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Chi creò Adolf Hitler? Come la finanza ashkenazita partorisce una dittatura: dalla Germania all'Ucraina...
Post n°91 pubblicato il 27 Aprile 2022 da daniela.g0
Tag: Adolf Hitler, Auschwitz, dittatura, finanziamenti, Germania, grandi banche, II guerra mondiale, nazismo, USA, élite finanziarie Cari Lettori, questo interessante articolo di Marcello Pamio - pubblicato sul suo sito pochi giorni fa - possiede il merito di riportare il lettore indietro nel tempo per svelare fatti e accadimenti che i libri di storia hanno sempre taciuto. Questo lo conduce inesorabilmente ad una più profonda comprensione del passato ma anche della versione storica ufficiale dei fatti, per tradursi pian piano in una più autentica ed ampia visione del tempo presente. Buona lettura.
I recenti accadimenti tra Russia e Ucraina hanno evidenziato un fatto: il nazismo non solo non è mai morto, ma viene tuttora alimentato dall'élite dominante. Addirittura oggi l'Ucraina è diventata la patria dei neonazisti! Per meglio comprenderne i risvolti più oscuri, ecco i nomi di coloro che hanno permesso ad Adolf Hitler di prendere il potere in Germania e di innescare la Seconda guerra mondiale. Si tratta di una storia vergognosa, occultata ovviamente dai libri, che spiega come sia possibile creare una dittatura dal nulla, come sia possibile far ascendere una marionetta che conduca dritto alla guerra... "La democrazia occidentale nelle sue attuali caratteristiche, è una forma diluita di nazismo o fascismo. Al più è un paravento per mascherare le tendenze naziste e fasciste dell'imperialismo. Perché oggi vi è la guerra, se non per la brama della spartizione delle spoglie del mondo?" Mohandas Gandhi
Senza aiuti economici della grande finanza ashkenazita e delle grandi industrie tutto quello che sappiamo essere successo, non si sarebbe mai realizzato!
Adolf Hitler era l'uomo giusto per imporre alla Germania il potere dell'élite ricca, che avrebbe dominato occultamente. Così dichiarò Dietrich Eckart: "Abbiamo bisogno di un camerata che ci sia Capo... un camerata che sappia sopportare il crepitio della mitragliatrice. La plebaglia ha bisogno di sentire la paura, tanto da farsela sotto. Non possiamo servirci di un ufficiale, perché il popolo non rispetta più gli ufficiali. La migliore soluzione sarebbe un operaio che sappia parlare... A costui non occorrerebbe molto cervello... E dovrebbe essere scapolo, così potremmo avere dalla nostra le donne".[6] Secondo lo storico Emil Ludwig Fackenheim, Hitler era semplicemente un attore: "Non credo che conoscesse la differenza fra recitare e credere... prima dei comizi, Hitler si atteggiava di fronte allo specchio. Era un uomo che veniva considerato un signor nessuno quando nella vita privata si trovava in compagnia di persone qualsiasi, soprattutto donne. Diventava un dio davanti alle masse. L'Hitler pubblico, era una creazione a cui collaboravano insieme l'attore e l'uditorio...".[7] Chi finanziò l'ascesa di Hitler?
Crollo della borsa a Wall Street nell'ottobre 1929
Dopo la Prima guerra mondiale i banchieri alimentarono una grande fiducia nel mercato e indussero molti alla speculazione. Poi improvvisamente ritirarono i crediti, generando insicurezza e panico. Emile Moreau, governatore della banca di Francia, scriveva nel suo diario l'8 febbraio del 1928: "Le banche avevano ritirato improvvisamente dal mercato diciottomila milioni di dollari, cancellando le aperture di credito e chiedendone la restituzione".[11] Nel giugno del 1929, a causa di queste politiche bancarie, l'economia si bloccò e il 29 ottobre avvenne il crollo totale. Le corporation che aiutarono il nazismo
Tabulatrici di Herman Hollerith
La famiglia Bush accrebbe notevolmente la propria ricchezza grazie al nazismo e soprattutto ai suoi lager. Prescott Bush, il nonno di George Bush junior, installò una fabbrica a Oswiecim, proprio vicino ai campi di Auschwitz, dove lavorarono i prigionieri ridotti in schiavitù.
Prescott Bush stringe la mano ad Adolf Hitler
Il magnate delle ferrovie Averell W. Harriman e i banchieri tedeschi Thyssen fondarono nel 1924 una banca germano-statunitense: la UBC, Union Banking Corporation.
Brown Brothers Harriman
Il banchiere Thyssen nel 1931 era diventato uno degli uomini più potenti del nazismo e oggi il gruppo che porta il suo nome è il maggiore conglomerato industriale tedesco.
Non solo l'apparato militare venne sostenuto dall'élite americana, ma anche il progetto di sterminio. Non a caso durante il periodo nazista le grandi famiglie di banchieri Rockefeller, Warburg e Harriman sostennero finanziariamente tutte le ricerche eugenetiche. James Forrestal, un miliardario di Wall Street, ebbe stretti rapporti con la Germania di Hitler: fu dal 1938 presidente della banca di investimenti Dillon and Read che aveva finanziato generosamente l'ascesa al potere del dittatore. Nel 1919, la Commissione Overman del Senato statunitense rivelò che la Germania stava ricevendo prestiti dai Rothschild e dalla Chase National Bank di Morgan.
Adolf Hitler e Hjalmar Schacht
Fu Schacht, il finanziere tedesco legato ai Morgan a creare la BIS, Bank of international settlement con sede a Basilea in Svizzera, proprio per supportare i finanziamenti al sistema nazista! Senza il sostegno dei Rothschild, dei Morgan, dei Warburg e dei Rockefeller non ci sarebbero stati nessun Hitler e nessuna guerra!
La Ford Motor Company e la General Motors si occuparono della produzione dei carri armati. La società americana Bendix Aviation (una controllata della G.M.) fornì la tecnologia necessaria al pilotaggio automatico degli aerei. I DuPont avevano tre alleati in Germania che facilitavano gli affari nell'ambito degli armamenti. Pure gli inglesi parteciparono generosamente al "progetto Hitler". La Banca d'Inghilterra gestita da Montagu Norman offrì al regime nazista prestiti generosi: 6 milioni di oro cecoslovacco. Nel 1934 la Germania nazista importava l'85% dei raffinati petroliferi. In suo aiuto venne la Standard Oil di New Jersey, di proprietà della famiglia Rockefeller, che possedeva il brevetto della "benzina sintetica" che avrebbe permesso di estrarre il carburante dal carbone.
Per maggiori informazioni: "DITTATURE: la storia occulta" D.ssa Antonella Randazzo
Note:
[6] Shirer William Lawrence, op. cit. p. 260. [7] Cit. Rosenbaum Ron, Il mistero Hitler, Mondadori, Milano 1999, p. 397. [11] Moreau Emile, Memorie di un governatore della Banca di Francia, Cariplo-Laterza, Roma-Bari 1986. www.centrostudimonetari.org [33] Sutton Antony C., Wall Street and the Rise of Hitler, Press, Seal Beach ( California ) 1976.
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Inviato da: daniela.g0
il 28/09/2023 alle 11:04
Inviato da: amici.futuroieri
il 27/09/2023 alle 19:36
Inviato da: daniela.g0
il 24/08/2023 alle 01:11
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il 23/08/2023 alle 18:37
Inviato da: daniela.g0
il 04/08/2023 alle 10:55