AQUILA INDIANA

Storia ed altro dei nativi americani

 

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Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo e con essa mi sento bene. Alcuni dei miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Nessuno l’ha scelta e va bene così. Ci sono rose gialle, rose rosse e bianche, ognuna di esse è bella.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini, di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio vivere. 
                                                       (Tatanga Mani)

 

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GLI YANKEES

Post n°20 pubblicato il 26 Maggio 2013 da Cavallo_pazzo_1

JAMESTOWN

Nel 1607 sbarcano a Jamestown in Virginia 105 coloni inglesi, aristocratici che impiegano schiavi bianchi (detenuti per debiti o per motivi politici) nelle piantagioni che impiantano nella nuova terra.

John Smith è il primo governatore della colonia di Jamestown.

JAMESTOWN

Gli indiani sono ben disposti verso i coloni e Wahunsonacock (capo della Confederazione Powhatan) vuole stabilire un rapporto di coabitazione basato sul rispetto reciproco e sull'uguaglianza ma di sicuro non sottomettersi e accettare di divenire sudditi del re inglese Giacomo I. Wahunsonacock si rifiuta di eseguire gli ordini del governatore, non accetta doni, rifiuta la corona di rame mandatagli da Giacomo I e rivendica l'indipendenza dalla colonia.

I coloni con ben altri propositi, avendo bisogno della selvaggina e del mais degli indiani, non esitano ad assaltare e saccheggiare i loro villaggi.

Nel 1608 viene catturato il governatore Smith e condotto da Wahunsonacock; Smith viene condannato a morte ma Pocahontas interviene in suo favore e gli salva la vita.

Nel 1610, dopo l'uccisione di due coloni, gli inglesi bruciano due villaggi massacrando donne e bambini e continuano con angherie e e furti. Gli indiani esasperati reagiscono con la violenza.

Nel 1613 il matrimonio di Pocahontas con John Rolfe (un coltivatore di tabacco della vicina colonia di Henricus incontrato nel periodo in cui Pocahontas rapita e tenuta prigioniera nella colonia per un anno circa e rilasciata dopo lo scambio con alcuni prigionieri inglesi) porta Wahunsonacock a firmare la pace con gli inglesi di Jamestown; Pocahontas farà da ambasciatrice tra il suo popolo e gli inglesi e comunque fornirà al padre preziose informazioni sulla colonia.

La pace viene fedelmente rispettata fino alla morte del vecchio e orgoglioso capo nel 1618.

Il successore di Wahunsonacock, suo fratello Openchankanaugh, già anziano ma che nel tempo aveva covato un odio profondo per gli inglesi invasori e per le ingiustizie subite, si finge loro amico ma in gran segreto prepara l'attacco.

Nel 1622 i Powtan scendono sul sentiero di guerra e attaccano le colonie uccidendo 350 inglesi.

E' la guerra e gli inglesi, ormai migliaia e ben armati, la portano avanti senza esclusione di colpi; tuttavia la colonia viene decimata anche se non annientata.

Per più di un anno regna una pace armata durante la quale i coloni mettono in atto lo stesso piano di Openchankanaugh, fingono di volere la pace ma preparano la loro vendetta. I coloni riescono a convincere gli indiani ad incontrarsi per firmare un trattato di pace; è una trappola e molti vengono uccisi, Openchankanaugh riesce a salvarsi e aspetta ben 22 anni prima di tornare a colpire.

Nel 1644 i Powatan portano a segno un secondo attacco. I primi due giorni vedono il successo degli indiani, le perdite inflitte agli inglesi sono notevoli ma il governatore William Berkeley riesce ad organizzare una miliziai numericamente superiore agli indiani; lo scontro, selvaggio e disperato, finisce inesorabilmente con la cattura di Openchankanaugh che viene portato a Jamestown in segno di trionfo e esposto allo scherno della folla.

L'anziano capo quasi centenario, debole e quasi moribondo fu imprigionato; una delle guardie carica di odio nei suoi confronti, puntò il fucile contro di lui e gli sparò; Openchankanaugh con un estremo sforzo di volontà e col suo magnifico contegno da grande capo ordinò alle guardie di convocare il governatore. Berkeley rimase impressionato dalla figura quasi soprannaturale che aveva d'avanti; Openchankanaugh alzò una mano tremante e minacciosa e disse:
" Se avessi avuto la fortuna di far prigioniero William Berkeley, non lo avrei ignominiosamente esposto al mio popolo"

Con la sua morte, la Virginia e le colonie meridionali conobbero di nuovo la pace per un lungo arco di tempo.

Nel 1646 la Confederazione, ormai stremata, si arrende ed accetta di abbandonare una parte dei loro territori; gli indiani sopravvissuti vengono costretti a riunirsi in riserve ai confini della colonia, sotto stretta sorveglianza.

 

 
 
 
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Un blog di: Cavallo_pazzo_1
Data di creazione: 25/04/2009
 

LA RUOTA DELLA MEDICINA

  

Per i Nativi americani ogni individuo che nasce, viene  spinto da un soffio di vento delle  quattro  direzioni principali Nord, Sud, Est, Ovest,  a seconda  di quale vento sia predominante nel momento della nascita di tale bambino. Ogni vento ha delle particolari peculiarità a seconda della provenienza, e della sua rappresentazione.

 

 

NORD

Nord: conoscenza e saggezza

Il colore del Nord è il bianco, il colore della purezza e dell’equilibrio, è la trasparenza. Esso è la somma di tutti i colori dello spettro solare e rappresenta perciò la perfezione e la completezza.

L’elemento associato è l’aria. Essa trasporta i nostri pensieri, sogni e aspirazioni ed è perciò associata alla mente e alla comunicazione. Essa è legata anche al vento che sfiora l’anima di tutte le cose viventi e porta nei suoi viaggi una particella di tutto ciò che tocca. La parola chiave è: ”ricevere con la mente”.

Il Nord simboleggia l’Inverno e alle stelle che per i Nativi erano simbolo di universalità e protezione divina. Essi credono infatti di discendere dal Popolo delle Stelle. Il Nord è anche il Luogo degli Anziani, della conoscenza e della saggezza. Conoscenza significa “ciò che è conosciuto” e per i Nativi comprende filosofia, religione, scienza, che si devono integrare reciprocamente nella vita.

L’animale Totem connesso a questa direzione è il bisonte.
Il Bisonte era l’animale più importante per i Nativi Americani perché si donava completamente per permettere all’uomo di vivere, fornendogli tutto ciò di cui aveva bisogno.

 

 

EST

Est: illuminazione

Il colore dell’Est il Giallo; questa direzione è associata  al Sole come astro e alla Primavera come stagione, rappresenta la rigenerazione e la trasformazione, la via dell’illuminazione interiore.

L’elemento associato è il fuoco, ciò che arde senza bruciare per riscaldare e portare alla crescita; è la manifestazione materiale del Grande Spirito.

La parola chiave è: “determinare con lo spirito”.
Il Potere dell’Est è il Potere della Luce, dell’illuminazione mentale e spirituale e della visione interiore che deriva dalla coscienza dell’unità di tutte le cose viventi e la consapevolezza della Visione Interiore.

L’animale totem associato all’est è l’aquila.
L’Aquila è il simbolo della libertà da tutte le forme di ignoranza e bigottismo, della chiaroveggenza e della preveggenza poiché è l’animale che vola più in alto e che può vedere tutto e che riesce a guardare direttamente il Sole senza essere accecata dalla sua luce. Essa custodisce la dimora degli ideali più nobili.

 

 

SUD

Sud: fiducia e innocenza

Il Sud è legato al colore Rosso e all’Estate e rappresenta  la vitalità, il vigore fisico, il coraggio e l’energia sessuale; rappresenta la giovinezza, la generosità, la passione, l’amore. 

L’elemento associato è l’acqua. L’acqua prende la forma del suo contenitore e  scorre prendendo la forma di ciò su cui scorre per cui essa rappresenta la fluidità e l’adattabilità. L’Acqua dona la vita perché rende fertile la Terra, fa nascere le piante e le alimenta.

La parola chiave è: “dare con le emozioni”.

L’animale totem è il topo.
Il topo rappresenta la capacità di prendere coscienza delle cose avvicinandosi ad esse con le sensazioni e il tatto. Il Sud insegna ad agire nello stesso modo, con fiducia nel nostro istinto, nelle nostre sensazioni e nelle nostre emozioni.

 

OVEST


Ovest: introspezione e trasformazione

Il colore dell’Ovest è il Nero, il colore della non-forma da cui tutto ha origine. Esso assorbe tutti i colori dello spettro in sé, immagazzina ed è protettivo. Nere erano infatti le Tende della Luna, i tepee dove le donne Native si ritiravano durante le mestruazioni, per ascoltare nelle profondità del loro corpo il potente contatto con la Madre Terra. L’ovest è la direzione dove tutto è in funzione di qualcosa che deve avere il suo ciclo, ciò che nasce deve inevitabilmente morire; è legata alla Luna come astro e a tutto ciò che è ciclico. 

L’elemento collegato all’ovest è la Terra che ha come caratteristiche la solidità, la stabilità e la fermezza fino all’inerzia.

L’Ovest è l’unica direzione associata a qualcosa di concreto e di materiale;  è il luogo delle apparenze, del mondo della forma, di ciò che si manifesta fisicamente ed il luogo dell’esperienza dove si impara e si cresce. La terra è rappresentata dalla sua forma più duratura, la pietra; da sostentamento, conforto e sicurezza.

L’Ovest è associato all’Autunno e la parola chiave è: “trattenere con il corpo”. Attraverso il corpo ci è consentito di immagazzinare energie e nutrimento, ma nel corpo si possono anche conservare le vecchie ferite che ci hanno fatto soffrire nelle emozioni, nella mente o nello spirito. 

L’animale totem associato all’ovest è l’orso bruno o il Grizzly che rappresenta la forza. Saper riconoscere il giusto momento per ritirarsi a recuperare le forze e riorganizzare i propri pensieri, solo così è possibile preparare nuove e fertili strategie di azione.

 

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