AleaSoul

Post N° 70

Io tutta questa smania di festeggiare l'8 marzo non la capisco. Fiori, bacini & bacetti, denudazioni, slogan di battaglia....

Ok, la data rapprensenta un passo in avanti,
forse apprezzato sul serio solo da pochi,però...
non c'è bisogno di fare tutto sto casino in memoria
della scoperta della 3° legge di Keplero.

p.s. Keplero ringrazia e vi saluta.

Scene d'ordinaria follìa condominiale

Tutti coloro che sono quotidianamente immersi nell’ extrasensoriale esperienza della vita condominiale hanno un vicino di casa.
Ma io “dippiù”.
Io ho LA vicina di casa.
Un mix ben sheckerato di una Furia ed un’Erinni di mitologica memoria. Vi rendo partecipi del personaggio.
La mia vicina di casa ha un timbro vocale indicativamente ai limiti dell’ultrasuono. Avete presenti quelle cantanti liriche che mandano in frantumi i bicchieri?Ecco,bravi.. la mia vicina spacca le bottiglie dell'acqua nelle casse sul balcone (anche quelle di plastica,beninteso).
La mia vicina quando starnutisce sembra un boscaiolo che taglia la legna e si becca una scheggia nella mano:qualcosa a metà fra l’urlo virile e il grido di dolore di un macaco.
La mia vicina ha un cane toporagno bianco a cui ha dato un nome stupido.Il cane toporagno bianco della mia vicina quando la mia vicina non c’è abbaia tutto il tempo e gratta con le sue zampette rognose contro la porta di casa producendo un suono costante simile ai tamburi egizi di Ramesse all’inseguimento degli Ebrei. Spesso mentre studio mi immagino nell’atto di prenderlo a
calci..mm..dev’essere stupendo…(odio i cani,amo i gatti n.d.r.).
Oltre al toporagno bianco,la mia vicina possiede un altro animale
domestico:il figlio minore. Di stazza notevole,tale individuo neanderthaliano spende la sua vita “truzzando” le auto dei suoi degni compari e ascoltando musica napoletana a volume sconsiderato,collaborando a crepare le bottiglie di cui sopra.
Mentre stasera rincasavo,sapendo perfettamente che mi mancava taaaanto , la mia vicina di casa ha deciso di farmi un’improvvisata sul pianerottolo per parlare della scarsa efficienza dei citofoni. Ovviamente per aumentare l’effetto-sorpresa è sbucata gridando all’improvviso nel buio fitto delle scale(in genere mi piace camminare nella penombra).Che dire, mancava la motosega..

Ah,la mia vicina!Scommetto che nessuno di voi ne ha una così. Non sapete cosa vi perdete..o forse sì...

Julien

Post N° 67

"Camminavo vicino alle rive del fiume
nella brezza fresca, degli ultimi giorni d'inverno
e nell'aria andava una vecchia canzone
e la marea danzava correndo verso il mare.
A volte i viaggiatori si fermano stanchi
e riposano un poco in compagnia di qualche straniero.
Chissa dove ti addormenterai stasera
e chissà come ascolterai questa canzone.
Forse ti stai cullando al suono di un treno,
inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino
e se sei persa, in qualche fredda terra straniera
ti mando una ninnananna, per sentirti più vicina.
Un giorno, guidati da stelle sicure
ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano,
nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati
o sui sentieri dove corrono le fate.
E prego qualche Dio dei viaggiatori
che tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera
e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno
e un angelo bianco seduto alla finestra."

Post N° 66

Il momento in cui spegni la tele, e aspetti con aria dubbiosa di veder comparire la scritta "Fine della presentazione" sul fondo nero...beh, quello è il momento in cui capisci che tu e il Powerpoint state diventando una cosa sola.

Dio mio, Dio mio..perchè li hai abbandonati?

Già che ci siamo, mettiamo in piazza due o tre fatti.
Stasera son tornata a casa dopo 12 ore passate in giro, divisa tra facoltà, professori menefreghisti e soprattutto nebbia tremenda e umido assassino.
Prima di tornare a casa ho passato 2 ore immersa in prove di canto pre-pasquali, ovvero 2 ore di cazziatoni su intonazioni e qualità di voce.
Poi son tornata a casa ed ho visto ( più o meno) Sanremo: io non so se la nebbia è arrivata fin lì, ma è possibile che tutti abbiano stonato?
Giuro, eravamo molto più intonati noi, stressati da giornate di lavoro / università e tempo schifoso, erano molto più intonate le signore del mio coro, che cantano fra un fritto misto e il ragù.

Cavolo, se dovete far i cantanti nella vita, almeno siate decenti.
Non si tratta di esser emozionati, si tratta di decenza da rispettare.
Basta, domani si segue con i Gialappi.
O forse non si segue proprio.