pensieri positivi

Post N° 241

Rotundo Massimo - ABBANDONO -

A volte hai a che fare con professionisti che percepisci strani, accondiscendenti, sguardo commiserante, tu ritieni di dover compiere un gesto, un'azione giusta e lecita, per riparare ad un'ingiustizia che vedi subire da un disagiato, e per nulla al mondo cambieresti idea, cambiare, non agire in quel senso sarebbe un po' come tradire un ideale di giustizia.
Eppure il professionista ti guarda con sopportazione, pensando, "...fai tu, se vuoi buttare via il tuo tempo... Per ora ti sopporto..." .
Tu sei nel giusto, ed allora ?
Dovrebbe dirti "Bene, bravo, è una cosa che avrei dovuto fare io, grazie !"
Ed invece solo sbuffi, teste che si scuotono guardando in basso sfuggenti...
Questo succedeva un mese fa.
Mi dicevo "Ma come fa un uomo a non sentirsi responsabilizzato quando vede situazioni in drammatico bilico a non allungare la mano per far piegare la bilancia dalla parte giusta ?"
Ora ho ricapito ciò che già sapevo ma che mi rifiutavo di vedere.
Questo comportamento, mi ricorda il tempo dei viaggi in India, in autostop, a piedi, con 100 lire in tasca, per vedere, capire, e si tornava si più ricchi, ma con l'anima inesorabilmente graffiata dal lato materiale della vita, che naturalmente convive con quello spirituale.
Nessuno ama soffrire, e per questo il professionista si crea intorno muretti alti quanto basta perchè il dolore del prossimo, che vola basso, vi si infranga contro, lasciando però ampia visuale libera.
Non è un venir meno ai propri ideali o responsabilità, è solo trasformato il modo di percepire i bisogni di chi è disagiato, più professionale, meno emotivo.
Non so se mi sentivo più stupido prima a non voler capire quando fermarmi per non farmi male, oppure ora, che mi sorprendo a fare sguardi commiserevoli e a compatire chi prende di petto le sofferenze della vita per combatterle.
Sarà frustrante incapacità di adeguarsi, di metabolizzare, di uccidere simbolicamente per vincere e godere del giusto premio.
No, No !
Sarà un deprimente senso di colpa latente ma non sono capace di fermarmi con abbondante anticipo e fare sguardi di menefreghista compatimento.
Sarò immaturo ma se una persona mi implora, non sono capace di girarmi dall'altra parte, anche se sò che il mio intervento non gli risolverà molto..
Forse il pelo sul mio stomaco, che avevo rasato per bene, da tanto che era lungo, sta ricrescendo pian piano.
Chissà, diamo tempo al tempo...


Pippo_217 - ZANZARE -