AQUILA INDIANA

Storia ed altro dei nativi americani

 

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Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo e con essa mi sento bene. Alcuni dei miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Nessuno l’ha scelta e va bene così. Ci sono rose gialle, rose rosse e bianche, ognuna di esse è bella.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio vivere. 
                                                       (Tatanga Mani)

 

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I MERCANTI FRANCESI

Post n°19 pubblicato il 20 Maggio 2012 da Cavallo_pazzo_1

Sbarcano nella regione dei Grandi Laghi, successivamente chiamata Canada, con intenzioni amichevoli facendo regali e comportandosi con rispetto. Si stabiliscono sulle rive del fiume San Lorenzo e si alleano con gli Uroni, agricoltori sedentari, uniti in una confederazione di 4 tribù.

Nel 1608 il francese Samuel de Champlain fonda, dove poi sorgerà Quebec, una colonia di pionieri e di francescani impegnati nell'evangelizzazione degli indigeni che frequentano il piccolo emporio commerciale.

 Gli Uroni riescono ad avere grossi guadagni dal commercio e arrivano ad essere anche intermediari tra i francesi e gli Algonchini, fornitori di pellicce. In questo commercio si inseriscono altre tribù; tra queste spiccano gli Irochesi delle Cinque Nazioni (Mohawk, Oneida, Onondaga, Cayuga e Seneca).

 Gli Irochesi, alleati con gli olandesi, riescono ad eliminare la concorrenza dei Moicani e a divenire gli unici fornitori di pellicce in cambio di armi da fuoco e munizioni.

In pochi anni, i Mohawk diventano la tribù più temuta dell'Est.

La Lega Irochese arriva ad avere fino a tremila guerrieri armati dagli olandesi e dagli inglesi; ha inizio un periodo di guerre spietate contro i francesi e gli indiani loro alleati (1645-1686). 

Gli Uroni hanno estremo bisogno delle armi da fuoco per difendersi dagli Irochesi con i quali sono in guerra nonostante appartengano allo stesso ceppo e parlino la stessa lingua.

I Francesi, consigliati dai padri gesuiti, danno fucili solo agli Uroni convertiti; dal 1640 circa gli Uroni sono divisi: da una parte gli uroni convertiti al cattolicesimo e dall'altra quelli fedeli alla tradizione. I primi più agguerriti contro gli Irochesi ed i secondi invece sono anche disposti a trovare un accordo con i loro fratelli-nemici.

Gli Irochesi sono determinati ad annientare il potere degli Uroni per avere l'esclusiva del commercio di pellicce con i francesi e la loro strategia è quella di seminare il terrore ovunque; organizzano imboscate lungo i fiumi, affondano le canoe di passaggio, massacrano gli altri indiani, prendono in ostaggio i francesi per chiedere esosi riscatti, i villaggi degli Uroni vengono annientati uno dopo l'altro, i raccolti distrutti, le donne e i bambini fatti prigionieri e i guerrieri torturati a morte. I sopravvissuti riparano nel Quebec o fuggono verso occidente.

Nell'inverno tra il 1649 e il 1650 gli irochesi si spingono fino alla regione dell'Ontario e minacciano gli indiani neutrali, poi arrivano fino alla valle del fiume Ohio, zona ricca di castori, e si scagliano contro i padroni della valle, la tribù degli Erie che aveva accolto gli Uroni in fuga. La furia degli Irochesi prevale e gli Erie vengono sterminati nonostante una eroica resistenza.

Nel 1657 un gruppo di guerrieri Oneida uccide tre francesi e per rappresaglia vengono catturati una dozzina di Onondaga e Mohawk presenti nella colonia francese estranei agli omicidi; i loro capitribù ne chiedono la liberazione ma questa viene negata dalle autoritùà francesi. Tanto basta per scatenare l'ennesima attacco delle Cinque Nazioni e questa guerra durerà fino al 1667.

La Nouvelle France non ha forze armate, la colonia francese è composta di fattorie isolate e indifese disseminate sul territorio. Quebec e Montreal non sono neppure fortificate e difese da pochi uomini. La Lega semina il terrore nella colonia, " avanza come una volpe, si batte come un lupo e sparisce come un uccello".

Nel 1665 il Re Sole invia un reggimento di mille uomini armati anche di cannoni; il reggimento marcia sul territorio irochese, distrugge col fuoco villaggi e raccolti, fa prigionieri donne, bambini ed anziani.

La situazione diviene insostenibile per gli Irochesi e nel 1667 la Lega invia parlamentari a Quebec e arriva ad un accordo di pace con i francesi.

Gli Irochesi, dopo aver sterminato le tribù rivali nel commercio delle pellicce, si ritrovano soli di fronte alle due potenze europee, la Francia e l' Inghilterra che mirano alla spartizione dell' America settentrionale.

Sono bastati cinquanta anni per disintegrare le tribù indiane del nord-est; intere tribù sono state sterminate dalle guerre e dalle epidemie, usi e costumi hanno subito profondi mutamenti sotto la spinta europea. Il processo di disgregazione della società indiana sembra ormai irrevocabile.

 
 
 
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Un blog di: Cavallo_pazzo_1
Data di creazione: 25/04/2009
 

LA RUOTA DELLA MEDICINA

  

Per i Nativi americani ogni individuo che nasce, viene  spinto da un soffio di vento delle  quattro  direzioni principali Nord, Sud, Est, Ovest,  a seconda  di quale vento sia predominante nel momento della nascita di tale bambino. Ogni vento ha delle particolari peculiarità a seconda della provenienza, e della sua rappresentazione.

 

 

NORD

Nord: conoscenza e saggezza

Il colore del Nord è il bianco, il colore della purezza e dell’equilibrio, è la trasparenza. Esso è la somma di tutti i colori dello spettro solare e rappresenta perciò la perfezione e la completezza.

L’elemento associato è l’aria. Essa trasporta i nostri pensieri, sogni e aspirazioni ed è perciò associata alla mente e alla comunicazione. Essa è legata anche al vento che sfiora l’anima di tutte le cose viventi e porta nei suoi viaggi una particella di tutto ciò che tocca. La parola chiave è: ”ricevere con la mente”.

Il Nord simboleggia l’Inverno e alle stelle che per i Nativi erano simbolo di universalità e protezione divina. Essi credono infatti di discendere dal Popolo delle Stelle. Il Nord è anche il Luogo degli Anziani, della conoscenza e della saggezza. Conoscenza significa “ciò che è conosciuto” e per i Nativi comprende filosofia, religione, scienza, che si devono integrare reciprocamente nella vita.

L’animale Totem connesso a questa direzione è il bisonte.
Il Bisonte era l’animale più importante per i Nativi Americani perché si donava completamente per permettere all’uomo di vivere, fornendogli tutto ciò di cui aveva bisogno.

 

 

EST

Est: illuminazione

Il colore dell’Est il Giallo; questa direzione è associata  al Sole come astro e alla Primavera come stagione, rappresenta la rigenerazione e la trasformazione, la via dell’illuminazione interiore.

L’elemento associato è il fuoco, ciò che arde senza bruciare per riscaldare e portare alla crescita; è la manifestazione materiale del Grande Spirito.

La parola chiave è: “determinare con lo spirito”.
Il Potere dell’Est è il Potere della Luce, dell’illuminazione mentale e spirituale e della visione interiore che deriva dalla coscienza dell’unità di tutte le cose viventi e la consapevolezza della Visione Interiore.

L’animale totem associato all’est è l’aquila.
L’Aquila è il simbolo della libertà da tutte le forme di ignoranza e bigottismo, della chiaroveggenza e della preveggenza poiché è l’animale che vola più in alto e che può vedere tutto e che riesce a guardare direttamente il Sole senza essere accecata dalla sua luce. Essa custodisce la dimora degli ideali più nobili.

 

 

SUD

Sud: fiducia e innocenza

Il Sud è legato al colore Rosso e all’Estate e rappresenta  la vitalità, il vigore fisico, il coraggio e l’energia sessuale; rappresenta la giovinezza, la generosità, la passione, l’amore. 

L’elemento associato è l’acqua. L’acqua prende la forma del suo contenitore e  scorre prendendo la forma di ciò su cui scorre per cui essa rappresenta la fluidità e l’adattabilità. L’Acqua dona la vita perché rende fertile la Terra, fa nascere le piante e le alimenta.

La parola chiave è: “dare con le emozioni”.

L’animale totem è il topo.
Il topo rappresenta la capacità di prendere coscienza delle cose avvicinandosi ad esse con le sensazioni e il tatto. Il Sud insegna ad agire nello stesso modo, con fiducia nel nostro istinto, nelle nostre sensazioni e nelle nostre emozioni.

 

OVEST


Ovest: introspezione e trasformazione

Il colore dell’Ovest è il Nero, il colore della non-forma da cui tutto ha origine. Esso assorbe tutti i colori dello spettro in sé, immagazzina ed è protettivo. Nere erano infatti le Tende della Luna, i tepee dove le donne Native si ritiravano durante le mestruazioni, per ascoltare nelle profondità del loro corpo il potente contatto con la Madre Terra. L’ovest è la direzione dove tutto è in funzione di qualcosa che deve avere il suo ciclo, ciò che nasce deve inevitabilmente morire; è legata alla Luna come astro e a tutto ciò che è ciclico. 

L’elemento collegato all’ovest è la Terra che ha come caratteristiche la solidità, la stabilità e la fermezza fino all’inerzia.

L’Ovest è l’unica direzione associata a qualcosa di concreto e di materiale;  è il luogo delle apparenze, del mondo della forma, di ciò che si manifesta fisicamente ed il luogo dell’esperienza dove si impara e si cresce. La terra è rappresentata dalla sua forma più duratura, la pietra; da sostentamento, conforto e sicurezza.

L’Ovest è associato all’Autunno e la parola chiave è: “trattenere con il corpo”. Attraverso il corpo ci è consentito di immagazzinare energie e nutrimento, ma nel corpo si possono anche conservare le vecchie ferite che ci hanno fatto soffrire nelle emozioni, nella mente o nello spirito. 

L’animale totem associato all’ovest è l’orso bruno o il Grizzly che rappresenta la forza. Saper riconoscere il giusto momento per ritirarsi a recuperare le forze e riorganizzare i propri pensieri, solo così è possibile preparare nuove e fertili strategie di azione.

 

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