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La Theotokos modello di confini aperti? Il culto autentico a Maria e il "femminile" di Dio -Terza parte

Post n°172 pubblicato il 21 Giugno 2024 da daniela.g0
 

L'episodio dell'Annunciazione, tavola in legno realizzata intorno al 1570-71 e attribuita a Giorgio Vasari. L'arcangelo Gabriele si manifesta a Maria con in mano un giglio candido, simbolo della castità e della purezza. Illumina la scena la presenza dello Spirito Santo a guisa di colomba  

 

La narrazione dell'Evangelista Luca   

Basti ricordare, oltre all'Apocalisse, il Vangelo di Luca, che tanto si sofferma sulla figura di Maria e delle altre donne al seguito di Gesù. Si potrebbero scrivere interi libri a tal proposito. Qui ci limitiamo a ricordare solo brevemente l'episodio dell'Annunciazione dell'Angelo alla Vergine Maria (cfr. Luca 1, 26-38). 

Maria, alle parole dell'Angelo, chiede: «Come è possibile? Non conosco uomo». 

E ricevuta spiegazione dall'Angelo, decide coscientemente di accettare, facendo a soli 16 anni un enorme salto nel buio, esponendosi al pubblico ludibrio e alla possibile lapidazione. Ma la Vergine non dubita sulla veridicità delle parole dell'Angelo, credendo che Dio può tutto. Né decide di tirarsi indietro, dicendo: 

«Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto.» (Luca 1, 38)  

L'evangelista Luca mette nella sua narrazione tale episodio in parallelo con l'annunciazione dell'Angelo a Zaccaria, marito di Elisabetta (cfr. Luca 1, 5-25). L'Angelo annuncia il concepimento di un figlio dalla moglie ormai anziana. Ma Zaccaria non crede. 

Esclama quindi: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni.» (Luca 1, 18)  

Per questo sarà punito, rimanendo muto fino alla nascita di suo figlio (cfr. Luca 1, 20). 

E Luca mette in risalto tutta l'enorme statura spirituale di Maria, fanciulla di appena 16 anni. Era questa infatti l'età di una promessa sposa prima del matrimonio, come era la Vergine Maria, promessa sposa a Giuseppe, uomo giusto, che decise di ripudiarla in segreto senza esporla, prima di essere avvertito in sogno di prendere con sé Maria come sua sposa (cfr. Matteo 1, 19-24).    

 

Le nozze di Cana   

Così, nelle nozze di Cana, episodio riportato dall'Evangelista Giovanni, Maria decide di chiedere il miracolo al Figlio, dicendogli: «Non hanno più vino» (Giovanni 2,3).  

Gesù non vuole intervenire, la Madre infatti sta precorrendo i tempi: il suo ministero non è ancora iniziato. Si lamenta: «Che ho da fare con te, donna? Non è ancora giunta la mia ora» (Gv 2,4); ma poi compie il miracolo richiesto dalla Madre. 

Certamente Maria chiede, non esige. Ma quale buon figlio, se può, non cerca di "accontentare" sua madre? 

Ma Maria pone una condizione necessaria per il miracolo richiesto: «Fate quello che egli vi dirà» (Gv 2,5). 

La sua intercessione infatti è subordinata all'obbedienza al Figlio, senza la quale non sarebbe possibile. 

Ancora una volta tuttavia la Vergine conferma la sua indiscussa potenza, quella di chi sa di poter ottenere quello che vuole dal Figlio.  

Nelle antiche litanie carmelitane cantate in onore della Madonna di Trapani, una delle invocazioni alla Vergine Maria recita: «Virgo potens» (dal latino: «Vergine potente»). 

Insieme ai tantissimi altri titoli attribuiti alla Madonna: «Mater Christi, Mater divinae gratiae, Mater inviolata, Mater intemerata, Mater purissima, Mater castissima, Mater admirabilis, Mater amabilis, Mater boni consilii, Mater Creatoris, Mater Salvatoris, Virgo prudentissima, Virgo clemens, Sedes sapientiae, Virgo fidelis, Speculum iustitiae, Salus infirmorum, Refugium peccatorum, Regina Angelorum, Regina Patriarcarum, Regina Profetarum, Regina Apostolorum, Regina Martirum, Advocata nostra», ecc.  

Questo ci indica come la fede degli antichi conoscesse molto bene quali erano gli attributi da dedicare alla Beata Vergine Maria e quali le sue prerogative. Tutto ciò che i fedeli "moderni" hanno invece dimenticato o vogliono dimenticare e far dimenticare anche agli altri. 

Dunque il ritratto di Maria, come emerge dal Nuovo Testamento, è davvero mirabile. Nessun uomo o donna, a parte il Figlio Gesù Cristo, potrà giungere mai ad eguagliarla o tanto meno a superarla su questa Terra. 

Il "carattere patriarcale del libro" si dissolve allora letteralmente davanti a Maria. Per lasciare il posto ad un "inno alla donna", che trova il suo inizio già in Genesi, nell'episodio della creazione (cfr. Genesi 2, 1- 24). 

Quando l'Onnipotente, dopo aver creato l'uomo, crea la donna, si assiste infatti ad un inno di giubilo. 

È quello dell'uomo, prima del peccato originale (cfr. Genesi 2, 23). Lieto di aver trovato un aiuto che finalmente gli stia "di fronte". È questa la traduzione alla lettera dall'ebraico di quella parola che la Bibbia CEI 1974 traduce in italiano con "simile" o la traduzione del 2008 traduce con "gli corrisponda" (cfr. Genesi 2, 18-20). 

La creazione della donna nella Genesi rappresenta il vertice della creazione. Un buon biblista vi potrà confermare senz'altro questa affermazione. 

Non male allora per una "religione patriarcale" che "rischia di rimuovere il femminile". 

E, ancora una volta, non abbiamo avuto bisogno del Concilio Vaticano II per sorreggerci. Il Vaticano II c'è stato, e questo evento fa parte ormai della storia: ma potrebbe anche non essersi mai svolto: non aggiungerebbe né toglierebbe nulla alla fede unanime della Chiesa. 

A noi basta soltanto la Parola di Dio, lampada per i nostri passi e luce per illuminare il cammino (cfr. Salmo 119, 105). 

Piuttosto invece rimane evidente il tentativo da parte della gerarchia della Chiesa di estirpare il culto autentico a Maria, e, se vogliamo, con esso anche il "femminile di Dio". 

Ritorniamo agli inizi del nostro articolo, come a conclusione di un unico grande cerchio. 

Bergoglio ha affermato in più occasioni che Maria è "una persona normale" e la Militello ce lo ricorda anche in altri suoi scritti. 

Un mio carissimo amico sacerdote, da poco purtroppo scomparso, soleva dire invece che "Maria è Onnipotente per grazia"

In queste poche parole che provenivano da un uomo con studi di altri tempi, dotato di una fede forte e integra, in fondo si racchiude tutto quello che è all'origine del Mistero che riguarda Maria. 

Maria come già detto non è creatura divina, né può esserlo, ma, nel progetto originario del Creatore, Ella ricopre un ruolo al di sopra di tutti gli altri uomini non certo per divinità ontologica ma per grazia ricevuta nella scelta infinitamente libera di Dio. 

E tale enorme dono, che Maria ha meritato con la sua totale disponibilità nel divenire Madre del Creatore, ne fa l'ineguagliabile Aiuto dei cristiani di tutti i tempi.   

 

Gli ultimi tempi nel segno di Maria   

E negli ultimissimi tempi, nel disegno imperscrutabile di Dio, sarà affidato a Lei il compito di affrontare per l'ultima volta Satana che, già definitivamente vinto dalla morte salvifica di Gesù Cristo, ancora tenta di insediare la Chiesa. 

Il mistero mai del tutto svelato di Fatima ci dice molto in proposito. E forse, non a caso, la custodia dei Segreti di Fatima fu affidata dalla Madonna a Lucia dos Santos, che ebbe il compito di custodirli, scriverli e rivelarli al mondo. Una chiave sempre al femminile - non me ne vogliano gli uomini, che non devono sentirsi sminuiti - che sembra caratterizzare gli ultimi tempi.

 

La statua della Madonna di Fatima porta, incastonato nella corona della Vergine, il proiettile che colpì papa San Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981: il pontefice era fermamente convinto che la sua mano materna avesse deviato la traiettoria mortale del proiettile a lui destinato  

 

La massoneria conosce molto bene le Scritture canoniche della Chiesa Cattolica. Le conosce probabilmente assai meglio degli stessi cristiani e cattolici praticanti. E conosce anche per intero il Segreto mai svelato di Fatima. 

Questo è il motivo per cui ha deciso di sferrare il suo assalto micidiale contro Maria. La massoneria vuol tentare di cancellare il ruolo insostituibile che Lei ha rivestito nell'economia della Salvezza e il ruolo insostituibile di Madre e Protettrice della Chiesa, che continuerà a svolgere fino alla fine dei tempi. 

Nel disperato tentativo di sovvertire le Scritture e annientare la profezia contenuta nel Segreto di Fatima.                  

 

 

Qui la prima e seconda parte dell'articolo.

 

 

 
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