesso troverai tutto come la volta precedente. E ora al lavoro. Buona giornata a te e alla tua alter ego... :)
Buongiorno a te, prendo atto delle tue motivazioni,vuol dire che faro' un giro ogni tanto,^__^.
Ti auguro un mondo di bene.
Lilia e la sua alter ego......eh...eh...
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:08
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:05
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:03
Inviato da: ilike06
il 16/06/2012 alle 21:28