WATCH OUT
Scrivo di eros perché amo tutte le sue sfumature. Non offendete la mia intelligenza chiedendomi se sono storie vissute: io racconto le storie di tutti e di nessuno.
AVVISO IMPORTANTE, PRIMA DI LEGGERMI
THE POWER OF CATS
^__^
Post n°417 pubblicato il 01 Maggio 2013 da alkimias.alkie
|
Post n°416 pubblicato il 23 Aprile 2013 da alkimias.alkie
|
Post n°415 pubblicato il 23 Aprile 2013 da alkimias.alkie
“Non farti tanto grande , non sei così piccolo”, recita un detto popolare la cui saggezza è innegabile. Il bisogno di conferma del proprio valore è insito nell’essere umano. La formazione di chi siamo avviene attraverso un processo graduale, dove la conoscenza del mondo si combina con il rispecchiamento sociale, e ci viene continuamente rimandata l’immagine esterna che gli altri, lo specchio, hanno di noi. Senza entrare in disquisizioni filosofiche, ci piace qui invece riflettere su una parte del Sé comunemente definita Ego. L’ego è quella componente della psiche che si è adattata alla realtà, formando callosità, adeguandosi ai messaggi esterni, proteggendosi, se essi erano troppo dolorosi. Chi ha una buona autostima ‘vera’ avrà un ego che possiamo dire ‘basso’, poiché implica il non dover dimostrare di valere al mondo, in quanto si è già consapevoli del proprio valore. Chi invece nel processo di sviluppo ha ricevuto ferite inferte al proprio Io, ha sviluppato un Ego compensato, che può diventare smisurato, in relazione ai soprusi subiti. Tanto più grande la ferita, tanto maggiore lo sforzo che l’Ego deve fare per proteggere l’Io. In altre parole, chi ha ricevuto un messaggio incoraggiante, chi ha trovato un ambiente amorevole e accettante, crescerà dotato di una buona autostima, e dovrà ricorrere a poche difese e manifestazione egoiche per dire al mondo che egli esiste. Al contrario chi è stato squalificato, denigrato, svilito, sviluppa un Io fragile, senza sponde sicure, e dovrà ricorrere a un Ego, che possiamo anche chiamare un falso Sé, di facciata, per nascondere la propria insicurezza. Tale dinamica si evidenzia molto bene nelle persone dai comportamenti arroganti, autocelebranti, che hanno il bisogno di essere sempre sotto i riflettori, al centro dell’attenzione. Queste persone è come se chiedessero implicitamente al mondo intero: “dimmi che esisto, dimmi che valgo”. E spesso sono disposte a tutto pur di ottenere un briciolo di attenzione, un attimo di gloria. Ovviamente spesso il risultato ottenuto è esattamente il contrario, la risposta emotiva esterna è di rifiuto, di scherno. E l’egoico quindi deve raddoppiare la dose, rilanciare, chiedendo sempre più visibilità, conferme, approvazione, implorando implicitamente di venir riconosciuto bravo, meritevole, in gamba, efficace, ecc. Tuttavia la sua ferita non si potrà mai placare con rimandi esterni. Egli si sentirà sempre più insoddisfatto, non riuscendo mai a colmare la propria insicurezza. Nella teoria freudiana tale sindrome viene definita “Narcisismo”. La ferita narcisistica porta l’individuo a comportarsi in maniera richiedente a cercare il proprio valore all’esterno, per coprire un vuoto interiore spaventoso. Andando oltre l’apparente supponenza, tracotanza, e arroganza, si scoprirà una persona estremamente infelice, sola, insoddisfatta, mai paga e mai sazia di riconoscimenti. La criniera del finto leone nasconde la mano tesa del mendicante. Ed è come se egli avesse scritto in fronte, “temo di non esistere, perciò faccio tanto rumore.” Come in ogni fenomeno psichico, è importante sempre valutare quanto, in un’ipotetica scala da uno a cento, tale insicurezza condizioni e pervada la vita della persona. Episodi di insicurezza fanno parte della vita di ognuno, quando diventa patologica, ci si ritrova di fronte a una persona lanciata in un delirio autocelebrante, sconclusionato, con picchi di manie persecutorie e paranoiche. Che fare quando si incontra una tale personalità? È necessaria molta attenzione a non farsi trascinare dentro a una danza di specchi, che porta a una escalation emotiva devastante. Se ci si ritrova di fronte a una sequela comportamentale del genere, più si resta neutri e centrati, più l’altro farà sì il suo fuoco d’artificio, ma poi si stancherà e andrà a cercarsi un altro pubblico. Egli infatti si nutre dell’energia dell’altro, si bea di essere notato, anche in negativo. E l’altro finisce per fare il suo gioco, dando ciò di cui ha bisogno: l’attenzione. Che non basterà mai. La persona che invece gode di una buona autostima, resta ferma e salda, non aspetta le conferme dall’esterno, ma ha invece la percezione di se stesso come capace, efficace, in grado di incidere positivamente sulla realtà. Pur gioendo degli apprezzamenti, sa che possono esserci o meno, ma nulla tolgono al suo valore di essere umano se non arrivano. La persona con una sana immagine di sé è serena, e non si affanna a dimostrare al mondo quanto vale. Non ne sente il bisogno. Sa già di valere in quanto essere unico e irripetibile, pertanto già speciale in se stesso. Senza dover fare troppo rumore per nulla. |
Post n°414 pubblicato il 19 Aprile 2013 da alkimias.alkie
Basta, la pausa è finita (ed era ora eh?) Dopo poco più di 90 giorni dall'intervento all'alluce (era rigido, non avevo il cipollotto ghghgh) devo tornare al lavoro (finalmente!). La riablitazione dei miei fisioterapisti ha dato i suoi frutti, anche se a dire la verità per fare ancora più in fretta mi sono procurata un edema al metatarso (sigh ). Ma passerà pure quello eh? Devo solo avere pazienza e metterci su il ghiaccio quando si gonfia troppo. E vai giù di Arnica Compositum che fa tanto bene (davvero) Intanto riesco a guidare; cammino ancora un po' zoppicante, ma supereremo anche quèlo
|
Post n°413 pubblicato il 10 Febbraio 2013 da alkimias.alkie
|
Post n°412 pubblicato il 05 Gennaio 2013 da alkimias.alkie
|
Post n°411 pubblicato il 15 Dicembre 2012 da alkimias.alkie
|
Post n°410 pubblicato il 30 Novembre 2012 da alkimias.alkie
Ti ritrovo scampoli nelle scatole di scarpe in quel baule pieno di polvere che ho scoperto in soffitta
mozziconi di sigarette spezzoni di foto ingiallite sorrisi sfatti e consumati in giorni all’apparenza felici
palline di vetro colorate che regalavano illusioni piccole ai giochi che sembravano grandi
ma ti ritrovo Sempre |
Post n°409 pubblicato il 27 Novembre 2012 da alkimias.alkie
Inorridisco di fronte alle notizie di suicidi di adolescenti ma ancor più per i motivi che spingono questi ragazzi a togliersi la vita. Nella prima pagina di Libero si è aggiunto quello di una ragazza di 16 anni, che si è sparata un colpo in testa con la pistola del padre (pistola regolarmente denunciata eh?). Pare che il gesto sia la conseguenza di un colloquio con gli insegnanti, peraltro solo prenotato e non avvenuto, i cui esiti non sarebbero di certo stati sufficienti. Sono madre di un ragazzo di 18 anni: sta crescendo e spero diverrà un uomo saggio, fatto di esperienze, di errori, di batoste, di vittorie, di cedimenti, di delusioni, di felicità. L’errore di alcuni genitori è di non riuscire a guardare il proprio figlio con occhio imparziale poiché entra in gioco l’emotività dell’amore genitoriale che vuole, ad ogni costo, avere il figlio migliore, quello più bravo a scuola, quello che in classe partecipa attivamente, quello che con gli insegnanti ha un ottimo rapporto. Quello che… E' una gran cazzata. Ci siamo dimenticati, noi genitori, che noi stessi a scuola non andavamo un granché, che al primo quadrimestre ce la prendevamo comoda e solo da gennaio in poi si sgobbava come dei pazzi per riuscire ad avere almeno la sufficienza a fine anno. Così, ce la sfangavamo per l’estate. Per non parlare degli esami di maturità. Ma quella è un’altra storia. Perché questi ragazzi suicidi, che hanno stroncato le loro vite io me li immagino terrorizzati perché “chissà adesso cosa diranno i miei per i brutti voti presi; mi toglieranno questo e quello, mi proibiranno etc. etc.” E’ giusto togliere un premio a un figlio se questi non ottiene risultati, ma troppo spesso ho assistito a sceneggiate in cui questi figli venivano minacciati di non uscire più di casa per almeno un anno, di togliere loro anche le visite degli amici, di impedire di vivere i loro amori importanti e di convivere con un senso di colpa esageratamente proporzionale alle aspettative genitoriali ed esasperatamente sproporzionale rispetto alle attitudini dei figli (ovvero, che senso ha obbligare a frequentare il liceo al proprio figlio se sarebbe meglio fargli frequentare un Istituto Tecnico Industriale o un altro Istituto professionale?). Sono certa che ora questi genitori rimpiangeranno di non aver parlato di più con i propri figli, di non essere stati loro accanto (sacrificando anche molto del loro tempo eh?) quando questi figli avevano problemi che agli occhi degli “adulti” sembrano sempre delle cazzate. Ma, soprattutto, di aver considerato la media del 6 risicato come una vergogna per la famiglia. Un peso che i nostri ragazzi non riescono a sopportare, se la famiglia non riconosce n accetta i propri limiti e le predisposizioni del proprio figlio e pretende che questi figli diventino adulti dall’oggi al domani, perdippiù con la medaglietta del "migliore ad ogni costo". |
Post n°408 pubblicato il 23 Novembre 2012 da alkimias.alkie
Femminilità è quando travaso il mio sudore nei tuoi occhi lucenti e meravigliati e ti guardo altezzosa dalla terrazza dei miei tacchi
Quando immergo le dita nel sangue intriso di vino dolce, aspro per offrirlo alla tua bocca
e ti fuggo via per farmi prendere mentre ti supplico di prendermi fuggendo
Quando è la mia voragine dei sensi perduti a chiederti di andare lontano
e verso stille nere, profonde come i miei occhi e pure, come girotondi innocenti
Quando la femminea forza supplisce alle tue manchevolezze e tu afferri il filo rosso sottile ad imprimere me stessa, mentre io mi perdo ancora nella mia femminilità scarlatta.
|
Post n°407 pubblicato il 09 Novembre 2012 da alkimias.alkie
|
Post n°406 pubblicato il 07 Novembre 2012 da alkimias.alkie
Questa notte sono in cerca di te dei tuoi capelli ruvidi degli occhi rubati al mare del tuo sorriso che espande la mia pelle. Questa notte non dormirò perché il mio sogno sei tu stringerò la tua mano sciogliendo la solitudine in acqua. Questa notte, se solo potessi, vorrei non finisse mai non voglio vedere il sole domani se tu non ci sarai. Questa notte voglio viverla infinite volte stravolgendo l’ordine dell’ordine rivoltando il mondo sottosopra. Questa notte mi perderò nel fango della vergogna o ti conquisterò con l’onore delle armi come la terra e l’ ombra di mezzo che insieme vogliono camminare, in questa notte da vivere adesso.
|
Post n°405 pubblicato il 07 Novembre 2012 da alkimias.alkie
Le parole bruciano sulla soglia delle labbra tanto è l’ardore che ne ricopre il pensiero e le pieghe carnali ardono del desiderio ancora inespresso dall’argine degli occhi tuoi di fuoco
mi sublimi al tocco tuo riserva di caccia naturale mi elevi alla parola mentre stracci via le mie vesti
senza maschera mi attraversi l’anima rendendola tua |
Post n°404 pubblicato il 05 Novembre 2012 da alkimias.alkie
|
Post n°403 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da alkimias.alkie
|
Post n°402 pubblicato il 30 Settembre 2012 da alkimias.alkie
|
Post n°401 pubblicato il 27 Settembre 2012 da alkimias.alkie
Io ti sospiro mio bramato amore ti cerco di infinite carezze lunghe a percorrermi con lentezza che esasperi il tocco
una chiave proibita che scardini l’innocenza e non inganni l’anima in disordinate discese carnali
un vizio, un peccato che sia a me offerto nella virtù dell’estasi mia e autentico sentimento del dono
presto ti vorrei tra le stoffe setose del mio desiderio che sia acqua da bere o carne da scempio offerti alla volontà tua |
Post n°400 pubblicato il 24 Settembre 2012 da alkimias.alkie
Sono oltre la carnalità del vivere senza un quotidiano da condividere nella sacralità delle mie lacrime che confondono i sorrisi e tacciono le paure come una liberazione attesa
Fumo di sigaretta mescolanza di aromi come un mughetto in fiore che penetra nelle mie narici
mi vesto di malinconia senza disperazione ma di etereo Amore senza tocco se non quello alla mia anima rappresa consunta ma sempre viva nel riceverti
|
Post n°399 pubblicato il 31 Agosto 2012 da alkimias.alkie
Appena Adamo vide il primo Gatto
(Adamo e er gatto - Trilussa)
|
Post n°398 pubblicato il 27 Agosto 2012 da alkimias.alkie
Annuntio Vobis Gaudium Magnum: l'impiccione è tornato, colui che periodicamente tenta di entrare nel mio account, che si spreme le meningi per farsi i fatti miei, colui che ancora non ho capito di cosa vuole impicciarsi e che, invece, dovrebbe pensare a starsene a cuccia. Tre sono gli IP di cui ho preso nota perché se ancora non lo sai, caro impiccione, mi hanno consigliato di registrare tutto, quasi anche i respiri che fai (il browser, l'OS etc.). E questa registrazione fa sì che si sappia da dove ti impicci. Ma continua pure con il tuo gioco, mi ci diverto tanto a constatare il livello della tua scarsa intelligenza, accomodati pure. Magari qualche volta lascia pure un commento, magari il confronto con una mente superiore (la mia) potrebbe esserti di conforto.
|
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Imperatore Ghiaccio
- Strange Apparition
- OUTSIDE_ME
- rimando damore
- Maximus
- casualblog
- Il cifrario
- Dirty Garage* Funk
- BLOG PENNA CALAMAIO
- Ezio
- Il mondo di retni
- Schema Libero
- Diario clandestino
- KaOS®
- I LEONI DEL COLOSSEO
- Rosicopolis
- AVALON
- NICK BLOG
- pianopianoforte
- TOO THIN TO LOVE
- soffi di luna
- New Juliette
- Anima on line
- Ecatina
- Natural Mind
- Attimi Eterni
- Diletta
- quagliareturns
- Fantasy
- ABISSO
- In MeMoria di Me
- senti mento!
- I Miu
- mieleefieno
- Sogni e Bisogni
- Un Astice In Tempura
- Lisbeth
- Angela
- Angela
- Angela Heart
- Musetti da amare...
- SEGRETI DI DONNE
- Luomo dei difetti
- LIBERA MENTE
- Ty
- Mechanical Words